Cravenroad7

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#35/S - Una risata vi resusciterà
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 Oggetto del messaggio: Re: #35/S - Una risata vi resusciterà
MessaggioInviato: mer ott 06, 2021 12:39 pm 
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Iscritto il: mer ago 16, 2006 3:07 pm
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Io la faccio molto più semplice: finché scrive così Bilotta può essere incoerente/dispersivo/inconcludente quanto vuole. A me della coerenza narrativa dell'universo del pianeta dei morti, di `chiudere' o `aprire' trame orizzontali importa fino ad un certo punto. Voglio prima di tutto leggere buone storie. Quando Sclavi scriveva storie bellissime ma squinternate non è che stavamo a porci il problema di che fine avevano fatto nell'albo successivo le sue pendenze legali o la bonazza del mese. Per quanto mi riguarda, Bilotta può anche stravolgere il 'finale' della serie contenuto nel Color Fest se ciò lo aggrada.

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 Oggetto del messaggio: Re: #35/S - Una risata vi resusciterà
MessaggioInviato: mer ott 06, 2021 1:22 pm 
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Iscritto il: dom mag 10, 2020 2:19 pm
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...la storia che volevo leggere almeno dal 1988...

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 Oggetto del messaggio: Re: #35/S - Una risata vi resusciterà
MessaggioInviato: mer ott 06, 2021 3:24 pm 
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Dear Boy ha scritto:
Ares ha scritto:
Il tracollo di un personaggio simile... ma mentre leggevo la storia non pensavo "ma che farabutto".
Non saprei come altro definire uno che stava per diventare bigamo completamente incurante delle conseguenze umane e legali.


Beh, in alcuni paesi la poligamia è perfettamente legale. Forse Waldo è nato nel paese sbagliato o ha abbracciato una religione non idonea? Apolide sottaniere suona bene, come nuova setta integralista! :P

Comunque, a parte le buro-menate, Waldo è patologicamente bugiardo e soffre di disturbi collegati all'istrionismo, che lo portano ad interpretare qualsiasi ruolo gli convenga, senza curarsi delle conseguenze sul lungo/altri. C'è gente che passa per "farabutto" per molto meno. Bilotta riesce ad ammorbidire un po' questa sua percezione perché in fondo rimane un personaggio naif e pasticcione, mica un machiavellico burattinajo scaltro, ma la quantità di danni che fa (a sé compreso) CON DOLO sono innumerevoli, per quanto alla fine sia inserito (furbescamente, ad arte) il ricattucolo melo-tragico che attenua una certa esecrabilità in modalità empatica, quando avviene il trauma clou della sua vita... e diventiamo tutti più garantisti :o .

Resta il fatto che uno così, per quanto segnato dal trauma e camaleontico per definizione, ce lo vedo poco nei panni di un Groucho standard, buono per natura, posato senza esibizionismi, reticente ma non bugiardo, e dotato di un humour molto più sferzante delle moine naif di Waldo.


Zarathustra ha scritto:
Io la faccio molto più semplice: Quando Sclavi scriveva storie bellissime ma squinternate non è che stavamo a porci il problema di che fine avevano fatto nell'albo successivo le sue pendenze legali o la bonazza del mese.


La faccio ancora ancora più semplice: quando mai Sclavi ha goduto dei vantaggi di riprendere la biografia del personaggio X lasciato in sospeso in un'epopea che dura da 7 volumi consecutivi nella stessa dimensione narrativa? Non avrebbe mai avuto interesse nel ripercorrere con chi se la spassava Xabaras, se Sybil fosse rimasta incinta tra una scopata e l'altra, se la Morte nello specchio di Rowena avesse vissuto qualche amore medievale, se Groucho fosse sottosotto un attore fallito dal passato di aspirante-bigamo. Bilotta sfrutta i vantaggi della narrazione da saga (in pseudo-continuity) solo quando gli conviene... quando non gli conviene - perché troppo complicato riprendere certi elementi, troppo tempo perso, non degno ormai d'interesse, non più nelle sue priorità mutevoli - li ignora, e passa ad altro, rilanciando di digressione o ripensamento. De-responsabilizzandosi rispetto a quanto intavolato prima, che tra l'altro contribuiva non poco all'appeal/riuscita della storia stessa, per l'interesse del lettore. Comodo, no?
Non a caso quando è stato chiamato in causa per storie autoconclusive sull'inedito SENZA QUEI VANTAGGI si è adagiato sulla mediocrità generale (eccetto La Macchina Umana). :|

Ogni moneta ha un suo rovescio della medaglia; lui invece usa solo la valuta più agevole in quel momento, cambiando come gira il vento del correntista top.
Sclavi piantava alberi a sé da 94 pagine in località diverse, piccoli boschetti autosufficienti ma lussureggianti idee en plein air. Bilotta semina e innesta talee/rizomi a manetta nella stessa serra da cui dipende, senza accorgersi che alcuni rami rinsecchiti stanno forando i teloni accartocciati su di sé, in attesa che sbocci qualcosa prima di smarrirsi soffocato.

