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#36/S - Il progetto Hicks
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 Oggetto del messaggio: Re: #36/S - Il progetto Hicks
MessaggioInviato: lun set 26, 2022 1:18 pm 
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Iscritto il: lun set 12, 2022 12:58 pm
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Dopo leggo bene il tuo post, comunque che ci vuole a fare uno schizzo della tavola con le posizioni dei personaggi e a farla vedere allo sceneggiatore? A quel punto lui direbbe "no, inverti i personaggi" e il problema sarebbe risolto. Si chiamano storyboard, se non sbaglio


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 Oggetto del messaggio: Re: #36/S - Il progetto Hicks
MessaggioInviato: lun set 26, 2022 2:08 pm 
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Iscritto il: dom dic 29, 2019 12:06 pm
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Guriko ha scritto:
Dopo leggo bene il tuo post, comunque che ci vuole a fare uno schizzo della tavola con le posizioni dei personaggi e a farla vedere allo sceneggiatore? A quel punto lui direbbe "no, inverti i personaggi" e il problema sarebbe risolto. Si chiamano storyboard, se non sbaglio


Quello che dici tu succede, nella fase iniziale. Ma dopo che l'albo viene completato, se mettiamo Recchioni decide che al posto di un balloon ce se vuole mettere un altro, oppure modificare i dialoghi, perché secondo lui lì ci sta bene una citazione di " Ritorno al futuro", non è che deve chiedere il permesso. E quindi il senso della sequenzialita va a farsi benedire. Recchioni è uno schiacciasassi, non gliene frega niente se stravolge le cose. Non se ne accorge nemmeno. Per lui tutto è sostituibile con tutto.
Non ha una visione d'insieme. *edit*

Nell'albo "La bestia della brughiera" c'è Groucho che fa una battuta scadutissima sul numero della popolazione mondiale, battuta che andava aggiornata ai dati del 2022. Il supposto curatore non se n'è accorto, perché per lui aggiornare un albo significa sostituire "Bloch" con "papà", "ispettore" con " sovrintendente" e "50 sterline" con "400". E non se fare nemmeno questo! Oppure, in alternativa, sostituire qualcosa col monologo di Blade Runner, che sta bene su tutto.

Figurati i suoi collaboratori che altri portenti saranno!

Il pesce puzza dalla testa, la sanno tutti...

Come sempre non è l'errore in sé che mi preoccupa. L'errore in sé mi fa ridere! È che per colpa di quell'errore si capisce che quella storia è vecchia come il cucco, e la casa editrice che figura ci fa?

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Ultima modifica di Keanu Coen il lun set 26, 2022 7:58 pm, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: #36/S - Il progetto Hicks
MessaggioInviato: lun set 26, 2022 3:37 pm 
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Iscritto il: lun set 12, 2022 12:58 pm
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Boh, mi pare strano comunque. Se non aggiorna manco il numero della popolazione mondiale e gli scappano errori come il sangue dei gemelli di Roi, come può stravolgere il senso di lettura delle vignette fino a trasformare il fumetto in un manga?


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 Oggetto del messaggio: Re: #36/S - Il progetto Hicks
MessaggioInviato: lun set 26, 2022 5:45 pm 
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I casi sono due, esemplificati dall'errore di pagina 9/iv:

-L'errore è già nella sceneggiatura originale, e non se ne sono accorti nè il disegnatore nè lo sceneggiatore. Non se ne accorge nemmeno il curatore con il suo staff di incompetenti, e l'errore rimane. Un semplice scambio "nazista1 dice/nazista 2 risponde", in cui Mari inverte l'ordine dei nazisti. Oppure, chissà, manca un balloon nella vignetta 9/iii, con il biondo che dice tipo "Ma... Ma... Fritz è già entrato con il coltello..."

-L'errore non è già nella sceneggiatura originale; Recchioni decide di cambiare il contenuto del balloon di sinistra da un ipotetico "Che diamine avete fatto, idioti?!?"
con un più sintetico "Cosa?!", e la vignetta diventa manga. Recchioni, che ha deciso di cambiare le carte in tavola, diventa responsabile di un errore che rende uno scambio di battute surreale.

Non so quale sia stata la situazione, qui, ma in ogni caso la vignetta è sbagliata, e invece di parlarne loro in redazione, ne stiamo parlando qui io e te, e la prossima volta succede di nuovo.

