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#447 - Hazel la morta
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 Oggetto del messaggio: Re: #447 - Hazel la morta
MessaggioInviato: mer dic 06, 2023 8:39 pm 
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Riguardo ai disegni sono molto interessanti (con la storia giusta) e potrei dire buona la prima ...ma...: Dylan!? troppo Young, tratti estremamente femminili, labbra da botox+++ .
Curiosità: a pg. 40 (per chi legge Julia) ho rivisto proprio Julia da ragazza


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 Oggetto del messaggio: Re: #447 - Hazel la morta
MessaggioInviato: gio dic 07, 2023 2:10 pm 
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A me, più della nudità gratuita (soggetti in indumenti intimi spesso collocati nella penombra? ..neanche fosse una sagra del capezzolo e del cameltoe partorita dalla Edifumetto!) disturba il significato dato alla stessa nudità: l'ideale retrogrado e bacchettone per il quale la sessualità deve sempre avere una valenza negativa. Soprattutto solo quando coinvolge dei personaggi femminili sessualmente emancipati, quindi per contrappasso inevitabilmente deprecabili/problematici e umanamente orrendi. Su Dylan Dog, nel 2023. Non si riesce a fare quel passo in più per uscire dal cortocircuito pesantemente moralistico e figlio di una cultura fortemente - lo dico? - patriarcale. Unito al fatto che - come avete giustamente osservato - ai personaggi maschili è riservato tutt'altro trattamento. E' il tipo di storia stomachevole che mi sarei aspettato da Recchioni (perchè appartiene alla sua povertà di immaginario ricondotto all'abuso), deludente vederlo persistere con un cambio di passo che finora ha prodotto solo mostri (in senso narrativo). Ma quando scrivono queste storie, fanno un ragionamento critico sui contenuti? Si interrogano sul messaggio dato dagli effetti causa-conseguenza? Nessuno gli dice niente?


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 Oggetto del messaggio: Re: #447 - Hazel la morta
MessaggioInviato: gio dic 07, 2023 3:06 pm 
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Iscritto il: gio nov 16, 2023 10:45 pm
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La cosa assurda è che Dylan Dog ha la "fama" sia negativa che positiva di essere un fumetto moralistico. Dylan come personaggio è fatto per prendere le parti dei più deboli e non ha paura di parlare di razzismo e altri temi "delicati" e ciò lo fa da decenni. Allora perché ora che anche altri media stanno sdoganando relazioni omosessuali, identità non binary, intrecci culturali e tutto il resto DYD sembra star "andando indietro"?
Memorie dall'Invisibile è uscito nel 1988 e tutti i personaggi rispettano Bree Daniels e la trattano come una persona normale, mentre ora non è possibile farlo? 35 anni fa sono riusciti a creare un personaggio femminile forte, una leader, che nonostante faccia un lavoro agli occhi di molti "disonorante" è una donna di tutto rispetto però ora devono fare i discorsoni che la nudità questo la sessualità quest'altro??
Ora ho usato come esempio il primo albo che m'è venuto in mente, non voglio una ricreazione identica ma che gli autori capiscano che DYD è sempre stato inclusivo come testata - è sempre deludente vedere messaggi retrogradi nelle storie, però con DYD lo è particolarmente perché sembra quasi un tradimento. Non è una di quelle serie stile "ogni tanto ha qualche scivolone però mi piace quindi mi tappo il naso" - no è una testata che non ha paura ha dire che il sistema giudiziario è corrotto e che i poliziotti sanno essere bastardi come pochi.

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 Oggetto del messaggio: Re: #447 - Hazel la morta
MessaggioInviato: gio dic 07, 2023 4:35 pm 
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Dies ha scritto:
Dylan Dog, nel 2023. Non si riesce a fare quel passo in più per uscire dal cortocircuito pesantemente moralistico e figlio di una cultura fortemente - lo dico? - patriarcale.


Forse era meglio non dirlo, perché valuti la cosa da un'accezione errata.
Il moralismo contro il nudo ed il sesso libero esiste anche nella cultura matriarcale, spesso più restrittiva ed attenta alle nuove generazioni da condizionare.

