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#440 - E poi non rimase nessuno
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 Oggetto del messaggio: Re: #440 - E poi non rimase nessuno
MessaggioInviato: gio mag 11, 2023 10:27 am 
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Iscritto il: ven giu 12, 2015 7:29 pm
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rimatt ha scritto:
Ecco, per una volta posso dire che condivido al 100% le osservazioni di un autore, cosa che non accade spesso. :D

Raul, per chi non lo sapesse, in passato ha scritto più volte sul forum, sempre dichiarando la sua passione per il personaggio (anche in tempi non sospetti, vale a dire ben prima di iniziare a lavorarci), quindi non dubito che lui e Gianluca ci lavorino con grande impegno. Fermo restando che non tutte le ciambelle riescono col buco, e non tutte le cover sono ugualmente incisive, credo di aver scritto più volte che a me il lavoro dei Cestaro Bros. su Dylan piace molto: lo trovo più "fumettoso" di quello del pur bravissimo Cavenago e, in senso assoluto, di alto livello. Le copertine devono essere semplici e d'impatto, attirare l'occhio, e le loro ci riescono praticamente sempre. Ferri e Galep hanno realizzato delle cover MERAVIGLIOSE in cui gli sfondi, semplicemente, non ci sono, e sarebbe alquanto miope bocciarle per questo motivo. Limitandoci all'albo del mese, trovo che i Cestaro abbiano fatto un ottimo lavoro, data l'impostazione grafica che in Bonelli si è deciso di adottare, al punto che loro e Spadoni (di Julia) mi sembrano quelli che hanno interpretato meglio il (limitante) concept. Sul teschio "mignoliano" io e un utente avevamo anche scambiato qualche battuta, presumibilmente nel topic delle anteprime.

E – approfitto di questo post per dirlo anche se non c'entra con Dylan – nel recente ritorno di Mefisto i Cestaro hanno fatto un lavoro a dir poco sontuoso. Consiglio a tutti di darci un'occhiata, c'è di che lustrarsi gli occhi.

generalmente (tanto per cambiare) sono d'accordo, le copertine dei Cestaro piacciono pure a me, anche se per mio gusto personale preferivo il "surrealismo" di Cavenago. Poi posso capire che per un fumetto sia più adatto lo stile dei Cestaro.

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 Oggetto del messaggio: Re: #440 - E poi non rimase nessuno
MessaggioInviato: gio mag 11, 2023 11:34 am 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
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baubau ha scritto:
Eeeehhhhh io non sono d'accordo, perchè il "fa cagare" sarà una critica stupida e incostruttiva, ma resta pur sempre una critica all'opera.
"Non capisci niente" o peggio ancora (come livello di maturità) "sei un hater" è un attacco gratuito alla persona. Per me sono livelli differenti.
Poi ripeto, se questo forum, che ha sempre tenuto un atteggiameto molto educato in termini di offese, riservando però allo stesso tempo stroncature belle dure alle storie e agli autori (artisticamente parlando) che lo meritavano, viene additato come "covo di hater", il sospetto che il problema non sia la maleducazione, quanto le critiche negative in sè, mi viene.
E questo ripeto, in gran parte secondo me è perchè chi lavora in bonelli si sente su un cuscino di ovatta e non è abituato ad essere messo in discussione. Non tutti ovviamente.


Ma siamo sicuri sicuri che tutte le critiche che si leggono sul forum siano state sempre e comunque rispettose della persona e del professionista, e si siano limitate solo agli aspetti professionali?
Secondo me no, ed è per questo che dico quel che dico: a volte a qualcuno è "scappata la tastiera", per così dire, e le critiche hanno (magari solo di poco) travalicato l'aspetto professionale per entrare in quello personale. Non parlo di questo specifico caso, eh: ciò non toglie che in passato, talvolta, si sia andati (secondo me) un po' troppo a ruota libera nel criticare storie e autori.

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 Oggetto del messaggio: Re: #440 - E poi non rimase nessuno
MessaggioInviato: gio mag 11, 2023 3:33 pm 
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Iscritto il: sab feb 04, 2023 2:21 pm
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rimatt ha scritto:
Ma siamo sicuri sicuri che tutte le critiche che si leggono sul forum siano state sempre e comunque rispettose della persona e del professionista, e si siano limitate solo agli aspetti professionali?
Secondo me no, ed è per questo che dico quel che dico: a volte a qualcuno è "scappata la tastiera", per così dire, e le critiche hanno (magari solo di poco) travalicato l'aspetto professionale per entrare in quello personale. Non parlo di questo specifico caso, eh: ciò non toglie che in passato, talvolta, si sia andati (secondo me) un po' troppo a ruota libera nel criticare storie e autori.