P.S. Aggiungo: il sangue dei gemelli di Roi Recchioni l'aveva aggiustata, ma l'aveva aggiustata sbagliandola! Sul sito Bonelli c'è ancora la tavola sbagliata con ENTRAMBI i gemelli sanguinanti. Allora il curatore che fa? Dice "togliete il sangue da quel gemello lì, che non è lui che sanguina" e indica il GEMELLO SBAGLIATO!!!!
Questo è il suo modus curandi. Non c'è via d'uscita, quando la parola d'ordine è "approssimazione".

A questo proposito, mi ha stupito la totale (o così mi sembra) assenza di refusi in 160 pagine. In compenso, basta vedere le anteprime del prossimo Oldboy e se ne vedono DUE già nelle anteprime! Come on!

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Ultima modifica di Keanu Coen il lun set 26, 2022 8:00 pm, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: #36/S - Il progetto Hicks
MessaggioInviato: lun set 26, 2022 7:04 pm 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
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Keanu Coen ha scritto:
Non ha una visione d'insieme. EDIT.


Per favore, limita queste esternazioni, che non fanno bene al forum e nemmeno a te.

Magari sarà stato scritto di peggio senza che sia stato detto nulla, non lo so, ma sta di fatto che questa non è una zona franca in cui tutti possono dire quel che gira loro per la testa. Evitare, please.

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È la mia opinione, e la condivido.

Ciao,
Teo


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 Oggetto del messaggio: Re: #36/S - Il progetto Hicks
MessaggioInviato: lun set 26, 2022 7:18 pm 
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Mi esprimerò con il voto solo a fine lettura. Per ora sono giusto a metà e mi sembra una figata stratosferica!

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(F. Rabelais)


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 Oggetto del messaggio: Re: #36/S - Il progetto Hicks
MessaggioInviato: lun set 26, 2022 7:23 pm 
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Iscritto il: dom dic 29, 2019 12:06 pm
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Località: WENETO
rimatt ha scritto:
Keanu Coen ha scritto:
Non ha una visione d'insieme. EDIT.


Per favore, limita queste esternazioni, che non fanno bene al forum e nemmeno a te.

Magari sarà stato scritto di peggio senza che sia stato detto nulla, non lo so, ma sta di fatto che questa non è una zona franca in cui tutti possono dire quel che gira loro per la testa. Evitare, please.


Pardon, hai ragione, la stanchezza mi ha fatto perdere di casa. Appena sono davanti al computer rimedio al rimediabile. Grazie per la segnalazione, Rimatt.

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 Oggetto del messaggio: Re: #36/S - Il progetto Hicks
MessaggioInviato: lun set 26, 2022 7:44 pm 
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@keanu
Io come al sokito cito Jekill! con un Roi fantasmagorico, ma con dei buchi di trama e delle forzarure indimenticabili.


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-Capo, stai uscendo?
-No, sto entrando all'indietro camminando a ritroso.


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 Oggetto del messaggio: Re: #36/S - Il progetto Hicks
MessaggioInviato: mar set 27, 2022 9:17 am 
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non ho ancora finito l'albo (ho letto un centinaio di pagine), ma faccio alcune considerazioni generali:
- per Bilotta sono "canonici" i primi 69 albi, onestamente non mi da da fare, se le sue storie sono sempre di alto livello (come finora è stato) possono essere canonici pure solamente i primi 3
- la trama del PdM non avanza: non me ne importa nulla, ma soprattutto il "problema" più grande è che Bilotta ha già scritto l'inizio e la fine di questa saga che non era nata per essere una saga, ergo tutto quello che ci sta in mezzo è comunque un avanzamento della trama. Se chiudesse tutte le sottotrame arrivando a collegare inizio e fine, la saga sarebbe già finita da mo' e a quel punto per continuarla dovrebbe comunque scrivere altre storie in mezzo che sono quelle che abbiamo ogni anno sullo speciale. Allora preferisco leggermi queste già da subito.
- ogni anno abbiamo quanto di più vicino allo stile di Sclavi (e ogni anno vince sempre a mani basse come storia migliore, pure qui sul forum) quindi chissene se ci sono divagazioni varie ed eventuali, mi basta leggere ogni anno queste (neanche tanto) piccole perle. Come dico tutti gli anni, l'agonia è dover aspettare così tanto tempo tra una storia e l'altra. Peccato la cadenza non sia semestrale.

