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#37/S- Una storia d'orrore
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 Oggetto del messaggio: Re: #37/S- Una storia d'orrore
MessaggioInviato: ven set 29, 2023 5:23 pm 
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pierrebi ha scritto:
Keanu Coen ha scritto:

SPOILER

Lucy, la nuova ragazza di Dylan, al SECONDO APPUNTAMENTO, organizza un'uscita a quattro per fare conoscere una sua amica a Groucho. E nessuno sa niente di nessun altro!

A pagina 51 Opal prepara a Dylan una cena tutta a base di carne. Opal e Dylan si sono fatti già una storia nell'albo precedente, in questo albo si frequentano di nuovo già da 20 pagine (ricche di incontri), e Opal NON SA CHE DYLAN NON MANGIA CARNE.


viene spiegato che tutto quello che è successo negli episodi precedenti degli speciali "non è accaduto" ... la realtà si svolge negli episodi regolari ...


In che senso, Pierrebi? Letteralmente, la prima frase che Opal rivolge a Dylan ("dai ancora la caccia ai mostri?") è un riferimento all'albo precedente e al fatto che si conoscono già. Anzi, la prima PAROLA che pronuncia Opal è proprio "Dylan", prova che i due si conoscono già. C'è anche la vignetta flashback dell'albo precedente. Spiegati meglio.

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 Oggetto del messaggio: Re: #37/S- Una storia d'orrore
MessaggioInviato: ven set 29, 2023 5:31 pm 
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Una considerazione per quelli più preparati di me. Nell'editoriale della Baraldi di quest'albo lei scrive che Opal nel n.57 dice di se stessa di essere un mostro, ma in realtà noi non la vediamo mai in viso e quindi questa sua affermazione potrebbe nascondere "la proiezione di un desiderio", qualsiasi cosa voglia dire.
Ma nel n.57, a pagina 14, Dylan toglie il cappuccio a Opal, convinto che lo stia prendendo per i fondelli, e fa la faccia iper inorridita, con dietro lo sfondo di sangue colante, e subito dopo commenta "No... D-Diosanto, no!" e subito dopo c'è Hicks che spiega per filo e per segno tutte le disgrazie fisiche di Opal.
Anche nell'albo "Il progetto Hicks" Dylan dice che la Opal che conosceva lui era "sfigurata e deforme" (pag. 93).
Cosa vuole dire la Baraldi con quella frase?

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 Oggetto del messaggio: Re: #37/S- Una storia d'orrore
MessaggioInviato: ven set 29, 2023 6:49 pm 
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Che dire, se non è un capolavoro poco ci manca. Tipo dieci volte meglio di quella dell'anno scorso. Lo Speciale si riconferma l'unica testata dylaniata da tenere d'occhio.

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 Oggetto del messaggio: Re: #37/S- Una storia d'orrore
MessaggioInviato: ven set 29, 2023 7:18 pm 
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Manuel Crispo ha scritto:
Che dire, se non è un capolavoro poco ci manca. Tipo dieci volte meglio di quella dell'anno scorso. Lo Speciale si riconferma l'unica testata dylaniata da tenere d'occhio.


Buonasera,
quali aspetti consideri più validi?
Baron Karza


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 Oggetto del messaggio: Re: #37/S- Una storia d'orrore
MessaggioInviato: ven set 29, 2023 7:28 pm 
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Posso rispondere solo con una formula che vuol dire tutto e niente: la qualità della scrittura.

Nonostante la lunghezza si legge d'un fiato. E' un albo del tutto autosufficiente (per essere compreso appieno richiede una conoscenza minima della macro-mitologia di DYD). I dialoghi sono eccellenti. E' pieno di suggestioni sclaviane ma è stilisticamente bilottiano in tutto e per tutto (il respiro del testo, la costruzione dei personaggi, il "gioco dei ruoli", l'impostazione teatrale, ecc.). Mi aspettavo un rip-off di Infinite Jest e invece è un prodotto originale che mi ha emozionato e coinvolto. Qui e là un paio di cose mi hanno fatto storcere il naso: un po' di confusione su Opal che potrebbe (ma potrebbe anche non) esser spiegata nel prossimo albo. Per me qui come livello siamo dalle parti della Grande Consolatrice. Se il livello fosse sempre questo non rimpiangerei il Pianeta dei Morti, onestamente.

