Cravenroad7

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#439 - L'invasione silenziosa
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 Oggetto del messaggio: Re: #439 - L'invasione silenziosa
MessaggioInviato: lun apr 03, 2023 6:47 pm 
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Iscritto il: dom nov 06, 2016 1:29 pm
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Keanu Coen ha scritto:
Ma poi dico: è evidente che questa è la versione baraldiana dell'albo "I vampiri"

Che è pure uno dei peggiori di Sclavi; Uno di quelli troppo plateali nelle citazioni, a tratti sembra Recchioni che riporta paro paro le sequenze di Apocalypse Now
Almeno ne avesse scelto da copiare uno che non fosse già copiato


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 Oggetto del messaggio: Re: #439 - L'invasione silenziosa
MessaggioInviato: mar apr 04, 2023 5:34 am 
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Iscritto il: ven apr 24, 2009 8:22 am
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Ramingo ha scritto:
rkc ha scritto:


Forse OT
Quando guardo la recensione di uno youtuber che cita amichevolmente per nome e non per cognome l'autore o l'autrice, capisco subito che il giudizio sarà "kapolavoroh" e mollo lì, perché mi puzza di marchettona fatta per amicizia o una fanboyata. E con Dylan gli autori "scognomati", forse perché i più social, sono di solito "Roberto" o "Barbara". A volte, anche "Paola", ma di meno. Ci avete fatto caso anche voi?
(L'albo del mese devo ancora leggerlo)

Ti chiedo scusa se ogni tanto uso i nomi e non i cognomi...lungi da me volerti convincere che non urlo "kapolavoroh" o "cacca cacca" per simpatie, però mo sembri un poco prevenuto.....

_________________
ma se dal 2023 diventassi io il nuovo curatore di dyd?

IO SONO RKC E SONO FATTO DELLA STESSA MATERIA DI CUI SONO FATTI GLI INCUBI.......
IT BEGINS......08/09/2012

http://it.wikipedia.org/wiki/Sacello


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 Oggetto del messaggio: Re: #439 - L'invasione silenziosa
MessaggioInviato: mar apr 04, 2023 12:24 pm 
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Iscritto il: sab mar 29, 2014 12:17 pm
Messaggi: 169
Nulla di personale, Rkc. Ho preso esempio dal tuo video solo per sottolineare una cosa che ho constatato anche con altri videorecensori cioè il fatto che quando iniziano a citare gli autori per nome quasi sempre il giudizio è più che positivo, e se ci sono difetti palesi, questi diventano pregi o scelte autoriali coraggiose. Poi, capiamoci, non c'è nulla nulla di male a stringere rapporti personali con gli autori, mica è vietato.


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 Oggetto del messaggio: Re: #439 - L'invasione silenziosa
MessaggioInviato: mer apr 05, 2023 10:51 pm 
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Iscritto il: ven feb 03, 2023 11:55 am
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Ma gli sceneggiatori alla Bonelli sono tutti luddisti con la fobia della scienza? E un mese la paura del nucleare, e un'altra quella del 5g, il prossimo mese cosa, la tirata contro le auto elettriche e chat gpt?
Ok che queste cose le scriveva anche Sclavi, ma era 30 anni fa in tutt'altro contesto...


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 Oggetto del messaggio: Re: #439 - L'invasione silenziosa
MessaggioInviato: gio apr 06, 2023 5:22 pm 
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Iscritto il: dom dic 29, 2019 12:06 pm
Messaggi: 2907
Località: WENETO
Ramingo ha scritto:
Nulla di personale, Rkc. Ho preso esempio dal tuo video solo per sottolineare una cosa che ho constatato anche con altri videorecensori cioè il fatto che quando iniziano a citare gli autori per nome quasi sempre il giudizio è più che positivo, e se ci sono difetti palesi, questi diventano pregi o scelte autoriali coraggiose. Poi, capiamoci, non c'è nulla nulla di male a stringere rapporti personali con gli autori, mica è vietato.