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Regola numero uno: I commenti non rispecchiano l'andamento dei voti.
Regola numero due: Il 6 è un voto contemporaneamente positivo, negativo e neutro.


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 Oggetto del messaggio: Re: #36/S - Il progetto Hicks
MessaggioInviato: mar set 27, 2022 12:42 pm 
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Per me è proprio il modus operandi non di Recchioni ma di tutti gli autori che lavorano per Bonelli, gli storyboard non li fanno proprio per risparmiare tempo, si buttano direttamente sulla vignetta definitiva e quando si accorgono dell'errore è troppo tardi e il balloon da leggere prima finisce a destra. Ma poi non gliene frega niente, loro sono convinti che basti metterli in ordine verticale.

Secondo me è un problema di tempo e comunicazione. Si accorciano i tempi, si riducono i compiti e inevitabilmente aumentano gli errori (tipo il gemello), al di là di quelli che loro non considerano neanche errori (i francesi e i giapponesi sì)


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 Oggetto del messaggio: Re: #36/S - Il progetto Hicks
MessaggioInviato: mar set 27, 2022 1:38 pm 
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Guriko ha scritto:
Per me è proprio il modus operandi non di Recchioni ma di tutti gli autori che lavorano per Bonelli, gli storyboard non li fanno proprio per risparmiare tempo, si buttano direttamente sulla vignetta definitiva e quando si accorgono dell'errore è troppo tardi e il balloon da leggere prima finisce a destra. Ma poi non gliene frega niente, loro sono convinti che basti metterli in ordine verticale.

Secondo me è un problema di tempo e comunicazione. Si accorciano i tempi, si riducono i compiti e inevitabilmente aumentano gli errori (tipo il gemello), al di là di quelli che loro non considerano neanche errori (i francesi e i giapponesi sì)


Non è esattamente così: semplicemente, ci sono alcuni autori che preferiscono gli storyboard (facevano così i due Bonelli, per esempio) e altri che preferiscono scrivere la sceneggiatura in modo più "descrittivo", senza ricorrere a immagini (Sclavi). Non credo nemmeno che utilizzare gli storyboard richieda più tempo, anzi, è probabile che in certi casi accorci i tempi di lavorazione (chi ha visto gli storyboard realizzati da Nolitta sa cosa intendo: schizzi realizzati in grande velocità). Si tratta di metodi di lavoro diversi, tutto qua.

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 Oggetto del messaggio: Re: #36/S - Il progetto Hicks
MessaggioInviato: mar set 27, 2022 2:07 pm 
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Lo storyboard deve farlo il disegnatore

Capace pure che lo sceneggiatore si sbagli e metta a destra il personaggio che parla prima, o che semplicemente non descriva bene la vignetta. Quando il testo scritto viene tradotto in disegno, l'artista deve rendersi conto dello spazio all'interno della vignetta, deve saperlo gestire e capire che se Dylan parla prima non può metterlo tutto spostato a destra a 40 km dal personaggio che parla dopo. Ragazzi questi sono errori gravi di comprensione del medium sequenziale, con tutto il bene che uno possa volere a SBE. C'è Ambrosini che spesso ti fa andare da destra a sinistra addirittura da una vignetta all'altra!


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 Oggetto del messaggio: Re: #36/S - Il progetto Hicks
MessaggioInviato: mar set 27, 2022 9:56 pm 
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Tornando un po' in topic sull'albo in sé

S
P
O
I
L
E
R


A grandi linee mi è piaciuto, ma senza particolari entusiasmi e con diverse cose che non mi hanno convinto.
Votato idealmente 7 perché la scrittura di Bilotta è comunque sopra la (asfittica :cry: ) media di altri autori ed alcune fasi delle lettura si sono rivelate parecchio avvincenti.

