Color passabilissimo.
Sio l'ho sempre trovato banale. Non fa comicità demenziale, come potrebbe sembrare. Fa comicità caciarona in cui butta tutto quello che gli capita a tiro nel calderone, così fa felici più o meno tutti. Come volevasi dimostrare, anche a me alcune trovate sono piaciute, e alcune battute non le ho trovate male. Ma non salvano la nave che affonda. Nella fattispecie, ho gradito il Dylan iper cinico (tra l'altro fuori personaggio) che scherza sulla madre morta del bambino
La seconda storia è la migliore del lotto. Gli potrei dare la sufficienza, anche. Barbato reinterpreta "Spazio profondo" in salsa Groucho, fa sorridere e almeno abbiamo una storia che si basa su una trama e non su una serie infinita di battute. Anzi, le battute qui sono volutamente copiate da qualche libro di barzellette, in un crescendo di bassezze fino all'ormai riconosciuto fondo del barile, ossia l'uomo che entra in un caffè e fa splash. Insomma, qualcosa funziona.
La terza non sono colpevolmente neanche arrivato alla fine. Come già notavano i colleghi sopra, fa acqua da tutte le parti ed è sostanzialmente illeggibile proprio a livello di tempi narrativi. Goccia che fa traboccare il vaso, pagina 84 con una bella triplice ripetizione di un <<fa'>> seconda persona singolare imperativo priva di apostrofo. E la scusante non può essere "non è saltata all'occhio, è un refuso", perché sono anche dalla parte di quelli "che i refusi esistono e possano scappare"*, a tutti gli editori capita. Ma qui è ripetuto tre volte in colonna! Siamo nell'ambito della non conoscenza della grammatica italiana. E, almeno per quanto mi riguarda, non è accettabile.
*poi chissà come mai su Tex ce n'è un decimo, ma tant'è