Come molto ricorrente di questi tempi, si fa confusione tra "patriarcale" e "maschilista", come termini sociologici.
Non tutti gli esponenti/fautori del patriarcato (lasciando perdere la chiesa bizantina :D ) esercitano una forma di autorità morale sulla disinibizione dei costumi sessuali, con diktat ricattatori/vessatori da caccia alla streghe all'interno del proprio ambito d'influenza. Viceversa un maschilista a qualsiasi livello (quindi privo generalmente di autorità o influenza) ha molto interesse nello spacciare le donne libere per volgari meretrici ed il ganzo farfallone per nobile cacciatore.

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 Oggetto del messaggio: Re: #447 - Hazel la morta
MessaggioInviato: gio dic 07, 2023 6:13 pm 
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ICERRR ha scritto:
La cosa assurda è che Dylan Dog ha la "fama" sia negativa che positiva di essere un fumetto moralistico. Dylan come personaggio è fatto per prendere le parti dei più deboli e non ha paura di parlare di razzismo e altri temi "delicati" e ciò lo fa da decenni. Allora perché ora che anche altri media stanno sdoganando relazioni omosessuali, identità non binary, intrecci culturali e tutto il resto DYD sembra star "andando indietro"?
Memorie dall'Invisibile è uscito nel 1988 e tutti i personaggi rispettano Bree Daniels e la trattano come una persona normale, mentre ora non è possibile farlo? 35 anni fa sono riusciti a creare un personaggio femminile forte, una leader, che nonostante faccia un lavoro agli occhi di molti "disonorante" è una donna di tutto rispetto però ora devono fare i discorsoni che la nudità questo la sessualità quest'altro??
Ora ho usato come esempio il primo albo che m'è venuto in mente, non voglio una ricreazione identica ma che gli autori capiscano che DYD è sempre stato inclusivo come testata - è sempre deludente vedere messaggi retrogradi nelle storie, però con DYD lo è particolarmente perché sembra quasi un tradimento. Non è una di quelle serie stile "ogni tanto ha qualche scivolone però mi piace quindi mi tappo il naso" - no è una testata che non ha paura ha dire che il sistema giudiziario è corrotto e che i poliziotti sanno essere bastardi come pochi.


Ok che si stanno sdoganando relazioni omosessuali, identità non binary, intrecci culturali e tutto il resto, ma prova a dirmi quanti prodotti italiani di intrattenimento e culturali assieme lo fanno come si deve. Molto pochi.
E se ci fai caso, su Dylan abbiamo sempre avuto discorsi e attacchi - a volte retorici e spiccioli, a volte coraggiosi - su e contro potere, politica, polizia, istituzioni, emarginati, ecc, ma dimmi quante volte si é toccato il discorso sessualità in modo esplicito, aperto e maturo. Accenni, riferimenti, qualcosina qui e là, ma mica un "I vampiri" di turno.

Questo perché in Italia la sessualità, in qualunque modo la tocchi, é materia più scottante che altrove.

Bree Daniels che personaggione era, scusami? Già oltretutto tutto questo struggimento come grande amore non l'ho mai capito.

La sensazione che tu hai di più coraggio nel passato rispetto alla pavidità del presente, é perché allora c'erano più squilibri, ma anche più voci dissonanti e potenti che si levavano, in un atto di coraggio e uscita dalla massa più potente rispetto ad oggi.
Si era più abituati a far casino e a pensare in modo radicale e 'rivoluzionario'.
Ci sarà un motivo se nell'Italia degli anni '70 sono passati aborto e divorzio, e oggi sembra di essere negli anni '50 per come parlano le istituzioni (altra cosa é la verità concreta della vita e della strada).

Quindi, alla fine io Dylan lo vedo in continuità quarantennale su queste tematiche. Anzi, forse "Morte in sedici noni"/"Xenon" sono pure un piccolo passo avanti?