Eppure, nel complesso, è un Bilotta due spanne sotto la sua media... ma a sua parziale discolpa va detto che qui è stato piegato alla "causa" di RR e delle sue rivoluzioni siderali in atto, rinunciando ad un nuovo episodio (probabilmente sempre divagante) del PdM, per invece tributare il Sommo di un (presunto) trait d'union con quello che succederà sulla regolare tra pochi mesi, sempre a propositi di cicli, remake, etc.
Gira e rigira sempre là stamo, altro che "piccole rivoluzioni" (cit. editoriale). Quando non sanno cosa inventare, nella disorganizzazione imperante, rivangano dal passato per aggrovigliarsi attorno a cose a cui Sclavi non dava alcun peso, se non le derideva espressamente (v. concetto di continuity, passato dei personaggi, trame orizzontali, etc).
Rimestare nel noto/volutamente indefinito non provoca necessariamente moti rivoluzionari: in certi casi, come quelli siderali, si tratta solo di un percorso ellittico per tornare al punto di partenza. Più storditi di prima :roll:

Tornando all'albo, come dicevo prima è un Bilotta sotto le sue stesse righe: più interessato agli sviluppi della trama, al piacere di raccontare, che ad approfondire le psicosi dei personaggi o imbastire scene clou particolarmente drammatiche (a parte la fuga dalla Polonia).
E la trama procede a marce molto sostenute, va detto, ma poco fluide, con sbalzi improvvisi ed alquanto goffi... da farmi pensare che questo tipo di storia era stato in origine impostato per una doppia (o una tripla?) sulla regolare, come prequel apripista della "piccola rivoluzione" in atto e menzionata sopra. Nulla che c'entrasse più di tanto col PdM comunque, del quale sapremo qualche nuova se tutto va bene nel 2024, rinviando per l'ennesima volta gli sviluppi di tracce sparpagliate da oltre un decennio. E magari nello S#38 si parlerà del passato di Osmond o di quello di Miss Jenkins, così la sagra del gambero potrà procedere sempre più. A ritroso, lesso :dito:

[...]

Scendendo un po' nei dettagli, come tutti ho apprezzato la prima sezione dell'albo fino a p.70 e in generale anche il proseguo non è male, diciamo fino a p.130. Il problema è l'ultima trentina di pagine, banale, confusa, rattoppata con escamotage di livello abbastanza scadente senza arrivare a nulla di che. Un mezzo spreco detto in parole spicce, forse soffocato o penalizzato nella difformità last minute dal fatto che non era questo singolo albo l'ambito editoriale in cui dovevano prender scena le vicende (rivisitate) dei fratelli Hicks, sull'onda dei remake parziali dal #401 in avanti (v. saga666).

Senza entrare nel merito di posture, dx-sx, equivoci tra Mari e Bilotta, etc - l'hanno già fatto altri a profusione - tutte le scene action sono concepite male e realizzate peggio. Non è roba per Bilotta e si vede lontano 100 miglia. Forse era meglio bypassarle in liofilizzazione per dedicarsi ad altro.. ma anche qui temo ci sia lo zampone (zoppicante) delle richieste esplicite da parte del Sommo a cui Bilotta ha dovuto piegarsi.
Aggiungo solo che la fuga rompicollo in camionetta del nazista mi ha fatto pensare ad Indiana Jones, e chissà quante altre citazioni saranno state diffuse, per la gioja del Rrobertone nazional-pop-olare. :o

Una cosa mi sembra abbastanza squinternata in quell'ambito, anche ammettendo che si tratta di un'allucinazione mai vissuta: ma Dylan che razzo vuole da Bauer in quella sequenza (pp.16-18)? Ucciderlo no di certo altrimenti si sarebbe presentato armato. Denunciarlo ai suoi superiori neanche, perché i nazisti stessi stavano per condannare Bauer a morte. Chiedergli spiegoni illuminanti manco mi sembrerebbe, perché pare un Dylan già informato sulle magagne di Herr Doktor. Deportarlo in Inghilterra per curare una pustola sul naso di Churchill? Tralasciando le ipotesi di predica evangelista pre-esecuzione o cenetta post-partitina di poker, manca totalmente un presupposto di quello che scatena o in cui vuole immischiarsi lì Dylan.
E su questo purtroppo siamo sull'onda di molteplici letture recenti dylaniate dove non solo manca una logica in quello che i personaggi dicono, ma si grovierizza di falle anche quello che mettono in atto.