Più che di quelli che chiamano gli autori per nome, io mi preoccupo di quei "critici" che pontificano per 40 minuti su un albo che dicono di aver letto una volta sola, sbagliando SEMPRE i nomi degli autori e anche dei personaggi. Questi mi fanno davvero paura.

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"You should be ashamed of yourself".
"I am. 24/7".


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 Oggetto del messaggio: Re: #439 - L'invasione silenziosa
MessaggioInviato: ven apr 07, 2023 10:41 am 
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Iscritto il: lun feb 22, 2021 3:14 pm
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Iranon666 ha scritto:
Ma gli sceneggiatori alla Bonelli sono tutti luddisti con la fobia della scienza? E un mese la paura del nucleare, e un'altra quella del 5g, il prossimo mese cosa, la tirata contro le auto elettriche e chat gpt?
Ok che queste cose le scriveva anche Sclavi, ma era 30 anni fa in tutt'altro contesto...


a mio modesto parere la storia non è contro il 5g ma contro chi usa argomenti pseudo-scientifici per manipolare le persone e fargli credere che il 5g, i vaccini, le immigrazioni siano i cattivi mentre nell'ultima vignetta capiamo chi sono i veri cattivi ... parafrasando quel falegname ebreo di cui si parla molto in questi giorni, il male non viene da fuori ma è dentro ...

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 Oggetto del messaggio: Re: #439 - L'invasione silenziosa
MessaggioInviato: ven apr 07, 2023 4:12 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
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Ennesimo semi-fiasco made in Baraldi, che non posa il fiaschetto del suo solito vinello da fondo barile, poco novello in sé :( .

Ho votato 5 e non meno, in parte per i disegni (di cui parlerò altrove per mancanza di spaziotempo), in parte perché a differenza della Contu almeno ha qualcosa da dire (pur balbettando e pasticciandoci sopra, in modo bulimico, per accumulo), mentre la storia del numero precedente consisteva di una povertà ignobile, tra pseudo-trama vaporosa, assenza di eventi, e cause-effetti privi di logica nel loro snocciolamento in progress narrativo.

Quindi perlomeno qui non ho sbadigliato nel corso della lettura, socio-pipponcelli a parte, e non nascondo che la prima metà da psico-thriller (su gombloddo paranoico) mi aveva lasciato quasi sperare a livello di sceneggiatura, se non fosse che il resto… :(



S ╬ P ╬ O ╬ I ╬ L╬ E ╬ R ╬



… vada a parare verso il pastrocchio di sopra, accatastando spunti scopiazzati qua e là con la pretesa di renderli attuali per sensibilizzare verso il socio-politically correct de noartri sciarpati del XXI secolo, nel modo più dozzinale e didascalico che si possa immaginare. Una tantum, giusto per lanciare il “messaggio” da sermoncino che tanto elevato e pregnante pare :? .

Come dicevo si comincia col pazzo visionario sotto assedio (mentale & armato) dotato di una “visuale” particolare privilegiata – tipo terzo occhio, presente I Mostri di Sullivan o L'Uccisore di Mostri? - che può anche ricordare vagamente il leit motif del gombloddo impercettibile ai più, sulla base de I Vampiri, ma è solo un’infarinatura di primo sputo.

E si comincia benino, se non fosse che trovo abbastanza insopportabile Dylan che si muove come un predicatore per evitare la strage, e poi come sempre si falla la logica di quanto avviene… dal momento che il flashback in radio risalente a -18ore prima (pp.12-15) fa chiaramente sembrare la telefonata in onda di Wayne come SE FOSSE LA PRIMA – Sheri non a caso è piuttosto spiazzata e non ancora preoccupata dallo stalking mitomaniaco - mentre poco dopo lei stessa (p. 18.i) uscendo da casa di Dylan dirà che Wayne da diverso tempo appesta la radio con le sue sparate paranoiche.