Sicuramente a qualcuno sarà successo, senza dubbio. È anche vero che un forum è fatto di tante persone (alcuni sinceri, alcuni troll) mentre l'autore è uno e risponde di sè stesso.
Il punto è che non si può chiedere al forum di tenere un atteggiamento diverso a seconda che l'autore sia presente o non alla discussione, altrimenti perde di senso il forum stesso.
Capisco che sia prestigioso e importante avere un autore che partecipi al forum, e sarebbe bellissimo che partecipassero anche altri autori, anche quando le critiche sono più dure... ovviamente temo sia impossibile, capisco il lato umano della faccenda.
Però atteggiamenti come quello di Recchioni che fino a quando era osannato partecipava attivamente, quando sono cominciate ad arrivare le critiche se n'è scappato dicendo "siete un covo di haters" denotano una certa immaturità di alcuni autori.
Poi oh, ognuno è libero di scrivere quello che vuole, non si discute della legittimità quanto dell'opportunità di alcuni atteggiamenti.
E ripeto, pare una lisciata di pelo ma non mi riferisco affatto al post di Cestaro.

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"Di ciò di cui non si può argomentare, si deve narrare" (semicit. di semicit.)


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 Oggetto del messaggio: Re: #440 - E poi non rimase nessuno
MessaggioInviato: ven mag 12, 2023 9:13 am 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
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baubau ha scritto:
Il punto è che non si può chiedere al forum di tenere un atteggiamento diverso a seconda che l'autore sia presente o non alla discussione, altrimenti perde di senso il forum stesso.


Ma questo è chiaro, infatti è esattamente quel che vorrei. Per me le critiche, seppur severe e accalorate, dovrebbero essere espresse SEMPRE con educazione e rispetto, a prescindere dall'eventuale presenza dell'autore (che non cambia nulla). Il che non impedisce certo, che so, di definire un albo "impubblicabile", se lo si ritiene tale.

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 Oggetto del messaggio: Re: #440 - E poi non rimase nessuno
MessaggioInviato: sab mag 13, 2023 9:51 am 
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Iscritto il: dom nov 06, 2016 1:29 pm
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Un vero peccato che questo albo, di rispetto per il lettore, non ne abbia nemmeno un po'


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 Oggetto del messaggio: Re: #440 - E poi non rimase nessuno
MessaggioInviato: sab mag 13, 2023 11:32 am 
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Iscritto il: gio lug 28, 2005 10:13 am
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Le prese per i fondelli sono state ben altre. Qua tutt'al più ci sono delle lacune narrative e degli errori.
La mancanza di rispetto l'ho colta più negli strombazzamenti sulle novità che sarebbero state inserite nell'universo Dylandoghiano, legate ai personaggi incredibili che avrebbero dato filo da torcere all'indagatore, i "nuovi villain", il suo sconvolgente passato (e ci mancava solo la rivelazione che fosse stato una Drag Queen, poi il quadro era completo). Quelle FUFFE in stile "venghino siori e siore" l'uomo più alto del mondo, la donna barbuta, il mangiafuoco, set di pentole antiaderenti con in regalo un piumone e le federe. Poi vai a vedere e non c'è nulla di tutto ciò. Quelle sono prese per il c*lo, se un autore scrive male o non benissimo, non è una presa per il culo secondo me, beh, è una sua pochezza o una superficialità averlo ingaggiato. NON parlo di questo autore, parlo in generale.


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 Oggetto del messaggio: Re: #440 - E poi non rimase nessuno
MessaggioInviato: sab mag 13, 2023 4:17 pm 
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Iscritto il: sab feb 04, 2023 2:21 pm
Messaggi: 208
rimatt ha scritto:
baubau ha scritto:
Il punto è che non si può chiedere al forum di tenere un atteggiamento diverso a seconda che l'autore sia presente o non alla discussione, altrimenti perde di senso il forum stesso.


Ma questo è chiaro, infatti è esattamente quel che vorrei. Per me le critiche, seppur severe e accalorate, dovrebbero essere espresse SEMPRE con educazione e rispetto, a prescindere dall'eventuale presenza dell'autore (che non cambia nulla). Il che non impedisce certo, che so, di definire un albo "impubblicabile", se lo si ritiene tale.