Buono il cinismo della madre in vitro tedesca (pp.32-33), ben dipinto il rapporto genial-fraterno tra Jakob ed Esau, che forse è la parte migliore del lotto. Non so quanto influiranno i paralleli biblici, ma alla fine sembra che gli orignali si riconciliarono, mentre qui non intravedo per ora una forma di "conflitto" tra i loro epigocloni. Non mi è piaciuto particolarmente il cameo di Mabel Carpenter - a metà tra ragazzetta babysitter ed invadente infermiera improvvisata - né il fatto che Vergerus sia rimasto per l'ennesima volta nell'ombra... di sé :(

Passiamo ai giorni nostri. Qui le cose si appiattiscono parecchio e si vede che la sceneggiatura originale è stata tagliata di brutto per accelerare i fattacci. Dello spirito da remake crepuscolare (#7 La Zona del Crepuscolo e #57 Ritorno al Crepuscolo) rimane davvero poco: farewell Inverary.
Questo perché a Bilotta interessa più la faccenda dei cloni visti nel #22 (Il Tunnel dell'Orrore) che la parte legata al noto villaggio scozzese - sto ancora aspettando di capire quando Bilotta oserà contestualizzare motivando quella sparata su Inverary traslocata nello Oxfordshire :x:

Questa parte è in parte carina ma zoppica parecchio.
Ho trovato eccessivamente ingombrante la presenza di Groucho, con una punta di rilievo solo sul cruciverba surreale (p.125), mentre va liquidata come pura pagliacciata grossolanamente aggratise (spero auto-parodica! :lol: ) la scena con i nosferatu più fessi del multiverso (pp.79-82)... e mi gioco l'anima del mio clone che quando uno dei vampiri parla di Groucho che l'ha raggirato spacciandosi per damigella vergine baffuta, il Sommo ha voluto piazzarci una meta-citazione di quando nel #22 lo stesso baffuto si spacciava per la figlia della Thatcher, allora premier UK.

Abbastanza penosa l'ennesima irruzione a sbafo in casa di Hicks, come poco interessanti le dinamiche con cui Opal.2 interagisce con Dylan. In pratica lo imbocca comodocomodo con tutte le info che gli servono, gli rivela tutto alla lettera stile libro aperto, lo porta di qua, lo consola di qua. Personaggio parecchio deludente e lanciato a marce sostenute perdendo appeal ambiguo o mysterioso, a differenza dell'originale (parola grossa, parlando di cloni) Opal.1 dal #57. La cosa peggiore, e torniamo alle abissali falle logiche od approssimazioni narrative da faciloneria per fessacchiotti, è che Opal.2 dichiara a nove colonne senza peli sulla lingua (p.149) che voleva espressamente scappare dal suo padre biologico, per liberarsi dalla sua figura... mentre poi Dylan la trova per la prima volta proprio presso il domicilio dello stesso Hicks-Bauer a fare non si capisce cosa, a piede liberissimo, al buio di notte vestita (p. 97)
Piacevole come excursus la caccia al clone rimembrante - guarda caso tutti riesumati dal DNA di mezzi maniaci, assassini o terroristi, anche se c' è da capire che danni possa fare un miliardario che si riscopre umile barista (pp.103-104) :oops: - ma siamo a livello di indagini che un Marzano qualsiasi potrebbe impostare, Bloch compreso: anche qui mi sembra un Bilotta un po' sprecato o fuori forma per colpire.

Rimane la parte finale con le ultime 30 pagine davvero scadenti.
In pratica è tutto un shougno nel shougno, con Dylan ipnotizzato da nonsisaquale controfigura di Jacob Hicks per farlo inebetire o sbarazzarsene - forse un parallelo con le ragioni che spinsero Esau Hicks a spedirlo ad Inverary nel #57, con Opal.1 esca/cavia - e tanto basti. Poca suggestione onirica, scenette di delirio con Mari al risparmio, tutto molto telefonato e placido, ambientato in un "non luogo" vuoto ed insignificante - senza porte, ma con ottima pavimentazione per lo yoga e cessi muniti di rasoi per non sfigurare di barbone (p.135.iii-iv). Soluzioncella puerile (basta attaccarsi ad un ricordo vissuto davvero, p.159), mentre si prova a stento anche a darsi un tono "impegnato" (v. cenni a temi come l'assenza di fede e sospensione di giudizio, p.144), ma qui si cilecca soprattutto nel darsi un appeal in quanto esala verbalmente Esau Hicks nel finale, a parte la tesina sui parassiti dei cadaveri: a conti fatti dice semplicemente (non fosse stato chiaro per le precedenti 150pp di sceneggiatura) che vuole popolare in mondo di cloni, eggraziarca' :tc: :!: :tc: :!: :tc:

Cliffanhger conclusivo tiepido come un caffè lasciato a dimenticarsi in un microonde : forse ne uscirà qualcosa da scongelare l'anno che viene, ma visti i precedenti mi viene da dubitare della circolarità di queste saghe nate per arenarsi prima di esser prese sul serio dai loro stessi editori. :?

