Cravenroad7

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#438 - La città senza nome
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 Oggetto del messaggio: #438 - La città senza nome
MessaggioInviato: mar feb 21, 2023 9:21 am 
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Iscritto il: mar ott 19, 2004 2:43 pm
Messaggi: 10695
Località: Sardegna

DYLAN SI RITROVA IN UNA MISTERIOSA CITTÀ, NEL MEZZO DI UNA ZONA SCONOSCIUTA, I CUI ENIGMATICI ABITANTI SONO AFFETTI DA CECITÀ…



Immagine



DYLAN DOG
N° : 438
LA CITTÀ SENZA NOME




Soggetto: Contu Gabriella
Sceneggiatura: Contu Gabriella
Disegni: Santucci Giorgio
Copertina: Cestaro Gianluca, Cestaro Raul


Ritrovatosi in aperta campagna con la macchina in panne, Dylan, dopo essersi incamminato in una boscaglia, finisce in una città edificata in mezzo al nulla, al centro della quale si staglia la classica, imponente, forma iperboloide della torre di raffreddamento di una centrale atomica. L’incontro con i suoi bizzarri abitanti, affetti da cecità, contribuirà a prendere ancor più in contropiede l’Indagatore dell’Incubo…



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Per rendere il topic più consultabile da chi volesse avere pareri in anteprima, tutti i commenti relativi all'attesa dell'albo, fatti prima di avere comprato e letto l'albo, andranno spostati nei topic dell'area ANTICIPAZIONI in modo che, almeno le prime pagine, siano una serie abbastanza pulita di commenti.

Se qualcuno continua qua non è grave, ma sappia che dopo qualche tempo i suoi post saranno spostati senza preavviso.

Inoltre si ricorda a tutti di segnalare gli SPOILER, ove presenti.


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 Oggetto del messaggio: Re: #438 - La città senza nome
MessaggioInviato: sab feb 25, 2023 12:11 pm 
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Iscritto il: sab ago 21, 2010 7:28 pm
Messaggi: 590
Località: Twin Peaks
Storia che scorre veloce....poche chiacchiere....soliti fanatici che vivono in una città che nessuno conosce....questa volta la polizia funziona....dopo aver saltato la trilogia che spero di leggere un giorno, ho ricominciato allegere DD....


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 Oggetto del messaggio: Re: #438 - La città senza nome
MessaggioInviato: lun feb 27, 2023 5:32 pm 
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Iscritto il: mar ott 28, 2014 11:21 am
Messaggi: 147
Copertina: 5.5
Soggetto: 4
Sceneggiatura: 6.5
Disegni: 7.5
Finale: 5.0

Incipit che più old boy non si può, con o senza Groucho, DD che si perde in auto nella nebbia, il TOP. :?

Sospensione dell'incredulità per almeno 20 pagine in cui DD invece di darsela a gambe esplora così a muzzo la citta senza nome, molto accogliente, chiaramente la classica città dove trovare aiuto per una uscita di strada... :roll:

Parte centrale direi buona, piuttosto coinvolgente e con una buona dose di pathos che genera un minimo di empatia. :)

Finale con un Deus Ex Machina grande come un palazzo (città) a togliere le castagne dal fuoco ad una situazione senza via di fuga. :cry:

Grazie pap..hemm..vecchio. :dito:


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 Oggetto del messaggio: Re: #438 - La città senza nome
MessaggioInviato: mar feb 28, 2023 2:53 pm 
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Iscritto il: sab ago 23, 2008 12:39 pm
Messaggi: 2164
Mi dispiace un po' che sia così una pippa quando si tratta di menare, negli ultimi anni.
Nel complesso storia che mi è piaciuta, filastrocca compresa. Diciamo che la media fosse questa, senza annunci epocali e senza assurdità fuori logica, magari con ogni tanto qualche capolavoro, non sarebbe male.


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 Oggetto del messaggio: Re: #438 - La città senza nome
MessaggioInviato: mer mar 01, 2023 1:19 pm 
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Iscritto il: ven apr 24, 2009 8:22 am
Messaggi: 1513
Località: cremona
la mia recensione:
https://www.youtube.com/watch?v=SoboKoRqrto

_________________
ma se dal 2023 diventassi io il nuovo curatore di dyd?

IO SONO RKC E SONO FATTO DELLA STESSA MATERIA DI CUI SONO FATTI GLI INCUBI.......
IT BEGINS......08/09/2012

http://it.wikipedia.org/wiki/Sacello


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 Oggetto del messaggio: Re: #438 - La città senza nome
MessaggioInviato: mer mar 01, 2023 9:23 pm 
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Iscritto il: mer set 30, 2015 1:02 pm
Messaggi: 1484
Intanto lascio un 7 (ma pure quasi 8), estasiato dal tratto di Santucci che mi auguro di vedere più spesso su DyD.
Poi rileggo.