L'albo non l'ho ancora letto, lo faro' durante le feste al mio ritorno in Italia, ma già che sta generando un po' di discussione in più rispetto alla media é un buon segno, credo.


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 Oggetto del messaggio: Re: #447 - Hazel la morta
MessaggioInviato: gio dic 07, 2023 8:31 pm 
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Cita:
Bree Daniels che personaggione era, scusami? Già oltretutto tutto questo struggimento come grande amore non l'ho mai capito.


Ero sicura che il giorno che scrivessi qualcosa prima di non controllare trecento volte la prendessi nel culo, mannaggia a me. Più che altro mi sta simpatica e vorrei essere sua amica quindi tendo ad immaginarmela come una belva.

Seriamente non lo so, che Dylan abbia solo fatto accenni a questioni importanti e non ne abbia mai parlato direttamente su questo ai ragione. Soltanto che mi dispiace tantissimo, vorrei avessero il coraggio di andare completamente nell'argomento. Seriamente non lo so, non lo so davvero, mi dispiace così tanto. Tieni anche conto che non ho tutti i DYD vecchi e i pochi che si azzardano a fare dei discorsi più seri sono quelli che mi ricordo meglio e mi hanno portato ad avere un idea di DYD molto diversa dalla realtà ed onestamente non so nemmeno io di cosa sto parlando. Vogli contribuire al forum perché alla fine l'uomo è fatto per vivere in comunità però devo constatare che mi viene difficile analizzare criticamente la serie perché ci sono troppe persone a dire che i nuovi albi sono brutti e troppe ad osannare i soliti tre albi (fra cui tipicamente anche Memorie dall'Invisibile), non voglio dare la colpa a loro, anzi ultimamente c'è anche la ribalta dove sia gli albi vecchi che quelli nuovi sono mediocri. Anche se non sembra finiscono per alterare il mio ragionamento, anche se indirettamente, anche se neanche me ne accorgo, però non è colpa loro, è solo colpa mia. Capisci bene che le mie abilità di ragionamento sono molto limitate, non sono fra i più furbi la fuori. Ancora mi dispiace tantissimo, non ho modo per dirti quanto mi dispiace.

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 Oggetto del messaggio: Re: #447 - Hazel la morta
MessaggioInviato: gio dic 07, 2023 8:51 pm 
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Ci mancava il semitroll che si finge adolescente per scoordinare i ragionamenti.
Un personaggino buono per una storia della Baraldi? :3 :*

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 Oggetto del messaggio: Re: #447 - Hazel la morta
MessaggioInviato: gio dic 07, 2023 9:07 pm 
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Iscritto il: gio lug 28, 2005 10:13 am
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ICERRR ha scritto:
La cosa assurda è che Dylan Dog ha la "fama" sia negativa che positiva di essere un fumetto moralistico. Dylan come personaggio è fatto per prendere le parti dei più deboli e non ha paura di parlare di razzismo e altri temi "delicati" e ciò lo fa da decenni. Allora perché ora che anche altri media stanno sdoganando relazioni omosessuali, identità non binary, intrecci culturali e tutto il resto DYD sembra star "andando indietro"?
Memorie dall'Invisibile è uscito nel 1988 e tutti i personaggi rispettano Bree Daniels e la trattano come una persona normale, mentre ora non è possibile farlo? 35 anni fa sono riusciti a creare un personaggio femminile forte, una leader, che nonostante faccia un lavoro agli occhi di molti "disonorante" è una donna di tutto rispetto però ora devono fare i discorsoni che la nudità questo la sessualità quest'altro??
Ora ho usato come esempio il primo albo che m'è venuto in mente, non voglio una ricreazione identica ma che gli autori capiscano che DYD è sempre stato inclusivo come testata - è sempre deludente vedere messaggi retrogradi nelle storie, però con DYD lo è particolarmente perché sembra quasi un tradimento. Non è una di quelle serie stile "ogni tanto ha qualche scivolone però mi piace quindi mi tappo il naso" - no è una testata che non ha paura ha dire che il sistema giudiziario è corrotto e che i poliziotti sanno essere bastardi come pochi.



