Non lo dico per fare l'assolo (in shoegazing?) fuori dal coro angelico, o per distorcere la melodia comune e far rumor di
noise a parte su una pedaliera scordata... ma per deontologia storica verso me stesso e la disinteressata onestà con cui commento ogni storia da anni, con lo stesso metro, in tutta sincerità questo albo non mi ha convinto molto
Anche per rispetto al recentissimo Cavaletto visto sull'OB#8 con gli
Orrori di Dunwich che sinceramente per me rimane due spanne superiore a questo #422, per macabrosismi morbosi e sana atmosfera disturbata, contando anche su un
Rinaldi possentissimamente strepitoso
.
Quindi, per quanto i paragoni spesso non tengano,
mi devo accontentare di un 6 + (rispetto al 7 abbondanterrimo dell'OB) come gradimento complessivo, senza strimpellare nostalgico di un '
periodo blu' di picassiana memoria.
ン ン ン ン ン ン ン ン ン ン N-SPOILER ン ン ン ン ン ン ン ン ン ン ンPartiamo subito da
cosa non mi è piaciuto di base pregiudicando tutto il resto: i disegni.
E detto in un periodo in cui il lato grafico è l'unico che fa sempre un figurone su DD, l'avverto come un'eccezione particolarmente penalizzante
.
Possenti ha a che fare con troppi personaggi da caratterizzare, tra vittime, profs, studentelli etc, e va presto in tilt: come detto già da altri forumisti, si fa molta fatica a distinguere chi faccia cosa. Non si/lo ajuta anche il fatto che venga decisa un'unica divisa per studenti (e custode?)+Dylan, manco si parlasse delle squadra nel futuro anti-zombie del
Pianeta dei Morti, che seguiva Dylan con la stessa
mise.
Anche la sua continua alternanza di stili, oltre a far pensare una lavorazione divisa in tempi parecchio distanti tra loro, crea una sensazione di scompensamenti a manetta. Basti vedere come passi da primi piani semi-tragici pregni di pathos, e faccioni grotteschi quasi caricaturali abbozzati alla meglio.
Inoltre il modo con cui gestisce le campiture, spaziando dai vuoti in nero a quelli in bianco è abbastanza scadente in generale. Di sicuro disegna bene le auto ed i mezzi militari; sulla mega-scolopendra a p.71 poteva fare meglio, come quelle di p.92 e soprattutto p.8 che ci fanno un figurone a confronto. Abbastanza discutibili anche certe pose pseudo-plastiche, come Kehoe preso alla sprovvista nel capanno (p.26) che sembra invece sul punto di lanciare uno shuriken in Mortal Kombact
Top: il crollo del ponte (per quanto l'onomatopea è quello che è).
Flop: p.70 un esempio di alternanza di stili indigesta, con Dylan che alla fine sembra incappucciato come gli assalitori prima d'indossare la maschera.
[...]
Passiamo a quello che mi è piaciuto della storia
.
Di sicuro il ritmo serrato, e non poteva esser diversamente essendo la faccenda concentrata in un'ora e mezza scarsa. Dialoghi essenziali e senza ricami, con risposte non scontate, come serve in queste occasioni... e anche quando Dean deve abbozzare un discorsetto motivazionale (pp. 78-82) sullo '
spezzare la catena-status quo-ritorno al caos rigenerante (da dinosauri)' sembra più una supercazzola per rendere confusamente scettico Dylan che qualcosa in cui credesse realmente... senza contare che parliamo di una mente in parte plagiata da qualcosa di oscuro/non illuminante, come gli fa notare spesso la sua comare Liza, poco propensa ai filo-solfeggi.
Il presunto disagio giovanile nel complesso non è molto focalizzato, anche perché come detto prima i personaggi sono troppi e troppo diversi fra loro (tranne che per Possenti) per tracciare una linea comune. Forse meglio così, perché si rischiavano pantani di retorica, anche se questo passare da spacconi sensibili a bullizzati sadico-repressi (o viceversa) tra le vittime in tensione dopo un po' stufa, quasi in loop. Buona la resa del panico generale da fuggifuggi, anche se pure qui Possenti non ajuto molto a distinguere i profs da (in)certi studenti.