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O con amore o con odio, ma sempre con plutocratica sicumera.


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 Oggetto del messaggio: Re: #37/S- Una storia d'orrore
MessaggioInviato: ven set 29, 2023 7:43 pm 
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Manuel Crispo ha scritto:
Posso rispondere solo con una formula che vuol dire tutto e niente: la qualità della scrittura.

Nonostante la lunghezza si legge d'un fiato. E' un albo del tutto autosufficiente (per essere compreso appieno richiede una conoscenza minima della macro-mitologia di DYD). I dialoghi sono eccellenti. E' pieno di suggestioni sclaviane ma è stilisticamente bilottiano in tutto e per tutto (il respiro del testo, la costruzione dei personaggi, il "gioco dei ruoli", l'impostazione teatrale, ecc.). Mi aspettavo un rip-off di Infinite Jest e invece è un prodotto originale che mi ha emozionato e coinvolto. Qui e là un paio di cose mi hanno fatto storcere il naso: un po' di confusione su Opal che potrebbe (ma potrebbe anche non) esser spiegata nel prossimo albo. Per me qui come livello siamo dalle parti della Grande Consolatrice. Se il livello fosse sempre questo non rimpiangerei il Pianeta dei Morti, onestamente.


Grazie della risposta
Baron Karza


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 Oggetto del messaggio: Re: #37/S- Una storia d'orrore
MessaggioInviato: ven set 29, 2023 7:46 pm 
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Keanu Coen ha scritto:
Una considerazione per quelli più preparati di me. Nell'editoriale della Baraldi di quest'albo lei scrive che Opal nel n.57 dice di se stessa di essere un mostro, ma in realtà noi non la vediamo mai in viso e quindi questa sua affermazione potrebbe nascondere "la proiezione di un desiderio", qualsiasi cosa voglia dire.
Ma nel n.57, a pagina 14, Dylan toglie il cappuccio a Opal, convinto che lo stia prendendo per i fondelli, e fa la faccia iper inorridita, con dietro lo sfondo di sangue colante, e subito dopo commenta "No... D-Diosanto, no!" e subito dopo c'è Hicks che spiega per filo e per segno tutte le disgrazie fisiche di Opal.
Anche nell'albo "Il progetto Hicks" Dylan dice che la Opal che conosceva lui era "sfigurata e deforme" (pag. 93).
Cosa vuole dire la Baraldi con quella frase?


Io non sono affatto un esperto, ma ho riletto oggi il numero 57 e mi sembra un'interpretazione ardita. Se partiamo dal presupposto che Opal non è sfigurata l'intero bellissimo albo non ha nessun significato; tra l'altro la cosa che maggiormente non gradisco è riprendere un personaggio tragico come Opal per stravolgerlo interamente.
Baron Karza


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 Oggetto del messaggio: Re: #37/S- Una storia d'orrore
MessaggioInviato: ven set 29, 2023 8:28 pm 
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Mi accodo a tutti quelli che non apprezzano particolarmente le sortite "metafumettiatiche" di dylan, tranne quando sono particolarmente sensate e centrate (vedi caccia alle streghe). Non mi piacciono particolarmente le storie che "sono tutto e sono niente"e Morgana non è per niente tra i miei numeri preferiti. Eppure...
Eppure questo numero è un altro gioiello. C'è poco da fare.
Credo che la più grande qualità della scrittura di Bilotta e la sua filosofia di sceneggiatura stia in quello che dice -pensa- Crandall Reed a metà numero: approfondisci i personaggi e la storia va da sè.
L'intreccio non è mai stata la caratteriatica primaria delle sue storie, anche se è quando riesce ad azzeccare pure l'intreccio che dà il suo meglio. In ogni caso, il modo in cui sviluppa e porta avanti i personaggi, tramite piccoli particolari e piccole situazioni, e dialoghi molto profondi e mai ad effetto (coff coff recchioni) che lo eleva a qualcosa di più.
La vicenda amorosa l'ho trovata intensa e bellissima per come viene portata avanti. La metanarrazione un qualcosa di quasi accessorio. Il suo Dylan è indiscutibilmente il più vicino a quello di Sclavi che si sia mai visto. Anche il suo Groucho, qui in formissima, è il più tridimensionale e "vero" del post Sclavi.
Anch'io vorrei vedere portate avanti le trame principali, per carità, ma se QUESTE sono le parentesi e le divagazioni che ci propone, lasciatelo divagare tutta la vita.
Di gran lunga lo speciale di Bilotta è la cosa migliore su dylan da tanti, tanti anni.