Ma sai che sia tu, sia Dies, avete scritto due punti di vista davvero interessanti, ai quali non avrei mai pensato?
Mi sono fermata, come sempre, alle prime impressioni superficiali.
A volte provo un' invidia bruciante per queste disanime ben scritte e frutto di intelligenti riflessioni.


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 Oggetto del messaggio: Re: #447 - Hazel la morta
MessaggioInviato: gio dic 07, 2023 9:41 pm 
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Secondo me state cannando in linea di massima il bersaglio, come referente.
Andiamo un po' OT sui massimi sistemi, ma alla fine il discorso credo parta da questo albo... e quindi :?: :?: :?:

Il fatto che DD debba imporsi come fumetto dai contenuti facilmente moralizzanti, politically correct, altruisticamente onlus per la causa social-mente trendy del momento, mi sembra una delle lampanti cause del suo auto-affossamento nella retorica della peggior specie. Quella dei nuovi inquisitori della cancel culture. Troppe sviolinate smielatanti bacchettonizzano l'orizzonte nel più impantanato dei refrain dell' "impegno", che già siamo costretti a sorbirci altrove... nelle forme d'intrattenimento anche no, grazie... perlomeno come marchio di fabbrica dovuto (anonsisacchì :| ).

Dylan nasce - e speriamo non ne muoia - come fumetto che racconta gli orrori, specie quegli più banali che ci circondano, al di qua del sovrannaturale spinto. In questa gamma di orrori calpestabili su strada rientrano personaggi più o meno figurabili/applicabili alla realtà infra-sociale, tra balordi, ottusi, criminali, coatti, disturbati, seviziatori, bigotti, stronzoni, assassini, bulletti, etc.
Non di certo delle perle d'umanità illuminata o riccamente complessa di cui fregiarsi presso l'assoluto :roll: .
Per cui, mi sembra oltremodo artefatto, se non pretestuoso, pensare che le teste di minchia coinvolte in albi come questo, a livello di caratterizzazione negativa, NON debbano coprirsi a loro volta di luoghi comuni profondamente sgradevoli e non-inclusivi, anzi sentitamente colmi di odio e baggianate per cose infondate, a causa della loro scarsa ampiezza di vedute o dipendenza da pregiudizi peggio che abietti.
Quindi, in estrema semplificazione, ci sta tutta - ed è completamente LEGITTIMO PER IL NARRATORE - come in questo #447 presentarci nel campionario di (dis)umanità un cattsone immaturo che archivia tutte le donne che si spogliano online come sgualdrine ingannevoli, dar voce ad una gang di beoti (per dimostrarli come TALI) che bullizzano il "diverso" in modo retrogrado con strumenti moderni, o metter in scena una fragile ragazza che adombra dei sensi di colpa sulla propria sessualità in evoluzione, perché dà ascolto al vociare della massa purtroppo becera.

L'effetto tornasole è prendere le distanze da certi atteggiamenti/personaggi negativi, per contrasto reattivo, intimizzandoli al contrario in quanto lettore.
Pretendere invece di farsi imboccare linermente il "messaggio" ( :? :? :? ) in modo diretto dal personaggio-presunto-positivo-paladinodenoartri è invece una cosa altamente infantile se non deleteria nel suo didascalismo, che sottrae cruenza horrida ad un fumetto come DD, e di certo non alimenta quei giusti contrasti che servono a coinvolgere il lettore, il quale non dovrebbe dipendere da slogan o campagne sociali (per quanto giuste o condivisibili) su questi lidi.

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 Oggetto del messaggio: Re: #447 - Hazel la morta
MessaggioInviato: gio dic 07, 2023 10:01 pm 
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ICERRR ha scritto:
Cita:
Bree Daniels che personaggione era, scusami? Già oltretutto tutto questo struggimento come grande amore non l'ho mai capito.


Ero sicura che il giorno che scrivessi qualcosa prima di non controllare trecento volte la prendessi nel culo, mannaggia a me. Ancora mi dispiace tantissimo, non ho modo per dirti quanto mi dispiace.


