Cravenroad7

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#430 - Abissi boreali
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Mediocre (5) 21%  21%  [ 7 ]
Accettabile (6) 15%  15%  [ 5 ]
Buono (7-8) 18%  18%  [ 6 ]
Ottimo (9-10) 24%  24%  [ 8 ]
Voti totali : 34
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 Oggetto del messaggio: #430 - Abissi boreali
MessaggioInviato: mer giu 22, 2022 3:36 pm 
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Iscritto il: mar ott 19, 2004 2:43 pm
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DYLAN DOG INDAGA SU UN MISTERO CHE AFFONDA LE RADICI NELL’ANCESTRALE STORIA DI UN DIO ALLE PRESE CON IL CONCETTO DEL NULLA...


Immagine




DYLAN DOG
N° : 430
ABISSI BOREALI


Soggetto: Ambrosini Carlo
Sceneggiatura: Ambrosini Carlo
Disegni: Ambrosini Carlo
Copertina: Cestaro Raul, Cestaro Gianluca


Che cosa lega Floor, cantante di una band musicale, bella, carismatica e imperiosa come una Dea Nordica, al ritrovamento di un’antica tomba piena di iscrizioni runiche celata nelle profondità della steppa finlandese?



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Per rendere il topic più consultabile da chi volesse avere pareri in anteprima, tutti i commenti relativi all'attesa dell'albo, fatti prima di avere comprato e letto l'albo, andranno spostati nei topic dell'area ANTICIPAZIONI in modo che, almeno le prime pagine, siano una serie abbastanza pulita di commenti.

Se qualcuno continua qua non è grave, ma sappia che dopo qualche tempo i suoi post saranno spostati senza preavviso.

Inoltre si ricorda a tutti di segnalare gli SPOILER, ove presenti.


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 Oggetto del messaggio: Re: #430 - Abissi boreali
MessaggioInviato: ven lug 01, 2022 10:32 pm 
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Iscritto il: dom dic 29, 2019 12:06 pm
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Località: WENETO
Difficile dire qualcosa di nuovo su Ambrosini.

La lettura di questo albo mi ha fatto nascere due pensieri. Il primo: mi sono immedesimato nell'autore, e ho pensato a quanto dev'essere bello avere la possibilità di poter scrivere e poi disegnare storie così sentite, così personali, così astratte.

Il secondo: darei qualsiasi cosa per poter leggere qualcosa del Conte svincolato dalle dinamiche della serialità Bonelli. Sono contentissimo che si dedichi a Dylan, ma ho pensato per la prima volta a come potesse essere una storia come questa senza, faccio per dire, il limite delle 98 pagine, o delle dinamiche dylaniane tipo donna del mese/battute di Groucho.

E, per la prima volta in assoluto, ho pensato a quanto sarebbe bello un albo doppio di Ambrosini.

Da rileggere quanto prima: intanto, per non sapere né leggere né scrivere, ho votato ottimo.

I disegni sono quello che sono, genio e sregolatezza. Disegnato dall'Ambrosini di vent'anni fa, quest'albo sarebbe da incorniciare al muro. Ma in ogni caso, alla Bonelli le tavole gliele stampano uno schifo.

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"You should be ashamed of yourself".
"I am. 24/7".


Ultima modifica di Keanu Coen il sab lug 30, 2022 9:14 pm, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: #430 - Abissi boreali
MessaggioInviato: sab lug 02, 2022 10:52 am 
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Iscritto il: sab dic 28, 2013 7:16 pm
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Località: Noland
Votato ottimo (9), per me il miglior Ambrosini da Del tempo e di altre illusioni.
Anch'io come Keanu ho sempre sperato di leggere un albo doppio di quest'autore, fin dai tempi di Napoleone.
A proposito: storia che sarebbe stata adatta anche (o maggiormente?) all'albergatore ginevrino.
Affascinante e inquietante la storia delle tre culle, così come tutta la commistione tra mitologia (nordica), realtà, sogno, riflessione sul nulla.

Ai disegni un Ambrosini ormai sempre più espressionista, oscuro e caotico. Non ho apprezzato varie tavole e molti volti (né corpi, soprattutto di Dylan), ma costituendo un insieme inscindibile con i testi, lo accetto più che volentieri.


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 Oggetto del messaggio: Re: #430 - Abissi boreali
MessaggioInviato: sab lug 02, 2022 2:27 pm 
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Iscritto il: dom dic 29, 2019 12:06 pm
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Località: WENETO
Sarebbe stata perfetta per Napoleone, c'è anche una parte che ricorda l'albo "Le spoglie del guerriero".

