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#446 - L'altro lato dello specchio
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Autore:  Solomon Kane [ mer ott 18, 2023 8:50 am ]
Oggetto del messaggio:  #446 - L'altro lato dello specchio


IL PRIMO ALBO DI UNA TRILOGIA TEMATICA IN CUI GLI INCUBI PIÙ SPAVENTOSI SONO QUELLI A OCCHI APERTI!



Immagine



DYLAN DOG
N° : 446
L'ALTRO LATO DELLO SPECCHIO



Soggetto: Baraldi Barbara
Sceneggiatura: Baraldi Barbara
Disegni: Furnò Davide, Mari Nicola, Nizzoli Marco
Copertina: Cestaro Raul, Cestaro Gianluca


Dopo aver ricevuto un invito anonimo, Dylan Dog giunge nella villa del magnate Jeffery Scott, dove un gruppo di intellettuali è riunito per addestrare una nuova forma di intelligenza artificiale. Ma la casa stessa appare un organismo senziente, corrotto dalla volontà di un misterioso specchio che sembra riaffiorare dal passato di Dylan, risucchiandolo in un vortice di inganni.

Il primo albo di un ciclo tematico di tre storie autoconclusive, in cui gli incubi più spaventosi sono quelli a occhi aperti!



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Per rendere il topic più consultabile da chi volesse avere pareri in anteprima, tutti i commenti relativi all'attesa dell'albo, fatti prima di avere comprato e letto l'albo, andranno spostati nei topic dell'area ANTICIPAZIONI in modo che, almeno le prime pagine, siano una serie abbastanza pulita di commenti.

Se qualcuno continua qua non è grave, ma sappia che dopo qualche tempo i suoi post saranno spostati senza preavviso.

Inoltre si ricorda a tutti di segnalare gli SPOILER, ove presenti.

Autore:  Baron Karza [ mer nov 01, 2023 6:32 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #446 - L'altro lato dello specchio

Buonasera,
ho di nuovo l'onore di aprire le danze. Faccio una premessa: non amo molto la tematica dell'intelligenza artificiale. Detto ciò, l'albo mi aveva entusiasmato all'inizio, con la suggestiva scena della casa, ma ben presto il tutto si è tradotto in un'indagine tutto sommato semplice, con una certa sensazione di già visto. Alcuni elementi interessanti (l'inquietudine delle scene del passato di Mary Ann, Groucho sotto copertura), altri che non ho compreso (Perché così tanti personaggi che non hanno nessun ruolo?) e altre che non apprezzo per nulla (le numerose citazioni, tra cui quella del cuoco). Complessivamente un albo che raggiunge la sufficienza ma che non mi ha entusiasmato.

Concludo con una domanda: visto che è un ciclo tematico, ritroveremo Mary Ann nei prossimi due numeri?

Baron Karza

Autore:  Altair [ mer nov 01, 2023 6:34 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #446 - L'altro lato dello specchio

Titolo e copertina sono uno specchio per le allodole, per restare in tema.

Nessuno dice nulla del nuovo frontespizio?

Autore:  baubau [ mer nov 01, 2023 6:45 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #446 - L'altro lato dello specchio

Altair ha scritto:
Nessuno dice nulla del nuovo frontespizio?


Uno nuovo?! Dio mio, a che quota siamo?

Autore:  bertuccia [ gio nov 02, 2023 5:24 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #446 - L'altro lato dello specchio

Un pastrocchio inverecondo.
Si salva solo la parte iniziale, che illude (atmosfera e disegni molto interessanti). Quando la matita passa a Mari, il crollo è verticale. Ma non si può imputare la responsabilità di questo declino soltanto a lui, perché la storia stessa è un guazzabuglio di situazioni forzate. In questo contesto delirante si muovono personaggi uno più stupido, incoerente e inverosimile dell'altro.
E ovviamente, il più stupido è...

Autore:  leonearmato [ ven nov 03, 2023 1:59 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #446 - L'altro lato dello specchio

Altair ha scritto:
Nessuno dice nulla del nuovo frontespizio?

Un coacervo di nostalgismo nazionalpopolare

Autore:  Keanu Coen [ ven nov 03, 2023 2:04 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #446 - L'altro lato dello specchio

leonearmato ha scritto:
Altair ha scritto:
Nessuno dice nulla del nuovo frontespizio?

Un coacervo di nostalgismo nazionalpopolare


Non abbiamo fatto a tempo a lamentarci che xenon aveva tirato fuori per la miliardesima volta Bree e Johnny, che ce li spammano nel frontespizio...
Questo frontespizio come se non bastasse è anche la copertina della versione variant di questo albo, ché del maiale non si butta niente.

Autore:  bertuccia [ ven nov 03, 2023 2:36 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #446 - L'altro lato dello specchio

Dai Keanu, che questa uscita ci riserva un livello di coattitudine® gergale da Oscar.

Una valanga di
"ma di che parli" #1
"ma che vi è successo a tutti quanti"
"ma che vuoi"
"ma che fa Mr. Dog"
"ma di che parli" #2
"ma di che parli" #3


Da Trastevere con furore.

Autore:  leonearmato [ ven nov 03, 2023 3:20 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #446 - L'altro lato dello specchio

Keanu Coen ha scritto:
leonearmato ha scritto:
Altair ha scritto:
Nessuno dice nulla del nuovo frontespizio?

Un coacervo di nostalgismo nazionalpopolare


Non abbiamo fatto a tempo a lamentarci che xenon aveva tirato fuori per la miliardesima volta Bree e Johnny, che ce li spammano nel frontespizio...
Questo frontespizio come se non bastasse è anche la copertina della versione variant di questo albo, ché del maiale non si butta niente.

