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#417 - L'ora del giudizio
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 Oggetto del messaggio: Re: #417 - L'ora del giudizio
MessaggioInviato: dom giu 13, 2021 12:35 pm 
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Iscritto il: mar mag 12, 2020 10:29 pm
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Costretto a tornare ad acquistare DD dopo un anno e mezzo dall'abbandono, obv per "colpa" dell'iniziativa delle monete (sono un feticista in queste iniziative :) ), me lo sono pure letto.
E devo dire che ho ritrovato pari pari lo stato comatoso in cui versava la testata al momento dell'interruzione.
Per completezza, in questo periodo ho letto le vostre considerazioni sugli albi usciti, mi sono fatto ingolosire in un'unica occasione, le buone opinioni per lo speciale 2020 del Pianeta dei Morti. Comprato, iniziato, a meta' non vedevo l'ora che finisse, tanto ero assalito dalla noia piu' incalzante.
Evidentemente la sintonia con il personaggio e' morta e sepolta.

La domanda che mi sovviene e' la medesima di un anno fa.

Cosa porta un lettore storico, colui che ha vissuto in diretta la nascita o quasi di DD, a continuare a spendere soldi, tempo (sempre piu' prezioso) e spesso caratteri di commento dietro a questo zombie fumettistico?

Inutile girarci attorno, per chi ha vissuto l'epoca d'oro il prodotto propinato mensilmente e' degno della diavolina, buono per accedendere il fuoco.
Capisco i nuovi lettori (se esistono), capisco la nostalgia, capisco gli appassionati marvel e star wars (recenti) abituati a sceneggiature abc, capisco chi lo usa come una sigaretta, fa male ma ne sono dipendente
Il lettore storico dovrebbe cmq starne lontano. Farsi del male fino a questo punto e' puro masochismo.

Editoriali mosci, supponenti, musicalmente casuali.
Albi in 2 parti campati in aria.
Papa' qua, moglie li, ma davero? (La mancanza di V e' voluta).
Incipt: La pizza, la ragazza del mese, la polizia brutta e cattiva. Ancora. Ancora? Ancora! La rivoluzione proprio, il nuovo corso.
L'assenza di cura e' debordante. Questo albo e' privo di vignette stondate. Infatti non si capisce nulla della continuita' delle azioni: quando avvengono, se nel presente, passato, in contemporanea, se sono sogni, ricordi, boh. ll bello e' che le ho cercate subito, per mettere mentalmente a fuoco la cronologia, senza successo. Effetto voluto? Sarebbe peggio del non voluto, vista la resa.
I dialoghi sono rimasti piuttosto imbarazzanti, era un problema annoso quando abbandonai, non e' stato risolto, forse peggiorato?
Soggetto e sceneggiatura. Parliamo del freno a mano e dell'auto dazeroaduecentoinzerovirgolacinquesecondi? O delle vignette messe a casaccio qua e la'? Meglio di no...

Scorrendo i vostri commenti dei numeri scorsi, sembra che autori e disegnatori "non ne abbiano piu'" con questo personaggio.
I 2 albi letti mi fanno andare verso questa direzione.
Sembrano lavorare a cottimo: tot tavole, tot soldi. Non e' un male, intendiamoci, lo fanno per lavoro.
Se in questo ambito togli la passione e l'obiettivo di soddisfare la propria arte prima della pagnotta, si tende a notarlo. O almeno, io tendo a notarlo. A me sembre che vogliano fare altro e che siano prigionieri di cliche' di un vecchio campione, bolso e ingobbito dall'eta', chenon tornera' mai tale.

