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#37/S- Una storia d'orrore
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 Oggetto del messaggio: Re: #37/S- Una storia d'orrore
MessaggioInviato: dom set 24, 2023 7:52 am 
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Iscritto il: mer gen 29, 2020 10:23 am
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Keanu Coen ha scritto:
SUPER META SPOILER!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Allora, Rimatt (e Dear), secondo me la vostra ipotesi non regge. O meglio, si capisce che l'intenzione potrebbe essere quella, ma secondo me non è resa bene.

Se l'idea è quella di rendere Opal "smemorina" per via degli sbalzi spazio/meta/temporali (se ho ben capito il tuo post), non si spiega per quale motivo Opal invece:

-si ricorda che Dylan dà "ancora la caccia ai mostri" (pagina 11),
-si ricorda che le battute di Groucho fanno pena (sempre 11, poi 36),
-che Dylan è un farfallone impenitente ("è mai una cosa seria, per te?", p. 12)
-dice "eccolo, il Dylan che conosco... che si sveglia sempre con gli incubi!", (44)
-dice "la filosofia di Dylan Dog. E' una delle tue frasi celebri?" (47),
-si ricorda della sottotrama di suo padre del numero scorso (68),,,

Insomma, giusto giusto Opal si ricorda TUTTO di Dylan TRANNE che è vegetariano, cioè la cosa che ha scoperto la PRIMA VOLTA che si sono reincontrati al pub, cioè la cosa che si scopre la PRIMA VOLTA che uno pranza o cena col proprio fidanzato, cosa che Opal e Dylan DEVONO AVERE FATTO PER FORZA.

La cosa assurda è proprio che in questa storia ci azzecca la ragazza che NON conosce Dylan da molto tempo e sa che è vegetariano (136), e non Opal che lo conosce da DUE ALBI! Che storia è?!?

Chiaro che la situazione è surreale, che gli sbalzi temporali di questo albo farebbero venire la labirintite a Christopher Nolan, figuriamoci a Opal, ma semplicemente per il modo in cui è impostata la situazione, l'escamotage non regge, per me.

Ma poi, ditemi voi (tolta la passione per lo yoga e le discipline orientali), in che modo la Opal dello speciale scorso e quella di questo speciale sarebbero lo stesso personaggio, sia emotivamente che graficamente. Cosa mai faceva pensare il numero scorso che Opal facesse la stand-up comedian, tanto per dirne una. Sta di fatto che Gerasi, poi, ha trasformato Opal in un clone di Anna Never mezza hipster... Buh. Non mi ha convinto per niente.

Poi, buh, io sono fatto apposta per non capire una cippa di albi come questo, ma ci sono cose che proprio non riesco a farmele andare giù. E mentre ero comunque pronto a premiare albi come "La grande consolazione", e persino "Una risata vi resusciterà", questi ultimi due speciali mi sembrano roba che si poteva dire in settanta pagine, e pure meglio.
Per Giove, Rimatt, la battuta su "cazzo mi è caduto il sigaro nel whisky!" è roba da galera, o no?!?

Una delle pagine invece riuscitissime è la gag dei gremlins a pagina 18. Mi fa ridere ogni volta che la vedo. Solo che ora mi sto chiedendo che ci faccia Opal in quel posto. Perché sta comprando un gadget di qualcosa che chiaramente non è la sua cup of tea? Non sta comprando un regalo per Dylan, perché ancora non stanno insieme, e non è previsto che si incontrino di nuovo. Infatti si incontrano qualche pagina dopo in metropolitana per puro cul- cioè, perché i saggi orientali dicono che le persone che vibrano alla stessa frequenza si attirano. Quindi, che ci fa lì?

E davvero alle pagine 53 e 54 Dylan deve SPIEGARE a Opal di cosa parlano Io sono leggenda e IT?!?!?!?!?!? Ma davvero?!? Cioè, Opal non sa cos'è IT. Ma soprattutto, guardate com'è PICCOLO il libro di IT! E Opal NON sa che "Frankenstein Junior" è un film... Insomma, Bilotta, stringi stringi è, come tutti gli altri là dentro, uno che venderebbe la madre pur di chiudere una pagina.


SPOILER
SPOILER
SPOILER ANCHE PER ME, GRAZIE!