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 Oggetto del messaggio: Re: #430 - Abissi boreali
MessaggioInviato: sab lug 02, 2022 3:49 pm 
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Iscritto il: sab dic 28, 2013 7:16 pm
Messaggi: 2523
Località: Noland
L'ultima avventura (sperando non sia davvero l'ultima) di Napoleone, quella uscita su Le Storie, era una tripla, però non con Ambrosini autore unico.
A me quest'albo sul subito aveva fatto pensare a La sentinella, ma più che altro per l'atmosfera nordico-vichinga.


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 Oggetto del messaggio: Re: #430 - Abissi boreali
MessaggioInviato: dom lug 03, 2022 5:26 pm 
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Iscritto il: dom apr 23, 2017 5:36 pm
Messaggi: 869
Votato ottimo anche io.

E' una lettura piacevolissima e scorrevole, le componenti mitologiche e filosofiche non appesantiscono assolutamente la lettura. Non è una di quelle storie criptiche del conte, anzi questa volta credo di averci sguazzato a meraviglia.
Leggere della "fugace apparizione degli esseri fra l'infinita vastità del nulla" e che "le cose sopraggiungono da un nulla del passato e finiscono nell'ancor nulla del futuro" mi hanno evocato un misto di nostalgia e rassicurazione che mi ha fatto venire la pelle d'oca.

Dylan in versione "spettatore degli eventi" (al punto da non sapere neppure di aver passato la notte con una donzella :mrgreen: ) e Groucho poco presente ma efficace, la gag con i musicisti mi ha divertito. :g:


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 Oggetto del messaggio: Re: #430 - Abissi boreali
MessaggioInviato: lun lug 04, 2022 11:46 am 
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Iscritto il: ven nov 30, 2012 9:57 pm
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Quindi confermate, almeno voi primi a commentare, che Ambrosini non delude in quanto trama!
Mi vien quasi voglia di comprare l'albo o, quantomeno, di recarmi in biblioteca per leggerlo


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 Oggetto del messaggio: Re: #430 - Abissi boreali
MessaggioInviato: lun lug 04, 2022 2:58 pm 
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Iscritto il: mer set 30, 2015 1:02 pm
Messaggi: 1479
Ittosan ha scritto:
Quindi confermate, almeno voi primi a commentare, che Ambrosini non delude in quanto trama!
Mi vien quasi voglia di comprare l'albo o, quantomeno, di recarmi in biblioteca per leggerlo

dal punto di vista puramente narrativo i viaggi ambrosiniani sono sempre piacevolmente affascinanti e quest'ultima prova non fa eccezione, anzi si legge con grande interesse; invece sotto l'aspetto grafico ho la sensazione che la graduale virata verso la sponda espressionista stia cedendo troppo spazio a un tratto confuso e forse frettoloso, insomma dacché il Conte era uno dei miei disegnatori preferiti oramai non provo più gran gusto a soffermarmi sulle sue vignette, e me ne dolgo.


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 Oggetto del messaggio: Re: #430 - Abissi boreali
MessaggioInviato: lun lug 04, 2022 6:22 pm 
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Iscritto il: sab giu 19, 2010 5:51 pm
Messaggi: 2843
Immagine

abissi boreali
sondaggio emblematico, ambrosini divide, c'è chi la sta odiando, chi invece la ama, io sto nel mezzo questa volta
per me come storia è molto inferiore a "del tempo e di altre illusioni", ma molto superiore a "la stanza del guerriero"
sul livello delle varie "incubi imperfetti", "i padroni del nulla", "il male infinito": albo ostico, difficile, ma piacente
i disegni vanno di pari passo ai testi, in qualche passaggio si fa fatica a capire cosa si sta leggendo (gli zombi?)
ma ci sono altre tavole molto più curate: pag.12, il flashback parricida, pag.56, pag.66 e le sovraimpressioni di pag.72
anche se non apprezzo per nulla il genere musicale, ho finito per subire il fascino delle atmosfere metal nordiche
storia glaciale come "il prezzo della morte", che non centra niente (quello, sì, era un capolavoro senza se o ma)
mi è piaciuto anche l'elemento fantarcheologico, con le bambine mummie viventi (ma che vor dì? boh, però è bello)
dylan c'è e non c'è, ma è più dylan questo di quello che si è visto spesso negli ultimi anni, ça va sans dire
copertina semplice però anch'essa emblematica, enigmatica ma anche ironica, insomma puro ambrosini

