Cravenroad7

http://c4comic.it/recensioni/dylan-dog- ... ton-house/

Vorrei richiamare la vostra attenzione su questa marchetta di C4 Comis. Non la chiamerei così se avessi letto una recensione anche solo parzialmente negativa nell'ultimo periodo. O critica. Qui siamo nella piaggeria totale, a partire dall'analisi della storia tavola per tavola, totalmente superflua (ma nemmeno per Maus, nemmeno per Watchmen!) Formola riesce ad elogiare il fatto che vediamo un'ascia che non è inutile ai fini della trama, e che lo svolgimento è diviso in tre atti. Che è un po' come dire che io sono bellissimo perché ho tutte le ossa.

Niente, se qualcuno sa di siti migliori dove leggere recensioni io accetto consigli.

ci sono un paio di cose nella trama che non ho capito, cioè mi sono sembrate troppo illogiche... però alla fine ho trovato l'albo talmente insipido (splatter a parte), che non mi pongo neanche il problema di capirle...
come hanno già detto tutti, copertina imbarazzante... i disegni invece li ho apprezzati e pure tanto...

destino vuole che contemporanemente in edicola ci sia il superbook con un'altra storia della Barbato (Tueentoun) che, nonostante la logorroicità devastante, ho decisamente preferito...

Letto ieri. Talmente misero che non viene voglia di commentarlo. In un altro topic ci si chiedeva perché ci fossero così poche pagine qui,ecco la risposta. Non posso credere che la Barbato tiri fuori una trama e un intreccio così miseri.Disegni ottimi, votato mediocre, sconsiglio l'acquisto.

già... mi sa che in questo caso le ferie d'agosto c'entrano poco...

Ciao, Etilpropano,
sono l'autore della recensione, Luigi Formola. Questa cosa della "marchetta" davvero non la capisco. Non credo di aver pubblicizzato l'albo parlandone come un capolavoro imperdibile. Semplicemente, è una storia che mi è piaciuta, e senza neanche troppa enfasi ho raccontato quali potevano essere i punti forti. Quando scrivo una recensione cerco sempre di trovare un punto che sia interessante, trasformandolo quasi in un articolo d'approfondimento, come in questo caso con l'incipit sui format televisivi della morte. L'idea dell'analisi tavola per tavola è una strada seguita anche da altri recensori, e onestamente non ci vedo nulla di così assurdo. Se ho esposto elementi semplicistici è anche perché, una cosa che ho imparato nel corso degli anni, il lettore medio non conosce tecnicismi o altri particolari di sceneggiatura, quindi cerco di fornire piccole pillole semplice di comprendere. Poi, se ti ha infastidito che non abbia stroncato l'albo, è un altro conto.

QUOTO

Ok lo splatter più disneyano che splatteriano. Ma siamo in Bonelli.
Letto in dieci minuti. Davvero poca roba. Un minimo di intreccio e caratterizzazione non sarebbe guastato.

Date un'anteprima di Mater dolorosa a quest'uomo!

Storia noiosa e ben disegnata.
Non si scambi scorrevole per veloce, perché veloce può esserlo per tanti motivi.
Il fatto che quasi tutta la storia abbia un solo setting e che abbia una continuità di scena e di azione influisce parecchio sulla percezione di "scorrevolezza".
Un altro motivo potrebbero essere i dialoghi. Meno ce ne sono più la lettura passa veloce. In realtà non ricordo se, sopratutto all'interno della casa, ci siano stati molti dialoghi o meno. Li ho dimenticati tutti, tanto mi sono entrati nel cuore.

E togliete alla Barbato le case e i rituali meccanici schematici anticreativi, vi prego.

Ecco a te
https://m.facebook.com/story.php?story_ ... =569425291

Mi sta bene se ti sono piaciuti numeri che a me non sono per niente andati giù, ci mancherebbe. Ma allora mi piacerebbe leggere un'argomentazione plausibile. Perché alla fine tu consigli l'albo a tutto il mondo ma non hai dato nessuna buona motivazione, ti sei limitato a dire che è bello perché sì. Dici che è ben scritto e le uniche due giustificazioni sono quelle dell'ascia e della divisione in tre atti, che sono solo indici del fatto che una storia è stata scritta, non che è stata scritta bene.

Letto dopo aver esaminato le vostre opinioni.. Secondo me è meno brutto di quello che sembra..