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 Oggetto del messaggio: Re: #438 - La città senza nome
MessaggioInviato: mer mar 01, 2023 9:39 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
Messaggi: 6866
Località: Inverary 2.0
Storiella di una povertà pazzesca, come i folli rejetti che ne sono miserandi protagonisti. Poeracci. :cry:

Nella miseriaggine della presunta trama - che si può riassumere in un rigo e mezzo - si può rinvenire tutta la pochezza dell'autrice che ha poco da raccontare, ancor meno da metter in scena, se non lanciare qualche "messaggio" privo di alcun interesse (nelle sue cause-conseguenze) a margine di un intro/outro suggestive che suonano di apologo simbolico, ma non trovano sviluppi degni di nota nell'ambito delle restanti pagine.
Ma lo tenevo in contu... conoscendo i suoi precedenti.

Votato 4 1/2.



☉ S ☉ P ☉ O ☉ I ☉ L ☉ E ☉ R ☉



Parto dall'inizio e cioè la copertina, che è la cosa migliore del pacco: forse la mia preferita finora dei Cestaros, ricorda il Villa di una volta ed alcune di Zagor. Finalmente a loro agio: non so quanto influisca come ascendente positivo il ritorno del logo ufficiale in bicromatico standard 8-)

Bene anche i disegni di Santucci per la desolazione del paesaggio post-nuclearizzato, l'abbandono avvolgente, ed i visi stravolti dalla fatica degli auto-seclusi, in continua tensione muscolare o neurotica. I bambini sono abbastanza inquietanti e certi tratteggi possono ricordare un certo Ambrosini o Camagni più recente. La scuola squadrata con torre-orologio (pp. 9, 21 e 23) ricorda certe architetture del fascio, come nel Sulcis o a Marconia.

[...]

Per la storia in sé l'unico merito come detto prima è di costruire un minimo di atmosfera col discorso stile apologo biblico dell'intro/outro. I dialoghi in linea di massima non sono irritanti e si lascia leggere rapidamente per togliersi abbastanza subito dalla balle, sbadiglianti. Quanto al resto, poco da salvare :dito:

Lasciando perdere la banalità dello schianto nel bosco e la solita situazione da Dylan disperso nel paesotto di svitati, in pratica non succede praticamente nulla per una 50ina buona di pagine, a parte il capo-tribù (il cosiddetto "tramite") che spara sermoni a ripetizione, tipo mantra didascalico, per spiegare le circostanze dalla seclusione della sua comunità, con toni vagamente mistici da illuminato fanatizzante di un culto post-nucleare .

A parte questo solo un pajo di scazzottate contro Dylan che prova miseramente a ribellarsi contro dozzine di nerboruti, perché senza una ragione precisa viene eletto a "straniero prescelto" per un non qualificato rito di passaggio, dato che alcuni bambini sono già visibilmente ciechi mentre altri no, in discrepanza arbitraria, facendomi credere che la Contu non avesse mezza idea in croce da sviluppare attorno a qualcosa di vagamente interessante e giustificato da quanto fatto vedere prima :? .

Anche la scena madre (p.51) del fulmine che provocò la creazione della cenere accecante viene buttata lì tantoper come causa di un evento (e conseguente sua sacralizzazione) senza svilupparci nulla attorno. Davvero, come dicevo prima, la povertà disarmante di spunti su cui ruota tutta la vicenda è per me proprio la cosa che affossa clamorosamente il proseguimento dell'albo, specialmente quando la "città" in sé ci viene mostrata come un ente totalmente passivo e semi-astratto, buono solo a borbottarsi addosso, senza adombrare qualcosa di mysterioso od occulto in sé come nonluogo, che possa creare appeal per le 90 e passa pagine di sceneggiatura dylaniesca. Qualcosa di più si poteva sicuramente fare, anche senza termonuclearizzarsi in una Resident Evil all'uranio arricchito rispetto alla povertà di massima :cry:

Poi a p.72 arriva la donna gravida (di speranze, pro-prole?), il fattore virtuale di scompiglio, in tutta la sua sterile retorica a corredo, e Dylan ovviamente si affida a lei, piuttosto che il contrario, per tentare di salvare la pellaccia. Abbastanza ridicolo come possano accendere un fuoco fumante pensando di non esser beccati dai fanatici che conoscono a menadito ogni anfratto della città-fortezza...
... e poi giù ancora di scazzottate unocontrotutti o un annaffiamento catartico, col penosissimo e puerile intervento last minute della vigilanza del fuoco, che raccoglie un'assai verosimile segnalazione tempestiverrima d'incendio da un luogo abbandonato (mentre in realtà Dylan ha agitato la torcia soltanto pochi minuti prima), ed un Bloch che notoriamente si trova al confine con la Scozia tutti i weekend, per una consulenza presso la forestale, causa licenza pesca credo :roll: .