Per come la vedo io, il "registro stiilistico" con cui viene veicolato un messaggio, non ė scindibile dal messaggio stesso.
Per dirla in parole povere, se ritengo che per esprimere al meglio il mio giudizio su una determinata opera sia necessario usare anche volgarità, allora è bene che le usi.
Ritengo molto peggiore il censurare le mie idee per restare a modino, piuttosto che l'essere magari un po' sboccati ma fornire un punto di vista iinteressante. *
Un autore sarà ovviamente in diritto di rimanerci male, ma dovrebbe comunque capire che il giudizio rimane sull'opera, e non sull'autore stesso (vedi i vari "covo di hater") e non prenderla sul personale.
Chiaramente questo atteggiamento allontana gli autori dal forum, ne sono consapevole...


*saranno poi i moderatori a definire i limiti della mia libertà di essere sboccato

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 Oggetto del messaggio: Re: #440 - E poi non rimase nessuno
MessaggioInviato: sab mag 13, 2023 4:37 pm 
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Iscritto il: dom dic 29, 2019 12:06 pm
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bertuccia ha scritto:
Le prese per i fondelli sono state ben altre. Qua tutt'al più ci sono delle lacune narrative e degli errori.
La mancanza di rispetto l'ho colta più negli strombazzamenti sulle novità che sarebbero state inserite nell'universo Dylandoghiano, legate ai personaggi incredibili che avrebbero dato filo da torcere all'indagatore, i "nuovi villain", il suo sconvolgente passato (e ci mancava solo la rivelazione che fosse stato una Drag Queen, poi il quadro era completo). Quelle FUFFE in stile "venghino siori e siore" l'uomo più alto del mondo, la donna barbuta, il mangiafuoco, set di pentole antiaderenti con in regalo un piumone e le federe. Poi vai a vedere e non c'è nulla di tutto ciò. Quelle sono prese per il c*lo, se un autore scrive male o non benissimo, non è una presa per il culo secondo me, beh, è una sua pochezza o una superficialità averlo ingaggiato. NON parlo di questo autore, parlo in generale.


Per me la presa per i fondelli è Davide Bonelli che dice (presentando QUESTO albo ridicolo) che il lavoro della casa editrice è "guidato dalle solite tre parole chiave: impegno, attenzione, rispetto per i lettori".
Può essere valido per tutte le altre testate, non lo so, ma nella maggior parte degli albi di Dylan Dog che leggo io non c'è nessuna di queste tre cose. Casomai c'è quasi sempre un impegno e un'attenzione a MANCARE di rispetto ai lettori, questo sì.

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 Oggetto del messaggio: Re: #440 - E poi non rimase nessuno
MessaggioInviato: sab mag 13, 2023 8:43 pm 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
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baubau ha scritto:
Per come la vedo io, il "registro stiilistico" con cui viene veicolato un messaggio, non ė scindibile dal messaggio stesso.
Per dirla in parole povere, se ritengo che per esprimere al meglio il mio giudizio su una determinata opera sia necessario usare anche volgarità, allora è bene che le usi.
Ritengo molto peggiore il censurare le mie idee per restare a modino, piuttosto che l'essere magari un po' sboccati ma fornire un punto di vista iinteressante. *
Un autore sarà ovviamente in diritto di rimanerci male, ma dovrebbe comunque capire che il giudizio rimane sull'opera, e non sull'autore stesso (vedi i vari "covo di hater") e non prenderla sul personale.
Chiaramente questo atteggiamento allontana gli autori dal forum, ne sono consapevole...


*saranno poi i moderatori a definire i limiti della mia libertà di essere sboccato


Se dici così, però, sembra che non sia possibile stroncare un'opera senza ricorrere a volgarità varie e maleducazione. In realtà è da secoli che i critici di ogni settore stroncano in maniera feroce e impietosa senza ricorrere a volgarità e maleducazione, e okay, qui nessuno è un critico professionista, ma non siamo nemmeno al bar, o in un ritrovo tra amici: quel che si scrive su un forum può essere letto da chiunque, un minimo di filtro e di rielaborazione sono indispensabili. Non si può scrivere tutto quel che passa per la mente, è proprio la base. Per me (opinione mia e strettamente mia) se un utente non riesce a bocciare un'opera senza mancare di rispetto a chi l'ha scritta e senza evitare la maleducazione, allora può anche andare a scrivere da qualche altra parte.

Poi sono discorsi che si fanno così, per parlare, perché tendenzialmente io lascio passare il 99,9% di quel che viene scritto sul forum.