Poi viene lui davvero sparato, a morte, e qui finisce di fatto la tensione, con una buona parte della storia che navigherà a vista nel pantano delle schermagliucole da infatuazione Dylan-Sheri, occupando più pagine del lecito, in sbrodolanda facie. Tutto per cosa? Per empatizzare con gli scatti isterici dell’ennesima Dylangirlsedicentecomplessa(ta) del mese? :*

Nel mezzo di questa sit-com in rosa non si poteva scappare il ritratto da sciroppata idiota della donna-tuttacasa-chiesa-figli stile spot anni ‘50 (per vendere lavatrici?) che si vanta di aver rinunciato alle sue ambizioni lavorative per accasarsi col riccastro di turno, onde implicitamente puntare il dito contro chi si sente realizzato così (anche solo per convenienza) e non demonizza il proprio orologio biologico. Insomma, femminismo da Cioè per boomer, o poco oltre, applicato al mantra di Chiara Francini (feat. monologo Sanremo 2023) mentre il comiziante Salvini di turno inneggia alla famiglia tradizionale pro-Albione, togliendo fondi alla kultura(ben?)pensante. Dire patetico è poco :evil: .

Le risposte Dylan le trova invece nei suoi incubi telefonati, prima con la dritta della “città bianca” (p.32, senza cui la storia si bloccherebbe, in pratica) e poi col confronto col suo doppio allo specchia con nuova capigliatura (pp.35-36), che serve forse solo a dare valore implicito alla copertina 8-) .

Quando purtroppo cominciano le indagini, la storia comincia a perdere pezzi fino a perdersi nell’improbabile rattoppatura cialtronizzante: Dylan entra a sbafo in casa (spalancata) di Wayne e razzola dovejepare con strizzata d’occhio al modernariato vintage, mentre Sherlock-Sheri riesce addirittura ad intuire da una pagina di Wikipedia ( :!: p. 51.i :!: ) come la vittima di Wayne fosse un tecnico esterno alla radio e quindi conseguentemente portatore(in)sano di movente ( :?: :?: ), senza contare che lei stessa con un ari-sopralluogo abusivo in casa di Wayne (p.82) capirà al volo in quale neuroclinica ignota all’orbe sia stato internato di peso Dylan, post colluttazione con gli sbirri.

Da questo punto in poi, si perde anche quel poco di mordente visto finora: la parte con Dylan nell’istituto mentale è lenta e prolissa, oltre che iper-ripetitiva nello stravisto. Andare a ripassarsi cose come Necropolis, please, per capire come sviluppare con efficacia certi setting claustro-detentivi partendo da uno spunto in comune. Lamenti, urla e poi mazzate… con un ambiente iper-squadrato e rigorosamente asettico, su cui poi Furnò affaccia un albero contorto da fiaba di Dalì che c’azzecca come il cacio sui panettoni. Senza contare il solito armadio di colore bonaccione che salverà il nostro, ma standosene ostinatamente zitto per tutto il tempo, con sorriso ebete... salvo poi agitarsi da facondo spiegonista ufficiale solo da p.92 in avanti :o .

Ridicola tutta la sequenza action della fuga sincronizzata ad hoc, a partire dalla premessa iper-necessaria degli abiti lasciati sparsi in giardino (p.75) … così… perché inscatolare non rientra nei compiti degli infermieri, e perché per proseguire occorre un ritorno alla mise originaria…
Nella quindicina di pagine conclusive (da p.84 in poi) si può evincere tutta la scarsezza della struttura dello screenplay, con un’impennata improvvisa ed affrettata di accadimenti, tra discorsi liofilizzati alla meno peggio in uno spazio risicato, sottraendo appeal a quel poco di buono che si era intavolato in precedenza, verso il pasticcionzo bulimico di cui parlavo sopra, tracimando nel mix puerile di sottogeneri, se non offensivo verso il lettore. Quando hai tanto da dire e non sai da dove cominciare e come finirla... questi sono i risultati, confusionari e cialtronizzanti.

