Non ci siamo
P&M notevolmente sotto la loro media, sbarcate sull'inedito con tutta probabilità soltanto perché hanno fatto brillare gli occhietti (comatosi?) a RR con un soggetto sul tema dell'ostruzionismo tecnologico dell'antismart-luddista Dylan, + metasferzata bonus aggratise
'sul mondo che è andato avanti' e Dylan che non è '
al passo coi tempi' (pp. 28 e 30)
Non solo la storia non presenta punte degne di nota, ma nonostante il fatto che sia piuttosto 'veloce' come lettura, dopo un po' stufa perché non arriva al dunque, né divagando né approfondendo qualcosa dei personaggi/loro situazioni. In
una breve da 32pp sul CF forse sarebbe stato pure troppo.
Penso che, se questi sono i risultati, meglio per loro tornare all'horror classico 'di genere/b-movie' che tentare la storia di pseudodenuncia sociale votata al kaos da gombloddo. Forse meglio lasciarle alle manie del Sommo 'ste cose (v. J.Ghost trading factory o Moduli A38).
Una sufficienza sulla stima... in calo, risicando.
Qualche dettaglio
≈ S ≈ P ≈ O ≈ I ≈L ≈ E ≈ R ≈L'incubo (profetico? vedi p.66) dall'ortopedico in apertura non mi ha convinto molto, ma se non altro fa capire che Dylan non ci sta tanto con la testa a priori. Non capisco perché Tanzillo si fissi con le statuette in pietra stile cinese(rie) nei corridoi di CR7, ma forse anche quelle erano comprese coi voucher Candiweb. La parte dell' 'assedio' vero e proprio, a livello di stalking commerciale, è quella che rende meglio per inquietudine, più o meno finché non entrano in scena gli avvocati della Consob locale (p.47)... anche se la sequenza in cui Dylan si smarrisce in accappatoio (pp.33-35) è una delle più vuote e scialbe dell'albo
.
Una costante è quella d
elle scene di colluttazione o concitazione action venute male, forse per incomprensioni da parte di Tanzillo: una su tutte la gomitata da rugby che Dylan rifila senza conseguenze a Simon (p.29) bello-che-in-piedi un nanosecondo dopo intonso. Sulla zuffa finale avete già detto voialtri, come per la questione del bilinguismo scalcagnato di alcune scritte... senza contare che ce lo vedo poco un identikit inglese (post-Brexit
) con unità di misura in metri e chilogrammi (p.12).
Da quando entrano gli avvocati in ballo le vicende perdono buona parte dell'appeal (quasi) angoscioso in dote dall'assedio iniziale. Dylan come al solito si consulta senza quagliare nulla, Tanzillo toppa Bloch di brutto, si prolunga in modalità riempitivo il (finto) ragguaglio-confessione di Amber con tanto di sgommata ingiustificata pro-car crash - a cose le serve poi scappare da Simon, se è sua complice/succube
Dopo si attua il ricattino sull'incolumità dei nostri cari, mettendo a repentaglio prima Bloch e a seguire pure la fidanzatina del mese: un po' pochino nel suo schematismo per mantenere l'interesse di cui parlavo prima, senza contare che anche il progressivo logoramento/invecchiamento di Simon (a livello neuronale? di microchip?) non viene reso in modo significativo
.
Altri strani passaggi nei disegni di Tanzillo non mancano anche in questa parte, con la chiazza di sangue (p.71.i) che improvvisamente si separa in autonomia dal testone di Bloch, senza che Dylan l'avesse ancora spostato da terra riverso... oppure il break improvviso (p.75.ii-iii) per Dylan, che nel battere di un ciglio di cimice si ritrova a stretto giro di vignetta dal parlare col tizio dei soccorsi ad un
inside in casa di Bloch, again.
Anche lo scontro finale dura troppo (oltre 20 pagine) per non dire nulla a conti fatti, a parte seminare qualche dubbio sull'origine e finalità di Simon, un (sotto)prodotto forse a scadenza come i suoi contratti volgarmente poco mefistofelici, e tanto basti.
Il fatto che venga liquidato con qualche ronzio cyberfuso per obsolescenza programmatica, dopo una (inutile?) scazzottata feroce con tanto di dita ficcate nelle orbite, non lo rende affatto più intrigante o degno di considerazioni postume. I manichini di
Incubo di una notte di mezza estate o gli automi di
Lama di Rasojo sembrano meno arrugginiti per cose da dire, ancora adesso.
Chiusura con dilatazione dell'incubo in loop che può salvare l'assenza di spiegazioni: un classico abbastanza dylaniato se vogliamo, ma che per le 93pp precedenti lascia la sensazione di un '
sì vabbeh, e quindi?'.