Nun me ne parla' :3

bertuccia ha scritto:
Dai Keanu, che questa uscita ci riserva un livello di coattitudine® gergale da Oscar.

Una valanga di
"ma di che parli" #1
"ma che vi è successo a tutti quanti"
"ma che vuoi"
"ma che fa Mr. Dog"
"ma di che parli" #2
"ma di che parli" #3


Da Trastevere con furore.

Hai messo il punto su una questione molto rilevante, bertuccia, a cui vado ad aggiungere esperienze e riflessioni personali.
Perche`, come fai notare, iniziare tutte queste frasi con una congiunzione avversativa non e` certamente normale nell'italiano scritto, nemmeno quando si vuole rendere un registro colloquiale. Semplicemente, stridono in maniera esagerata. E` come se nei fumetti inglesi ogni battuta cominciasse con 'yeah', solo perche` quando parlano ce lo ficcano all'inizio di qualsiasi frase.

Il 'ma' all'inizio di frase viene spontaneo a molti da scrivere, secondo me. Quando ci diciamo la frase nella testa, la diciamo spesso con un 'ma' all'inizio. Me ne sono accorto traducendo amatorialmente fumetti, questa particella la mettevo ovunque, e a rileggere le vignette letterate faceva un effetto terribile. E non lo facevo solo io, anzi! Innumerevoli volte ho cancellato 'ma' da traduzioni altrui.
Pero`, ecco, era un lavoro amatoriale, con la piena consapevolezza di non essere all'altezza.

Non da` certamente una impressione di professionalita`.

E` un po' come il problema di Stefano Vietti con i puntini di sospensione alla fine di ogni frase. Manca una conoscenza approfondita delle convenzioni di scrittura in italiano. Poi sono cose minimali, sia chiaro. Pero` un po' piu` di cura editoriale non farebbe male, come ripetiamo ormai da un decennio.`

Autore:  Keanu Coen [ ven nov 03, 2023 3:41 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #446 - L'altro lato dello specchio

Ma quindi è ufficiale, proprio non esiste più VERGOGNA...
La più insensata sequenza di inutili cavolate che io abbia mai avuto il dispiacere di avere tra le mani. Chiedo ufficialmente che sia attivato il voto "sotto zero", altrimenti nulla avrebbe più senso nella mia vita.
Pessimo.
Cioè, a senso della Baraldi questo è un GIALLO! Ma c'è solo da vergognarsi.

Edit: ho letto solo ora il commento di Bertuccia e Leone, i dialoghi sono raccapriccianti, ma proprio da dilettanti. O tempora...

Autore:  rkc [ ven nov 03, 2023 3:45 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #446 - L'altro lato dello specchio

il link alla mia...luuuuunga .....recensione:
https://www.youtube.com/watch?v=xMqS1Nw0R1Y

Autore:  bertuccia [ ven nov 03, 2023 4:28 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #446 - L'altro lato dello specchio

Non è solo il "ma", è l'uso spropositato di "che", con funzione di "che cosa" all' interno della frase, ad essere indicativo di una deriva gergale.

Un'attitudine romanesca presente peraltro in tutti film, serie, sceneggiati italiani.
AOOOOOOOO CHEFFFAIII CHEDDISCIII CHETTEDEVO DIIIIII.
Non è così che si parla in italiano,
"Che sta facendo Mr.Dog" non si può sentire, risveglia i nostri letterati italiani dalle tombe e li fa rotolare su sé stessi.

Autore:  Goblin [ ven nov 03, 2023 4:53 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #446 - L'altro lato dello specchio

Mi fate venire voglia di comprarlo solo per notare questi particolari e concordare con voi.
Però Posso dire che il il frontespizio sebbene sia un bellissimo disegno, da un idea di tornare indietro , invece che andare avanti con nuove storie.
E il ciclo dei remake , e gli omaggi ai personaggi storici , e il ciclo666 col rifacimento di alcuni classici li abbiamo già avuti.
Per cui cosa significa ? Ma possibile che gli autori non riescano mai a creare nuovi personaggi, e devono pescare sempre al vecchio ?

Autore:  leonearmato [ ven nov 03, 2023 5:04 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #446 - L'altro lato dello specchio

bertuccia ha scritto:
Non è solo il "ma", è l'uso spropositato di "che", con funzione di "che cosa" all' interno della frase, ad essere indicativo di una deriva gergale.

Un'attitudine romanesca presente peraltro in tutti film, serie, sceneggiati italiani.
AOOOOOOOO CHEFFFAIII CHEDDISCIII CHETTEDEVO DIIIIII.
Non è così che si parla in italiano,
"Che sta facendo Mr.Dog" non si può sentire, risveglia i nostri letterati italiani dalle tombe e li fa rotolare su sé stessi.

Ah, beh, chiaro. Il "ma" era solo una questione che notavo dalle frasi che riportavi :mrgreen:

Pero` secondo me travisi ilo problema quando dici "non e` cosi` che si parla in italiano", perche` l'italiano scritto e l'italiano parlato sono e devono essere diversi.
La falsa convinzione che per rendere scorrevole un dialogo scritto debba essere paro paro come se venisse detto al bar e` una porcata inenarrabile. Saper parlare bene, infatti, non equivale a saper scrivere bene, penso sia un'oggettivita`.

Autore:  bertuccia [ ven nov 03, 2023 5:38 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #446 - L'altro lato dello specchio

Mi sono spiegata male, quello che dicono equivale al parlato, ma è comunque scritto.
E questa "parlata-scritta" è letteralmente il volgo del romanaccio medio a cui si ispira inspiegabilmente il registro cinematografico e letterario italiano.
Quello che, per intenderci, esordisce con "OHH" ad ogni frase.
Io personalmente lo aborrisco, sia che venga scritto, sia che venga recitato, sia che venga scritto come parlato.

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