La banda dei nostri si infiltra con nonchalanza presso la White City, si fa largo tra le security con inseguimenti da Scooby Doo per finire magicamente nel laboratorio dei mad-doctoroni tecnocrati di turno… e guardacaso proprio allora sopraggiungono Frederick e gli altri “illuminati” visionari duri&puri (che almeno potevano dare una dritta a Dylan PRIMA su dove andare) … per arrivare di grazia allo spiegoncino che svelerà (‘nzomma) gli altarini: il colpevole è un’antenna-ripetitore – ah, che nostalgia per Macchie Solari o Il Progetto :roll: – che offusca le menti dei deboli ed annebbia la vista di chi gli è immune, i lottatori che si ribellano contro “loro”, contro i cospiratori senza volto del conformismo subliminale, gli addetti alla manovalanza pro-antenna 6G. E dire che con la recente liquidazione di John Ghost speravo di aver superato questa fase dello smart-nemico della società individuabile in qualcosa tra le frequenze telefoniche, ma tant’è... :dito:

Non è molto chiaro poi QUANDO i “ribelli” abbiano potuto provare a sfondare la teca dell’immondo obbrobrio incubante, con tanto di motoseghe e lanciafiamme (p.95) … nell’idiozia invereconda del non comprendere – come fa invece Groucho in un nanosecondo, col meta-escomatage paraculo last minute della custodia esplosiva – che bisognava accanirsi contro la sola antenna, se col mostrazzo non c’era verso :tc: .

Morale della favolozza socialmente utile? L’analogico ci salverà preservando le voci del dissenso che sanno ancora porsi domande scomode, tra i sogni non digitali. Tipo: vale la pena continuare ad atteggiarsi da hipster di risulta, o torno a fare la mantenuta nella ditta di papino?
Essoppproblemi... :3

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Io no capito, io no capito

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 Oggetto del messaggio: Re: #439 - L'invasione silenziosa
MessaggioInviato: ven apr 07, 2023 10:45 pm 
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Ok, lo confesso, il mio ritorno a Dylan è durato un albo (quello dello scorso mese). La lettura mi ha steso, per cui ricomincerò a comprare solo quel che mi sembra interessante, e quest'albo resterà in edicola.