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Ciao,
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 Oggetto del messaggio: Re: #440 - E poi non rimase nessuno
MessaggioInviato: sab mag 13, 2023 11:41 pm 
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Iscritto il: gio lug 28, 2005 10:13 am
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Keanu Coen ha scritto:
bertuccia ha scritto:
Le prese per i fondelli sono state ben altre. Qua tutt'al più ci sono delle lacune narrative e degli errori.
La mancanza di rispetto l'ho colta più negli strombazzamenti sulle novità che sarebbero state inserite nell'universo Dylandoghiano, legate ai personaggi incredibili che avrebbero dato filo da torcere all'indagatore, i "nuovi villain", il suo sconvolgente passato (e ci mancava solo la rivelazione che fosse stato una Drag Queen, poi il quadro era completo). Quelle FUFFE in stile "venghino siori e siore" l'uomo più alto del mondo, la donna barbuta, il mangiafuoco, set di pentole antiaderenti con in regalo un piumone e le federe. Poi vai a vedere e non c'è nulla di tutto ciò. Quelle sono prese per il c*lo, se un autore scrive male o non benissimo, non è una presa per il culo secondo me, beh, è una sua pochezza o una superficialità averlo ingaggiato. NON parlo di questo autore, parlo in generale.


Per me la presa per i fondelli è Davide Bonelli che dice (presentando QUESTO albo ridicolo) che il lavoro della casa editrice è "guidato dalle solite tre parole chiave: impegno, attenzione, rispetto per i lettori".
Può essere valido per tutte le altre testate, non lo so, ma nella maggior parte degli albi di Dylan Dog che leggo io non c'è nessuna di queste tre cose. Casomai c'è quasi sempre un impegno e un'attenzione a MANCARE di rispetto ai lettori, questo sì.



Non l'ho letto, forse per questo l'ho vissuta meglio.


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 Oggetto del messaggio: Re: #440 - E poi non rimase nessuno
MessaggioInviato: dom mag 14, 2023 9:25 am 
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Iscritto il: dom nov 06, 2016 1:29 pm
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bertuccia ha scritto:
Le prese per i fondelli sono state ben altre

Per me è peggio questo; Recchioni ne ha fatte di robe strane e inadeguate vero, ma almeno non scriveva le istruzioni per i giochini della chicco. 'Sta roba è seriamente imbarazzante, rileggetevela dai


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 Oggetto del messaggio: Re: #440 - E poi non rimase nessuno
MessaggioInviato: dom mag 14, 2023 12:22 pm 
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Iscritto il: sab feb 04, 2023 2:21 pm
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rimatt ha scritto:
baubau ha scritto:
Per come la vedo io, il "registro stiilistico" con cui viene veicolato un messaggio, non ė scindibile dal messaggio stesso.
Per dirla in parole povere, se ritengo che per esprimere al meglio il mio giudizio su una determinata opera sia necessario usare anche volgarità, allora è bene che le usi.
Ritengo molto peggiore il censurare le mie idee per restare a modino, piuttosto che l'essere magari un po' sboccati ma fornire un punto di vista iinteressante. *
Un autore sarà ovviamente in diritto di rimanerci male, ma dovrebbe comunque capire che il giudizio rimane sull'opera, e non sull'autore stesso (vedi i vari "covo di hater") e non prenderla sul personale.
Chiaramente questo atteggiamento allontana gli autori dal forum, ne sono consapevole...


*saranno poi i moderatori a definire i limiti della mia libertà di essere sboccato


Se dici così, però, sembra che non sia possibile stroncare un'opera senza ricorrere a volgarità varie e maleducazione. In realtà è da secoli che i critici di ogni settore stroncano in maniera feroce e impietosa senza ricorrere a volgarità e maleducazione, e okay, qui nessuno è un critico professionista, ma non siamo nemmeno al bar, o in un ritrovo tra amici: quel che si scrive su un forum può essere letto da chiunque, un minimo di filtro e di rielaborazione sono indispensabili. Non si può scrivere tutto quel che passa per la mente, è proprio la base. Per me (opinione mia e strettamente mia) se un utente non riesce a bocciare un'opera senza mancare di rispetto a chi l'ha scritta e senza evitare la maleducazione, allora può anche andare a scrivere da qualche altra parte.

Poi sono discorsi che si fanno così, per parlare, perché tendenzialmente io lascio passare il 99,9% di quel che viene scritto sul forum.


