Valla ha scritto:
wolkoff ha scritto:
Gioca con gli stilemi semi-orizzontali di una serie tv/saga/epopea, ma poi alla fine vive quasi di uno spunto (tangenzialmente nuovo) per volta, ignorando quanto fatto prima. Comodo, no Si. Facile? No. Bello? Dipende
'Nzomma, a me sembra 'na cosa tipo ♫ "ponzi-ponzi-po-po-pon"♫
Sulla bellezza, dico che a me piacciono parecchio prese singolarmente le storie. Non a caso qui ho votato 7, mica 4. Ma nell'insieme - da cui TRAGGONO VANTAGGIO un po' furbescamente, e SENZA CUI non avrebbero diritto/possibilità di esistere - difettano di parecchie cose. Questo limite di Bilotta mi pare evidente, nell'orchestrare un mondo che vada oltre le premesse o i retroscena di se stesso, non prendendosi le responsabilità di una serie di tracce narrative lanciate a vuoto solo per solleticare attenzione, facendosi bello nel clamore conseguito e nella curiosità disattesa.
Certe volte ho come l'impressione che Bilotta - essendo di gran lunga migliore e più talentuoso del 99% degli addetti ai lavori dylaniati di adesso - goda di un certo lassismo acquiescente ed accomodante a livello di critica, per la grande riconoscenza nei suoi confronti in periodi di magra. Io però rimango sullo stesso metro per tutti, e se c'è bisogno uso anche il righello ed il cacciavite, in testa
Valla ha scritto:
wolkoff ha scritto:
C'è qualcuno a cui piace esser preso per le terga, a me sinceramente no... e non è solo questione di gusti quando si tratta di negligenza strumentale ed auto-assolutoria.
Mi spiace ma qui ti ho perso... non mi sembra un prendere in giro, ma un portare in giro... boh, semantica forse.
Se dici di portarmi a mangiare l'arrosto in una braceria, e poi mi porti in giro per pizzerie perché hai dimenticato dove/di prenotare, o perché sei diventato vegetariano intanto, o nel frattempo quel locale si è trasferito nei Grigioni, sono giri che un po' fanno girare... i tacchi, altrove
.
Valla ha scritto:
[La presunta continuity]... Che non c'è, e se c'è è incidentale al modo di raccontare, che non è "qualcuno fa cose che poi avranno delle conseguenze"... Esattamente come non c'è cronologia lineare, ne tra i vari capitoli e nemmeno all'interno dei capitoli stessi
A me pare che la cronologia di riferimento ci sia eccome, se Bilotta ha bisogno un anno sì e l'altro pure di tornare indietro sui retroscena del personaggio X nel contesto Y che precede la timeline Z. Di avanzare non avanza, su questo non ci piove.
Ho già detto che 4 degli ultimi 5 numeri girano su questa solfa, con le backstories di Xaby, Godwin, Bethany e Waldo. Non tanto perché gli interessassero per la macro-trama, quando per la storia in sé. L'ontologico al posto dell'olistico. E non sarebbe neanche un problema se non avesse glissato sulle dozzine di altre tracce/spunti che ha sparso in questi "capitoli" (per farsi bello?) che evidentemente non gli servono più, ci vorrebbe troppo zelo per incastrarli, o non gli conviene proseguire perché non meritano molto spazio e non ha idee in merito, tra un ripensamento o un rimangiamento, e l'altro. Gnam
Come non prendersi la responsabilità delle conseguenze di quanto instillato prima.
Rivoli e rivoli (di false promesse?), che nascono zampillanti, ma poi si arenano in sterili
uadi o come l'Okavango... che non sfocia da nessuna parte. Comodo, no?
Valla ha scritto:
Se poi questa tua analisi serve (anche) a rimarcare il fatto che Bilotta è inadatto a gestire/curare/scrivere la regolare, siamo d'accordissimo.
Non credo che la mia analisi avesse quella finalità.
Di certo uno che si perde nel suo (ricreativo?) giardino, difficilmente può gestire una ostica foresta Amazzonica come tutta la serie di testate pubblicate col marchio
DD ogni anno, andando dietro ad una fauna abnorme di teste/autori con idee diverse e spesso scoordinate tra loro, anche senza che il Sommo o Airoldi ci mettano mano.
[...]
Detto questo la chiuderei qui, perché penso stiamo divagando più di Bilotta senza concludere nulla... e questa serie di scambi si adatta più ad un
Pianeti dei Morti de Sonno, come quelli costretti qui a leggerla senza interesse