Degna conclusione di una storiella indegna :x: .
Magari per un sequel a Gerione per la radiazioni crescono finalmente altre due teste e quattro braccia come nel mito greco... oppure diventa il mostraccio dantesco che rappresenta la frode, bello di faccia, brutto di chiappe. Un po' come questo albo d'altronde, bella copertina, tutto il resto lassamoseperde.

_________________
Io no capito, io no capito

(anta baka?! [...] kimochi warui)


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 Oggetto del messaggio: Re: #438 - La città senza nome
MessaggioInviato: gio mar 02, 2023 3:37 pm 
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Iscritto il: dom apr 23, 2017 5:36 pm
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Ho votato 6, ed è una sufficienza raggiunta grazie a copertina e disegni. Purtroppo dopo un inizio molto invitante, con il monologo della città (che speravo fosse un'entità malvagia dotata di vita e pensiero propri), si riduce tutto a ben poca cosa. Tutto abbastanza prevedibile, tranne per Dylan che anzi si stupisce di essere caduto in una trappola. :|

Il finale poi veramente grottesco:
Spoiler!
nel giro di un secondo arrivano i soccorsi attirati dall'incendio e c'è Bloch! Anche se all'inizio si vede che questa città è ben distante da Londra. Mah.

Un finale con Dylan che scappava grazie a una bomba nella custodia del clarinetto sarebbe stata almeno divertente :D

Mi sono piaciuti molto i disegni invece. Molto ridotti all'osso, con pochi sfondi e dettagli. In una storia dove la cecità la fa da padrona rende quasi l'idea di "vedere" con l'udito e gli altri sensi come i personaggi della storia.


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 Oggetto del messaggio: Re: #438 - La città senza nome
MessaggioInviato: gio mar 02, 2023 4:22 pm 
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Iscritto il: gio lug 28, 2005 10:13 am
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Ho votato 7 nonostante questa storia si regga su fondamenta piuttosto precarie.
Sono precarie, perché poggiano su premesse non propriamente lineari né credibili, ma il "sopra", ovvero quello che troviamo su di esse, è stato in grado di mantenere viva la mia attenzione (scarsa per natura), indurmi a procedere nella lettura con interesse e, stupore degli stupori, di accendere una fiammella di emozione in me.
SEGUONO SPOILER
Praticamente siamo di fronte ad un gruppo di fanatici che, gli appassionati di Fallout 4, identificheranno immediatamente ne I figli dell'atomo.
E come tali, vanno presi a randellate non appena se ne presenti l'occasione :mrgreen:
Chiaramente incocciamo subito nel primo "pilastro" traballante: l'ennesimo incidente, che porta alla scoperta della Città nascosta.
Nascostissima, mai segnata sulle mappe, mai notata dall'occhio umano, ma con una torre di raffreddamento di 200 metri in mezzo al bosco... Non in mezzo alle mangrovie o all'Amazzonia.
Alla periferia di Londra.
E non nell'800 dove non volava nessuno, così per dire.
A stretto giro di posta, diamo un'altra capocciata in uno degli altri pilastri che reggono la credibilità del tutto: muri di contenimento, porta sbarrata, segnali di contaminazione.
Noi entriamo!!!
Incontriamo dei pazzi ciechi? TUTTI ciechi? Non vorremo mica scappare a gambe levate eh! No, andiamo a dormire, con la sensazione di "vedere tutto nero", per una forma di erronea predisposizione a giudicare male, per pregiudizi o apparenze :mrgreen:
No Contu, queste cose me le devi sistemare!
Soprattutto perché hai scritto una bella storia, con dei bei dialoghi, che non indulgono nelle solite cazzaTEEN, scorrono bene, sono naturali e verosimili.
Forse hai anche giocato a Fallout 4 e quindi ti amo già di più.
Disegni superbi, ma bisogna studiare, STUDIARE il volto di Dylan Dog. Perche così 9 su 10 è brutto e 10 su 10 cambia.
Bella la copertina, una volta tanto.