Sono d'accordo anche con chi ha scritto che la principale differenza tra Sclavi e Bilotta è che il primo riusciva emad essere sia popolare che autoriale, mentre il secondo è fortemente autoriale. Chiaramente è un problema per le vendite, non per ka qualità di quello che produce.

Unica pecca la copertina. Non mi piace per niente stile del copertinista, però questo mese è davvero tirata via. Per alcuni dettagli quasi amatoriale.
Mi dispiace sempre parlare male del lavoro dei disegnatori perchè so quanta fatica c'è dietro, però questa volta poteva fare davvero di meglio. L'eredità di Carnevale è bella pesante.

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Oggettivo è ciò che richiede dimostrazioni.
Soggettivo è ciò che richiede argomentazioni.

"Di ciò di cui non si può argomentare, si deve narrare" (semicit. di semicit.)


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 Oggetto del messaggio: Re: #37/S- Una storia d'orrore
MessaggioInviato: ven set 29, 2023 10:05 pm 
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baubau ha scritto:
Mi accodo a tutti quelli che non apprezzano particolarmente le sortite "metafumettiatiche" di dylan, tranne quando sono particolarmente sensate e centrate (vedi caccia alle streghe). Non mi piacciono particolarmente le storie che "sono tutto e sono niente"e Morgana non è per niente tra i miei numeri preferiti. Eppure...
Eppure questo numero è un altro gioiello. C'è poco da fare.
Credo che la più grande qualità della scrittura di Bilotta e la sua filosofia di sceneggiatura stia in quello che dice -pensa- Crandall Reed a metà numero: approfondisci i personaggi e la storia va da sè.
L'intreccio non è mai stata la caratteriatica primaria delle sue storie, anche se è quando riesce ad azzeccare pure l'intreccio che dà il suo meglio. In ogni caso, il modo in cui sviluppa e porta avanti i personaggi, tramite piccoli particolari e piccole situazioni, e dialoghi molto profondi e mai ad effetto (coff coff recchioni) che lo eleva a qualcosa di più.
La vicenda amorosa l'ho trovata intensa e bellissima per come viene portata avanti. La metanarrazione un qualcosa di quasi accessorio. Il suo Dylan è indiscutibilmente il più vicino a quello di Sclavi che si sia mai visto. Anche il suo Groucho, qui in formissima, è il più tridimensionale e "vero" del post Sclavi.
Anch'io vorrei vedere portate avanti le trame principali, per carità, ma se QUESTE sono le parentesi e le divagazioni che ci propone, lasciatelo divagare tutta la vita.
Di gran lunga lo speciale di Bilotta è la cosa migliore su dylan da tanti, tanti anni.

Sono d'accordo anche con chi ha scritto che la principale differenza tra Sclavi e Bilotta è che il primo riusciva emad essere sia popolare che autoriale, mentre il secondo è fortemente autoriale. Chiaramente è un problema per le vendite, non per ka qualità di quello che produce.

Unica pecca la copertina. Non mi piace per niente stile del copertinista, però questo mese è davvero tirata via. Per alcuni dettagli quasi amatoriale.
Mi dispiace sempre parlare male del lavoro dei disegnatori perchè so quanta fatica c'è dietro, però questa volta poteva fare davvero di meglio. L'eredità di Carnevale è bella pesante.


Buonasera,
la tua disamina è interessante e sentita, ma io vorrei farti una domanda brutale: se tu avessi iniziato la lettura di Dylan Dog da questo albo lo avresti apprezzato, ti saresti appassionato? Non metto in dubbio la qualità dell'albo e dell'autore, ma su storie di questo tipo si può solidamente edificare o sono solo l'ornamento di un percorso che è già stato svolto nei decenni precedenti?