voto 8-


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 Oggetto del messaggio: Re: #430 - Abissi boreali
MessaggioInviato: mar lug 05, 2022 12:14 pm 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
Messaggi: 12535
Località: Verona
Ho letto l'albo ieri e come sempre (con Ambrosini) me lo sono goduto. Stavolta Ambro mi è sembrato meno criptico di altre volte: non tutto è spiegato e immediatamente comprensibile ma, se si guarda allo sviluppo della trama, lo svolgimento è piuttosto lineare e non ci sono inciampi. I passaggi enigmatici non mancano, ma sono all'interno di una cornice abbordabile, direi alla portata. La sceneggiatura è come sempre stimolante, non banale, ma al tempo stesso perfettamente in grado di intrattenere (cosa per me fondamentale, ormai lo sapete) per quella mezz'oretta necessaria per arrivare alla parola fine senza sbadigli né momenti di noia, ma anzi col cervello sempre attivo. Un piacevolissimo Ambrosini standard, insomma.

Discorso più delicato per quanto riguarda i disegni. A me Ambrosini piace, il suo tratto mi è familiare e lo rivedo sempre volentieri, però certe vignette sono giusto degli abbozzi mal rifiniti. Non si può neanche tirare in ballo l'espressionismo, è che proprio Ambro sembra non aver più voglia di rifinire i suoi disegni. Credo che se un esordiente si presentasse alla Bonelli con delle tavole così gli sarebbe detto di lavorarci un po' su e di tornare dopo averle completate. Conte, qui ti si vuole bene e ti si perdona se tiri un po' via, anzi, ti si legge volentieri anche così, però per favore, in futuro metti qualche rifinitura in più nelle tue tavole e saremo tutti più contenti. Credo. Se la scelta è fra prendere o lasciare io prendo, tutta la vita, ma prenderei con più gusto se Ambrosini tornasse a disegnare come qualche annetto fa, ecco.

In sintesi, un albo decisamente da comprare.

_________________
È la mia opinione, e la condivido.

Ciao,
Teo


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 Oggetto del messaggio: Re: #430 - Abissi boreali
MessaggioInviato: mar lug 05, 2022 3:58 pm 
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Iscritto il: gio lug 28, 2005 10:13 am
Messaggi: 2686
Arrivo qua con gli occhi pieni di brutto e abomini e scopro che l'albo è piaciuto a tutti :mrgreen:
Disegni osceni, dismorfismi facciali, corpi contorti dai tratti svogliati.
Storia che ha davvero un senso? Me ne sorprendo sinceramente.


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 Oggetto del messaggio: Re: #430 - Abissi boreali
MessaggioInviato: mer lug 06, 2022 1:23 pm 
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Iscritto il: ven apr 24, 2009 8:22 am
Messaggi: 1511
Località: cremona
assolo del conte:
https://www.youtube.com/watch?v=rrkeBQ1VR0A

_________________
ma se dal 2023 diventassi io il nuovo curatore di dyd?

IO SONO RKC E SONO FATTO DELLA STESSA MATERIA DI CUI SONO FATTI GLI INCUBI.......
IT BEGINS......08/09/2012

http://it.wikipedia.org/wiki/Sacello


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 Oggetto del messaggio: Re: #430 - Abissi boreali
MessaggioInviato: gio lug 07, 2022 9:39 pm 
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Iscritto il: dom ago 24, 2008 9:27 pm
Messaggi: 741
"Abissi Boreali" ha come punto debole i disegni abbozzati, con primi piani fatti troppo frettolosamente e che non fanno onore a tavole precedenti dell'ormai settantenne Ambrosini. La storia è come sempre curiosa, quasi più napoleonica che dylandoghiana. Dylan confuso, spaesato in balia degli eventi, quasi marginale, e in questo concordo con chi vorrebbe storie di Ambrosini esterne allo schema Dylan Dog. Il canovaccio viene però rispettato, con personaggi credibili, in particolar modo le tre sorelle. Meno la giornalista. Divertentissimo il siparietto con Groucho pestato dai musicisti. Non la migliore del Carlo, ma una buona storia.
Discreta la copertina.


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 Oggetto del messaggio: Re: #430 - Abissi boreali
MessaggioInviato: ven lug 08, 2022 4:40 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
Messaggi: 6855
Località: Inverary 2.0
Tiepido, molto tiepido... andante moderato, con qualche guizzo non particolarmente vivace, né significativo. Una buona storia che non stona, ma poco altro :| .