Ma infatti la premessa è che la moderazione interverrà nei casi necessari. Alla fine siamo tutti ospiti qua dentro e nessuno può dire ciò che vuole.
Però per come la vedo io, se l'opera mi risulta ridicola è giusto usare anche toni dileggianti (nei confronti dell'opera ma anche dell'autore, artisticamente parlando), se l'opera è irritante è giusto usare toni sprezzanti e così via...
L'importante è che la critica sia ben argomentata e interessante.
Poi, pure io tendo a portare sempre rispetto per il lavoro degli autori, quindi con me sfondi una porta aperta. Però mi piace anche leggere opinioni più estreme delle mie e sono convinto facciano bene al movimento in generale.
Sarebbe bello che un autore riuscisse sempre a scindere tra quella che è una critica e quello che è un attacco personale. Ma immagino sia difficile, a nessuno piace che il sproprio lavoro sia sminuito e il fattore umano è impossibile da eliminare.
Comunque sono stra-OT, quindi chiudo qua.
Purtroppo non ho letto la storia del mese (nonostante la precedente dello sceneggiatore mi fosse piaciuta moltissimo) e non credo che la leggerò, anni e anni di fregature mi hanno proprio tolto la voglia.

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 Oggetto del messaggio: Re: #440 - E poi non rimase nessuno
MessaggioInviato: gio mag 18, 2023 12:39 pm 
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Iscritto il: mer set 30, 2015 1:02 pm
Messaggi: 1484
E dopo seconda rilettura appongo un 5+, in linea con buona parte dei votanti.
La cosa sorprendente è che il + se lo porta a casa Pontrelli (mai digerito) che fra un grigio pieno, sfumati digitali e fisionomie più azzeccate del solito (ahimè, alcune ricalcate), tutto sommato non mi è dispiaciuto, anzi mi ha sorpreso.
L'onirismo surreale del Vanzella di Qweryngton invece non è pervenuto; al suo posto troviamo un impianto da giallo classico che su di me non ha avuto alcun mordente né mi ha intrigato o stimolato alla scoperta della risoluzione; inoltre:
- Dylan mi è sembrato decisamente fuori ruolo e fuori luogo,
- la vicenda ectoplasmatica non presenta tratti oscuri, disturbanti o inquietanti,
- i passaggi segreti coi libri sullo scaffale basta, vi prego, basta,
- il codice segreto beccato al terzo tentativo no, dai,
- alcuni dialoghi poco azzeccati.
Sulla cover, che dire, i Cestaro fanno quel che possono e lo fanno anche bene, ma l'impianto imposto da campagna-omaggio-calamita è decisamente poco attraente.


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 Oggetto del messaggio: Re: #440 - E poi non rimase nessuno
MessaggioInviato: sab mag 20, 2023 3:00 pm 
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Iscritto il: sab lug 04, 2020 11:15 am
Messaggi: 120
io però non ho capito una cosa sulla copertina
la richiesta è stata un qualcosa tipo "dylan che si appoggia ad un teschio di un gigante sospeso nel vuoto"? non ho nessuna competenza per giudicare le copertine nè i disegni dal lato tecnico (e infatti nei miei post non li commento quasi mai, limitandomi -quando lo faccio- ad esternare i miei gusti personali) ma già dalle anteprime come copertina mi sembrò quantomeno curiosa.

della storia che dire, i post di keanu rappresentano perfettamente i miei pensieri
dal canto mio ho fatto una fatica boia a finirla per la noia che mi aveva catturato già a pagina 15
una storia senza mordente, senza pathos, con un dylan che gioca a fare il detective dei romanzi e che gli riesce parodiato ("per favore, mi lasci finire.."). ecco cos'è sta storia, una parodia di un romanzo giallo di serie b

voto 4


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 Oggetto del messaggio: Re: #440 - E poi non rimase nessuno
MessaggioInviato: sab mag 27, 2023 7:22 pm 
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Iscritto il: dom mag 10, 2020 2:19 pm
Messaggi: 171
Citando liberamente Gino Paoli: "Questa volta no". Non mi ha entusiasmato, ho votato "accettabile" perché non mi piace screditare il lavoro di qualcuno che sicuramente gli ha dedicato tempo e altro... ma né i disegni, né la storia (un omaggio ad Agatha Christie, sì, d'accordo... e quindi?) mi hanno preso... sarà che conoscendo le storie che ci sono alla base, avevo già intuito il finale e che da pagina 23 a pagina 51 ho dormito... però nulla di soddisfacente.

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Qui non entrate, ipocriti bigotti,
Ginocchia fruste, sepolcri imbiancati,
(F. Rabelais)


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