In realtà keanu, molte delle cose che scrivi sono il motivo per cui è un buon albo... Mi spiego.
Bilotta prende i cliché della storiella d'ammore più becera e li rigira un po' come vuole: i nuovi fidanzatini che azzeccano il regalo perfetto appena conosciuti, è un cliché e lui lo ribalta, i dialoghi stucchevoli che diventano (in)volontariamente comici, che diventano serissimi grazie alla (presunta) capacità di Opal di scrutare il futuro, il fatto che Opal ignori cose universalmente note, giocando con il cliché "proveniamo da mondi diversi", che diventa realtà (nel senso bilottiano del termine) visto che potrebbero essere realmente mondi (o tempi) diversi, il "devi dimenticarmi" che in contesto dove esiste il paranormale diviene letterale... Ecc...

Altro spunto interessante è il rimando (ma quesro magari l'ho visto solo io, in realtà potrebbe essere una mia pippa) tra la meditazione yoga e il mesmerismo. Oppure la voglia quasi infantile di Opal di raccontare la propria vita a Dylan, contro la quasi totale ritrosia di Dylan a fare altrettanto... Insomma come sempre di carne al fuoco ce n'è un vagone, ma come di consueto manca la locomotiva... (bella questa eh!?).



V

_________________
-Capo, stai uscendo?
-No, sto entrando all'indietro camminando a ritroso.


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 Oggetto del messaggio: Re: #37/S- Una storia d'orrore
MessaggioInviato: dom set 24, 2023 9:16 am 
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SPOILER as usual.


Secondo me fa proprio parte della svagatezza e dell'inafferrabilità del personaggio essere imprevedibile, cioè, in questo caso, ricordare certi comportamenti dylaniani e dimenticare (oppure, non fare attenzione a) una cosa meramente pratica, cioè l'alimentazione di Dylan. Mi piace anche l'interpretazione di Valla, alla quale non avevo in un primo momento pensato: Opal è per Dylan perfetta ma ignora un aspetto fondamentale della sua personalità, mentre l'altra ragazza è premurosa e attenta ma nonostante questo la coppia non funziona.

Ma prendiamo anche la componente metafumettistica "pura", che in quest'albo è abbondantemente presente: tra le pagine del fumetto Dylan non ha mai detto a Opal che è vegetariano... per cui, lei non lo sa. So che la spiegazione non funziona fino in fondo, perché non mi pare che Dylan abbia parlato della sue abitudini alimentati all'altra ragazza (che pure le conosce), però ora non ho voglia di ricontrollare, per cui terrò buona anche questa meta-interpretazione. :3

_________________
È la mia opinione, e la condivido.

Ciao,
Teo


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 Oggetto del messaggio: Re: #37/S- Una storia d'orrore
MessaggioInviato: dom set 24, 2023 9:42 am 
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Il Lungo Addio + Morgana ha scritto:
The Witch ha scritto:
Questa Storia



Comunque sono dell'idea che sia un po' troppo semplicistico fare un metafumetto che diventa tale solo perchè i personaggi leggono all'interno della storia che stanno vivendo la storia che stanno vivendo; consiglio a Bilotta o a Crandall Reed, un bel giorno, di leggersi invece Billy Bat, e poi far uscire cose come questa una volta ogni 3 mesi, collegando però finalmente tutti i puntini


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 Oggetto del messaggio: Re: #37/S- Una storia d'orrore
MessaggioInviato: dom set 24, 2023 7:00 pm 
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Iscritto il: gio lug 28, 2005 10:13 am
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Ma poi, realmente, chi se ne frega del metafumetto.
Ormai se non fai metacose non sei nessuno e sono talmente dappertutto, da non essere nemmeno più un marchio d'autore o una novità.
Ogni storia ha questo accenno di metafumetto come se fosse una polverina d'oro che impreziosisce anche il brodo di pollo.


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 Oggetto del messaggio: Re: #37/S- Una storia d'orrore
MessaggioInviato: dom set 24, 2023 8:14 pm 
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Iscritto il: sab ago 23, 2008 12:39 pm
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Keanu Coen ha scritto:
Solo che ora mi sto chiedendo che ci faccia Opal in quel posto. Perché sta comprando un gadget di qualcosa che chiaramente non è la sua cup of tea? Non sta comprando un regalo per Dylan, perché ancora non stanno insieme, e non è previsto che si incontrino di nuovo. Infatti si incontrano qualche pagina dopo in metropolitana per puro cul- cioè, perché i saggi orientali dicono che le persone che vibrano alla stessa frequenza si attirano. Quindi, che ci fa lì?