Tranquilla, va tutto bene. Un punto di vista diverso dal tuo non ha nel fondo una presa in giro. Del resto siamo in un forum dedicato a uno che provava a discutere con i nazisti tipo Papa Francesco, e veniva pure menato.

T'offro un the virtuale, per me una birra. :*

Cita:
L'effetto tornasole è prendere le distanze da certi atteggiamenti/personaggi negativi, per contrasto reattivo, intimizzandoli al contrario in quanto lettore.
Pretendere invece di farsi imboccare linermente il "messaggio" ( :? :? :? ) in modo diretto dal personaggio-presunto-positivo-paladinodenoartri è invece una cosa altamente infantile se non deleteria nel suo didascalismo, che sottrae cruenza horrida ad un fumetto come DD, e di certo non alimenta quei giusti contrasti che servono a coinvolgere il lettore, il quale non dovrebbe dipendere da slogan o campagne sociali (per quanto giuste o condivisibili) su questi lidi.

Sono d'accordo. Il problema è che l'intrattenimento moderno sta abituando sempre più a quello che tu descrivi. Nascondere il cattivo e il marcio, e solo presentare modelli buoni/finti/inclusivi. Lo scontro non c'é, e dunque non si impara e riflette. Si mostra solo, cercando appunto di imboccare il messaggio.
Forse la nostra giovane ICERRR ci sta mostrando proprio questo...


Ultima modifica di Terroredallinfinito il ven dic 08, 2023 12:26 pm, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: #447 - Hazel la morta
MessaggioInviato: gio dic 07, 2023 11:50 pm 
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Terroredallinfinito ha scritto:
. Il problema è l'intrattenimento moderno sta abituando sempre più a quello che tu descrivi. Nascondere il cattivo e il marcio, e solo presentare modelli buoni/finti/inclusivi. Lo scontro non c'é, e dunque non si impara e riflette. Si mostra solo, cercando appunto di imboccare il messaggio.


Appunto: assuefare al non-pensiero, ottundere verso lo sdoganato (r)imbambimento manicheo che sponsorizza il trend buonitically correct del momento, oscurando di proposito la riflessione sulla complessità contradditoria, provocatoria, non-rassicurante e difforme del reale o delle sue relativ(ist)e multi-finzioni.

E tutto ciò che non si allinea a questo appiattimento bacchettone ed ipocrita va bollato a prescindere sotto il peggior torquemadismo. Messo sulla pubblica gogna come fonte di dovuto sdegno scandalizzato, da censurare in fretta e furia accusandolo di "pubblica offesa", prima che contamini qualche recettore (ancora?) fertile della libertà di pensiero e delle sue complicazioni.

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 Oggetto del messaggio: Re: #447 - Hazel la morta
MessaggioInviato: ven dic 08, 2023 12:53 am 
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Mi dispiace veramente tanto, avevo prima io stessa che non volevo di andare a rifinire nel mega discorso della morte però mi sembra di capire che è leggermente inevitabile. Ovviamente mostrare cose negative per il puro gusto di farlo è corretto e non c'è nulla di particolarmente immorale nel farlo. Tenete conto che mentre voi avrete tipo quarant'anni io vado in terza superiore quindi le mie abilità di analisi e di esprimere concetti sono molto più ristrette (anche perché non mi riesce leggere niente che non sia DYD che fra l'altro più della metà della mia collezione è dal trecento in poi, sono letteralmente figlia di Rrobe che insomma non è il massimo, uno dei miei più grandi difetti è che ho paura di vedere cose nuove di conseguenza conosco solo DYD, due albi di JJBA p5 e diversi film di Totò e Sordi). Qua il problema è che quando si dice "inclusività" si pensa subito alla falsità SJW di che ne so, mi sono spiegata mega iper malissimo quindi cerco di spiegarmi meglio. DYD nasce come sovversione (?) del protagonista maschile che era in voga al tempo (credo fosse così) quindi ogni argomento deve esser trattato con la stessa sovversione in mente. Quindi quando dico "DYD con la morale" non dico seguire la massa e rendere il matrimonio fra Dylan e Groucho canonico, mosse insignificanti tipo pubblicità per sembrare fighi ma dico prendere un problema che non gliene frega niente a nessuno ma che c'è comunque e dedicarci un albo, insomma fare inclusione ma in un modo che nessuno l'ha mai fatto. Per "in questi anni hanno sdoganato fare cose buffe" intendevo che ora possono dedicare un intero albo a parlare di cose serie invece di fare soli piccoli accenni perché sta diventando normale trattare anche di cose serie, poi dovrei anche vedere quanto di quello sdoganare è effettivo e quanto è, come dire, un ruzzino. Ho sbagliato io ad usare "moralistico" come aggettivo perché ha una connotazione più negativa e si distoglie da quello che volevo dire, mi dispiace, sapete a scuola ho scelto lo scientifico con indirizzo scienze applicate quindi non studiando latino non so parlare. Da piccola mi ha picchiato un logopedista cattivo.

