OVVI SPOILER
A SEGUIRE...Forse andrò un po' controcorrente... ma la seconda storia non mi è sembrata così male, pur con tutti i suoi limiti.
Di certo si difende meglio dello scopiazzamento inveterato della prima, ad uso pacchianata senza senso.
Il numero imperfetto
Testi
6 +Disegni
7 - ... è il "due e mezzo". Perché col "tre" si andrebbe nella classica perfezione del triangolo, che andava considerato (da Zero?) a prescindere
Per un lettore mediamente scafato l'andazzo alla base di questa storia - e la finta doppia identità sorellesca di Charlie/Claire - è una cosa facilmente intuibile dopo una trentina di pagine, ma questo non rovina di fatto gran parte della lettura, anche se si poteva escogitare qualcosa di più spiazzante, soprattutto nella risoluzione finale... un po' piatta, per quanto amara e poco consolatoria, con quell'appeal tragico di impotenza
.
Mignacco ritorna ai suoi classici bulli-stile-Hell's Angels nell'incipit (nostalgia del
Sogno della Tigre?), si cala a suo agio nell'ambientazione anni '80 (v. gergo "squinzia, ganza, tranqui, etc" + Jem e le Olograms in concerto a p.111)... anche se non è chiaro perché Dylan si aggirasse spaesato nei docks dalla prima pagina, e cosa cercassero i teppisti da Charlie. Senza contare che questa sequenza iniziale (come quelle conclusive del tuffo in mare e del gioco di specchi) sembrano dei riempitivi sbrodolati ad oltranza per completare il numero di tavole
.
Di sicuro le complessità del lato rosa della passione non sono materia adatta a Mignacco, che non sa neanche rendere molto credibile/sensibile il dualismo sentimentale di questo Dylan fedifrago incallito in 94pp. Comunque sia, vederlo destreggiarsi tra due (presunti) amori in contemporanea è cosa piuttosto rara, e qui sorprende in un certo senso anche la sua faccia tosta nel portare avanti spudoratamente questa doppia liaison (da ipocrita/egoista/marpione impunito), pretendendo pure di stare dalla parte illuminata della ragione (a suon di pugni), quando l'ex fidanzato di una delle due squinzie gli fa cordialmente notare che è uno stronzo (pp.170-71). Divertente quando deve sgattajolare via in mutande dalla baita di Charlie, come in un film eroticomico con Renzo Montagnani di 40 anni fa (pp.154-55)
.
Mi sono piaciute le sovrapposizioni dei livelli di finzione, con le scene dello slasher movie di Sinner che si sovrappongono alle versioni "delle realtà" vissute mentalmente da Charlie e Claire in contemporanea, per scissione... ma anche qui si poteva far meglio e sfruttare più questo filone di suggestioni, che dopo un po' viene completamente abbandonato.
Nelle ultime 30 pagine, quando i nodi dovrebbero farsi spazzolare, questo balletto dei due piedi in una scarpa(tacco 12?) mostra qualche crepa di tenuta ed inciampa in una certa carenza di sbocchi abbastanza poverella: si tracima nel gossip da fotoromanzo con le spiate ed insinuazioni pettegole di Lloyd+Sinner; si chiude tutto senza troppi ricami col fattaccio/suicidio immediato della parte più "debole" del duo una volta preso atto del "tradimento"; e si cerca goffamente last minute anche il solito contentino esoterico, con la storiella delle erbacce in pozione benedetta dal demone Diabolus, nantra pataccata del repertorio di Mignacco per negromanti da
RaiYoYo .
Come già detto, le ultime 5pp di giochi di specchi mi sembrano un puro riempitivo astratto, al posto del senso di colpa di Dylan che poteva trovare altre ben altre rappresentazioni o sviluppi, anche casuali.
M&G fanno un buon lavoro, più in palla che nella storia precedente, senza abusare nelle mezzetinte.
Adesso anche loro dovranno trovare un modo per sdoppiarsi da metà incomplete...