Tutto cio', secondo me, continuate a farvi del male senza di me, mi raccomando! :mrgreen:


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 Oggetto del messaggio: Re: #417 - L'ora del giudizio
MessaggioInviato: dom giu 13, 2021 1:20 pm 
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Iscritto il: gio nov 05, 2015 5:07 pm
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Matrac ha scritto:
Costretto a tornare ad acquistare DD dopo un anno e mezzo dall'abbandono, obv per "colpa" dell'iniziativa delle monete (sono un feticista in queste iniziative :) ), me lo sono pure letto.
E devo dire che ho ritrovato pari pari lo stato comatoso in cui versava la testata al momento dell'interruzione.
Per completezza, in questo periodo ho letto le vostre considerazioni sugli albi usciti, mi sono fatto ingolosire in un'unica occasione, le buone opinioni per lo speciale 2020 del Pianeta dei Morti. Comprato, iniziato, a meta' non vedevo l'ora che finisse, tanto ero assalito dalla noia piu' incalzante.
Evidentemente la sintonia con il personaggio e' morta e sepolta.

La domanda che mi sovviene e' la medesima di un anno fa.

Cosa porta un lettore storico, colui che ha vissuto in diretta la nascita o quasi di DD, a continuare a spendere soldi, tempo (sempre piu' prezioso) e spesso caratteri di commento dietro a questo zombie fumettistico?

Inutile girarci attorno, per chi ha vissuto l'epoca d'oro il prodotto propinato mensilmente e' degno della diavolina, buono per accedendere il fuoco.
Capisco i nuovi lettori (se esistono), capisco la nostalgia, capisco gli appassionati marvel e star wars (recenti) abituati a sceneggiature abc, capisco chi lo usa come una sigaretta, fa male ma ne sono dipendente
Il lettore storico dovrebbe cmq starne lontano. Farsi del male fino a questo punto e' puro masochismo.

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L'assenza di cura e' debordante. Questo albo e' privo di vignette stondate. Infatti non si capisce nulla della continuita' delle azioni: quando avvengono, se nel presente, passato, in contemporanea, se sono sogni, ricordi, boh. ll bello e' che le ho cercate subito, per mettere mentalmente a fuoco la cronologia, senza successo. Effetto voluto? Sarebbe peggio del non voluto, vista la resa.
I dialoghi sono rimasti piuttosto imbarazzanti, era un problema annoso quando abbandonai, non e' stato risolto, forse peggiorato?
Soggetto e sceneggiatura. Parliamo del freno a mano e dell'auto dazeroaduecentoinzerovirgolacinquesecondi? O delle vignette messe a casaccio qua e la'? Meglio di no...

Scorrendo i vostri commenti dei numeri scorsi, sembra che autori e disegnatori "non ne abbiano piu'" con questo personaggio.
I 2 albi letti mi fanno andare verso questa direzione.
Sembrano lavorare a cottimo: tot tavole, tot soldi. Non e' un male, intendiamoci, lo fanno per lavoro.
Se in questo ambito togli la passione e l'obiettivo di soddisfare la propria arte prima della pagnotta, si tende a notarlo. O almeno, io tendo a notarlo. A me sembre che vogliano fare altro e che siano prigionieri di cliche' di un vecchio campione, bolso e ingobbito dall'eta', chenon tornera' mai tale.

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APPLAUSI! sottoscrivo ogni parola, punto e virgola.

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Il segno è sottoposto alla legge, le apparenze non sono che sottoposte alle regole del gioco.
https://ilfumettarovetusto.blogspot.com/


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 Oggetto del messaggio: Re: #417 - L'ora del giudizio
MessaggioInviato: dom giu 13, 2021 4:36 pm 
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Finalmente, dopo due settimane, ho trovato il tempo di finire di leggere quesa storia. Che altro aggiungere che non sia già stato detto (a sfavore)? A sì, una delle storie più noiose che abbia mai letto: non vedevo l'ora che finisse e guardavo il numero delle pagine rimanenti che restava sempre troppo alto.
Per me è un no.


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 Oggetto del messaggio: Re: #417 - L'ora del giudizio
MessaggioInviato: dom giu 13, 2021 7:27 pm 
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Iscritto il: dom dic 29, 2019 12:06 pm
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Località: WENETO
Matrac ha scritto:
Scorrendo i vostri commenti dei numeri scorsi, sembra che autori e disegnatori "non ne abbiano piu'" con questo personaggio.
Se in questo ambito togli la passione e l'obiettivo di soddisfare la propria arte prima della pagnotta, si tende a notarlo. O almeno, io tendo a notarlo.


