rimatt ha scritto:
baubau ha scritto:
Per come la vedo io, il "registro stiilistico" con cui viene veicolato un messaggio, non ė scindibile dal messaggio stesso.
Per dirla in parole povere, se ritengo che per esprimere al meglio il mio giudizio su una determinata opera sia necessario usare anche volgarità, allora è bene che le usi.
Ritengo molto peggiore il censurare le mie idee per restare a modino, piuttosto che l'essere magari un po' sboccati ma fornire un punto di vista iinteressante. *
Un autore sarà ovviamente in diritto di rimanerci male, ma dovrebbe comunque capire che il giudizio rimane sull'opera, e non sull'autore stesso (vedi i vari "covo di hater") e non prenderla sul personale.
Chiaramente questo atteggiamento allontana gli autori dal forum, ne sono consapevole...
*saranno poi i moderatori a definire i limiti della mia libertà di essere sboccato
Se dici così, però, sembra che non sia possibile stroncare un'opera senza ricorrere a volgarità varie e maleducazione. In realtà è da secoli che i critici di ogni settore stroncano in maniera feroce e impietosa senza ricorrere a volgarità e maleducazione, e okay, qui nessuno è un critico professionista, ma non siamo nemmeno al bar, o in un ritrovo tra amici: quel che si scrive su un forum può essere letto da chiunque, un minimo di filtro e di rielaborazione sono indispensabili. Non si può scrivere tutto quel che passa per la mente, è proprio la base. Per me (opinione mia e strettamente mia) se un utente non riesce a bocciare un'opera senza mancare di rispetto a chi l'ha scritta e senza evitare la maleducazione, allora può anche andare a scrivere da qualche altra parte.
Poi sono discorsi che si fanno così, per parlare, perché tendenzialmente io lascio passare il 99,9% di quel che viene scritto sul forum.
Ma infatti la premessa è che la moderazione interverrà nei casi necessari. Alla fine siamo tutti ospiti qua dentro e nessuno può dire ciò che vuole.
Però per come la vedo io, se l'opera mi risulta ridicola è giusto usare anche toni dileggianti (nei confronti dell'opera ma anche dell'autore, artisticamente parlando), se l'opera è irritante è giusto usare toni sprezzanti e così via...
L'importante è che la critica sia ben argomentata e interessante.
Poi, pure io tendo a portare sempre rispetto per il lavoro degli autori, quindi con me sfondi una porta aperta. Però mi piace anche leggere opinioni più estreme delle mie e sono convinto facciano bene al movimento in generale.
Sarebbe bello che un autore riuscisse sempre a scindere tra quella che è una critica e quello che è un attacco personale. Ma immagino sia difficile, a nessuno piace che il sproprio lavoro sia sminuito e il fattore umano è impossibile da eliminare.
Comunque sono stra-OT, quindi chiudo qua.
Purtroppo non ho letto la storia del mese (nonostante la precedente dello sceneggiatore mi fosse piaciuta moltissimo) e non credo che la leggerò, anni e anni di fregature mi hanno proprio tolto la voglia.