Questa la so! È speculare alla sequenza di Dylan nel negozio new age e si basa sul concetto di "siccome è facile incontrarsi, anche in una grande città, cerca di evitare tutti i posti che frequento e che conosci anche tu" ma invertito, perché ognuno dei due cercava l'altra persona in un posto in cui forse "per caso" avrebbe potuto incontrare, e invece poi si incontrano davvero per caso.


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 Oggetto del messaggio: Re: #37/S- Una storia d'orrore
MessaggioInviato: dom set 24, 2023 11:39 pm 
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Iscritto il: gio ott 26, 2006 8:53 pm
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Dear Boy ha scritto:
Ma spiegatemi checcazzo può capirci di questo albo uno che non sia un fan di lunghissimo corso, ferratissimo sulla storia del personaggio e pure parecchio smaliziato.

Cosa non dovrebbe capire?
Fra gli speciali di Bilotta, questo è il primo con una trama del tutto autosufficiente. Se al posto di Opal metti un nuovo personaggio femminile, la storia funziona allo stesso modo. Ed è pienamente compiuta e comprensibile anche da chi non coglie i riferimenti agli albi storici o non sa chi sia Crandall Reed (quello che è necessario sapere su di lui ci viene mostrato). Come si dice per le serie tv, stavolta non c'è nessun collegamento ad una macro-trama, ma solo una micro-trama che inizia e finisce all'interno di un unico episodio.

Concordo, invece, sul fatto che l'albo - a mio avviso la migliore storia dylaniata romantica di sempre - è rivolto a lettori smaliziati.
Se Sclavi riusciva spesso a scrivere storie nello stesso tempo popolari e autoriali, gli speciali di Bilotta sono tutti, senza eccezioni, estremamente autoriali e per niente popolari. Hanno più livelli di lettura, non hanno una trama lineare, spiegano poco e lasciano molto all'interpretazione di chi legge. Condivido, in effetti, il parallelismo con certa musica jazz.
Questo approccio alla scrittura di Dylan è limitante? Per me no, anzi, lo trovo il migliore possibile per dei lettori come noi che hanno iniziato a leggere Dylan fra gli '80 e i '90 e ora non sono più dei ragazzini.


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 Oggetto del messaggio: Re: #37/S- Una storia d'orrore
MessaggioInviato: lun set 25, 2023 10:13 am 
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V.M. ha scritto:
Cosa non dovrebbe capire?
Il valore di quello che sta leggendo.
Ha il ritmo narrativo calibrato su misura di chi conosce nomi, personaggi e situazioni sottoposti a questa riscrittura.
Privalo dei riferimenti derivativi e diventa un grosso "meh". Tu non te ne accorgi perchè i riferimenti li conosci già e puoi goderti il valore aggiunto.
V.M. ha scritto:
a mio avviso la migliore storia dylaniata romantica di sempre
seeehhh... :g:

Spoiler!
Immagine

_________________
l tuoi noti "sarcasmo" e "voglia di flammare" non attaccano con me. (cit.)

Quindi, sgarbato Dear?
Sì, come al solito.
Sta dicendo cose assurde?
Per niente. (cit.)


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 Oggetto del messaggio: Re: #37/S- Una storia d'orrore
MessaggioInviato: lun set 25, 2023 8:24 pm 
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Di sicuro lo Speciale più scarso letto finora di Bilotta.

Le incensazioni precedenti mi sembrano figliocce di un imprinting da raccomandazione o preconcetto da fanboys. Paragonarlo a Margherite o il Lungo Addio vuol dire aver contratto di proposito qualche siero contaminante mentre qualcun altro ti mesmerizzava :? .

Inutile, prolungato, rapsodico, manieristico, lezioso, paraculo col la solita storiella (risolutiva :!: ) degli universi paralleli dentro altri convergenti, a tratti mi è sembrata una serie sbrodolante di scenette da telefilm comico-amarognolo a tema amoroso, dove si cerca forzosamente sempre il dialogo brillante à la Rrobbé, sulle cosette avanzate dal Cuore degli Uomini. Urka :3
L'autore si sforza in ogni modo di dipingere il quadretto della coppia via via disfunzionale nel suo iter da lovestory classicamente destinata a soccombere, e noi che ci sorbiamo le diapositive di quest'iter, condite di meta-riflessioni su cosa si possa scrivere, riscrivere, sovrapporre, indirizzare, predire, etc... passando per le tavole di un fumetto che ci cattura, a margine di qualsiasi realtà ci inquadri. Un Woody Allen malinconico-arguto che taglia la strada a Recchioni su una Monolith con le ruote sgonfie. Un campionario a tesi di frasi da bacetto peruggggino da meta-decostruire per fare gli alternativi coi finali (o prologhi) alternativi, salvo scoprire alla fine che l'amore effuso verso A sottrae felicità potenziale a B, nella dispersione entropica di sentimenti verso chi abbiamo mollato e rosica ancora nell'ombra, facendo una brutta fine.