Condivido tutto quello che hai scritto, ma in particolare questo, un problema che si nota sempre troppo poco, e di cui ci si lamenta ancora meno, quindi grazie per averlo messo nero su bianco.
Ovviamente non vale per tutti gli autori, o per tutti i numeri, ma è qualcosa che, quando succede, salta immediatamente agli occhi durante la lettura.

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"You should be ashamed of yourself".
"I am. 24/7".


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 Oggetto del messaggio: Re: #417 - L'ora del giudizio
MessaggioInviato: dom giu 13, 2021 11:39 pm 
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Iscritto il: mer set 07, 2016 8:16 pm
Messaggi: 24
Matrac ha scritto:
Costretto a tornare ad acquistare DD dopo un anno e mezzo dall'abbandono, obv per "colpa" dell'iniziativa delle monete (sono un feticista in queste iniziative :) ), me lo sono pure letto.
E devo dire che ho ritrovato pari pari lo stato comatoso in cui versava la testata al momento dell'interruzione.
Per completezza, in questo periodo ho letto le vostre considerazioni sugli albi usciti, mi sono fatto ingolosire in un'unica occasione, le buone opinioni per lo speciale 2020 del Pianeta dei Morti. Comprato, iniziato, a meta' non vedevo l'ora che finisse, tanto ero assalito dalla noia piu' incalzante.
Evidentemente la sintonia con il personaggio e' morta e sepolta.

La domanda che mi sovviene e' la medesima di un anno fa.

Cosa porta un lettore storico, colui che ha vissuto in diretta la nascita o quasi di DD, a continuare a spendere soldi, tempo (sempre piu' prezioso) e spesso caratteri di commento dietro a questo zombie fumettistico?

Inutile girarci attorno, per chi ha vissuto l'epoca d'oro il prodotto propinato mensilmente e' degno della diavolina, buono per accedendere il fuoco.
Capisco i nuovi lettori (se esistono), capisco la nostalgia, capisco gli appassionati marvel e star wars (recenti) abituati a sceneggiature abc, capisco chi lo usa come una sigaretta, fa male ma ne sono dipendente
Il lettore storico dovrebbe cmq starne lontano. Farsi del male fino a questo punto e' puro masochismo.

Editoriali mosci, supponenti, musicalmente casuali.
Albi in 2 parti campati in aria.
Papa' qua, moglie li, ma davero? (La mancanza di V e' voluta).
Incipt: La pizza, la ragazza del mese, la polizia brutta e cattiva. Ancora. Ancora? Ancora! La rivoluzione proprio, il nuovo corso.
L'assenza di cura e' debordante. Questo albo e' privo di vignette stondate. Infatti non si capisce nulla della continuita' delle azioni: quando avvengono, se nel presente, passato, in contemporanea, se sono sogni, ricordi, boh. ll bello e' che le ho cercate subito, per mettere mentalmente a fuoco la cronologia, senza successo. Effetto voluto? Sarebbe peggio del non voluto, vista la resa.
I dialoghi sono rimasti piuttosto imbarazzanti, era un problema annoso quando abbandonai, non e' stato risolto, forse peggiorato?
Soggetto e sceneggiatura. Parliamo del freno a mano e dell'auto dazeroaduecentoinzerovirgolacinquesecondi? O delle vignette messe a casaccio qua e la'? Meglio di no...

Scorrendo i vostri commenti dei numeri scorsi, sembra che autori e disegnatori "non ne abbiano piu'" con questo personaggio.
I 2 albi letti mi fanno andare verso questa direzione.
Sembrano lavorare a cottimo: tot tavole, tot soldi. Non e' un male, intendiamoci, lo fanno per lavoro.
Se in questo ambito togli la passione e l'obiettivo di soddisfare la propria arte prima della pagnotta, si tende a notarlo. O almeno, io tendo a notarlo. A me sembre che vogliano fare altro e che siano prigionieri di cliche' di un vecchio campione, bolso e ingobbito dall'eta', chenon tornera' mai tale.