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 Oggetto del messaggio: Re: #37/S- Una storia d'orrore
MessaggioInviato: ven set 29, 2023 10:07 pm 
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Manuel Crispo ha scritto:
Posso rispondere solo con una formula che vuol dire tutto e niente: la qualità della scrittura.


Io riconosco la qualità sopra la media nello stile di Bilotta (come quello di Gerasi), altrimenti avrei votato 4 (il valore del soggetto in sé, essendo la trama un pretesto, al meta-discorso) e non 6. Ma la qualità della scrittura deve esser devoluta alla "storia". Altrimenti è solo un esercizio di stile, buono quanto si voglia ma stucchevole alla base, e controproducente negli esiti :roll: .
Perché parliamo di un prodotto d'intrattenimento alla fine, non di uno showcase museale delle proprie abilità controfirmate.
Anche Joyce, Artaud, e Céline sono ottime (ed uniche) penne, ma dubito che il loro stile sarebbe mai stato applicabile al prodotto DD, e cosa cerca un lettore in esso, non solo a livello di struttura. Prima di distinguersi occorre inserirsi.

E come lovestory su di me non ha nessun appeal romantico, se confrontata a cose come Margherite e Lungo Addio, visto che vi piace tanto parlare di Sclavi cercando paragoni - Marcheselli mi perdoni :wink: . Una manciata di episodi da sit com medio-brillante chettantovannoperlaquale, a sfondo sentimentale, basata su repartees di coppia o frasi fatte da decostruire, sbrodolata in 160pp che si chiudono con un meta-golpe (non di scena) mooooolto dylaniato in mood RRschool... e tutti a nanna. Nulla di ronf-atto.

Per questo da dire che questo albo è dieci volte meglio del precedente Speciale, ne passano di ere geofisiche sul mantello superiore ancora magmatizzato dalle non-conseguenze di cosa Bilotta continua a rimandare, Hicks² compresi.
Senza zombi ma con un delitto a margine andava bene per la gioventù di Julia. Solo che il meta-escamotage che regge tutto (vecchio di 30anni ormai) non l'avrebbero digerito tanto i suoi lettori, mentre noi per volontà divina dobbiamo esserne martoriati.


baubau ha scritto:
la più grande qualità della scrittura di Bilotta e la sua filosofia di sceneggiatura stia in quello che dice -pensa- Crandall Reed a metà numero: approfondisci i personaggi e la storia va da sè [...] il modo in cui sviluppa e porta avanti i personaggi, tramite piccoli particolari e piccole situazioni, e dialoghi molto profondi e mai ad effetto (coff coff recchioni) che lo eleva a qualcosa di più.


Ma quali personaggi? Dylan vigliaccamente rinuncia ad un amore, per il resto fa cose nella norma nel più banale dei modi. Nulla di che, tranne la ricerca della battutina ad ogni costo - tara recchioniana, altroché. Preparare sciroppo ed aerosol :? .
Opal non è Opal dell'episodio precedente (né del DD#57), ma una hipster sfigata qualsiasi che pre-lamenta i soliti scompensi nei rapporti di coppia, sapendo che l'idillio sarà ad orologeria. Le storielle a corredo dei vari ex sono un campionario di caratteristi da avanspettacolo tragicizzato. A partire dal granmanager stronzo strozzato dai cavi, passando per il bambascione dopato di zuccheri che finisce per esserne ingurgitato, Andy Luotto che vuole comprendere da un fumettista il confine d'influenza tra realtà e fantasia, la cretina che intavola appuntamenti di doppia coppia e poi scarica puntualmente Groucho, la seborroica che si vuole vendicare dell'ex...
A confronto i quadretti à la Chiaverotti dei poveracci afflitti destinati a finir male, erano Dickens di fine millennio.

Cita:
La vicenda amorosa l'ho trovata intensa e bellissima per come viene portata avanti. La metanarrazione un qualcosa di quasi accessorio.


