Cravenroad7

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#428 - Dove i sogni vanno a morire
Insufficiente (1-4) 48%  48%  [ 14 ]
Mediocre (5) 21%  21%  [ 6 ]
Accettabile (6) 14%  14%  [ 4 ]
Buono (7-8) 7%  7%  [ 2 ]
Ottimo (9-10) 10%  10%  [ 3 ]
Voti totali : 29
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 Oggetto del messaggio: Re: #428 - Dove i sogni vanno a morire
MessaggioInviato: mar mag 03, 2022 11:44 am 
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Iscritto il: mar ott 28, 2014 11:21 am
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alemans123 ha scritto:
Un albo pessimo.... ma proprio pessimo. E' dire che l'idea è anche carina se solo si fosse sviluppata un pò di più... l'idea di mettere su carta il processo per cui una storia viene inventata/modificata con tutti i dubbi che ne possono conseguire è molto carina.


Ma anche no imho!! :mrgreen: :cry:

Se mi interessassero certe cose comprerei libri e saggi non un fumetto dell'"horrore" (ahahhahaha :roll: )

Siamo alla derita totale.... :(


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 Oggetto del messaggio: Re: #428 - Dove i sogni vanno a morire
MessaggioInviato: mar mag 03, 2022 4:04 pm 
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Iscritto il: dom dic 29, 2019 12:06 pm
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Ormai Dylan Dog ha un'altra sottocategoria: storie brutte, in cui il plot twist finale è "le abbiamo fatte brutte apposta, è questo il bello, non l'avevate capito???"

Pensate quando Dylan costerà 5 euro, a breve, e ti esce questa storia qua a diecimila lire del vecchio (me)conio...

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 Oggetto del messaggio: Re: #428 - Dove i sogni vanno a morire
MessaggioInviato: mar mag 03, 2022 6:40 pm 
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Il solito perculamento metanarrativo del Sommo. Che livelli infimi.


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 Oggetto del messaggio: Re: #428 - Dove i sogni vanno a morire
MessaggioInviato: mar mag 03, 2022 8:29 pm 
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Ritiro in parte quello che ho detto sulla copertina: a guardarla meglio, oltre alla buona combinazione dei colori, anche qui c'è poco da salvare :(
Uno dei pezzi forti di Genovesi sono le figure geometricamente impossibili, con le loro spigolosità sempre più complesse ed arcane... ed i Cestaros che fanno? Blobbano lo sfondo chammanco in Tripophobia, e opacizzano in modo sfocato la pseudo navicella-poligonal-spaziale fino all'anonimato, per rendere protagonista invece il mezzo meccanico subacqueo che non presenta nulla di significativo né onirico! Come sempre scarsi nell'iconicità e nel concept della copertina... :(

Quanto alla storia, salvo solo la faccenda del cimitero oceanico di satelliti e poco altro - v. richiami a fanta-albi citati sopra. Sono in parte d'accordo con Alemans :wink: sul discorso delle decisioni (tipo bivio) che ritornano indietro a livello narrativo. Non lo vedo così male come meta-spunto di riscrittura - meglio per un CF forse? v. Di Gregorio che riscrive Calvino, riuscito all' 80% - ma alla fine tutto ciò prova a nascondere la povertà del resto, che tracima nel patetico in chiusura (la scatoletta concettuale, Dylan corriere spara-fulmini, etc)... ciliegiando sulla cima della torta avariata la vicenda sdolcinata fino all'inverosimile del rapporto del cccccegno Elon/Eleazar con la tizia del sanatorio.

Inverosimile anche a livello di rappresentazione, perché lui invecchia da pischello a uomo oltre la mezza età (pp.69-71), mentre lei rimane praticamente la stessa. Potere logorante anti-radicali liberi delle troppe idee in testa :?: O creme anti-rughe superiori a qualsiasi genialità della pata-metafisica post-quantica :?:

Keanu Coen ha scritto:
Ormai Dylan Dog ha un'altra sottocategoria: storie brutte, in cui il plot twist finale è "le abbiamo fatte brutte apposta, è questo il bello, non l'avevate capito???"