Tutto cio', secondo me, continuate a farvi del male senza di me, mi raccomando! :mrgreen:


gentile matrac, nell'editoriale del n. 400 recchioni era stato chiaro nel dire che era ora di dire basta a scimmiottare sclavi ma di seguire un nuovo corso auspicato come indispensabile dallo stesso sclavi e che questo bisognava farlo per rispetto di tiz, di dylan ma soprattutto degli autori che non potevano paragonarsi a sclavi, ora nell'editoriale dell'albo "una nuova vita" di qualche anno fa già si parlava di questa rivoluzione cambiando lo stile del regolare e continuando con la stessa falsa riga nel maxi ora old boy; P.S. per quando mi riguarda per me dylan dog è come la sigaretta: fa male ma ne sono dipendente (sto cercando di smettere ma è dura).


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 Oggetto del messaggio: Re: #417 - L'ora del giudizio
MessaggioInviato: lun giu 14, 2021 8:53 am 
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Iscritto il: ven giu 12, 2015 7:29 pm
Messaggi: 2102
Matrac ha scritto:
Cosa porta un lettore storico, colui che ha vissuto in diretta la nascita o quasi di DD, a continuare a spendere soldi, tempo (sempre piu' prezioso) e spesso caratteri di commento dietro a questo zombie fumettistico?

tempo e caratteri di commento che hai speso pure tu per questo post non certo di due parole... quindi ribalto la domanda: chi te lo ha fatto fare? :g:

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Regola numero uno: I commenti non rispecchiano l'andamento dei voti.
Regola numero due: Il 6 è un voto contemporaneamente positivo, negativo e neutro.


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 Oggetto del messaggio: Re: #417 - L'ora del giudizio
MessaggioInviato: lun giu 14, 2021 9:31 am 
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Iscritto il: ven giu 27, 2003 10:00 pm
Messaggi: 3858
stavo pensando che a prescindere da questo albo ,
il bello di seguire una serie seriale , è la congruenza dei fatti , il susseguirsi delle vicende che invogliano a prendere l’albo successivo.
se invece in questa serie una volta rania è aggressiva ,la volta dopo è dolce , carpenter sembra un boss la volta dopo è un saggio. dylan dog prima è cinico (nel 666) la volta dopo ritorna a fare il buon samaritano come era nel premeteora. Quindi cade il presupposto detto all’inizio.
poi il tutto è molto dispersivo , ad esempio per due o tre albi non compaiono i personaggi , poi si ripresentano come se “non si muove foglia se non ci sono io” , si ma allora nei tre mesi precedenti dov’eri ? il tutto perde di credibilità.
il fatto che si va avanti a tentoni.
non ultimo groucho che l’hanno fatto morire tre volte 398,399,400 , è ricomparso subito dopo, neanche il tempo di rimpiangerlo un pochino che è rientrato subito tra le balle.
non ultimo bloch che era pensionato , ora è padre , zio, ispettore , sovrintendente , soprintendente con mansioni di ispettore ...


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 Oggetto del messaggio: Re: #417 - L'ora del giudizio
MessaggioInviato: lun giu 14, 2021 10:08 am 
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Iscritto il: mer apr 17, 2013 11:22 am
Messaggi: 989
Località: Corbetta
Però Dyd non è una serie seriale. Anche Recchioni lo ha detto. La continuity è piuttosto blanda ed è perlopiù tematica. Posso intuire che non piaccia questo tipo di "serialità libera" però non è l'obiettivo dichiarato.

Credo, e lo dico senza pretesa di offendere alcuno, che molti di voi stiano ricercando un Dylan che o non c'è più o in cui voi non riuscite più a immedesimarvi. Sicuramente Dylan è cambiato ed è diverso da quello di Sclavi. Ma dovete farvene una ragione. Sono cambiati i tempi e gli autori, non c'è molto da fare.