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 Oggetto del messaggio: Re: #35/S - Una risata vi resusciterà
MessaggioInviato: ven ott 08, 2021 12:53 pm 
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Iscritto il: ven giu 12, 2015 7:29 pm
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mi accodo a tutti quelli che hanno fatto commenti positivi (soprattutto FutureDylan e Rimatt), con Bilotta non si sbaglia mai. La sta tirando lunga? Forse si, ma va benissimo così, anche perchè andare verso il dunque significherebbe far finire la saga, che invece spero duri ancora a lungo. L'unico fastidio come sempre è il dover aspettare un anno, se avesse una cadenza più serrata probabilmente questi "allungamenti del brodo" non darebbero fastidio a nessuno. L'unica nota leggermente stonata l'ho trovata sui disegni di Gerasi che non mi hanno convinto appieno. Che poi fosse stato per me, vista la tipologia dell'opera avrei messo un disegnatore unico.
E a chi si lamenta dell'avere uno speciale di DD senza (o quasi) DD, ricordo l'albo 243 della regolare...

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Regola numero uno: I commenti non rispecchiano l'andamento dei voti.
Regola numero due: Il 6 è un voto contemporaneamente positivo, negativo e neutro.


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 Oggetto del messaggio: Re: #35/S - Una risata vi resusciterà
MessaggioInviato: ven ott 08, 2021 6:01 pm 
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Iscritto il: mer set 22, 2021 9:46 pm
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Siamo d'accordo tutti, penso, che la vera anima di Dylan Dog stia nell'autoconclusività. Una storia-un universo, tecnica che permetteva a Sclavi e ai suoi collaboratori di azzerare ogni mese tutto, far vivere ogni volta a Dylan il grande amore della vita, talvolta persino ucciderlo senza che il personaggio ne venisse mai intaccato.
Sul Pianeta dei morti Bilotta non sta cercando di scimmiottare il Dylan dei primi anni, ma lo sta rifunzionalizzando inglobandolo in una macchina narrativa che nasce da premesse diverse. Si parva licet, come a suo tempo Don Rosa ha fatto con le storie di Barks: ha selezionato quelle per lui "canoniche" e le ha cucite assieme per comporre una specie di "romanzo di Dylan Dog" che è canonico in sé stesso, cioè non retroattivamente.
Comodo? Insomma, non direi, visto che gli autori che ogni mese arrancano sulla regolare non sanno più letteralmente dove sbattere la testa, e la serie deve affidarsi a meccanismi acchiappa-gonzi tipo la trilogia del Blasco per acchiappare qualche soldino facile. In questo panorama desolante in cui al meglio ti capita una storia decente, Bilotta (che è uno dei migliori fumettisti al lavoro sul fumetto seriale in questo momento in Italia) fa quello che ognuno di noi farebbe al suo posto: gioca, si diverte, componendo una macrotrama che aggiunge un tassello alla volta con una specie di continuity incatenata a due a due: La casa delle memorie e La fine è il mio inizio sulle Oasi, Nemico pubblico numero 1 e Nel nome del figlio su Xabaras-Godwin, Saluti da Undead da solo, La grande consolazione e Una risata vi resusciterà sulla vera identità di Groucho. Ogni albo è diverso dal punto di vista narrativo, ogni albo sperimenta in modo diverso, in un tentativo (per me riuscito) di coniugare lo stile bilottiano con le suggestioni e le idee del primo DYD, arrivando però a un prodotto che è la visione di Bilotta del personaggio e del suo mondo. Può piacere o meno, questo è legittimo, ma non mi sembra che dietro ci sia poco lavoro o facilità di scrittura: in fondo, Bilotta non doveva far altro che continuare a far lottare Dylan con gli zombi senza stare a complicarsi la vita con il racconto della nascita di Morte, o riscrivendo Morgana. Invece ogni anno riesce a sovvertire le aspettative, e questo non mi pare poco.
Questo albo non è il mio preferito della serie, anche perché viene dopo quello dell'anno scorso che per me è un gioiello. Ma ci vuole non poco coraggio per fare quello che sta facendo lui con una materia che, mi vien da dire, da una quindicina di anni a questa parte non sembra avere più nulla da dire.