Un sonoro "bah" lo seppellirà nella mia memoria :roll: .
Non è il PdM, non serve alla saga degli Hicks, forse fungerà da introduzione al prossimo Speciale focalizzato sempre su Reed, ma a questo punto è del tutto secondario, nel giochetto di divagazioni croniche intraprese da questa testata sulle spalle dei lettori, ammalaticisi per empatia. :x: .

Se scopro che ci meta-sono pure io nel fumetto stregonesco di Crandall Reed (o era Randall Creed nella mia copia acquistata da Safarà :o :?: :o ) gli spacco una vanga nel cranio marcio se non mi paga le royalties o mi mette come cameo in qualche copertina - perché tornerà a disegnare quelle di Dylan, vero? Zio Sclavi pensaci tu, che zia Morgarbara la vedo pallida.

Opal è dieci volte più svagata ed idiota che nello Speciale precedente (a parte il registro), per cui come detto da altri poteva esser utilizzata un'altra figurante e non cambiava nulla. Gli altri comprimari non destano alcun interesse, tutti mezzi sciroppati od inverosimili, senza alcun "dramma" interiore se non quello di dover esser sottoposti ad una crisi sentimentale da socio-disadattati trendy o nerd. La parte più stolida e gratuita è senz'altro quella della gita necrocircense a Stone Dead, che tende pure a prendersi sul serio col colpo di pistola definitivo (p.88) :tc: .
Salvo solo i disegni di Gerasi, meno "nervoso" che nella storia di Waldo, quasi tutto Groucho, la prima 60ina di pagine che mi aveva fatto pensare ad altro, e una sincera ammissione d'inconcludenza in disarmo da parte di Bilotta, che ventriloquacizza Reed dicendo:

    "Ho creato queste storie sperando che potessero andare avanti da sole... e invece c'è sempre qualcuno che viene a chiedermene conto".
Strano che (metaforicamente?) non abbia dato la colpa a Sclavi di ciò... è il trend ufficiale della SBE su tutti gli scoordinamenti da disprogrammazione dell'ultimo decennio per le sue (e del Rrobe) saghe.

Ari-BAH :roll:

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 Oggetto del messaggio: Re: #37/S- Una storia d'orrore
MessaggioInviato: mar set 26, 2023 9:36 am 
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Qualche spunto interessante c'è, qualche scena ben scritta, malinconica, diciamo bella, ma... stiamo parlando comunque di Bilotta ed era lecito pretendere di più, soprattutto dai dialoghi, alcuni davvero così scontati o alla Baraldi.
A stento lo faccio arrivare alla sufficienza, quindi anche per me il peggior speciale bilottiano.
E, sarò io, ma, nonostante titolo e argomento, non ci ho trovato un grammo di romanticismo (quello vero, grande, erede di un momento storico-artistico, ma sempre attuale se si sa usarlo - e Sclavi ci riusciva all'occasione - non quello al saccarosio da bigliettini dei cioccolatini).
Il pianeta dei morti non è sospeso da due speciali per scelta editoriale, ma lo è da tempo, da quando Bilotta si è stancato di procedere con la narrazione, approfondendo le tante trame accennate, per dedicarsi alla riscrittura/ripresa/rielaborazione di episodi e personaggi classici di Dylan Dog. Questa è la sensazione, così come che questo albo sia stato scritto per il Pianeta e poi rimaneggiato, dando così un senso di frammentarietà maggiore del solito.
Dalla storia di Opal uno si aspettava chissà che, tipo il suo mistero, il rapporto col padre... (cose che possono benissimo essere trattate in futuro), qui abbiamo una donna come tante in una storiella d'amore, resa più interessante dall'apparato e dal retaggio dylaniato.


