Cravenroad7

Per prudenza io ce lo metto lo SPOILER

Non è questione di ricordarsi tutte le storie, è che ha lasciato uno che è praticamente un figlio adottivo nei guai, e lo ha fatto di sua iniziativa e con una motivazione senza senso. Ripeto, Dylan poteva crepare perché Bloch era troppo pigro per fare una telefonata. Chiaramente è un dettaglio, ma se si parla di caratterizzazione dei personaggi qui c'è qualcosa che non va.

Sempre spoiler

Io avevo interpretato come aiuto. Quindi, sbagliando.
Ma in generale a me Bloch è piaciuto lo stesso: non il solito poliziotto deus ex machina ma un amico con cui parlare al bar e da cui farsi consigliare. In questo senso, è la storia della nuova gestione che meglio gestisce Bloch. Se Dylan deve slegarsi dalla figura autoriale e genitoriale di Bloch, è così deve essere rappresentato.
Non con un ispettore da G8 he va a distruggergli casa alla mattina presto (per quanto realistico).

Ora e sempre SPOILER

Bastava anche solo che Bloch provasse a fare pressioni su Carpenter e Carpenter rifiutasse (tanto ormai quel povero cristo è al di là di ogni salvezza) ma che almeno Bloch ci provasse ad aiutarlo era dovuto non in quanto ex ispettore ma in quanto amico. Poi ho apprezzato il fatto che, e il modo in cui, Dylan se la cava da solo. Anzi mi piacerebbe vederlo più spesso così sveglio.

Minimi SPOILER.

Guarda, anche secondo me ci sta, ed è una scena utile per capire quella che, secondo la nuova gestione, è la scissione tra il vecchio e il nuovo Bloch: alcune caratteristiche rimangono, altre cambiano. Senza contare che sul momento quella non pare affatto essere una questione di vita o di morte, anzi.

Mmmmm. A me sembra un comportamento del tutto incoerente all'interno della storia, ma lasciamo stare la coerenza, l'ortodossia e tutto il resto perché a questo punto la cosa che mi interessa di più è: ma a voi piace?

Ma ci sta benissimo, un po' perché burbero lo é sempre stato, un po' perché sta dormendo.
Cioè, chiamare mentre dorme??

No. Una tantum si può anche digerire, spesso no. Che non si carpenterizzi Bloch (a meno che non si dia al fai da te visto l'eccessivo costo di manodopera a Wickedford ), ma si blocchi pure Carpenter (nel senso di vederlo meno, di lasciarlo pure spesso nel suo brodo londinese, non nel renderlo simile all'ex ispettore).

Il prezzo della carne di Accatino è la classica dimostrazione di come un autore valido e con talento riesca a scrivere una storia Horror nel 2016, partendo anche da un'idea non proprio originalissima ma creando quelle atmosfere che la testata merita. Tutto questo lo si riscontra nella fluidità della sceneggiatura, dalla caratterizzazione dei personaggi e, non ultimi, dai dialoghi sinceri e reali.
Credo che il modo di scrivere di Accatino sia unico: glaciale e cinico, scevro da inutili moralismi. Ti spiattella la storia in faccia come un pugno di un boxer. E da quel pugno, ne esci felicemente frastornato.

Accatino dichiarò in una passata intervista:

non ho mai amato le storie con svolte narrative a sfondo soprannaturale, o magico. Mi sanno tanto di scappatoie, di stratagemmi per far funzionare soggetti che non si riesce a far quadrare altrimenti. Se in un horror tutto diventa possibile, se arriva uno spettro da un’altra dimensione che lancia una maledizione e il protagonista ha la meglio grazie a un antico incantesimo, come lettore ho la sensazione di essere stato preso per i fondelli. Se ci dev’essere un evento inspiegabile, preferisco che sia uno solo in tutta la storia, che non venga giustificato e che si manifesti in un contesto perfettamente realistico. La vita mi sembra talmente ricca di orrori reali che non sento l’esigenza di inventarmene di impossibili.

Bene, tutto questo lo riconferma in questa storia.
Perché se Il prezzo della carne risulta morboso, a tratti inquietante, è proprio perché Dylan è calato in un contesto realistico.
Tra corruzione della polizia, usurai, giro di prostituzione, violenza sulle donne Accatino utilizza l'horror come mezzo per raccontare di problemi reali e odierni. Mica poco (che poi non è sto dicendo chissà che, dovrebbe essere la normalità).
Inoltre, la scelta di non spiegare l'origine degli zombie non fa altro che aumentare questo stato di tensione che sarebbe stato smorzato se spiegato per filo e per segno nelle ultime pagine. Romero docet.
E no, non mi sento preso per i fondelli: mi sento un lettore rispettato che di questi tempi è grasso che cola.