Senza contare che, per quante pezze narrative, allucinazioni, mesmerismi, meta-pippe, multiversi, e reboottanate varie possano intavolare per provare a far quadrare le cose, rilanciando al rialzo in fessate...
... la timeline di questo episodio è macchiata DA UN GRAVE ERRORE se si vuole associarla a quella dei primi #69 numeri originari, visto quanto Bilotta ha totemizzato quell'albo, tipo spartiacque (maddeché :?: ).

Appena ho un po' di tempo vi spoilero (a ritroso :D ) di cosa si tratta... dopo che ho preso un cicchetto col Sig. Valdemar da qualche altrove prima di polverizzarsi.

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Io no capito, io no capito

(anta baka?! [...] kimochi warui)


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 Oggetto del messaggio: Re: #36/S - Il progetto Hicks
MessaggioInviato: mar set 27, 2022 11:50 pm 
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Iscritto il: mar ott 19, 2004 2:43 pm
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Insomma siamo al solito con lo speciale annuale. La saga non va avanti, si apre un altro capitolo ritornando indietro, si aggiungono nuove piste da seguire, tante tracce che non portano da nessuna parte. Ormai sono confuso e non ci capisco niente. E nonostante tutto questo resta il Dylan migliori dell'anno, per distacco aggiungo, e anche una delle letture migliori da prendere in edicola anche oltre Dylan.

Ero un po' stanco e pensavo di dividere l'albo in due giorni invece mi sono ritrovato alla fine in un lampo e ne avrei letto ancora. Tante citazioni e collegamenti con i primissimi numeri tutto fatto con furbizia senza pesare troppo.
Prima o poi arriverà tutto questo da qualche parte? Si chiederà una trama restituendo un senso al tutto? Se anche non fosse pazienza, il viaggio di questi speciali per me rimane bello, anzi quasi quasi vi dico che preferisco che non si arrivi da nessuna parte.

E per quest'anno credo di aver finito...si ritorna in edicola al prossimo speciale di Dylan Dog.

_________________
------------------------------------------------------------------------------------------
Un uomo ha bisogno di cinque cose:
una donna, un cavallo, una tenda, un fuoco,
e qualcosa per cui combattere.


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 Oggetto del messaggio: Re: #36/S - Il progetto Hicks
MessaggioInviato: mer set 28, 2022 12:53 am 
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Adesso vi svelo IL MACRO ERRORE cronologico citato prima, partendo in modo discorsivo:


Solomon Kane ha scritto:
Insomma siamo al solito con lo speciale annuale. La saga non va avanti, si apre un altro capitolo ritornando indietro...


Beh, questa volta può esser detto a discolpa (parziale) di Bilotta che questo S#36 non fa proprio parte della saga del Pianeta dei Morti, ed è normale che non vada avanti. Non compare il marchio, non compare quel contesto, etc. :wink:
E non ne fa parte, credo, perché questa backstory dei fratellastri Hicks va inclusa in seno ad un altro filone narrativo, che serve a Recchioni ad introdurre (tipo prequel) strumentalmente alcune dei risvolti narrativi per le novità che compariranno sulla regolare tra pochi mesi - quella che lui definisce "piccola rivoluzione" nell'edi(t)toriale. Forse un (lontano?) giorno anche queste cose si riallacceranno al PdM, ma considerando come già Bilotta non si raccapezzi su quella singola timeline tutta sua con divagazioni su divagazioni, dubito sinceramente che a breve troveremo qualcosa di coerente che riconduca questo prequel degli X-Bro al PdM.

Ecco... questo mi serve per ritornare a quanto anticipavo alla fine del mio post poco sopra :D

A quale caspita di timeline apparterrebbe questa storia :?: :?: :?:


    #Non al PdM in senso stretto per quanto detto/visto prima, altrimenti ci sarebbe pure il marchio in copertina;
    ##Non al DylanBarbone diGnaghimunito della saga post meteora, perché non si vede nulla a corredo;
    ###Non al Dylan senza sviluppi vintage degli OB altrimenti l'avrebbero pubblicato là, senza conseguenze/antefatti per la regolare, e senza cellulari, gmaps, etc.

