Cravenroad7

SPOILER




Avevo scritto un post abbastanza lungo e articolato per spiegare quello che secondo me è il senso di questa scena (che ne ha un'altra gemella, più avanti nell'albo), nonché per esprimere il mio parere sull'albo, ma ho inavvertitamente premuto un tasto e il post si è volatilizzato.

Comunque per me l'albo è l'ennesima perla bilottiana.

Io mentre scrivo mi salvo il post man mano che lo scrivo, specialmente quando è molto lungo. Che dici, te la senti di riscriverlo, Rimatt? Mi incuriosisce molto la soluzione a questa scena. Che per me, dico, non è sbagliata in sé, ma solo in relazione alle premesse.

Provo a sintetizzare, ovviamente c'è qualche spoiler.



In un primo momento quella scena ha fatto storcere il naso anche a me, ma andando avanti nella lettura si incontra una scena gemella: quella in cui la nuova ragazza di Dylan, che pure lo frequenta da poco, prepara al Nostro una cena vegetariana, con tofu e altre amenità. Dylan commenta con una frase del tipo: "Non pensavo che mi conoscessi così bene". Già questo basta, per me, a capire che quello non è stato un errore di Bilotta, sceneggiatore peraltro toppo abile per cadere in simili sviste.

Rimane quindi da chiarire per quale motivo Opal non avesse realizzato prima che Dylan è vegetariano, ma il sottinteso è chiaro: non lo conosceva poi così bene. Forse è semplicemente distratta; forse la loro relazione era particolare, sui generis; forse è la natura stessa dell'oscillante Opal, che ha continui flash del passato e del futuro, a far sì che viva il presente in modo tutto suo. Insomma, questa svagatezza è per me insita nel personaggio, che è tutt'altro che convenzionale e "stabile". La storia stessa è un andirivieni surreale tra passato, presente, futuro e mondi paralleli, con innesti che si fa fatica a categorizzare con precisione.

In questo contesto, è così fuori luogo e sorprendente che Opal, che pure frequenta Dylan da un po', non abbia colto una delle sue caratteristiche principali? Secondo me no, ma il dibattito è aperto.

Eh ma io ho preso l'albo da un'edicola di un circuito parallelo... di un tizio pallido, pelato, con le dita uncinate... mentre qualcuno mi ridisegnava in sogno, perché come meta-lettore non ero venuto bene al primo tentativo.
Oops sto divagando...

Divaga pure, sei in ottima compagnia...

best gay gifs

Forse la vostra copia è fallata. Nella mia si dice "sulla figura di Crandall Reed" nell'editoriale.

Guarda che ho già detto - cogliere l'ironia? - di aver invertito le consonanti. Per sbaglio o per metatesi, da un'edicola di un mondo parallelo?

Mentre l'errore di pagina 112 con una "L" in meno è di questa terrena fabbrica di refusi detta Proofreading SBE. In compenso abbondano le vocali... massì facciamo vedere che non siamo spilorci, anche nella punteggiatura...

https://www.youtube.com/watch?v=XTqvcdn9tYI

È ovviamente così.
Il problema casomai è che Bilotta (da qualche anno?) scrive per dimostrare quanto è bravo.
Esercizi autoreferenziali che lasciano poco al lettore. Sta diventando un jazzista come Ambrosini, "madò che bravi e quanto ci si sente arguti ad apprezzarvi, ma che due cojoni anche!".

Poi vorrei taaaaaanto fare due chiacchiere con i fenomeni che decidono in via Buonarroti.
Cancellate il PdM perchè non volete confondere la marea di lettori occasionali che hanno fatto la vostra fortuna.
Ma spiegatemi checcazzo può capirci di questo albo uno che non sia un fan di lunghissimo corso, ferratissimo sulla storia del personaggio e pure parecchio smaliziato.
E nessuno mi leva dalla testa che gli ultimi due speciali fossero in cantiere per il PdM e poi riadattati.