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 Oggetto del messaggio: Re: #37/S- Una storia d'orrore
MessaggioInviato: mar set 26, 2023 11:21 am 
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Aleksandr ha scritto:
Il pianeta dei morti non è sospeso da due speciali per scelta editoriale, ma lo è da tempo, da quando Bilotta si è stancato di procedere con la narrazione, approfondendo le tante trame accennate, per dedicarsi alla riscrittura/ripresa/rielaborazione di episodi e personaggi classici di Dylan Dog


Gloria alla lachryma christi :o .
Prosit, ci voleva un collega d'interismo scafato per arrivare a non bersi l'alibi panzanescamente diffuso sui media ufficiosi e varie fiere/interviste di facciata(dacul), dai volpini senz'uva scodinzolanti, secondo cui è stato il risveglio improvvido di Nonno Cattivorco Tiziano ad ordinare la chiusura del PdM...
... quando Bilotta ha SUA SPONTE interrotto qualsiasi svolgimento della macrotrama/sottotrame dal lontano 2019 quando ha chiuso i testi dello Speciale#34 da consegnare a Mari (La Grande Consolazione, che a sua volta è in gran parte un remake/backstage di riscrittura del DD#10 Attraverso lo Specchio in chiave di moltovago antefatto del PdM)
Nel 2019, come già detto, Sclavi non sapeva neanche se avessero lasciato la costina bianca sugli Speciali, mentre si spaparanzava sula divano con la Play. Deus ex sofa.
La decisione (quasi)definititva made in Tiziano-feat.Baralzonis+Masiero di sospenderlo per (quasi)sempre è arrivata MOOOOOOLTO dopo, perché tanto il PdM lasciato nelle mani di RR+Bilotta non andava da nessuna parte, e dall'alto si erano stufati delle multi-dimensioni parallele che confondono i lettori sulla varie testate in giro marchiate DD.

Non è un mistero - vedasi anche questo S#37 ed in prospettiva il prossimo centrato su Crandall Reed - che a Bilotta, complice il nerdomane Sommo, interessasse più che la storia del PdM in sé, riscrivere e rielaborare le pietre miliare dylandoghesche a modo suo, intrecciando una specie di fil rouge, in cui si è strozzato alla fine, perché non in grado di sviluppare le sue stesse premesse in modo organico. Un divertissement randomico, stile fanfiction, pareva sempre più. Un togliersi i crucci che tarano l'immaginazione del lettore cult-ofilo, da quando fece di Dylan la sua icona in tempi adolescenziali.
Aprire parentesi a muzzi senza chiuderle, e cogliere (fallendo) un trait d'union nei punti cardinali della produzione pluristellata sclaviana, riproducendola sotto la propria ala, monca per quanto ispirata.

Con l'aggravante di giocare doppiamente sporco sui comodi di questo facile andazzo narrativo per appeal dovuto: perché parte della bellezza dichiarata del PdM era proprio l'abilità di creare strumentalmente spunti succosi ed invogliare a capire come si sarebbero realizzati. Epic fail, puntualmente bidonato, di cliffhanger in cliffhanger a cui appendersi, dal collo :tc: :tc: :tc:
Mentre con l'andazzo dei rifacimenti, si rischia l'autoreferenzialità da élite monosociale d'intenditori in senso dylaniato - come diceva Dearboy - stuzzicando il loro gradimento in base ai rimandi vagheggianti verso i numeri storici, senza il cui patrimonio incapsulato, il lettore a digiuno di questa memoria, non potrebbe afferrare il 70% dei riferimenti sparsi in questi ultimi albi... e Crandall Reed ne è l'esempio patente , verso cui un lettore immemore dei ricordi/struttura dell'iperclassico Morgana dimezza l'appeal.

Ancora complimenti. Programmazione ed apologetica di contorno da premio.

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Ultima modifica di wolkoff il mar set 26, 2023 2:33 pm, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: #37/S- Una storia d'orrore
MessaggioInviato: mar set 26, 2023 12:36 pm 
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[...]
[...]
[...]

Tornando all'albo in sé, qualche dettaglio su cui non mi ero soffermato nel giudizio complessivo, anche in risposta ad alcune discussioni intavolate da Keanu et als.