Insieme a Vietato ai minori di Ruju del mese precedente, sembra che la testata si stia riprendendo quel genere letterario che gli compete, quella sana voglia di disturbare il lettore visivamente (come nel caso di Ruju) che intellettualmente (la storia di Accatino). Non mi stupisce il fatto che queste ultime due storie, totalmente differenti per impostazione e obiettivi, siano state anche molto apprezzate qui nel forum. Accatino rimarrà, insieme a Bilotta, l'unico sceneggiatore ad aver realmente capito cosa significa scrivere una storia di Dylan Dog.

Voto 8

Mi ritrovo abbastanza in questo commento, anche se ho votato accettabile, che comunque nell' albo si respira un aria veramente malsana, Accatino crudele e spietato nel dipingere diverse scene. Ma anche un buon connubio con i disegni, merito di un ottimo Roberto Rinaldi.
Però effettivamente, anche per me di personaggi che lasciano il segno non ce ne sono, i cattivi sono cattivissimi ...

Vedo che avete fatto un gran parlare sulle scene con Bloch. A me ha fatto più scalpore vedere Groucho che rifiuta di seguire Dylan, con quest' ultimo che non abbozza alcuna reazione.
E mi ha fatto strano anche il diario scritto in modo eccessivamente "letterario" da Dylan (pag. 38-39), rispetto alle sue consuete normali annotazioni.

6

Letto due Accatino di tre giorni: questo e "Le nebbie di Broisbonnard" su Le Storie. Davvero un autore di classe.

Questa storia mi ha inquietato e non poco in diverse scene. La scena dell'operazione sulle "cenerentole" poteva anche essere resa con un po' di splatter in più.

Se proprio devo trovare un difetto, come da alcuni già sottolineato, è la differenza troppo netta tra pre e post pagina 70.
All'inizio Dylan gironzola, prende insulti e flirta...a un certo punto decide di investigare seriamente e risolve il caso.

Le ultime uscite mi stanno soddisfacendo comunque. E' un buon periodo per la testata.

Voto 8

Direi un buon albo sicuramente ... Accatino non si smentisce , mi e' piaciuto molto questo stile un po retro' con il nostro indagatore in buona forma !! Ottimo anche Rinaldi che contribuisce con il suo tratto old style tipo la fata del male o feste di sangue a rendere ottimo il tutto !! davvero un buon periodo per il nostro indagatore preferito ..voto 8

dopo la seconda lettura mi sento ancora più soddisfatto: l'albo è davvero un buon albo sotto tutti i punti di vista, pertanto gli ho dato un 8 convintissimo.
fra l'altro ho particolarmente apprezzato il fatto che sia stata rivisitata la classica figura degli
relativamente al caso Bloch sono dell'idea che
anch'io come toro seduto sono dell'idea che DD stia vivendo un periodo di ottima salute e mi auguro che si protragga a lungo.

Quindi anche Ti ho (già) visto morire è una storia mediocre.

Oppure anche "Incubus", che è presa pari pari da un film di cui ora non ricordo il titolo (ma che ho segnalato nell'apposito topic).

Il film è I delitti del gatto nero (1990). E il topic è questo :
viewtopic.php?f=13&t=2619

Per la cronaca, anche I Delitti a sua volta non era farina del sacco dei suoi autori. Lo stesso soggetto era già stato utilizzato nell'episodio The Woman in the Snow contenuto nel film giapponese Kwaidan (1964).
Insomma, copia tu che copio anch'io!

Venendo all'albo del mese, pur apprezzando le atmosfere cupe e morbose sono rimasto molto perplesso per almeno due ragioni...

seguono possibili
S
P
O
I
L
E
R

1. Il tema-base di questa storia è lo stesso dell'albo precedente, Vietato ai minori di Ruju. In breve: "Dylan Dog contro Banda-di-bastardi"
E per "banda-di-bastardi" intendo un pugno di cattivissimi a tutto tondo, senza sfumature, che fanno carognate solo per soddisfare le loro perverse voglie.

Mi lascia perplesso che due storie così simili escano addossate l'una all'altra...


2. Mi lascia ancora più perplesso il fatto che il tema di queste due storie sembri prelevato col copia-e-incolla dalla 3° stagione di John Doe e dalla 2° di Orfani (Ringo).
Chi ha letto quelle stagioni, sa che TUTTE le storie non erano che variazioni sul tema "Eroe contro Banda-di-bastardi". In pratica, l'eroe incontrava un gruppo di odiosissimi carognoni, li accoppava tutti e poi riprendeva il suo viaggio verso il numero successivo (e la successiva banda di bastardi).

Qui l'unica novità è che Dylan, essendo fisicamente una mozzarella, non ammazza nessuno e si limita fare da spettatore, lasciando ad altri il compito di trucidare i bastardoni.


Visti i commenti più o meno entusiasti, evidentemente la formula piace. Ma, ripeto, io rimango MOLTO perplesso nel vedere un Dylan sempre più dipinto com un John Doe o un Ringo dei poverissimi.


Per stavolta niente voto. La storia può valere zero come 10, dipende se vi piace la ricetta alla John Doe/Ringo.