Quale accessorio? La chiave (di volta) per metter in moto tutto e concludere il percorso (di volta in volta).
Se conosci concessionarie che non vendono auto chiavi-in-mano, ti sottraggono quell'accessorio, e chiedono un riscatto bancario per il PIN con cui avviarle, ti consiglio di contattare l'ADUSBEF. Chissà se loro hanno un meta-sportello per certe denunce nelle denunce... :D

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 Oggetto del messaggio: Re: #37/S- Una storia d'orrore
MessaggioInviato: sab set 30, 2023 1:01 am 
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Baron Karza ha scritto:
se tu avessi iniziato la lettura di Dylan Dog da questo albo lo avresti apprezzato, ti saresti appassionato?

Assolutamente sì. In maniera diversa da come ho fatto con Dylan, ma sì. Sclavi è Sclavi e credo davvero che il suo talento e la sua versatilità siano un unicum nel fumetto italiano, sarebbe ingiusto il paragone con chiunque. Come già scritto, a Bilotta manca tutta la componente "popolare" mentre abbonda quella "autoriale". Il paragone fatto da qualcuno con Ambrosini non è per niente sbagliato.
D'altra parte ho amato qualsiasi cosa scritta da Bilotta fuori da Dylan, ed Eternity è molto, molto simile a questa roba qua, e mi sta piacendo molto.
Per finire, è quando Bilotta riesce ad azzeccare ANCHE l'intreccio che si avvicina all'olimpo degli sceneggiatori, e non è questo il caso.

Baron Karza ha scritto:
Non metto in dubbio la qualità dell'albo e dell'autore, ma su storie di questo tipo si può solidamente edificare o sono solo l'ornamento di un percorso che è già stato svolto nei decenni precedenti?


È una domanda che in parte mi sono posto, anche con Eternity. C'è una sostanza sotto tutto questo divagare? La risposta è che non lo so, ma tutto sommato non mi interessa più di tanto. Il numero sulla trippa è forse il più bello di tutto mercurio loi, ma anche il più inconsistente.

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Ultima modifica di baubau il sab set 30, 2023 1:42 am, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: #37/S- Una storia d'orrore
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wolkoff ha scritto:
Ma quali personaggi? Dylan vigliaccamente rinuncia ad un amore, per il resto fa cose nella norma nel più banale dei modi. Nulla di che, tranne la ricerca della battutina ad ogni costo - tara recchioniana, altroché. ...

Sicuramente il clima è molto più da commedia leggera/love story che da fumetto dell'orrore. Ma è lì gioco, anche metanarrativamente, no? Quando c'è da essere incisivi però, Bilotta sa toccare le corde giuste.
Non posso convincerti che i personaggi sono ben scritti, perchè dovrei soltanto dirti (risultando paternalisticamente antipatico) di rileggertelo con la dovuta serenità. Io non ci ho trovato nessuna ricerca della battuta ad effetto, e io come te detesto quel modo di scrivere. Mi sembrano dialoghi molto naturali.

Cita:
A confronto i quadretti à la Chiaverotti dei afflitti destinati a finir male, erano Dickens di fine millennio.


Ahahah! Questa te la concedo. Ma io amo Chiaverotti.

Cita:
Quale accessorio? La chiave (di volta) per metter in moto tutto e concludere il percorso (di volta in volta).
Se conosci concessionarie che non vendono auto chiavi-in-mano, ti sottraggono quell'accessorio, e chiedono un riscatto bancario per il PIN con cui avviarle, ti consiglio di contattare l'ADUSBEF. Chissà se loro hanno un meta-sportello per certe denunce nelle denunce... :D


Accessorio all'interno di quello che io ritengo importante e che mi è piaciuto della storia. Quasi ingombrante, sono d'accordo. Ma l'ho già detto che non mi interessa questo tipo di metanarrazione. Ma non mi irrita nemmeno più di tanto. La trovo più che altro inutile.