Così avranno sempre la meta-scusa paraculante di dire "tanto è una storiella inventata dalla pivella Eva, per farvi vedere quanto siete prevenuti e cattivoni nel criticar&obiettare contro il nostro operato, operante idee in riciclo del riciclo, sulla base dei vostri totem pre-100!" (v. tavola finale)

Ormai abbiamo sfondato la terza palla, dopo la quarta parete :x: .
Siamo alla meta-critica preventiva. Per rimuginare rogna gnegnegné contro il lettore critico e metter le mani avanti sulle difficoltà iperuranie del mestiere (di autore medio-cre-mente poverello di DD).

Si dice che il compiacimento nella meta-scrittura che riflette su se stessa, auto-smanettandosi, sia una forma di onanismo creativo. Ma per l'esito acidulamente cringe e la carenza dichiarata di mezzi qui si rasenta una forma di piacere tafazziano post-evirazione :?

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Io no capito, io no capito

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 Oggetto del messaggio: Re: #428 - Dove i sogni vanno a morire
MessaggioInviato: mer mag 04, 2022 9:00 am 
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Iscritto il: gio lug 28, 2005 10:13 am
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Comunque Wolkoff, non è la prima volta che Dylan indossa i jeans senza mutande, è un grande classico :cry:
Dev'essere di una comodità tale, da perseverare nell'abitudine.


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 Oggetto del messaggio: Re: #428 - Dove i sogni vanno a morire
MessaggioInviato: mer mag 04, 2022 12:45 pm 
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difficilmente voto insufficiente ma in questo caso mi è parso impossibile evitarlo, stilo un elenco delle cose che non mi sono piaciute:
- Dylan Dog è l'indagatore dell'incubo: qui l'unico incubo sono i cuoricini sugli occhi;
- La mancanza di idee talvolta genera intrecci che casualmente rivelano avere un disegno più o meno chiaro, talvolta rivelatorio e di rado geniale, ma non è questo il caso: la risoluzione finale di questo barcamenarsi a fatica da una tavola all'altra è talmente inoffensiva e fuori luogo che evito pure di aprirci uno spoiler, preferisco tacerne;
- la metanarrazione a tutti i costi le toglie valore;
- I Cestaro non mi hanno mai convinto come copertinisti e questa è la loro prova meno riuscita (anche se temo che la prossima possa competere per il primato)

Belle le figure impossibili, ma solo quelle.
Titolo suggerito: dove muoiono le idee.


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 Oggetto del messaggio: Re: #428 - Dove i sogni vanno a morire
MessaggioInviato: gio mag 05, 2022 12:40 pm 
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Ci tornerò su con più calma, ma... sorpresa, sorpresa!

Quest'albo mi è piaciuto, e neanche poco!

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È la mia opinione, e la condivido.

Ciao,
Teo


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 Oggetto del messaggio: Re: #428 - Dove i sogni vanno a morire
MessaggioInviato: gio mag 05, 2022 1:26 pm 
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bertuccia ha scritto:
Comunque Wolkoff, non è la prima volta che Dylan indossa i jeans senza mutande, è un grande classico :cry:
Dev'essere di una comodità tale, da perseverare nell'abitudine.


Infatti parlavo di tendenza all'evirazione poco prima, non solo per scarsità d'idee feconde.
Daje chetiridaje ormai l'organo che protrude nuovi concetti sarà diventato insensibile alla sua non-funzionalità se costretto al solito paio di frusti concetti jeansici.

Nec mutatis mutandis, castratus manes :tc:

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 Oggetto del messaggio: Re: #428 - Dove i sogni vanno a morire
MessaggioInviato: gio mag 05, 2022 5:15 pm 
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rimatt ha scritto:
Ci tornerò su con più calma, ma... sorpesa, sorpresa!

Quest'albo mi è piaciuto, e neanche poco!

Aspettiamo con impazienza! :D :wink:

P.S. Io l'ho preso ma non ancora letto!

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Temo di essere frainteso. Forse ho raggiunto il mio obiettivo.
http://luogosegreto.myblog.it/


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 Oggetto del messaggio: Re: #428 - Dove i sogni vanno a morire
MessaggioInviato: ven mag 06, 2022 8:06 am 
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Iscritto il: mer set 30, 2015 1:02 pm
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rimatt ha scritto:
Ci tornerò su con più calma, ma... sorpesa, sorpresa!