Senza offesa Matrac però comprendi che venire qui a dire a noi, cui questo Dylan piace, che il Dylan odierno è buono ad accendere il fuoco, nonostante capisca l'iperbole è un pò esagerato? Che poi, come ti ha fatto notare Ilnomeutenteinserito, è singolare il fatto che tu spenda così tanto tempo e parole per un fumetto che per te è così brutto, e addirittura da incendiare. C'è qualcosa che non quadra, non pensi?

_________________
Il mio testamento dovrà contenere non ciò che voglio lasciare quando morirò ma ciò che voglio trovare quando tornerò.

Bergonzoni Alessandro


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 Oggetto del messaggio: Re: #417 - L'ora del giudizio
MessaggioInviato: lun giu 14, 2021 10:16 am 
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Iscritto il: mer set 30, 2015 1:02 pm
Messaggi: 1484
Matrac ha scritto:
La domanda che mi sovviene e' la medesima di un anno fa.

Cosa porta un lettore storico, colui che ha vissuto in diretta la nascita o quasi di DD, a continuare a spendere soldi, tempo (sempre piu' prezioso) e spesso caratteri di commento dietro a questo zombie fumettistico?

Inutile girarci attorno, per chi ha vissuto l'epoca d'oro il prodotto propinato mensilmente e' degno della diavolina, buono per accedendere il fuoco.

mah, non darei tutto per oggettivo. Ho comprato il primo DyD nel settembre dell'86, all'età di 9 anni, in pratica Dylan Dog è l'unico ponte ancora aperto con la mia infanzia e ne ho vissuto ogni periodo (d'ora, d'argento, di lacca e di gommapiuma), amandolo come un fratello maggiore che ritorna a casa una volta al mese.
Ho interrotto per un annetto e mezzo dopo aver letto "la strage dei Graham", stanco delle solite storielle ormai frivole e prive di mordente, inoffensive sotto ogni aspetto; poi un po' per affezione, un po' per riempire le mie Billy di Ikea ho ricominciato a comprare e a recuperare, contento di godere di storie anche buone, se non ottime, e sbuffando un po' su numeri meno riusciti.
Ora, per come la vedo io, un albo come "il detenuto" è un vero gioiello che se fosse uscito ai tempi di "Caccia alle Streghe" non avrebbe sfigurato affatto, anzi penso che avrebbe lasciato il segno. Non mi dispiace per niente neanche l'albo del mese seppure attendo ulteriori letture per una valutazione più completa.
Certo, non tutti i mesi mi ritengo soddisfatto ma, per rispondere alla tua domanda, non è detto che un lettore storico non possa godere nel seguire ancora la serie, purché la si smetta di aspettare di ritrovare in edicola ancora le bordate di Sclavi e Chiaverotti ed evitandone il confronto costante onde vedere il prodotto per quello che è, contestualizzato al tempo in cui si vive, alle logiche aziendali del fumetto in genere e della Bonelli (ecco, alla luce di quest'ultimo fattore, Il Detenuto acquista ancora più spessore).


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 Oggetto del messaggio: Re: #417 - L'ora del giudizio
MessaggioInviato: lun giu 14, 2021 12:12 pm 
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Iscritto il: sab giu 19, 2010 5:51 pm
Messaggi: 2844
Matrac ha scritto:
Cosa porta un lettore storico, colui che ha vissuto in diretta la nascita o quasi di DD, a continuare a spendere tempo (sempre piu' prezioso) e spesso caratteri di commento dietro a questo zombie fumettistico?


narcisismo, risollevare il livello del forum


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 Oggetto del messaggio: Re: #417 - L'ora del giudizio
MessaggioInviato: lun giu 14, 2021 12:23 pm 
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Iscritto il: gio lug 28, 2005 10:13 am
Messaggi: 2699
Io lo leggo al 90% per commentarlo e leggere il forum, al 10% per ricordo dei tempi che furono :mrgreen:


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 Oggetto del messaggio: Re: #417 - L'ora del giudizio
MessaggioInviato: lun giu 14, 2021 5:55 pm 
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Iscritto il: mar mag 12, 2020 10:29 pm
Messaggi: 6
JMZ ha scritto:
mah, non darei tutto per oggettivo.