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 Oggetto del messaggio: Re: #35/S - Una risata vi resusciterà
MessaggioInviato: ven ott 08, 2021 8:21 pm 
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Manuel Crispo ha scritto:
Ma ci vuole non poco coraggio per fare quello che sta facendo lui con una materia che, mi vien da dire, da una quindicina di anni a questa parte non sembra avere più nulla da dire.


Oddio, se ti riferisci alla testata e alle tematiche che può affrontare, in realtà avrebbe ancora un mare di cose da dire (alla fantasia non c'è limite... La Storia Infinita insegna), solo che la gestione delle tematiche è affidata a uno staff cotto, a totale corto di idee, con una ristrettezza di mezzi da far paura. Uno staff che, in tempi non recenti (e con elementi un po' diversi), ha male interpretando la testata, prima tentando di scimmiottare la golden age in maniera edulcorata (era Guldoni), quindi (epoca Recchioni) cercando di smarcarsi non solo da quanto prodotto nell'epoca d'oro, ma da determinati pilastri capaci di sorreggere tutta l'impalcatura: horror, surreale, ironia eccetera. E vai con un Dylan palloso, saccente, citazionista (vedasi post 400), "non indagatore", senza scopo apparente in una testata che gli appartiene; e meno spazio a Groucho, che rappresentava l'elemento di leggerezza, capace di stemperare anche momenti tesi con le sue fesserie. Via gran parte del retaggio horror, sostituito dai "supereroi" (Esercizio n.6 con i cugini degli X Men; Che Regni Il Caos con Lobo/Savage Dragon; Oggi Sposi con i Nightstalkers), da "tematiche sociali" (Il Terrore), da menate varie, tra becera introspezione e riflessioni sul concetto di verità (gli albi di Uzzeo), da "viaggi talvolta superficiali attraverso l'incomunicabilità/l'alienazione" (la Trilogia Vasco) ad altro.
Insomma... Dylan Dog, quello della regolare, è stato sostituito con "qualcos'altro".

Alcuni albi in tempi mediamente recenti, e se ne contano sulle dita di una mano, ci hanno comunque ricordato cosa dovrebbe essere Dylan Dog (il Bis ne è un esempio) e che produrre storie con ancora qualche valore, facendo ricorso ad una genuina fantasia, è ancora possibile.
La fantasia, come sottolineato in precedenza, non ha limiti. E un giusto team (coadiuvato da un giusto curatore) con idee altrettanto giuste potrebbe proporre ancora un numero imprecisato di ottime storie.
Non è affatto una chimera, e Bilotta, fuori dalla regolare, ha pienamente dimostrato che con Dylan Dog è ancora possibile intrattenere.

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 Oggetto del messaggio: Re: #35/S - Una risata vi resusciterà
MessaggioInviato: dom ott 10, 2021 10:19 pm 
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Cita:
Comunque, a parte le buro-menate, Waldo è patologicamente bugiardo e soffre di disturbi collegati all'istrionismo.


Proprio perchè è evidente che e patologico il suo nn riuscire ad essere "se stesso" che nn ci vedo del Dolo vero e proprio in quel che fa.
Tra l altro il suo spettacolo a cui nn partecipa nessuno serviva proprio a volersi confessare e scusare per questa sua totale inadeguatezza.
Avrebbe dovuto rappresentare il suo riscstto, che è fallito e che narrativamente si e trasformato in un senso di colpa.

Difficile pensare che da questa storia ne possa uscire un personaggio buono


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 Oggetto del messaggio: Re: #35/S - Una risata vi resusciterà
MessaggioInviato: dom ott 10, 2021 11:04 pm 
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:?: :?: :?:
Non ho capito cosa intendi, specialmente alla luce dell'ultima frase.