Per onestà deontologica rispetto ai miei trascorsi, se dovessi d'entusiasmo accodante votare 9 una cosa del genere, dovrei mettere 13 a Cronodramma, o 11 a Del Tempo ed altre illusioni, su cui comunque avanzai diverse riserve all'epoca, ed all' 8 chirografico non arrivarano.
Votato 7 - alla fine, per quanto con Ornigotti ai disegni forse mezzo voto in più si poteva rimediare.

Di sicuro è meno leggera ed ironica delle Spoglie del Guerriero, e meno pretenziosa dell'irritevole Incubi Imperfetti, ma a Conti fatti (e rifatti, sulle stesse solfe) non mi ha impressionato granché, e di sicuro la vedo un mezzo gradino sotto altre prove recenti, mancando quasi del tutto a livello di "dramma ambrosiniano" il tragico (che era presente come nodo delle vicende divine di Vulcano&co in Del Tempo ed...) o il comico-farsesco (come in quelle di Pulcinella, Tiepolo e lo Scurnacchiato de I Padroni del Nulla).

Anche metter lo Spoiler mi trova un po' spiazzato, perché di fatto sempre là stamo, e rivelazioni da decifrare ce ne sono poche... rune comprese:


ᛢ ᚠ ᛜ ᛁ ᚳ ᛊ ᚱ



Comincio dalla parte meno convincente, che sono i disegni :cry: .
Ne avete già parlato abbondantemente voi qui o altri altrove, per cui non aggiungerò granché. In linea di massima come diceva Rimatt, se un novello esordiente si permettesse di consegnare tavole del genere in redazione SBE sarebbe preso a pernacchie fino alla piena dei Navigli. Non mi sembra che questo lassismo permissivista nei confronti del Conte giovi alla sua immagine professionale, a cui viene concesso tutto solo per l'inprinting garantista di una firma più che storicizzata - allora il Tempo conta, o no Carlé? O sono gli allori che profumano di più sotto conserva, nel Tempo?
La storiella dello stile "espressionista" ormai mi sa più di supercazzola d'artista outré che vuole alibizzare la propria malavoglia d'impegnarsi hh24 con dedizione, a 70 anni e passa(to) suonati. Il Tempo, che brutta bestia, eh... :roll:

Ho faticato spesso a distinguere il viso di Kristen (la giornalista) da un origami stilizzato.
Anche Floor al concerto non brilla molto, squadrata in modo robotico-marionettistico. Malaccio i primi piani di Dylan in 2 casi su 3; male tutte le scene di pirocinesi in cui Lempi evoca le fiamme (pp.19, 48-49, 55); anche peggio quelle concitate di mischia/fuga dai guerrieri norreni. Al limite dell'indecenza l'espressione di un dio come Ghorm (figlio di Pdor e cugino di Kmer? :mrgreen: ) a p.76, p.51 per intero, e tutta la sequenza pp.93-95.
Ah, e tanto perché il Tempo insegna i corsi&ricorsi storici (di riparazione: G.B. Vico docet, o no ari-Carlé?) anche quando si tratta di anacronismi ripetuti, pure qui il Conte ricorre agli elmi da guerra con tanto di corna, che sono un falso storico clamorosissimo per quanto riguarda i vichingi come già detto altrove... o altroquandove :dito: .

[...]

Parlando della storia in sé, questa volta mi trovo facilitato ad una panoramica in sintesi... e detto da me è tutto un "non dire" :oops: .

A differenza di altre recenti storie del Conte (v. Vulcano e Pulcinella sopra) non trovo ci siano particolari motivi cultural da approfondire o sviscerare. Anche di interpretazioni possibili ne vedo pochissime, come materia di discussione, per cui wall of text esegetici non ce ne saranno di mio pugn-ace inchiostro.
E forse questo un po' mi delude considerando chi sia l'autore, nella linearità tiepida, molto tiepida (ari-vedi sopra) di tutto l'albo, che scorre velocemente senza incidere o invogliare a soffermarsi su qualcosa, specialmente a livello di sceneggiatura coi suoi snodi tematici o narrativi. Non pretendevo necessariamente labirinti di cripticosità, ma qui la materia prima mi pare alquanto impoverita, ben sotto la media di Ambrosini, che soltanto nelle Spoglie del Guerriero si è assestato su questa falsariga, ma lì era giustificato dall'andazzo scanzonato e allegramente vivace della storia 8-) .