In questo caso Bilotta fa una riscrittura di Morgana.
Il metafumetto di Recchioni era un elefantiaco metaforone sulla condizione editoriale del personaggio e sul passaggio di consegne ricevuto dalle dirette mani del suo creatore (fa molto ridere oggi a ripensarci )
Insomma riusciamo ancora a capire la differenza tra Morgana e E ora, l'Apocalisse?

@Dear
A parte il palese narcisismo di Bilotta, puramente manierista ormai e conclamato... tra esercizi di stile e di ri-scrittura (ha rifatto il #1, il #10, il #25, il #43, il terzo Speciale, un ibrido tra il #22 ed il #57, etc)



Appunto. Ennesimo indice di disorganizzazione ed autoreferenzialità.
Questo vuol dire dare le testate in mano ad autori che prima di esser tali sono "cult-ori" ossessivi della materia, tipo fanboy ultradecennali, e da nerdomani tardoni (che conoscono a menadito ogni dettaglio dei primi 80-100 albi) danno adito alle loro sa(e)ghe personali stile fanfiction covata da eoni nelle proprie fisime fantasiose, smanettando sopra la loro personale icona da dodicenni, tale DD.

Tra l'altro non è un mistero che quando Bilotta ha dovuto scriver la tipica storia autoconclusiva da regolare abbia sempre toppato (tranne La Macchina Umana)

Per me è palese che è così, anzi, continuo anche a essere convinto che questi albi sarebbero usciti (magari non così, ma molto simili) anche se il PdM non fosse stato cassato. Su Bilotta: sarà vero che scrive per dimostrare quanto è bravo, ma finché continua a divertirmi, per me non è necessariamente un male. E questo Speciale mi ha proprio divertito, in effetti.

La faccio breve che al momento non ho il coraggio di rileggere lo Speciale dell'anno scorso.

No no no e ancora no. Ho aspettato questo albo per un anno, e mi sono accorto che stavo aspettando l'albo sbagliato. Quindi la colpa è mia.

Bilotta fa Bilotta, cioè Sclavi senza essere Sclavi. È interessante, è divertente, è inconcludente.
Gerasi fa Gerasi, è bravo e anche tanto, ma a me non intriga nemmeno un decimo di un Mari (di oggi eh, mica quello degli esordi).
Da un punto oggettivo (che non esiste e se esistesse non fregherebbe a nessuno) l'albo è buono. Per me medesimo sottoscritto è solo delusione.

Ma l'errore è mio, avevo capito fosse una storia in due parti sui dottori X. Invece è beautiful (la soap).


P. S.: sulla faccenda Crandall Reed, non ho gli albi sottomano (si scrive attaccato o staccato?) ma mi sembra di ricordare che le diverse grafie fossero intenzionali, chiaro omaggio Ballard. Ma forse sbaglio. E forse sbaglio pure a tirare in ballo Ballard.


V

Mi spiegate anche qual è il senso di creare la suspense su chi sia il disegnatore nell'albo (disegnato sempre con la faccia coperta, o di spalle, fino alla rivelazione), quando poi ti dicono chi è nell'introduzione all'albo? Era successa la stessa cosa nell'albo "La grande consolazione", basato su una rivelazione pazzesca di "Attraverso lo specchio", puntualmente spoilerata nell'introduzione. Che senso ha, mi chiedo?

SUPER META SPOILER!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Allora, Rimatt (e Dear), secondo me la vostra ipotesi non regge. O meglio, si capisce che l'intenzione potrebbe essere quella, ma secondo me non è resa bene.

Se l'idea è quella di rendere Opal "smemorina" per via degli sbalzi spazio/meta/temporali (se ho ben capito il tuo post), non si spiega per quale motivo Opal invece:

-si ricorda che Dylan dà "ancora la caccia ai mostri" (pagina 11),
-si ricorda che le battute di Groucho fanno pena (sempre 11, poi 36),
-che Dylan è un farfallone impenitente ("è mai una cosa seria, per te?", p. 12)
-dice "eccolo, il Dylan che conosco... che si sveglia sempre con gli incubi!", (44)
-dice "la filosofia di Dylan Dog. E' una delle tue frasi celebri?" (47),
-si ricorda della sottotrama di suo padre del numero scorso (68),,,

Insomma, giusto giusto Opal si ricorda TUTTO di Dylan TRANNE che è vegetariano, cioè la cosa che ha scoperto la PRIMA VOLTA che si sono reincontrati al pub, cioè la cosa che si scopre la PRIMA VOLTA che uno pranza o cena col proprio fidanzato, cosa che Opal e Dylan DEVONO AVERE FATTO PER FORZA.