________SPOILER_________



La faccenda della cena carnivora come la si metta e metta, anche sottoponendola a sovra-interpretazioni da mirror climbing (ocho agli anni di disgrazia se si fracassassero), rimane a prescindere inqualificabile... perché altamente VOLONTARIA e non figlia di un errore.
Parliamo di Opal, quella ragazza seriosa, dinamica, complessa, ed afflitta che abbiamo visto nello scorso Speciale, non della complessata hipster che qua ritrae Bilotta per inquadrettare la sua sit-com dolceamara. Parliamo di una che è stata GIA' AMANTE di Dylan per diverso tempo, e che lui minimo avrà portato in pizzeria quelle 2/3 volte alla settimana (+cinema) prima di ficcarsi a letto illo tempore. La stessa Opal che qui riprende la relazione con Dylan - anche se in chiave diversa, da sembrare un alter ego - col quale condivide appiccicosamente pomeriggi, serate, uscite, escursioni, indagini, clienti... (tutti in rigoroso digiuno tantrico? :lol: :lol: :lol: ) .. salvo poi a p.51 scordarsi che era vegetariano, per far la figura della cretinotta sfigata, che cucina carne per dimostrare come la fede nella religioni orientali non l'abbia condizionata troppo e lei [cit.] "non voleva sembrare una scoppiata".

Ecco, Bilotta devolve ogni logica strutturale a nome di quella battuta e di quella figura-zione. Tipico del mood recchioniano d'impostare beceramente i dialoghi in funzione dell'effetto scenetta con freddura simpa-brillante o con bathos svilente, pwapwaaaaa. Bilotta ci aggiunge anche quel quid per decostruire il personaggio ed i suoi atteggiamenti di facciata, ma il fine è lo stesso, cambiano vagamenti i modi.
E la cosa viene rimarcata ulteriormente, come un colpo di tornasole in faccia, quando Miss Harris a fine albo prepara a Dylan una cenetta vegan-friendly a base di tofu, seitan, etc... proprio per evidenziare nel melò cosa gli manca rispetto alla "differenza" creata da Opal, e chi gli mancherà anche una paginetta dopo (p.136) quando va a sparare per cimiteri, ma la nuova tizia brunetta a corredo non si entusiasma come Opal poco addietro.

[...]

Tornando a cose più generiche sull'albo, direi che tutta la questione entropica di spostare l'energia amorosa da A a scapito di B... con B che magari la prende male, e va in disgrazia o cercherà vendetta...
Spoiler!
ed in luce di questo c'entra anche la scenetta del mancato vaso in testa di pp.93-94, dove Lucy si meta-salva per un pelo, riscrivendo in parte la sua storia, perché per un attimo ripone di nuovo affetto in Groucho, visti i fiori da lui regalati :*


...TEMO, vista anche la conclusione, sia l'ennesimo corollario a fronte della sublime tesi sottotraccia dell'operato recchioniano secondo cui, quasi in modo diabolico, Groucho sia l'unico vero "amore" di Dylan, da cui è impossibile sc(r)ollarsi.
Meglio perdere una Opal per strada (tanto papiHicks ne clona nantra, magari cuoca vegana fusion) che metter a rischio la salute di Groucho (mantra del PdM, qui svenevolmente) per qualche maledizione a corredo, che espone al pericolo indiretto un nostro affetto storico quando troppo presi da uno subentrante e più impellente che ce lo fa trascurare :cry: .
A propo' di maledizione, aggiungo che Dalila - qui protagonista del fumetto The Witch - è probabilmente un residuo dell'impostazione originaria pro-PdM di questa storia, o meglio, come coda di un certo andazzo dello Speciale #35 su Waldo, dove la stessa Dalila ultraincazzata per il tradimento duale del fedifrago non-ancora-baffuto, gli scaglia addosso da buona mezzastrega/occultista una maledizione imprecisata, ma che probabilmente condiziona i suoi affetti principali ed il modo di interagire con questi (v. anche scena di Xabaras che ipnotizza lui e Dylan alla fine sul treno, creando un ennesimo legame "maggggico" :x: ).

Detto questo la conclusione di questo Speciale è veramente scadente con Dylan che con un colpo di mano decide alla svelt(in)a di cassare tutto - che coraggio, eh :o - a livello amoroso con Opal, con tanto di meta-riscrittura di una delle tante dimensioni parallele/what if a disposizione. Davvero originale, in questi ultimi 10 anni non avevo proprio mai visto usare meta-golpe di scena o sogni-nei-sogni paralleli per concludere una sceneggiatura altrimenti senza sbocchi, senza contare le 40 pagine di illusioni paracule per arrivare alla fine del numero scorso... davvero complimentoni per cotanto osare.