Fa un po' tenerezza la sequenza in cui gli ipo-coraggiosi tentano di reagire agli assalitori armati di righelli e squadre (p.50); un compasso nel cranio li avrebbe salvati? Non ci sono più i cattivi geometri di una volta...
In senso contrario, esageratamente sulle righe fetish e abbastanza fuori luogo in senso voyeuristico la scena in cui la tizia sottomessa lecca gli stivali pensando di salvarsi... da un pestaggio letale (p.62): posso capire una reazione simile da sola col suo aguzzino, ma in quel contesto da 'commando' di gruppo stona parecchio
.
Non essendo - almeno nel primo impatto, da episodio con un probabilizzato seguito - una storia d'impianto sovrannaturale (Vs
Gli Orrori di Dunwich) ci sono delle cose per cui tutta la
suspension of disbelief possibile non credo sia necessaria in eventi prettamente action... pertanto mi
stona un tantino il machismo da Terminator del manco 20enne Dean contro cui nessuno può, nell'inermismo imbelle generale di tutta la scuola che se le fa prontamente sotto, quando contro un elemento simile (non dotato di armi automatiche, come un mitra) basterebbe una mezza dozzina di coraggiosi sacrificabili che gli si butta per immolazione addosso, incassando qualche projettile, e verrebbe neutralizzato per sempre, specialmente quando si muove nello stretto .
Per questo non mi ha convinto molto neanche l'atteggiamento di Dylan che passa da scatti violenti alla rassegnazione quasi colpevole (da musone, vedi primi piani di p.76, 80 ed 83) anche se forse certi passaggi di iper-sensibilità frignona servono a renderlo una preda appetibile per i plagiatori mentali del 'momento blu' in un'ottica futura, in vista del sequel. Comunque sia, il
finale ad effetto (contro)gombloddo mi è piaciuto parecchio, anche se il lato visionario di Chandler e Rachel meritava un po' di spazio in più, come l'idea della congrega settaria messa troppo in coda per creare appeal nell'episodio in sé. Il fatto di far stillare dubbi comunque rende interessante tutto l'insieme grazie a questo finale, ma si rischia il risicamento per capello, quando il contorno ingoja la portata principale
.
Non mi torna neanche molto l'atteggiamento del Prof.Chandler che in pratica si porta Dylan dentro l'istituto (un' incognita pericolosa, sulla carta
) dopo la rissa di p.23 nel giorno del pianificato attentato, e poi perde troppo facilmente il polso della situazione col suo 'adepto' Dean, facendolo entrare con l'esplosivo nella stanza in cui egli stesso si trova, per farlo poi volare dalla finestra vistosi in pericolo. Valli a capire i movimenti di fanatici... nessun vaccino li salverà
.
Qualche nota sparsa per chiudere:
la faccenda del sub, complice anche la resa grafica datale dal montaggio di Possenti, non crea pathos come vorrebbe, e sembra quasi
out of place nel ficcaggio. Non sempre certi media (video Vs fumetto) si vengono incontro nel ricreare le stesse sensazioni, specialmente quando ci sono impressioni personali di mezzo. Forse ho anche intravisto qualcosa che non torna a livello di sceneggiatura, figlioccia di incomprensioni... mie o tra autori dei testi/designi/revisione
.
#1) p.10 : Quel Simon (con tanto di grassetto enfatizzato, chissaperché ) che se ne a sta a mollo con la sua bagnarola a remi mentre pesca... vorrebbe negli intenti degli autori essere lo stesso tizio che saluta la lancia della pula a p.73? No, perché quell'altra è una vera imbarcazione da pesca cabinata, lunga almeno il doppio. Non sarebbe la prima volta che Cavaletto si ritrova in mezzo a natanti mutanti per (dis)grazia dei disegnatori..
#2 p.41: Perché mai Avril dovrebbe rientrare dalla finestra? Non la vediamo mai tagliare la corda defenestrandosi, anzi la vediamo a p.37 nella stessa stanza bella che accasata con Chandler e Dylan. Se proprio doveva avere un ripensamento nel giro di 3 pagine sarebbe stato meglio almeno rappresentarlo, altrimenti quella presa di Dylan che la ritrascina dentro rimane senza alcun senso.
Un saluto a tutti, ci vediamo per un raduno ad Utoya.