Resta per esclusione la timeline a cui si aggrappa Bilotta stesso nelle sue dichiarazioni e negli intenti originari della sua voglia di "ri-scrittura" o rivisitazione dei capisaldi sclaviani, rielaborati in chiave organica, quando lo stesso Sclavi irrideva alla grassa il concetto di continuity, trame orizzontali, backstories dei protagonisti ricorrenti etc. Una missione controproducente, a mio vedere, oltre che meta-ossessiva nel calcare vecchi passi quando se ne erano intravisti di nuovi più interessanti (parlo dei primi volumi della saga del PdM, finiti nel vuoto, come filone narrativo)... ma tant'è... :roll:
Spoiler!
Non dimentichiamoci che candidamente lo stesso Sclavi ammise di aver creato per errore un'omonimia involontaria tra l'Hicks di Inverary e quello del General Hospital, rimediando anni dopo con l'invenzione del #57 dove il secondo dice di esser fratello adottivo del primo, e ricollegando le vicende con la spedizione di Opal+Dylan in Scozia :oops:


Però almeno documentarsi in modo corretto non sarebbe male, se si vogliono riprendere i parametri di Inverary, i cloni di Hicks, i tunnel di dinamitardi, etc... sostenendo (parole di Bilotta) che i primi 69 inediti albi della regolare costituiscono un "canone" e che bisogna partire da quei capisaldi per arrivare ai nuovi sviluppi che vedremo (a breve?).

Dove sarebbe l'intoppo quindi :?:
Sarebbe nel fatto che oltre a confondere un po' le carte a livello geografico (v. Inverary non scozzese) Bilotta anche a livello storico va un po' per aria nel pallone, aerostatico... destinato a forarsi al primo passaggio spinoso per afflosciarsi su se stesso. E per livello "storico" intendo un commisto di fasi Hi-Storiche con la majuscola, tra Hitler & co, sia storiche in senso di fatti crono-collegati agli albi di DD.

La cosa non è particolarmente complessa, come errore, ma abbastanza grave a mio vedere, facendo saltare gran parte dei costrutti in modo alquanto tragicomico :lol: :( .
Hitler diviene Führer tra 1934-35. Le persecuzioni legalizzate/militarizzate contro gli ebrei cominciano in quel periodo circa, in Germania come nei territori sottomessi dal Reich. Passa un po' di tempo, parlando nell'ottica di questo S#36 e finita la guerra i transfughi Grzybowsky adottano ad Inverary il clone del doc Bauer per dare un fratellino a Jabob, talento per l'ipnosi e futuro mesmerizzatore nel solco degli esperimenti di Vergerus.

Bien, tutto ciò va allegramente a puttanone zombie se si tiene conto di questo :o :o :o :o :o :o
Spoiler!
non serve molto tradurre... ma se volete spiego più sotto:

Immagine


In pratica Jacob Hicks compra la torre, studia i testi bruciacchiati di Vergerus e inizia i suoi esperimenti ben prima dell'epoca del Terzo Reich. Comincia a metter la mani su Terrence Carpenter, il padre di Mabel, la sua prima cavia/paziente in procinto di morire, iniettandogli il famoso siero NEL 1928.
E quando comincia questa terapia di mesmerizzazione sembra avere 50 anni suonati come minimo; nato nel secolo prima, epoca Vittoriana. Altro che il ragazzino che vediamo diventare fratellastro di Bauer-reincarnato-Esau Hicks tra i prati di Inverary, in epoca postbellica, minimo anno 1950 (quando vediamo quest'ultimo in fasce neonato, a p.32, la sua madre biologica tedesca salariata dice che sta per finire la guerra).

Adesso, se vogliono imbastire una quinta/sesta/settima ulteriore timeline a me sta anche bene, perché è chiaro che non sanno dove andare a parare per darsi un meta-senso alle prossime cialtronate in arrivo...
...ma non mi venissero a dire che i primi numeri sono puro Vangelo, che fino al #69 esiste l'unica verità rivelata cui ispirarsi in riallacciamento genuino, perché qui siamo all'Apocrifontana di Pernacchie :P :P :P

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