_________________
È la mia opinione, e la condivido.

Ciao,
Teo


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 Oggetto del messaggio: Re: #439 - L'invasione silenziosa
MessaggioInviato: sab apr 08, 2023 8:27 am 
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Iscritto il: gio lug 28, 2005 10:13 am
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Mi accodo al post di Wolkoff per fare un'ulteriore considerazione sui personaggi.
Non so dire se nasca prima l'uovo o la gallina, se questi "attori" che si alternano sulle storie dylaniate, siano figli di un certo modo di fare cinematografia, o se la cinematografia peschi a piene mani da un certo tipo di letteratura.
Però, divagando, non sembra anche a voi che ci sia una contaminazione di scrittura, sia nel fumetto, sia nella produzione cinematografica, che rende una certa tipologia di personaggi completamente identici, stereotipati, incasellati in una specie di matrice che sforna una serie di prodotti dozzinali in catena di montaggio?
Da affamata divoratrice di film e odiatrice seriale di produzioni italiane, non posso fare a meno di notarlo e di intravedere una specie di sottotraccia identificativa, un marchio di fabbrica made in Italy, una scopiazzatura generale, assimilazione ai generi, pigrizia di stile, quando non proprio mediocrità e incapacità di autocritica.
Tutti abbiamo notato quanto Sheri sia catalogabile come "ragazza del mese isterica e propensa allo psicodramma". Ne abbiamo viste quante, di Sheri? Centinaia? Quante volte è stato usato il cliché del gigante buono di colore, silenzioso quel tanto da sembrare scemo, ma che si rivela di disinteressato buon cuore? Naturalmente la situazione iniziale deve prevedere che sia indifferente quel tanto che basta a noi vecchie carogne razziste, per percepirlo come minaccioso. Ma ULLALLA', stupore degli stupori, siamo noi vecchie carogne razziste piene di pregiudizi che sospettiamo sia un criminalone, perchè in realtà non solo libera Dylan a prezzo della sua libertà, ma scopriamo che è anche il supremo liberatore del mondo degli allineati conformisti! plot twistone da perdere la testa!
E la figurina di cartone da carro del carnevale di Viareggio che interpreta il politico? Mai visto davvero, un cesello di perfezione e originalità. Ci si chiede per tutto l'albo chi fosse.
Dylan e Sheri: buoni ma scemi.
Perchè si sa che i buoni sono ingenuotti, ma il loro idealismo fa dimenticare quanto siano scemi, perchè nel momento del bisogno si riscattano maturando improvvisamente in vista del bene supremo.
Talmente supremo che un omicida mitomane, mai visto in vita loro, che ha appena trucidato delle persone blaterando a vanvera, lo abbracciano come se fosse deceduto il Mahatma Gandhi durante la marcia del sale.
Ma ehi, Dylan fa così perchè troppo buonissimo e lo vogliamo far capire a discapito della cretinaggine di ciò che fa.
Vogliamo parlare delle fidanzate? della scenetta iniziale di quando si alzano e se ne vanno, perchè indispettite da "mMMm", da battute di Groucho,
da "cosa sono venuta a fare credevo fosse una buona idea", "sono scettico", "non so se accetto il caso"?
A me sembra il supermercato della Lidl, si passa nei corridoi, si prendono scatole a caso, fidanzate, litigate indotte, un pizzico di comprimari, si buttano in un calderone e si inforna per 30 minuti a 180°.
Mai nessuno che tiri fuori la sua ricetta, che non sia quella di altri duecento.


Ultima modifica di bertuccia il sab apr 08, 2023 4:37 pm, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: #439 - L'invasione silenziosa
MessaggioInviato: sab apr 08, 2023 9:00 am 
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Iscritto il: mer gen 29, 2020 10:23 am
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Eh ma sono citazioni bertuccia... Il che è vero, come è vero che le citazioni fanno parte del Dna di Dyd dall'inizio... Però è anche vero che sono sempre le stesse citazioni... In questo numero fortunatamente ci risparmiano Blade Runner e Nietzsche!
(E ribadisco: sono troppe! La Baraldi ha messo dentro la qualunque: L'invasione degli ultracorpi, Essi vivono, Qualcuno volò sul nido del cuculo, Videodrome, La zona morta, La leggenda del re pescatore... E probabilmente altre che mi sono perso...)

EDIT: dimenticavo, il problena delle citazioni non esisterebbe nemmeno se poi sotto ci fosse altro; il ptoblema è proprio questo: lavorando per accumulo la Baraldi (in questo albo, ma non è solo lei a farlo) si scorda di approfondire le cose. È la storia dell'iceberg al contrario: invece di avere una parte visibile che nasconda chissà quale profondità, è più come un cucchiaino da caffè: lo puoi riempire finché vuoi, ma la profondità del cucchiaino quella rimane.


V

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-Capo, stai uscendo?
-No, sto entrando all'indietro camminando a ritroso.


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 Oggetto del messaggio: Re: #439 - L'invasione silenziosa
MessaggioInviato: sab apr 08, 2023 3:32 pm 
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Iscritto il: gio lug 28, 2005 10:13 am
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Ahhh sono citazioni! :*
E hai anche ragione, il troppo stroppia.