Parlando della sceneggiatura, in pratica ci sono tre assi/frame narrativi o poco più, molto distinti tra loro e poco avvincenti nel provare ad intrecciarsi tra loro:

    #Dylan a Londra interagisce a modo suo (v. dormita platonico-onirica) con Floor e Kristen.
    ##Dylan si sdoppia nella lande lapponi per non combinare nulla con Lempi&co, mentre si risvegliano i guerrieri.
    ###Reunion familiare delle 3 sorelle con la Granmadre in una RSA di Tampere, mentre si aprono i sigilli delle mini-mummie.


Un po' pochino per l'ispirazione di una storia che dovrebbe toccare ben altre corde e divincolarsi da altri nodi...
... invece ad Ambrosini, come da oltre un decennio a questa parte, in modo quasi ossessivo-compulsivo, importa solo sermonizzare sull'assunto pseudo-filosofico-quantistico che il Tempo non esiste, e bisogna liberarsi dalle sue angosce (p.74), eternandosi nell'Assoluto Essere-Essente, come verità immortale, marginalizzando il Nulla, che deve di conseguenza sembrare soltanto un'illusione escogitata dai bipedi per giustificare gli intervalli nel tempo e nell'esistenza stessa, tra passato<-> presente, vita <-> morte, etc. Inutile dire che non condivido epistemologicamente quest'approccio esistenzialista ficcato in ogni dove fino alla nausea (adieu Sartre :mad: )... ma meglio relativizzare andando avanti senza rasojate occamistiche.

Qui utilizza delle divinità nordiche per arrivare (again) a cotale postulato mantrizzato, ma penso potesse sfruttare meglio il loro appeal arcano e anche la mitologia nordica a corredo, che non suggestiona nell'effetto complessivo della storia... un esercito di scheletri cornuti, d'altronde, si trova anche in un vecchio videogame hack&slash anni '90 d' ambientazione fantasy :P .
Contrariamente a quanto detto dalla maggioranza, non mi sembra neanche una storia particolarmente indicata per Napoleone, data la mancanza di freddezza noir, o la totale passività stordita del(lo pseudo) protagonista. Insomma, un portiere d'albergo di Ginevra in certe cose non ricade, in assenza di eventi, mentre lobotomizza coleotteri :g:

Fin troppo chiaro e chiarificatore lo spiegone di Lagertha, che non nasconde sorprese particolari né avvia svolte alla trama con qualsivoglia tot di pathos: in pratica il resoconto della vecchiarda porta passivamente alla dissolvenza "eternizzata" di lei con triplice prole semidivina a rimorchio. Amen. Nessuno può farci nulla e nessuno ne prende atto in modo consapevole, manco le figlie. Non ho capito poi se Pyeter (da come lui parla, p.91) sia un riesumato storico o un ulteriore amante mortal-contemporaneo di Lagertha, anche perché quello che la ingravidò in tempi runici ci perse letteralmente la testa (p.69) :tc: .

Tra i punti positivi, ci metto la vendetta al flambé di Lempi-bimba contro il padre aspirante uxoricida - notare a p.47.iv come somigli parecchio al demone Arlecchino senza maschera. Anche la faccenda rituale dei sarcofagi con le mini-mummie semoventi poteva esser un buono spunto, se sfruttato meglio. Carino il siparietto dei turisti italioti con tanto d'ingegner spoetizzante davanti allo spettacolo dell'aurora boreale. Groucho si difende con garbo e viene giustamente menato; Dylan non spara sentenze, anche perché più passivo ed ininfluente di così... vorrei pure vedere se aveva qualcosa su cui emettere verbo... :?
Ma il Verbo, coi suoi Tempi e Modi, forse non è una cosa da Conti, ma solo per Principi...

In principio era il Verbo... o no Carlè?
Poi venne il Sostantivo, ed altre amenità, ma solo verso l'Avverbio si rasentò il Nulla. :o

_________________
Io no capito, io no capito

(anta baka?! [...] kimochi warui)


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 Oggetto del messaggio: Re: #430 - Abissi boreali
MessaggioInviato: sab lug 09, 2022 5:07 pm 
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Iscritto il: mer ott 30, 2013 9:02 pm
Messaggi: 4122
Località: Macondo
Ancora una volta, mi trovo costretto a quotare i commenti di Kramer e rimatt circa il mio personale gradimento dell'albo. Hanno perfettamente espresso quelli che considero i punti di forza e le debolezze dell'albo.

_________________
Di solito ho da far cose più serie, costruir su macerie o mantenermi vivo.


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