What the fuck if... :g:

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Buongiorno,
incuriosito dalle vostre riflessioni ho comprato l'albo; non incontra il mio gusto:
1.Il meta-fumetto non mi piace. E' una modalità di narrare che non mi emoziona, perché è un filtro intellettuale tra il lettore e la vicenda.
2.In generale l'idea di utilizzare Opal, personaggio fondamentale della mitologia di Dylan Dog, snaturandola dalle sue vicende originarie non mi motiva alla lettura. Inoltre la tranquillità con cui parlano della stesso Hicks è surreale.
3.La presenza di Crandall non mi entusiasma affatto; lo stesso albo Morgana (25) mi era piaciuto solo sul finale, nella scena tra Dylan Dog e Xabaras che risorge.
4.La trama è confusa e richiederebbe una seconda lettura che però non sono motivato a svolgere.
Baron Karza


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L'albo è un po' strano, mi sembra che non ci sia una vera necessità di collegarlo agli albi speciali precedenti, funziona benissimo da solo e l'Opal che vediamo qui non ha poi molto in comune con l'Opal che abbiamo visto in precedenza, poteva essere benissimo un nuovo personaggio creato ad hoc, e secondo me sarebbe stata la scelta migliore, visto che ormai la struttura dello speciale a saghe è stata interrotte.
Ciò nonostante l'albo per me funziona, la scrittura di Bilotta è sempre brillante, c'è tanta carne al fuoco, e le varie sottotrame sono intrecciate in maniera interessante e ho letto l'albo con piacere che non provavo da parecchio tempo.
Personalmente trovo che il punto debole sia il finale, un po' pretestuoso, tutto deve finire come da copione con Dylan che perde il suo eterno amore e ritorna alla situazione di partenza, ovviamente, ma mi sembra che tutto sommato la necessità non sia stata illustrata al lettore in maniera sufficiente, e così Dylan non ci fa una bellissima figura, in altre situazioni analoghe era sembrato un nobile sacrificio, qui sembra un po' vigliacchetto nel tirarsi indietro.
Gerasi sempre ottimo, effettivamente il volto di Stano non gli riesce benissimo, ma nessuno è perfetto.

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Carnage - Teatro online
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Buonasera,
ho riletto tutta la discussione e devo ammettere che sono un po' stupito; le valutazioni sono tutte sufficienti tranne due. Sarei interessato a sapere qualcosa di più: cosa avete trovato di buono/discreto/ottimo in quest'albo?

Baron Karza


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 Oggetto del messaggio: Re: #37/S- Una storia d'orrore
MessaggioInviato: ven set 29, 2023 4:43 am 
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Baron Karza ha scritto:
Buonasera,
ho riletto tutta la discussione e devo ammettere che sono un po' stupito; le valutazioni sono tutte sufficienti tranne due. Sarei interessato a sapere qualcosa di più: cosa avete trovato di buono/discreto/ottimo in quest'albo?

Baron Karza


Immagine

1) il dialogo di questa immagine spiega il senso che ha il PdM
2) cosa ho trovato di ottimo in quest'albo :)

Baron Karza ha scritto:
1.Il meta-fumetto non mi piace. E' una modalità di narrare che non mi emoziona, perché è un filtro intellettuale tra il lettore e la vicenda.

il meta fumetto vuole semplicemente dire che il PdM è un fumetto e quindi, considerando la realtà di Dylan "reale", siccome anche il quel mondo ci sono i fumetti, tutto torna ... non è una realtà parallela è una fantasia che non accade.

Keanu Coen ha scritto:

SPOILER

Lucy, la nuova ragazza di Dylan, al SECONDO APPUNTAMENTO, organizza un'uscita a quattro per fare conoscere una sua amica a Groucho. E nessuno sa niente di nessun altro!

A pagina 51 Opal prepara a Dylan una cena tutta a base di carne. Opal e Dylan si sono fatti già una storia nell'albo precedente, in questo albo si frequentano di nuovo già da 20 pagine (ricche di incontri), e Opal NON SA CHE DYLAN NON MANGIA CARNE.


viene spiegato che tutto quello che è successo negli episodi precedenti degli speciali "non è accaduto" ... la realtà si svolge negli episodi regolari ...

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Ultima modifica di pierrebi il ven set 29, 2023 5:06 am, modificato 2 volte in totale.

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