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 Oggetto del messaggio: Re: #439 - L'invasione silenziosa
MessaggioInviato: sab apr 08, 2023 3:39 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
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Località: Inverary 2.0
L'accumulo idiotamente auto-compiaciuto e controproducente di citazioni, fino all'implosione bulimica, è uno dei trend che comporta l'accasarsi autori che in realtà sono nerdomani tardoni over40, che pensano onanisticamente di stuzzicare ammiccando il loro pubblico, o di ostentare una contro-cult-ura comune di stampo autoreferenziale, quando in realtà mettono soltanto in evidenza la povertà strutturale delle proprie idee, assieme all'incapacità semi-conclamata di costruirci una storia attorno degna d'interesse narrativo per il consumatore.

Gente come Medda, Enna, Barbato, Accatino, etc. non sono piagati da questo morbo.
Gli amichetti assoldati dal Sommo ne fanno una bandiera :tc: .

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 Oggetto del messaggio: Re: #439 - L'invasione silenziosa
MessaggioInviato: sab apr 08, 2023 6:48 pm 
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Iscritto il: dom apr 23, 2017 5:36 pm
Messaggi: 869
Votato 5 purtroppo.

E dico purtroppo perchè le basi per un grande albo secondo me c'erano. I disegni di Furnò mi piacciono tantissimo e la trama "essi vivono/i vampiri" in chiave moderna prometteva bene...
Però poi durante la lettura mi sono arenato... Ho preso e mollato l'albo tante volte come non mi era mai successo. A infastidirmi non era tanto il contenuto ma il "come" è raccontato: tutto molto lento, polemica sulla società (che in un albo così è fondamentale) molto leziosa, personaggi insipidi (Sheri in particolare non mi è andata giù).

Il finale riscatta un pochino il tutto, ma non ho potuto dare la sufficienza ad un albo che ho fatto veramente fatica a finire.


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 Oggetto del messaggio: Re: #439 - L'invasione silenziosa
MessaggioInviato: lun apr 10, 2023 5:29 am 
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Iscritto il: lun feb 22, 2021 3:14 pm
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Località: GB
Valla ha scritto:
EDIT: dimenticavo, il problena delle citazioni non esisterebbe nemmeno se poi sotto ci fosse altro; il ptoblema è proprio questo: lavorando per accumulo la Baraldi (in questo albo, ma non è solo lei a farlo) si scorda di approfondire le cose. È la storia dell'iceberg al contrario: invece di avere una parte visibile che nasconda chissà quale profondità, è più come un cucchiaino da caffè: lo puoi riempire finché vuoi, ma la profondità del cucchiaino quella rimane.


V


secondo me Baraldi non approfondisce VOLUTAMENTE le cose per raccontare un mondo confuso dove nessuno approfondisce le cose, dove tutto succede momento dopo momento ed è difficile dare un senso ... quello è l'orrore che racconta questo albo

... grazie valla di avercelo fatto vedere ... :lol:

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 Oggetto del messaggio: Re: #439 - L'invasione silenziosa
MessaggioInviato: lun apr 10, 2023 11:31 am 
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Iscritto il: gio lug 28, 2005 10:13 am
Messaggi: 2699
Mi va benissimo, anche se personalmente interessa fino ad un certo punto. Rispetto se agli altri intrigano queste tematiche "sociali".
Ma che sia una costante e che permeino tutta la storia, anche no.
Sembra un fumetto di denuncia sociopolitica e non un indagatore dell'Incubo, come letteralmente la parola lascerebbe intendere. Capiamoci, è un incubo anche comprare trentamila euro in Bitcoin e perdere tutto, ma ci vogliamo fare un albo di Dylan Dog?
Ma aldilà di questo, per l'amor del cielo, lasciamo il suo impegno civico a Dylan e lasciamolo imperversare nei miasmi della società. Però facciamolo almeno bene.
Almeno senza condire questo mattonazzo, con scenette degne di Un posto al sole.
Sintetizzo: scrivete un po' quello che volete, ma fatelo bene e semplice.
Se ogni tanto, di grazia, ci metteste anche qualche vampiro vero, qualche zombie vero e qualche mostro vero, che non sia il vostro assicuratore che vi ha gabbato, con un albero demone che esce dalla scrivania, preferirei.


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