No, no, e' soggettivo, soggettivissimo.
Ho dimenticato dei "secondo me", probabilmente. :mrgreen:
Guarda, io non apprezzo svariate serie tv italiane, metti un don matteo qualsiasi, ma non critico chi le guarda.
Porrei semmai una domanda ai fan di Breaking Bad o di GoT che guardano Don Matteo.
Dopo il top, come fate a sorbirvi quell'accozzaglia di recitazione\fotografia\sceneggiatura senza correre in bagno a sboccare dopo 5 minuti?

Ilnomeutenteinserito ha scritto:
tempo e caratteri di commento che hai speso pure tu per questo post non certo di due parole... quindi ribalto la domanda: chi te lo ha fatto fare? :g:


Ma infatti, hai perfettamente ragione.
Un post di commento in 18 mesi e' il massimo che mi concedo.
Anche perche' non acquistandolo, non e' corretto criticare.
Torno nell'oblio. :wink:

alemans123 ha scritto:
Senza offesa Matrac però comprendi che venire qui a dire a noi, cui questo Dylan piace, che il Dylan odierno è buono ad accendere il fuoco, nonostante capisca l'iperbole è un pò esagerato? Che poi, come ti ha fatto notare Ilnomeutenteinserito, è singolare il fatto che tu spenda così tanto tempo e parole per un fumetto che per te è così brutto, e addirittura da incendiare. C'è qualcosa che non quadra, non pensi?


Potrebbe non quadrare, effettivamente.
Come potrebbe quadrare benissimo.
Nel senso che se fossi un hater e cercassi flame, non quadrerebbe.
Se fossi un lettore storico (quale mi ritengo, addirittura della Bonelli in toto, alla luce della mia collezione che vanta migliaia di albi usciti negli ultimi 35 anni) che acquista un prodotto e nota cio' che ho riportato, non vedrei particolari resistenze o preclusioni a postare solo una domanda ad altri "pari" (di militanza).
Non mi offendi per nulla, ma non ho offeso neppure io.
Ho infarcito il post di "secondo me" e "continuate pure", evidentemente non basta.
Poi se si va a sindacare una battuta, sindachiamola, si devia cmq dal punto focale,anzi dai punti focali che ho menzionato.
Devo dire che leggendolo mi appariva piu' un forum di confronto farcito di molte critiche piuttosto che la pagina facebook "quantoe'sanoquantoe'belloilbuondylanello". :lol:


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 Oggetto del messaggio: Re: #417 - L'ora del giudizio
MessaggioInviato: lun giu 14, 2021 6:46 pm 
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Iscritto il: mer apr 17, 2013 11:22 am
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Ci mancherebbe Matrac non hai offeso, ne mi sembra di averti detto di averlo fatto. Ci si può confrontare, ci mancherebbe, è la bellezza del forum.
Però probabilmente io, diversamente da te, penso:
1- La qualità degli albi è diminuita ma non è diminuita così tanto da far sembrare tutto uno scandalo. Chiaramente è un punto di vista soggettivo. Per te la qualità può essere invece notevolmente diminuita. Io trovo che un albo come quello di questo mese possa non sfigurare all'interno dei primi 100. Chiaramente non al livello di Memorie dall'Invisibile o Il Marchio rosso. Però al livello di Ossessione o Il bosco degli assassini. Mentre l'albo precedente per me poteva stare tranquillamente tra le belle storie dei primi 100.