La cosa assurda è proprio che in questa storia ci azzecca la ragazza che NON conosce Dylan da molto tempo e sa che è vegetariano (136), e non Opal che lo conosce da DUE ALBI! Che storia è?!?

Chiaro che la situazione è surreale, che gli sbalzi temporali di questo albo farebbero venire la labirintite a Christopher Nolan, figuriamoci a Opal, ma semplicemente per il modo in cui è impostata la situazione, l'escamotage non regge, per me.

Ma poi, ditemi voi (tolta la passione per lo yoga e le discipline orientali), in che modo la Opal dello speciale scorso e quella di questo speciale sarebbero lo stesso personaggio, sia emotivamente che graficamente. Cosa mai faceva pensare il numero scorso che Opal facesse la stand-up comedian, tanto per dirne una. Sta di fatto che Gerasi, poi, ha trasformato Opal in un clone di Anna Never mezza hipster... Buh. Non mi ha convinto per niente.

Poi, buh, io sono fatto apposta per non capire una cippa di albi come questo, ma ci sono cose che proprio non riesco a farmele andare giù. E mentre ero comunque pronto a premiare albi come "La grande consolazione", e persino "Una risata vi resusciterà", questi ultimi due speciali mi sembrano roba che si poteva dire in settanta pagine, e pure meglio.
Per Giove, Rimatt, la battuta su "cazzo mi è caduto il sigaro nel whisky!" è roba da galera, o no?!?

Una delle pagine invece riuscitissime è la gag dei gremlins a pagina 18. Mi fa ridere ogni volta che la vedo. Solo che ora mi sto chiedendo che ci faccia Opal in quel posto. Perché sta comprando un gadget di qualcosa che chiaramente non è la sua cup of tea? Non sta comprando un regalo per Dylan, perché ancora non stanno insieme, e non è previsto che si incontrino di nuovo. Infatti si incontrano qualche pagina dopo in metropolitana per puro cul- cioè, perché i saggi orientali dicono che le persone che vibrano alla stessa frequenza si attirano. Quindi, che ci fa lì?

E davvero alle pagine 53 e 54 Dylan deve SPIEGARE a Opal di cosa parlano Io sono leggenda e IT?!?!?!?!?!? Ma davvero?!? Cioè, Opal non sa cos'è IT. Ma soprattutto, guardate com'è PICCOLO il libro di IT! E Opal NON sa che "Frankenstein Junior" è un film... Insomma, Bilotta, stringi stringi è, come tutti gli altri là dentro, uno che venderebbe la madre pur di chiudere una pagina.

Ma è ovvio che sia così.
Poi io sono d'accordo con Wolk sul fatto che portare avanti una continuity così, un passo avanti e due indietro ogni anno, sia pesante, ma più per un problema di memoria (si invecchia anche noi giovani) che di altro.
Non sono d'accordo sul fatto che Bilotta abbia deciso spontaneamente di abbandonare la carretta.
La scelta è stata spintanea, nel senso che dall'alto anno spinto per tagliare INDISTINTAMENTE tutto quello che non era il dyd classico canonico, senza guardare in faccia a nessuno.
Da qui il "nuovissimo" progetto Hicks, in realtà facente parte del vecchio PdM, solo ora in incognito.

Comunque sono sulla stessa linea di Rimatt, ovvero finchè scrive storie interessanti, a me non importa se va avanti con la trama o no.
Certo pure a me sarebbe piaciuto vedere la conclusione delle molte sottotrame lasciate là sospese e che in verità sono molto scottanti. Però ci è stata tolta questa possibilità, ma dalla redazione, non da Bilotta.