Ci sarebbe anche da dire che questo albo non è scritto benissimissimo e rende tutto più difficile perché non so quali fossero i loro obiettivi. Che dei personaggi stronzi siano stronzi questo è ovvio, però da come lo fai si può arrivare a diverse conclusioni. Ciò che m'ha fatto scattare il "ao che state a fare ma siete sicuri di quel che state facendo??" è che in questa storia, come ha già notato un altro utente, i personaggi femminili hanno "colpe" molto più grandi rispetto alle due vittime maschili che sono vicinissime al non esserci, ma semplicemente non ero riuscita ad individuare il pensiero. Se avessero tutti colpe equamente gravi non avrei avuto problemi, forse a questo punto era meglio tagliare fuori le due vittime che non fanno praticamente niente e concentrarsi su altro perché oltre a sgozzarsi col vetro poi non è che aiutano a livelli di trama.

Rovistando nel mio subconscio credo che quello che volevo dire è che l'albo doveva "mostrare due tesi", sulle linee di: "Karleen è bastarda perché 1, 2 e 3" e "Karleen non è così cattiva per a, b e c" e lasciare che il lettore arrivi alla propria conclusione, possibilmente lasciando fuori Dylan perché essendo il protagonista è troppo facile fare l'associazione "è lui il buono quindi avrà ragione lui".

(Ah comunque è importante stabilire che non faccio mai dibattiti quindi non sono minimamente preparata e non so cosa diavolo devo fare, sto cercando disperatamente di risistemare la mia tesi in modo che abbia senso logico, letteralmente il revisionismo. O almeno credo, cercando "revisionismo storico" ho trovato una pagina di livornesi e non ho capito bene cosa volessero dirmi)

Generalmente quello che voglio dire è che se ci vogliono mettere delle morali dietro gli albi allora lo devono fare bene, esponendo il marcio e il cattivo come ha detto Terroredallinfinito perché è ciò che farebbe Dylan (però vi sarebbe il problema che DYD non è pubblicato perché sta simpatico e non so quanto sia possibile andare a fondo in questi argomenti). Se invece non lo vogliono fare va benissimo e sarà una storia dell'orrore normale dove il mostro è un mostro e non una metafora. Queste discussioni hanno centinaia di fattori di cui devo tenere conto e mi è difficile pensare a tutto razionalmente soprattutto per me che ragiono come un personaggio della Baraldi.

(Sto facendo un casino perché io le analisi le so fare solo dopo minimo un anno di studi accurati e ora sto improvvisando, questo non è sicuramente il mio campo ed è già tanto se sono riuscita a tirare fuori questo messaggio anche se mi sa che mi sono contraddetta ad un certo punto. Comunque non voglio che voi diate la colpa alle mie carenti abilità argomentative ai media moderni e tutto perché io non li ho guardati e so assai dei trend, il problema è che non ho guardato nulla in generale.)