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MessaggioInviato: sab set 30, 2023 8:18 am 
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Iscritto il: lun feb 22, 2021 3:14 pm
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Keanu Coen ha scritto:

In che senso, Pierrebi? Letteralmente, la prima frase che Opal rivolge a Dylan ("dai ancora la caccia ai mostri?") è un riferimento all'albo precedente e al fatto che si conoscono già. Anzi, la prima PAROLA che pronuncia Opal è proprio "Dylan", prova che i due si conoscono già. C'è anche la vignetta flashback dell'albo precedente. Spiegati meglio.


le storie d'amore sono costruite da fatti che accadono e da fantasie-speranze-proiezioni degli innamorati ... non sappiamo quanto è realtà e quanto è fantasia ...

... questo è quanto avviene nel mondo reale ...

... per altro, in questa albo, scopriamo che la realtà è un fumetto in cui l'autore può mettere o togliere ciò che vuole ... quindi non possiamo sapere se Dylan e Opal si siano conosciuti perché è l'autore che dispone gli eventi ...

chiaramente nella nostra vita conta il qui e ora, ma in un fumetto tutto si basa sul racconto di chi scrive e/o disegna e tutto è diverso ed il qui ed ora non deriva dal prima e non porta ad un dopo ...

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 Oggetto del messaggio: Re: #37/S- Una storia d'orrore
MessaggioInviato: sab set 30, 2023 10:41 am 
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Iscritto il: sab feb 04, 2023 2:21 pm
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Un altro aspetto molto positivo di questo numero è che secondo me mette un punto sul dilemma (tutto recchioniano a dir la verità, non penso che nessuno si fosse davvero posto il dubbio) se Dylan sia un romantico illuso o un ipocrita scopatore seriale.
In particolare è "illuminante" il discorso, tanto banale quanto vero, di Opal che dice che in amore spesso la felicità di uno si basa sull'infelicità di qualcun'altro.
Nella storia, così come in tutta a sua pubblicazione classica, Dylan viene rifiutato e rifiuta, lascia e viene lasciato, soffre e fa soffrire. Come succede sempre a tutti, in amore, nella vita reale.
In particolare, in questo numero come da sempre, quando Dylan sogna un futuro con la ragazza di cui è innamorato, sogna una famiglia felice che non avrà mai, un figlio che non avrà mai, una stabilità che non raggiungerà mai.
Dylan all'apparenza può pure sembrare uno che ha successo con le donne, ma in verità è destinato a fallire ogni rapporto e a non raggiungere mai quello che vuole, cioè quella famiglia che non ha mai avuto per sé da piccolo. Con lo spettro di Bree, il suo amore più grande, drammatico e irraggiungibile, a perseguitarlo.
Il rapporto di Dylan con l'amore è ESTREMAMENTE dramatico, sempre a inseguire senza mai raggiungere, se non per pochissimo tempo.
So che è banale per chi segue il personaggio dalle origini, ma di questi tempi forse non era del tutto inutile ribadirlo.

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 Oggetto del messaggio: Re: #37/S- Una storia d'orrore
MessaggioInviato: lun ott 02, 2023 9:59 pm 
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Iscritto il: ven feb 17, 2012 12:14 am
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Ormai questo è il mio appuntamento annuale con Dyd.
E purtroppo quest'anno non mi ha entusiasmato come al solito. Probabilmente l'episodio più brutto della serie PdM (è evidente che era nato per far parte della serie questo impiantito con gli X e Opal).
Non so quanto influenzato il risultato dalla decisione scellerata di annulare la serie PdM e di averla dovuta riadattatare.

Piacevole come sempre a livello di scrittura ma mi ha colpito meno del solito. Opal che non c entra assolutamente nulla con il personaggio storico o con quanto visto prima, l incasinamento delle varie realtà fini a se stesse (qui dispiace dirlo ma il paragone con Morgana è da KO tecnico) e una storia d'amore con cui non sono entrato in empatia.

Peccato avere sprecato il bellissimo potenziale del Pdm per questa ennesima gestione pasticciata (scommetto 10 a 0 che prima o poi il PdM tornerà fuori) invece di avere reso almeno biennale l'appuntamento.
Le divagazioni di Bilotta per me non sono un problema, fino ad ora mi son sempre piaciuti questi punti di vista diversi, anche se è vero che da noia questo continuare ad aprire parentesi (a causa principalmente del fatto che l'episodio dopo è davvero troppo in là nel tempo).


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