2- Per quanto riguarda la parte disegno io trovo anzi che sia una delle parti migliorate rispetto al passato. Ritrovo tratti diversi e autori che sanno davvero il fatto loro. Poi certo alcune tavole sono fatte al computer, alcune tavole sono copiate, però è qualcosa che posso "sopportare" dato che negli anni 90 uscivano di Dylan la metà degli albi di quelli che escono ora. Inoltre sono passati 30 anni e ci sono dei "trucchetti" che un tempo non c'erano. Per non parlare della produzione Bonelli che probabilmente negli ultimi anni sarà triplicata se non quintuplicata rispetto agli anni 90. Certo ci lavorano anche più persone.
3- Quello che critico del tuo argomento è il fatto che non piace a te quindi fa schifo e di conseguenza ci chiedi come facciamo a comprarlo. Mi sembra una domanda totalmente retorica. Se lo compriamo è perchè ci piace ancora, no? :-)
E' più paradossale chi lo compra o lo legge ogni mese per poi dire sempre che fa schifo o chi invece lo compra o lo legge e ogni tanto gli piace ogni tanto no? Io trovo più paradossale il primo comportamento. Per come ragiono io se una cosa mi piace la compro, se una cosa ogni tanto mi piace ogni tanto no valuto anche il rapporto affettivo che ho con l'oggetto che voglio acquistare mentre se non mi piace mai o cmq non concordo con la modalità in cui esso viene portato avanti non lo compro più.

Quest'ultimo punto tendenzialmente non ti riguarda ma è un discorso più generale.

Direi che su questo forum la parte critica è molto sviluppata e lo dico in positivo. In generale in molti albi il confrotno con altri mi è servito per comprenderlo anche meglio. Poi come sempre trovi il fazioso da una parte e dall'altra ma qui sicuramente FanBoy di Recchioni non ce ne sono :-) :-)

Parlando dell'ultimo albo invece io sono stato uno di quelli che lo ha trovato interessante scrivendo anche una recensione/spiegazione piuttosto lunga. Non è un albo esente da difetti ma non è neanche questa ciofeca di cui parli. Poi è sempre una questione soggettiva.

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 Oggetto del messaggio: Re: #417 - L'ora del giudizio
MessaggioInviato: lun giu 14, 2021 10:19 pm 
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Iscritto il: mer ago 19, 2020 11:52 pm
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alemans123 ha scritto:
Però Dyd non è una serie seriale. Anche Recchioni lo ha detto. La continuity è piuttosto blanda ed è perlopiù tematica. Posso intuire che non piaccia questo tipo di "serialità libera" però non è l'obiettivo dichiarato.

Credo, e lo dico senza pretesa di offendere alcuno, che molti di voi stiano ricercando un Dylan che o non c'è più o in cui voi non riuscite più a immedesimarvi. Sicuramente Dylan è cambiato ed è diverso da quello di Sclavi. Ma dovete farvene una ragione. Sono cambiati i tempi e gli autori, non c'è molto da fare.



Il voler rendere Dylan seriale è stato il motivo degli ultimi anni di cicli e casini, non mi puoi dire che non è stato mai l'obiettivo del curatore. Che non ci sia riuscito questo è certo, ma ci ha provato in tutti i modi in ultimo col ciclo 666 in cui ha dato quelle che sono secondo lui le origini del personaggio, e quegli albi hanno una serialità e sarebbe continuata per me in meglio se non decidevano di ripartire di nuovo da zero come se non fosse successo nulla.
Ora ci fanno credere e chiamano continuity albi autoconclusivi di autori diversi incollati all'ultimo.
Dylan non è cambiato l hanno cambiato. Il personaggio quello è già delineato ma ce sta fissa degli ultimi anni di dargli per forza un passato e l'aria del tormentato incompreso. Minchia manco a Sclavi importava del passato di Dylan ed infatti te lo rendeva interessante per molteplici altre cose. Non sto dicendo che gli autori non siano capaci di fare il loro lavoro ma per me andrebbero cambiati per trovare nuove leve con idee nuove. Mi accodo al pensiero dell'utente che dice che si sono stancati tutti di questo personaggio. Perché non mi si spiega se non col menefreghismo la decisione di fare un anno di storie ripescate e chiamarle novità. Un anno che doveva essere quello del dopo nuovo inizio quindi un nuovo progetto già costruito e definito....No nulla di tutto ciò ripeschiamo storie che stanno a prendere polvere. Ribadisco non è Dylan o noi ad essere cambiati è il come viene gestito e organizzato il tutto. Si stà andando così alla cieca come viene.
Che cambiassero allora il team di sviluppo di questa testata. Per me ne gioverebbe e non poco.