P.s.. Wolkoff i bambini probabilmente vengono accecati al raggiungimento di una certa età.
Che la cenere "accechi" è anche possibile, non tanto la cenere che è solo una manifestazione visibile, ma le radiazioni sprigionate dopo la caduta del fulmine.
La donna incinta, beh, quando si prova una cosa sulla propria pelle è diverso. Un conto sono i bambini degli altri, un conto i propri. Saranno gli ormoni della gravidanza a indurre un ripensamento protettivo :D
Ci sta.
Forse ecco, magari Dylan poteva farsi menare un po' meno da dei ciechi e non accedere il fuoco a cento metri dai loro nasi... Ma l'acqua va bollita, se vogliamo far partorire qualcuno, senza ammazzarlo di setticemia.


Ultima modifica di bertuccia il gio mar 02, 2023 7:06 pm, modificato 4 volte in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: #438 - La città senza nome
MessaggioInviato: gio mar 02, 2023 5:31 pm 
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Iscritto il: gio mar 01, 2018 6:08 pm
Messaggi: 7
soggetto debolissimo, buchi di trama che sono crateri,sospensione dell'incrudilità richiesta impossibile da mantenere.

Dovremmo credere che un'intera città industriale del regno unito possa venire conquistata da una setta di ciechi che continuano a seviziare bambini per decenni senza mai essere notati? Va bene, ci sarà qualcosa di soprannaturale che la mantiene invisibile, ma allora non è possibile che poi per una scemenza si presenti scotland yard, dopo decenni, guidata proprio da bloch, proprio quando c'è dylan...


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 Oggetto del messaggio: Re: #438 - La città senza nome
MessaggioInviato: gio mar 02, 2023 11:26 pm 
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Iscritto il: mer gen 29, 2020 10:23 am
Messaggi: 536
Località: Raven Town
Vado un momento off topic.
@keanu: voglio assoldare il segugio del cyberspazio ; se corrisponde a verità che una prima immagine della storia di questo mese è stata postata da zak il 23/03/2021, significa che la tavola è stata disegnata almeno un mese prima, giusto? E quindi al sceneggiatura è stata scritta e approvata almeno 6 mesi prima, giusto? E quindi posso scrivere restaurazione un paio di palle o sono troppo volgare??


V

_________________
-Capo, stai uscendo?
-No, sto entrando all'indietro camminando a ritroso.


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 Oggetto del messaggio: Re: #438 - La città senza nome
MessaggioInviato: gio mar 02, 2023 11:56 pm 
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Iscritto il: dom dic 29, 2019 12:06 pm
Messaggi: 2907
Località: WENETO
Allora, Valla, ho appena trovato una tavola di questo fumetto che risale a luglio del 2019. Aggiungi almeno un paio di palle anche da parte mia!
Santucci, al quale voglio un sacco di bene, perché tra l'altro è molto simpatico nei suoi post, il 16 luglio 2019 scriveva: "tavola dal mio prossimo Dylan Dog"...
E SOLO quattro anni dopo, eccola!
SiCuRaMeNtE era stato proprio previsto per la ReStAuRaZiOnE...

L'ho preso oggi pomeriggio e ho iniziato a sfogliarlo. Lo finisco e vediamo com'è.
Edit: la sceneggiat(ur)a è pessima, ovviamente.

_________________
"You should be ashamed of yourself".
"I am. 24/7".


Ultima modifica di Keanu Coen il ven mar 03, 2023 12:35 am, modificato 6 volte in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: #438 - La città senza nome
MessaggioInviato: gio mar 02, 2023 11:57 pm 
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Iscritto il: gio lug 28, 2005 10:13 am
Messaggi: 2699
Basta togliere un "papà" ed è restaurazione.

Questo è assodato. D'altronde se bastava aggiungerlo, per celebrare una rivoluzione, si può certamente fare il percorso inverso.