Comunque, quello che fa è doloso eccome perché ne é pienamente consapevole, tra il premeditato volontario e l'improvvisazione mascherata da sceneggiata nella manica. Altrimenti la percezione del senso di colpa e relativa confessione sul palco, come le individui tu, non avrebbero modo di essere.
Waldo è quello che recita, non ha bisogno di estraniarsi in altro - un presunto "io" genuino-originario :?: - e lo sa pienamente che il suo "ego" corrisponde per lo più con quello che rappresenta a sé/agli altri.

La fine al massimo è tragica in senso colposo, perché non dipende strettamente dalla sue scelte, ma da fattori accidentali che si sono congiunti ad esse.
Non sarà uno stinco di santo, ma neanche una scapola di novello villain à la Joker. Più un miserecondo stronzo sciancato, direi.

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 Oggetto del messaggio: Re: #35/S - Una risata vi resusciterà
MessaggioInviato: lun ott 11, 2021 7:13 am 
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Zarathustra ha scritto:
Io la faccio molto più semplice: finché scrive così Bilotta può essere incoerente/dispersivo/inconcludente quanto vuole. A me della coerenza narrativa dell'universo del pianeta dei morti, di `chiudere' o `aprire' trame orizzontali importa fino ad un certo punto.

Esattamente.

L'idea di stabilire delle regole coerenti e dettagliate è una fissazione che (per fortuna) sta solo nella testa dei lettori. O meglio, di alcuni lettori.


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 Oggetto del messaggio: Re: #35/S - Una risata vi resusciterà
MessaggioInviato: lun ott 11, 2021 9:47 pm 
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wolkoff ha scritto:
:?: :?: :?:
Non ho capito cosa intendi, specialmente alla luce dell'ultima frase.


eh scusa dal cell ho scritto un papocchio XD.
Intendevo che il suo comportarsi in questo modo è patologico, e penso non controllabile da lui.
Lo considero tipo un cleptomane. Che sa che sta sbagliando ma il suo istinto è irrefrenabile.
Ora, questo istinto probabilmente nasce da qualcosa dentro di lui che inconsciamente vuole nuocere (lo sa che sta cornificando la famiglia, lo sa che mentire al padre di lei vuole dire gettarla al lastrico, ecc ecc) ma allo stesso tempo c'è un parte di lui che vorrebbe redimersi (quella che organizza il catartico spettacolo defezionato).

Dato che questa dialettica non viene sintetizzata da un atto di redenzione ma da una tragedia (di cui lui stesso è in parte responsabile) sono appunto d'accordo nel ritenere che questo processo porti alla creazione di un villain e non del G. buono che consociamo.
AL che mi chiedo; non è che Bilotta lo vuole davvero cattivo Groucho? Spero vivissimamente di no!

Quindi in fin dei conti non so neanche perchè ho scritto il pippone dato che alla fine direi che siamo d'accordo (con la lieve diffrenza che in Waldo non ci vedo un "farabutto" quanto appunto un caso patologico, insomma, uno di quei mostri che Sclavi ci ha insegnato ad amare)


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 Oggetto del messaggio: Re: #35/S - Una risata vi resusciterà
MessaggioInviato: mar ott 12, 2021 11:04 am 
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Ares ha scritto:
in Waldo non ci vedo un "farabutto" quanto appunto un caso patologico, insomma, uno di quei mostri che Sclavi ci ha insegnato ad amare
I mostri "amabili" di Sclavi erano delle vittime prima di tutto (penso alla Belva delle Caverne).
Per Waldo è impossibile provare empatia.

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l tuoi noti "sarcasmo" e "voglia di flammare" non attaccano con me. (cit.)

Quindi, sgarbato Dear?
Sì, come al solito.
Sta dicendo cose assurde?
Per niente. (cit.)


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 Oggetto del messaggio: Re: #35/S - Una risata vi resusciterà
MessaggioInviato: mer ott 13, 2021 10:35 am 
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Iscritto il: mer set 22, 2021 9:46 pm
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Ares ha scritto:
Dato che questa dialettica non viene sintetizzata da un atto di redenzione ma da una tragedia (di cui lui stesso è in parte responsabile) sono appunto d'accordo nel ritenere che questo processo porti alla creazione di un villain e non del G. buono che consociamo.
AL che mi chiedo; non è che Bilotta lo vuole davvero cattivo Groucho? Spero vivissimamente di no!


