ilMaLe ha scritto:
Il finale è deludente: perché la pistola di Solomon/Ouatta fa click quando è puntata sulle sue vittime (vive) e spara solo quando è puntata su quelle già morte?
Quello è il rumore di un altro clichè aberrante: il rumore di Ouatta che arma il cane della pistola, non il rumore della pistola che fa cilecca.
Per quanto riguarda invece la questione nomi, anche io sarei propenso a considerare il nome della barca una coincidenza, però è anche vero che la presenza nell'albo del nome Malala (come la famosissima Yousafzai) farebbe propendere invece per un legame con il mondo reale anche per quanto riguarda il nome Desirée (che però ha una grafia diversa).
C'è anche da considerare che la storia potrebbe essere stata scritta ben prima che la vicenda di Desirée fosse anche solo successa... Non lo sapremo mai.
Per quanto riguarda i buchi di logica, in questa storia ce n'è uno solo, di fondo, e grosso quanto una casa: Dylan ha la sensazione che Ouatta gli trasmette "qualcosa di sgradevole", non crede nemmeno all'ipotesi "spettri vendicatori", ha a che fare con un caso di scafisti senza scrupoli, gli si presenta uno che è passato da "viaggio nel barcone della speranza" a "ricco milionario", che però paga tutto a colpi di cash e che puzza di fasullo lontano un chilometro, ha un padre sovrintendente di polizia, è lui stesso un ex poliziotto, la PRIMA e UNICA cosa che dovrebbe fare è una ricerca su Abdel Ouatta, scoprire che è il nome più falso del pianeta, che il soprannome "Zanzara" ce l'aveva uno scafista che dissanguava le sue povere vittime senza farsi problemi, fare 2+2, e come al solito l'albo finisce a pagina 40, pronto pronto al massimo per un bel Color Fest:
"Papino, mi cerchi quello che hai su un certo Abdel Ouatta, ivoriano, lo chiamavano "Zanzara" per i suoi articoli pungenti".
<due minuti dopo>
"Guarda, su questo Ouatta non ho nulla, però "Zanzara" è il soprannome di uno scafista famosissimo in Costa d'Avorio che si chiama Salomon Tallo. Qui c'è una sua foto".
"Giuda ballerino, ma questo è..."
Fine dell'episodio.
E invece il nostro Indagatore come al solito è un imbecille patentato, sceneggiato da gente che sa solo scrivere trame come gli conviene a loro, senza nessun criterio di logica, o (che pretese!) rispetto per l'intelligenza di chi legge.
Un esempio su tutti: Ouatta è uno scafista, quindi per la legge del contrappasso deve morire in acqua come le sue vittime, e va bene, ci sta. Però per la Contu (o chi per lei) l'idea è già sufficiente, non serve corroborarla con una dinamica LOGICA, no. La vendetta vince sulla consequenzialità, e così Ouatta finisce in acqua e -PLUF!- scompare nel nulla senza un gemito. Contenti loro...