Quest'albo mi è piaciuto, e neanche poco!

giuro che la curiosità di sapere cosa ti abbia colpito è tanta tanta.
io non votavo insufficiente da un'affezionata clientela :mrgreen:


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 Oggetto del messaggio: Re: #428 - Dove i sogni vanno a morire
MessaggioInviato: ven mag 06, 2022 12:33 pm 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
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Mah, non è che ci sia stato qualcosa che mi ha colpito particolarmente, ma l'albo mi ha incuriosito e sono riuscito a "entrare" bene nella storia, cosa che non è affatto scontata.

Qualche minimo SPOILER.

Ho iniziato a leggere l'albo piuttosto tardi, con l'intenzione di fermarmi una volta arrivato a metà o giù di lì, e invece ho sacrificato un quarto d'ora circa di sonno per arrivare fino alla fine. E sono andato a dormire soddisfatto. La vicenda principale mi è parecchio garbata, e pure la cornice mi è parsa azzeccata e non pretestuosa. Non ho insomma avvertito la sensazione di pesantezza dell'ennesimo pippone meta, ma ho avvertito una certa ironia di fondo e la sensazione che il tutto avesse un senso, per una volta. Il finale – inteso come ultima vignetta – mi è piaciuto, così come l'idea grafica di raffigurare le idee come figure escheriane (che seguono cioè regole tutte loro). Sarà che il tutto è scritto decisamente bene?

Di recente, mi sono reso conto di come la buona scrittura spesso mi basti: mi trovo a trovare insopportabili albi che potrebbero essere anche ottimi a livello di soggetto ma che sono al tempo stesso scritti male (penso per esempio ad alcuni Samuel Stern, e mi spiace perché è una serie che mi suscita simpatia, o ad alcuni Zagor di Burattini), mentre mi bevo come un sorso di buon vino albi che raccontano la stessa storia trita e ritrita ma lo fanno bene (un Julia qualsiasi). Enna scrive bene, con dialoghi vivaci e scorrevoli e con una scansione convincente dei tempi narrativi.

A questo aggiungo l'ottimo lavoro di Genovese, che racconta come meglio non si potrebbe, è sempre estremamente leggibile e possiede un tratto dall'evidente qualità fumettistica (ha ragione Recchioni nel sottolinearlo). Pensate che sulla carta è un disegnatore che non mi piace più di tanto (il suo Dylan mi convince solo in parte), ma poi, albi alla mano, mi rendo conto che lavora in maniera impeccabile.

Insomma, per quanto mi riguarda sono pienamente soddisfatto.

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È la mia opinione, e la condivido.

Ciao,
Teo


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 Oggetto del messaggio: Re: #428 - Dove i sogni vanno a morire
MessaggioInviato: ven mag 06, 2022 1:10 pm 
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rimatt ha scritto:
Ho iniziato a leggere l'albo piuttosto tardi... invece ho sacrificato un quarto d'ora circa di sonno per arrivare fino alla fine. E sono andato a dormire soddisfatto [...] Sarà che il tutto è scritto decisamente bene?


:D Non sarà che avrà influito la stanchezza della giornata o la sovrapposizione di preamboli onirici nella percezione complessiva, assopendo lisergicamente la vigilanza dello spirito critico? :D

A parte gli scherzi, alla fine io sono l'unico prima di te ad aver dato un voto superiore al 5 a questa storia, non contando il solito bon(perdi)tempone che non appena si sblocca il sondaggio vota ottimo e insuifficiente a prescindere... perché ne ho apprezzato principalmente i disegni di Genovese ed alcuni passaggi. Pochi a dir il vero, e soprattutto finché Dylan non ha incontrato Eleazar e la faccenda della meta-riconsiderazione a ritroso poteva lasciar sperare qualche risvolto interessante nella storia in sé. Cosa che non è avvenuta, anzi...
Inoltre :

rimatt ha scritto:
Di recente, mi sono reso conto di come la buona scrittura spesso mi basti: mi trovo a trovare insopportabili albi che potrebbero essere anche ottimi a livello di soggetto ma che sono al tempo stesso scritti male


Questo non so quanto valga a tutte le latitudini della narrazione :( .
Se hai poco da raccontare in 94pp, pur disponendo della penna di un Céline o di un D.F. Wallace, alla fine vivi solo di digressioni e solfeggi, ben scritti per carità... ma non è la sostanza che cerco in un fumetto d'intrattenimento in cui il "racconto" in sé è ciò che desta l'input d'interesse, perlomeno iniziale, ben prima che la forma della sua esposizione. Mi sembra più una deformazione da consumatore di serie tv, dove il soggetto del singolo episodio spesso conta poco o nulla, rispetto al resto.