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Potrei vivere nel guscio di una noce, e sentirmi re dello spazio infinito.


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Giuda ballerino95 ha scritto:

Il voler rendere Dylan seriale è stato il motivo degli ultimi anni di cicli e casini, non mi puoi dire che non è stato mai l'obiettivo del curatore. Che non ci sia riuscito questo è certo, ma ci ha provato in tutti i modi


Ma quale serialità? :lol:
Sapevano benissimo che non si può realizzare su una testata dove storicamente lavorano (in tempi/modalità diverse) 20 autori diversi all'anno per 30 e passa uscite. Era pura utopia da spiattellare solo per farsi grossi a suon di markette in mondo(social)visione ed accendere qualche (povera) speranza negli illusi. Non riescono neanche a coordinarsi su due numeri, figuriamoci per un (de)corso a tempo indeterminato, per l'evoluzione narrativa del personaggio e quello che lo circonda. Senza contare che è proprio nel DNA di Dylan Dog (come testata) esser retriva alla serialità, partendo dalla struttura, con Sclavi primo a sbeffeggiarsi del passato/futuro/dinamiche delle conseguenze su X della causa Y con effetto Z.

Solo un mono-autore su una collana appositamente separata (leggi: Bilotta) ti può garantire una certa continuità della SUA STORIA, a sgoccioli annuali. Il resto è papocchio.
Un papocchio dovuto in gran parte alla spocchia accentratrice ed auto-referenziale di una certa Sommità del Mondo Fumettoso, che, aggirando i reali punti problematici, pensava(o bramava) di togliersi le sue decennali fisime di megalomania nerdosa e onano-mumbleggiante sul personaggio una volta nella stanza dei bottoni (i.e. perché non farlo sposare, magari strizzando l'occhio all'esotismo etnico? Perché non dargli uno smartphone? Perché gli piace tanto Groucho? Perché non farlo incontrare con Gnaghi e MaisiaAnnaFalchi? Perché non meta-approfondire le mie tare edipiche verso Tiziano? Perché non posso riscrivere per l'ennesima volta il mio chiodo fisso #5 se Wells mi sta sulle palle?)
Questo non vuol dire impostare una serialità. E se ne sono accorti anche nei piani alti, se dopo il ciclo 666 lo hanno stretto per le palle e co-stretto a tornare all'ovile della solita impostazione, pena una deriva della testata a fanfiction disorganizzata, a cui molti altri autori non si sarebbero prestati oltre, vista l'impostazione cialtrona ed il flop conclamato.

Tanto rumore (di sfintere) per nulla. E si ci fai caso adesso, dopo il ritorno ai ranghi, anche la spocchia è calata: si intravede un low profile di circostanza e le dichiarazioni/scelte più squillanti si lasciano fare ad altri (v. progetto Vasco).

Giuda ballerino95 ha scritto:
Non sto dicendo che gli autori non siano capaci di fare il loro lavoro ma per me andrebbero cambiati per trovare nuove leve con idee nuove.
Che cambiassero allora il team di sviluppo di questa testata. Per me ne gioverebbe e non poco.


Sono perfettamente d'accordo, ma non è così semplice a questo punto, anche sostituendo RR al vertice della piramide :) .

Il talent-scoutismo dei singoli (nuovi) autori è una della cose più difficili a questo livello dylaniato. Diversi danni sono stati già fatti, senza contare che far saltare tutto il banco adesso vorrebbe dire ammettere implicitamente l'ennesima sconfitta, e non credo lo farebbero tanto volentieri, se il loro ego non vorrà rosicare in eterno con la coda di paglia ri-arrotolata verso la propria origine.

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