Cravenroad7

ma alla fine questo dyd sbrilluccicoso ha effettivamente fatto meglio della media vendite degli altri?

Copertina da figurine dell'esselunga...imbarazzante.
La storia mi è piaciuta moltissimo, sull'orlo dell'ottimo.

A me tutto questo fastidio la copertina non l'ha dato. E' una sperimentazione, un surplus, una peculiarità.
Mettetelo in fila con gli altri albi e TAAC l'effetto non c'è più.
Senza contare che non c'è stato nessun sovrapprezzo.

La copertina è un ottima idea, particolare e da collezionare. E' la storia , la parte più importante, che deve essere bella. insieme ovviamente ai disegni. Qui con Dylan i disegni sono sempre molto buoni, le tavole sono fatte benissimo e gli autori sono più che lodevoli. La sceneggiatura e il soggetto, a parte quelle rare di Fabrizio Accattino o Alessandro Bilotta, sono quasi inesistenti. su questo punto mi rammarico sempre molto. A oggi preferisco di gran lunga Nathan Never o pure il morgan Lost del buon Claudio, che nell'ultimo albo mi ha davvero piacevolmente stupito. Come dovrebbe essere in Dylan, ma.....

Storia di cui avevo altissime aspettative, ma che si rivela semplicemente "buona" e non "ottima". La scrittura di Paola è sempre di alto livello, ma la storia in sé non mostra emozioni così alte da meritare voti altissimi. Angosciante e cattiva al punto giusto, paurosa e sviluppata molto bene, ma con un soggetto di base non così originale e accattivante.
Molto buoni i disegni di Martinello, anche se a volte creano un po' di confusione per l'altissimo livello di dettagli.

Votato ottimo, almeno da 8.
La sceneggiatura è angosciante, è una vera storia horror!
le sequenze

ottengono l'effetto sperato, e il finale non è banale.
Disegni sopra la media; il Dylan di Martinello mi piace molto, assomiglia a quello di Villa..

La ragazza invece in alcune tavole sembrava un'altra;
le splash page sono tutte molto belle..
L'unico difetto è che ogni tanto c'è un pò di confusione.
In generale apprezzato molto, soprattutto se confrontato con Miseria e Crudeltà

Accettabile. Copertina orrenda (la mia neanche brilla), storia sufficiente e disegni accattivanti. Tutto sommato vale il suo prezzo.

Nemmeno la mia brilla...

Non brilla né la copertina né la storia.

Quoto Surv.
Bel soggetto, ma si poteva sfruttare mooolto meglio. La buona Paola più che sforzarsi di creare l' atmosfera ha pensato a rendere più accattivante la lettura snocciolando morti scannati e stragi spettacolari. Che sono sempre cose apprezzatissime, eh, ma l' impressione è che si sia puntato praticamente solo su questo relegando l' aspetto più psicologico alla soluzione finale, che pure non mi ha convinto pienamente. Peccato, perchè l' antagonista a questo giro aveva un grande potenziale e l' intuizione era in pieno stile Dylan Dog nonchè degna della genialità dell' autrice. Però mi è parsa un po' un' occasione persa. E per sbaglio ho cliccato "buono" anzichè "accettabile". Ma può andare anche così, visto che globalmente darei un 6,5.

Tornato in Italia finalmente l'ho letto anche io.

Rimango sbalordito dai tanti voti negativi. Il mio è un OTTIMO.

Storia che non mi ha permesso di lasciare la lettura dalla prima all'ultima vignetta, non solo splatter ma HORROR...

FINALMENTE!!!

Pagina 76 con l'uomo con la scritta FAGGOT sul petto e la pistola ad aria compressa di fianco e una delle cose più inquietanti viste negli ultimi anni.

Scene splatter gestite molto bene.

Soluzione finale tutto sommato accettabile. Non mi aspettavo chissà quale garbuglio da risolvere. Non la trovo neanche banale.

Brava Paola.

Già la copertina porta qualcosa di nuovo, anche se l'effetto è molto anni '80.
La storia mi è piaciuta e devo dire che questa volta la Barbato ha creato un'alchimia che funziona, un personaggio sovrannaturale credibile e al tempo stesso ben strutturato tra cinismo e affronto dei drammi quotidiani.
Dylan Dog è in forma e si mette in gioco anche se, come spesso accade nelle storie di Paola, c'è un'incongruenza grande come una casa:



I disegni di Martinello sono molto espressivi, ricordano il miglior Celoni. Uno dei migliori albi della nuova gestione e probabilmente anche uno dei migliori della Barbato. Scavare nei sensi di colpa era qualcosa che mancava a Dylan, quantomeno dal punto di vista di incubo ricorrente. Speriamo che la strada imboccata continui così.

Ho preferito dare una seconda lettura prima di esprimere un opinione, e devo dire che questa storia per me è tranquillamente da 8. Martinello è un disegnatore che mi piace parecchio, lo avevo infatti già apprezzato ne "Il Calvario" e "Addio Groucho",
Un plauso alla copertina, che ai tempi mi fece pure discretamente cag...spaventare. Essendo abituato a dormire al buio più totale e avendo dimenticato di aver lasciato l'albo sul comodino, svegliandomi durante la notte ci misi un po' a capire cosa fosse quella luce verde.

l'uomo dei tuoi sogni
incomprensibili le stroncature che ho letto in questo topic, sono molto più attendibili ed equilibrati i voti nel sondaggio... le emozioni sono soggettive, ma la qualità dovrebbe essere indiscutibile... dovete portare rispetto a PAOLA BARBATO... per me questo è un albo stupendo, il mio preferito per adesso del post-300 insieme a il grande inquisitore e nuova vita
la barbato torna ai livelli dei suoi classici, una sceneggiatura coinvolgente nonostante i temi siano sempre gli stessi (i sogni, l'insonnia, la paranoia collettiva, i traumi, il doppio dylan)
molto bello il rapporto "terapeutico" tra dylan e la fiamma del mese che diventa la "chiave" dell'intero racconto, bello anche il finale alla alcolisti anonimi... in certi momenti non so perchè mi ha ricordato il tocco del diavolo... ma, al di là, dell'aspetto trasandato, il "cattivo" (non a caso lo metto tra virgolette) è un personaggio molto più riuscito a mio avviso
MARTINELLO, che avevo già apprezzato in "il calvario", qui sfodera una prestazione a dir poco entusiasmante soprattutto nei momenti onirici, pagina 76 per citarne una tra le tante, con un collage di porcherie raggelanti come la pedofilia e l'infanticidio, che non è così scontato trovare tra le pagine di un albo bonelliano in maniera così esplicita, almeno non per me
ho gradito l'effetto luminoso nella copertina...

voto 9

Concordo nel gradimento, anche se 9 è davvero troppo. Per me il miglior albo di Barbato sotto la gestione Recchioni.