Nel caso di questo #428 Enna ha scritto dialoghi (parecchio) sopra la media corrente, attestando il suo talento - qui riconosciuto da tempo a più voci, me compreso - ma non credo basti. Anche gli spunti buoni di cui parlavo sopra (i meta-bivi, il cimitero spaziale oceanico, etc) si perdono subito per mancanza di sostanza. Chiaramente l'autore non sa dove andare a parare ad un certo punto della sua parabola metafisica (più adatta ad un Nathan Never o Ambrosini), e ricorre al mezzuccio dell'idealismo romanzato per farci brillare gli occhioni con la storiella della tizia nel sanatorio, rimembrata da distanze ipercosmiche in rimpianto. Glicemia a palla e delusione a manetta :?
Anche l'appeal astratto della presunta intelligenza cccegnale di Eleazar si perde in un nulla di fatto, lambiccato di figure geometriche impossibili, che non vogliono dir alcunché finché non vengono recluse in una scatoletta. Poco fascino, zero risvolti :? .

La cosa peggiore è che tutto questo, come detto altrove qui nel forum, viene subordinato (o sacrificato?) alla finalità strumentale dell'intero albo, in pieno mood Recchioniano rosicante...
... che consiste nella priorità di meta-criticare ostilmente il lettore e le sue aspettative in pieno paraculaggio-maniavantistico, ammettendo, neanche tanto fra le righe, che ormai le idee scarseggiano ed altri sono arrivati prima ad accaparrarsele (p.97 ii-iii). Ironicamente, a parte la fiducia immotivata nel riciclo delle idee cestinate, sembra il canto (avvelenato) del cigno che si auto-inabissa a fine gestione RR, in chiusura di contratto, togliendosi qualche sassolino dal becco starnazzante che nonsapiùchepesciprendere (in faccia?).

Io alla fine gli ho dato la sufficienza, ma posso capire chi è stato meno generoso :wink: .
Volendo però comprendere chi gli assegna dal 7 in su, penso che dovrò ricorrere ad un percorso molto più arduo per rimanere in equilibrio...

Spoiler!
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 Oggetto del messaggio: Re: #428 - Dove i sogni vanno a morire
MessaggioInviato: ven mag 06, 2022 4:22 pm 
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Iscritto il: mar ott 29, 2013 11:04 pm
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Non si può dire che l'albo sia scritto male o noioso da leggere, anzi. Il problema è un altro: questo è Dylan Dog? Secondo me no. Questo è Nathan Never, Agenzia Alfa, un soggetto da albo singolo su Le Storie (prima della loro conversione a raccolta di ristampe). Siamo alle solite insomma. Una collana snaturata da storie fuori contesto, introspettive, metafumettistiche... anche basta! E' davanti a storie così che poi mi girano le palle a leggere gli editoriali imploranti di non si sa cosa.


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 Oggetto del messaggio: Re: #428 - Dove i sogni vanno a morire
MessaggioInviato: ven mag 06, 2022 8:38 pm 
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Iscritto il: dom dic 02, 2012 1:36 am
Messaggi: 270
Mi spiace per il Sommo ma all'attuale prezzo di copertina non acquisterò queste storie, di cui, per averne un'idea o se uno ne ha voglia, leggerle fino alla fine, ci sono metodi 'gratuiti'.
Ho completato la serie dei Maxi, e vedo una differenza già abissale tra i vecchi ma e quelli Old Boy, cosa che mi sfiducia ad acquistare persino l'usato (da cui alla Bonelli non arriva nulla) a due o tre euro l'esemplare. Mi sono pentito di aver acquistato gli Old Boy, e parlo di quelli prima del 2020 con doppia storia.
La speranza è che una nuova curatela possa ripristinare molti degli elementi del passato, ed anche, lasciatemelo dire francamente, dare il ben servito a tutta una schiera di nuovi disegnatori 'espressionisti', lontani anni luce dallo stile sobrio e dettagliato di Montanari e Grassani o Brindisi.


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 Oggetto del messaggio: Re: #428 - Dove i sogni vanno a morire
MessaggioInviato: ven mag 06, 2022 11:29 pm 
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Iscritto il: mar ago 20, 2013 2:40 pm
Messaggi: 2375
Località: Pianeta Terra
Io, per evitare di innervosirmi, sono arrivato al numero 30 di Samuel Stern!

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