Ci sono due Groucho: il paziente zero e il waldo Wilkinson che ha invitato Dylan allo spettacolo nel numero scorso. La cosa é suggerita anche in questo, quando vediamo il camerino di waldo con la foto di Dylan, e "foreshadowata" (perdonate il neologismo) dalla struttura di questo albo, in cui Waldo ci viene presentato come un uomo duale che vive due vite contraddittorie. Senza dubbio c'entra il patto con la morte... Per saperne di più credo toccherà aspettare, perché mi aspetto che il prossimo albo sia almeno in parte su Bloch.

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 Oggetto del messaggio: Re: #35/S - Una risata vi resusciterà
MessaggioInviato: mer ott 20, 2021 2:10 pm 
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Iscritto il: sab giu 19, 2010 5:51 pm
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una risata vi resusciterà
stavolta vado un pò controcorrente, ovviamente mi è piaciuto, e così dovrebbe essere per ogni dylaniano degno di essere chiamato tale
anzi, leggendo i commenti ai primi quattro speciali del ciclo, ero rimasto abbastanza stupefatto dalla freddezza di alcuni "illustri" forumisti :roll:
le storie di bilotta sono quanto di più vicino a sclavi si sia letto ultimamente, peraltro per me l'apice della saga è "nemico pubblico n.1"
anche in quell'albo c'era gerasi, con il suo stile particolare, e non c'era quasi per nulla dylan dog... tuttavia, stavolta l'albo mi è piaciuto meno
gli autori rischiano di disorientare troppo, persino di annoiare, con questa continua divagazione e con il continuo tirare le fila della saga...
boh, si vede che la storia non mi ha preso molto, oppure non l'ho capita davvero... stesso dicasi per i disegni, seppure adattissimi alla storia..
detto questo, vorrei che il ciclo continuasse all'infinito...bilotta è un narratore magistrale, ci sono finezze a non finire, spesso sottotraccia
ad esempio la frigidità di groucho o waldo o chi per lui, la doppia vita alla vittorio de sica, il primo incontro slapstick con lo zombi...
discreta la copertina e avanti così

voto 8


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 Oggetto del messaggio: Re: #35/S - Una risata vi resusciterà
MessaggioInviato: mer ott 27, 2021 11:16 pm 
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Iscritto il: mer ott 30, 2013 9:02 pm
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Per me quest'albo è oro puro. Lettura di una qualità sopraffina. Insomma, un capolavoro.

È non solo ammirevole il tentativo di Bilotta di affrontare un tema così difficile, nell'universo dylandoghiano, come il passato di Groucho, ma magistrale nella sua esecuzione. Dalla scelta del soggetto, allo svolgimento della trama, alla scrittura dei dialoghi fluidi, misurati, senza una parola fuori posto: tutto fila orchestrato da un Autore che ha dimostrato, con questa saga del pianeta dei morti (e con Mercurio Loi, per quanto mi riguarda) di meritarsi la maiuscola.
Quest'albo è la prova che ancora si può scrivere un fumetto dall'impianto cento per cento bonelliano (riquadri, zero splash page, linguaggio ricercato ma scorrevole). Questo fumetto è un manuale di sceneggiatura, per come trasporta il teatro su carta.
Lirico, emozionante, straziante, tiene col fiato sospeso nel finale, rimescola il passato dei personaggi senza stravolgerli nel presente.

La storia non va avanti? Beh, è vero.
Ma io aspetto volentieri un anno per leggere una storia del genere.

Per me massimi voti.

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Di solito ho da far cose più serie, costruir su macerie o mantenermi vivo.


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 Oggetto del messaggio: Re: #35/S - Una risata vi resusciterà
MessaggioInviato: gio ott 28, 2021 5:33 pm 
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Iscritto il: sab ott 02, 2004 7:32 pm
Messaggi: 11267
Località: Napoli
Non ricordo chi aveva detto che questa è una storia "furba" perchè sfrutta il passato di groucho... a me sembra che non punti in nessun modo a gratificare il lettore giocando sul facile, di fatto noi groucho non lo vediamo mai, vediamo waldo che è un persnaggio molto respingente. Credo che sia semplicemente una storia scritta molto bene, molto ritmata ed emozionante, nonostante di fatto non faccia progredire al storia di Dylan, contiene alcune sequenze davvero eccezionali, come lo spettacolo finale di waldo, e costruisce da zero un personaggio in modo magistrale. Vorrei storie con questa qualità col nostro Dylan come protagonista, ma sono felicissimo di leggere una storia come questa.

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Carnage - Teatro online
https://www.youtube.com/watch?reload=9&v=x4qv5rBEs9E


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