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 Oggetto del messaggio: Re: #438 - La città senza nome
MessaggioInviato: ven mar 03, 2023 12:31 am 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
Messaggi: 6866
Località: Inverary 2.0
@Valla: nel migliore dei casi si tratta di roba destinata in origine ai vecchi Maxi/attuali Old Boy.
Altrimenti sarebbe l'ennesima dimostrazione che la policy editoriale si basa sul riciclo dell'improvvisazione da bricolage (pensando poi di risistemare quelle tavole per qualsiasi testata, di ripensamento in corsa, magari pure su Morgan Lost con qualche ritocco :lol: ), oppure che tutte le dichiarazioni a rete unificate sulla Magna Restauratio sono perlopiù fregnacce ad uso di alibi dei propri flop scalacagneschi, a partire dalla mostrificazione di Sclavi neo-dittatore redivivo, pronto ad imporsi a gamba tesa su ogni suo capriccio dopo anni di letargo. Perdenti ed ipocriti per © .

bertuccia ha scritto:
P.s.. Wolkoff i bambini probabilmente vengono accecati al raggiungimento di una certa età.
Che la cenere "accechi" è anche possibile, non tanto la cenere che è solo una manifestazione visibile, ma le radiazioni sprigionate dopo la caduta del fulmine.
La donna incinta, beh, quando si prova una cosa sulla propria pelle è diverso.


Non c'è nessun fattore numerico di età che influenza quel rito. I bambini già ciechi delle filastrocche sono piccoli (se non di più) quanto quelli portati a sacrificare i propri occhi live. Da come la Contu mette in scena (malamente, per metterci un minimo di pathos, altrimenti sai le ronfate) la sequenza del rito, sembra che sia una decisione contingente del capotribù... quella di innescare quel teatrino quasi in onore di Dylan, lo straniero speciale, per impressionarlo col potere della "setta" e della sacra alleanza con la città segreta. Non per nulla lo chiama (p.59) "giorno del rito fondante" in cui Dylan deve decidere da che parte stare, tipo battesimo... a cui legare nel caso altri battesimi, a muzzo, vistochestiamo. In questo caso dei pargoli, che a differenza sua non possono scegliere, e che per qualche motivo ad cattsum non erano ancora stati acciecati. Solite falle logica e strutturali da scrittura iper-approssimativa.

La trovata del fulmine e delle ceneri risultanti poteva esser sfruttata meglio, e anche quella si rivela una mezza patacca peracottante. Non ci sono effetti delle radiazioni (generiche, su tutto il territorio) da come viene rappresentata la storia. Altrimenti (tornando al discorso di prima) i bambini nascerebbero tutti uniformemente già ciechi, se non peggio a livello di malformazioni/mutazioni, e non ci sarebbe bisogno della cenere strofinata nelle orbite. Che non dovrebbe essere neanche incandescente, perché non si vede nessuna fiamma sotto al calderone che le contiene. Quindi quelle ceneri causate dal famoso fulmine hanno qualcosa di particolare in sé - altrimenti non avrebbero scatenato il primo storico accecamento quando disperse inizialmente in aria (pp.52-3) - per quanto non derivino né dalla combustione del reattore vero e proprio né della torre di raffreddamento.
Si voleva fare una (banelerrima?) storia anti-nucleare e alla fine gli atomi non c'entrano quasi nulla con la comunità di rejetti ed i suoi crismi. Isotopia dell'inutilaggine a fissione sciacquonesca.

Spoiler!
Immagine


Per quanto riguarda la donna incinta, non voglio rimarcare quanto la cosa serva in modo retorico a dipingere il concetto inquadrettato di speranza nel futuro, liberazione dalla prigionia, luce dal buio, etc. Dico solo che esistono decine di pellicole o libri che parlano di comunità secluse stile Amish in uniforme, che pensano la guerra non sia mai finita, tenuti sotto scacco da fanatici che conoscono la verità ma vogliono proseguire nella fiction di massima del conflitto per interessi a sfondo integralista o totalitario...

... e più che altro, visto che qui ci sono molti che partecipano al Gioco delle Citazioni con una memoria più fresca della mia, mi piacerebbe sapere se i miei ricordi sono piagati dalla fuliggine del palazzo accanto, oppure rammento almeno un'altra storia (quale?) in cui Dylan ajuta una puerpera a partorire...

Garantisco 3 punti extra al gioco, che diventano 4 se qualcuno scopre che la filastrocca deriva dal racconto omonimo di Lovecraft :D .

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 Oggetto del messaggio: Re: #438 - La città senza nome
MessaggioInviato: ven mar 03, 2023 12:54 am 
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Iscritto il: sab ago 23, 2008 12:39 pm
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Nota in difesa di Bloch:
Spoiler!
Dylan era assente da giorni, si sapeva vagamente da che punto provenisse - diciamo che domandare agli ultimi contatti è una prassi della polizia - e facendo il percorso a ritroso hanno trovato l'auto. Da lì poi hanno visto il fuoco e via. Sempre botta di culo, sempre Deus ex machina, ma più verosimile.


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