Copertina: avete detto tutto voi e quoto in pieno..
Soggetto: semplicissimo, banale, scontato, da film horror senza troppe idee: qui gioca un ruolo fondamentale la sceneggiatura.
Sceneggiatura: non da Barbato, sicuramente. E' scorrevole, movimentata e anche scontata magari.. Battuta di Dylan da 0 in pagella, ma quella di Groucho veramente carina.. Tutto però scorre abbastanza bene, ma senza colpi di scena nè colpi di genio.
Disegni: quasi perfetti. A volte Gerasi carica un pò troppo la scena, inserisce troppi dettagli; le scene splatter però sono magnifiche (segnalo anche le pagine 91-92 anche se non sono splatter), e soprattutto rispetto a molti altri disegnatori di Dylan, Gerasi è bravissimo nel disegnare i movimenti!

In conclusione, quest'albo secondo me è perfetto per quello che vuole essere: un veloce e godibile antipasto per il 361: mi ha intrattenuto per un quarto d'ora e mi va bene così, ho letto ben di peggio.

L’ultima fatica della Barbato ci consegna un Dylan fin troppo debitore di schematismi riguardo al filone di storie con protagonista la classica casa stregata,o misteriosa,o stregata e misteriosa.Ma vabbe’,ci siamo capiti.Inizio interessante,svolgimento insolitamente rapido fino alla consapevolezza piu’ o meno apprezzata del…e’ una storia di genere.Forse manca della profondita’ tipica dell’autrice,o almeno per quello che noi vorremmo da lei al suo meglio.E’ “solo” un albo di intrattenimento.Non so se sia un bene o un male,ma se c’e’ la Barbato e si fanno certi ragionamenti…mi ricorda il boato di sorpresa di quando un tiro di Curry non entra nel canestro partendo da meta’ campo.Il che dice tutto.
Ma tornando alla storia,per me divertente…uso intelligente dello splatter,del ritmo,di qualche trovata horror che mi ha fatto venire in mente il Carpenter de “Il seme della follia” per creativita’.Fino alla conclusione,forse troppo netta e perentoria.Ma abbastanza in tema.
Manchera di profondita’ e di un certo spessore riscontrato anche in albi piu’ recenti e riusciti di Paola,ma ben vengano anche albi di puro intrattenimento se fatti bene.
Gerasi ottimo,ma non fa notizia.

Per quanto mi riguardo salvo solo i disegni,belli,splatter,potenti.La trama é poca roba, con il tema della casa infestata e della possessione.Poi c'é una sensazione di visto e rivisto.

Appena finito di leggere.
La storia fila via veloce , la prima cosa che si nota sono i disegni di gerasi , mai cosi' in forma , molto meglio rispetto alla sua prova precedente. Certe scene di una vignetta rendono benissimo l'azione e la dinamica , che non penso siano facili da rendere. Davvero una prova eccezzionale.
Barbato con questa prova dimostra di aver preso piena dimestichezza con dylan dog , ormai e finalmente riesce a fare anche storie horror. Se anni fa era entrata nella serie come un autrice atipica , cioe' molta psicologia introspezione e horror lievissimo , ora riesce a fornire scene che sono parte fondamentale della serie. E cmq anche in questa storia c'e' sempre il suo tocco tipico , ad esempio quando si riferisce al destino.
Non posso che essere contento di questo albo , che e' per quello per cui compro dylan , leggere una storia che sia horror che sia di quel filone , ormai troppe volte dylan dog era staccato dalla sua origine , e' ora che rientri nei suoi binari.


Storia 7+
Disegni 9,5

Dylan che cita Gandalf? Ma sul serio?
Cavolo, è l'ultima cosa che avrei voluto leggere, ma ammetto che siano gusti personali. Quando apparve Vader nel 342 non emisi un fiato, anzi.
Certo, è anche vero che una cosa è fissare un pupazzo a grandezza naturale, un'altra è mettersi a fare il bimbominkia citazionista.

Comunque si, solitamente non critico ma questa storia è davvero misera, oltre che vista e rivista, ma così rivista che avreste potuto intitolarla "la casa 4". Senza contare che le cose accadono così velocemente che mi sono ritrovato a pensare "aspetta un attimo, cosa mi sono perso?".
Comunque una volta arrivati a pagina 98 non rimane nulla. Da avere solo se non volete buchi nella collezione e per i disegni che ho apprezzato parecchio, con i connessi cambi di stile.