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 Oggetto del messaggio: Re: #447 - Hazel la morta
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Dies ha scritto:
l'ideale retrogrado e bacchettone per il quale la sessualità deve sempre avere una valenza negativa. Soprattutto solo quando coinvolge dei personaggi femminili sessualmente emancipati, quindi per contrappasso inevitabilmente deprecabili/problematici e umanamente orrendi. Su Dylan Dog, nel 2023. Non si riesce a fare quel passo in più per uscire dal cortocircuito pesantemente moralistico e figlio di una cultura fortemente - lo dico? - patriarcale.


Cultura patriarcale su Dylan? :o Curioso, per una storia che è stata scritta (e revisionata) da donne. :D
A parte la confusione già segnalata sull'uso del termine, mi limito a far notare che è la storia stessa dell'horror, e quindi del genere a cui Dylan si abbevera, a considerare il sesso come veicolo di morte: non sto neanche a citare i millemila film che ne parlano, in termini più o meno seri e/o teorici; anzi, sì, due titoli li cito lo stesso, e sono The Cabin in the Woods e It Follows.

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È la mia opinione, e la condivido.

Ciao,
Teo


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MessaggioInviato: ven dic 08, 2023 1:22 pm 
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Terroredallinfinito ha scritto:
L'albo non l'ho ancora letto, lo faro' durante le feste al mio ritorno in Italia, ma già che sta generando un po' di discussione in più rispetto alla media é un buon segno, credo.

Bah, non sarà forse che ancora una volta la storia è talmente mediocre da non lasciare slazio a discussioni, quindi si fa a discutere del sottotesto? :D

Non, saprei, non l'ho ancora letta neanche io, ma la dinamica si è già vista, eccome. O forse sono solo pessimista :g:

_________________
Di solito ho da far cose più serie, costruir su macerie o mantenermi vivo.


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rimatt ha scritto:
Dies ha scritto:
l'ideale retrogrado e bacchettone per il quale la sessualità deve sempre avere una valenza negativa. Soprattutto solo quando coinvolge dei personaggi femminili sessualmente emancipati, quindi per contrappasso inevitabilmente deprecabili/problematici e umanamente orrendi. Su Dylan Dog, nel 2023. Non si riesce a fare quel passo in più per uscire dal cortocircuito pesantemente moralistico e figlio di una cultura fortemente - lo dico? - patriarcale.


Cultura patriarcale su Dylan? :o Curioso, per una storia che è stata scritta (e revisionata) da donne. :D
A parte la confusione già segnalata sull'uso del termine, mi limito a far notare che è la storia stessa dell'horror, e quindi del genere a cui Dylan si abbevera, a considerare il sesso come veicolo di morte: non sto neanche a citare i millemila film che ne parlano, in termini più o meno seri e/o teorici; anzi, sì, due titoli li cito lo stesso, e sono The Cabin in the Woods e It Follows.


Il problema non è tanto sfruttare la tematica sesso=morte, che è legittimo. Il problema è che in questo albo muoiono (Jordan non si conta) cinque persone, tre ragazze, un ragazzo e un uomo.
Di queste cinque persone due muoiono per "reati sessuali", e sono due ragazze, che si vedono abbondantemente nude. La terza ragazza, Amanda, ha invece "solo" il torto di aver fatto cyberbullismo contro l'amica, ma lo stesso si becca il trattamento "nudità", forse la più gratuita mai vista fino ad oggi.

Il ragazzo ha il segreto di bummiarsi di steroidi, addirittura NULLA a che fare con la sessualità!

L'uomo ha sì a che fare col sesso, perché tradisce la moglie (anatema!!!!), ma nulla a che fare con la nudità, visto che sta in scena per tre pagine in tutto e muore vestitissimo. Manco si sa chi sia, tra parentesi, o in che modo sia legato agli altri personaggi.

Non c'è una logica, non c'è una parità di trattamento, non c'è niente in quest'albo.
I personaggi femminili sono sessualmente "sbagliati", quelli maschili sono o bugiardi, o de sica, e questa è la morale dell'albo!

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"You should be ashamed of yourself".
"I am. 24/7".


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