Cravenroad7

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#364 - Gli anni selvaggi
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 Oggetto del messaggio: Re: #364 - Gli anni selvaggi
MessaggioInviato: mar gen 03, 2017 5:05 pm 
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Zox_resuscitato ha scritto:
Dato che non vivo in Italia i Dyd li recupero più o meno in blocchi. Nell'ultimo blocco, diciamo gli ultimi 6-7 numeri, mi sono piaciuti tutti, tranne questo.
Della serie, il rock visto da Pierino. Ditemi un luogo comune del rock... bene, c'è. Sembra quasi quella presa in giro di un gruppo rock che è quel finto documentario intitolato This is Spinal Tap (se siete patiti del rock, dovete vederlo).
Superlativi come sempre i disegni di Mari, che spacca pure a mezzatinta.
Peccato per questo numero, ma la media degli ultimi tempi è da baciarsi i gomiti.


Questo a mio parere è un albo sull'amicizia, non sul rock. A parte questo, concordo appieno sul fatto che gli albi dell'ultimo anno siano davvero mediamente buoni, per cui non capisco il perché di tutte queste minacce di fuga.

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Non c'è arte senza cultura.
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 Oggetto del messaggio: Re: #364 - Gli anni selvaggi
MessaggioInviato: mar gen 03, 2017 6:01 pm 
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outcast ha scritto:
wolkoff ha scritto:
Una sola cosa non ho capito: quello SZACK onomatopolonizzato di pag 28.iv. Se la gran sorca strappa a morsi il labbro del tizio, e si vedono le unghie lontane, con che diamine di tagliente lacera la pelle del tizio :?:

Niente, gli strappa via i piercing sui capezzoli con le dita


Potrebbe essere ma, sarò banale io, una cosa del genere fa più SCRATCH che SZACK nel metalinguaggio fumettistico. Nel dubbio proverò l'effetto a casa appena posso, e poi vi mando la registrazione audio, puta caso diventa virale su Spotify e ci intasco pure qualcosa grazie alla Ghost Inc. :3

A SKIN(NED) ALOHA
... nel senso di scuoiato...ma anche gli Skunk vanno omaggiati...

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 Oggetto del messaggio: Re: #364 - Gli anni selvaggi
MessaggioInviato: mar gen 03, 2017 6:23 pm 
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Senza entrare nel merito del giudizio, mi fa specie che una sceneggiatrice alla sua seconda prova su DD debba già andare a scavare a piene mani nel passato dell' indagatore. Questo fra l' altro modellando il passato in favore del racconto e non viceversa, come dovrebbe essere.
E non esistono "Si, ma..." che tengano, ne a livello di esempi con storie passate ne a livello di apertura mentale; dopo 30 anni di vita editoriale e circa, immagino, cinquecento storie uscite scopriamo che Dylan per anni ha fatto il roadie di una rock band? :roll:

Per l' ennesima volta una gestione editoriale che tutto sommato apprezzo ha dato uno schiaffo a quell' aurea di mistero che rendeva così affascinante il Dylan Sclaviano.


Adesso aspetto il prossimo Tex sperando di non scoprire un passato pluridecennale da maniscalco.


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 Oggetto del messaggio: Re: #364 - Gli anni selvaggi
MessaggioInviato: mar gen 03, 2017 6:48 pm 
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alla fine l'ho comprato :roll:
perché vuoi il nuovo frontespizio, vuoi i disegni di mari...
e devo dire che la storia mi ha divertito , cioè mi ha interessato , è ben scritta , ben sceneggiata ,
ma...
SPOILERS
si è andati a scavare nel passato di dylan , e qui si va in un campo minato o meglio si sapeva poco , ma attenzione ai lasciti di una produzione trentennale... faccio un esempio , prima il lungo addio era una causa scatenante del lavoro di dylan , ora in questo numero ce n'è una diversa , com'è si accavallano ? si sommano ? era destino ?
Il fatto che non si è mai saputo nulla prima , e poi il fatto che emily sia per dylan , come la gwen di spiderman , cambia un po' le cose.
poi dylan dopo di questi fatti aveva avuto altri shock con fidanzata morta , anche li le cause si sommano ?
ok il fatto di avere inserito queste cose in una storia interessante diminuisce prima la rabbia e poi stranezza della operazione.

sinceramente non so che voto dare , secondo me avrebbero potuto fare una storia così nel mondo della musica senza coinvolgere troppo il passato di dylan , o anche senza coinvolgerlo per niente , invece hanno voluto farlo e anche abbondantemente, vabbuo scelte , ma un mio consiglio è che direi di finirla qui col giovane dylan.


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 Oggetto del messaggio: Re: #364 - Gli anni selvaggi
MessaggioInviato: mar gen 03, 2017 7:38 pm 
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rkc ha scritto:


ngula che palle 21 minuti per parlare di st'albo


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 Oggetto del messaggio: Re: #364 - Gli anni selvaggi
MessaggioInviato: mar gen 03, 2017 9:31 pm 
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SPOILER

Goblin ha scritto:
attenzione ai lasciti di una produzione trentennale... faccio un esempio , prima il lungo addio era una causa scatenante del lavoro di dylan , ora in questo numero ce n'è una diversa , com'è si accavallano ? si sommano ? era destino ?


A rigor di logica non suona come una blasfemia, né come uno scompenso contraddittorio, ricostruendo i due fatti in sede separata. Dopo la morte-trauma di Emily il Rocking Boy dice di voler rendersi utile salvando gli altri/altre vite in pericolo... e si arruola in polizia. Non tira in ballo la passione per mostri e stranezze, probabilmente sempre sopita e potenziale dopo quel passaggio nelle grotte di Moonlight, ma che qui viene ancora tralasciata per preferirle un senso di responsabilità più indirizzato al lato socio-civile che occulto. Ordine contro precedente disordine. Ribellarsi alla ribellione fine a se stessa.

Anni dopo, a chiusura della terapia di disintossicazione post-trauma da Lillie, Dylan dice a Vince di pensare ad un'attività d'investigazione privata piuttosto che ad un ritorno in polizia. Anche qui tira in ballo l'aspetto da contributo sociale, però il taglio si fa più umanitario, da paladino degli ultimi in senso (par)anormale... perché afferma di voler mettersi al servizio dei "casi disperati, quelli che non ascolta nessuno"... insomma, di dare corda a pazzoidi, paranoidi, ed altra gente presa a calci nel sedere dallo scetticismo di Scotland Yard, avendone avuto esperienza in quegli anni. Gli sconfitti per antonomasia, quelli a cui non crede nessuno perché credono ai mostri o vorrebbero spiegarsi l'inspiegabile. E qui torna l'elemento latente per l'istinto verso il sovrannaturale, già scintillato a Moonlight, e sempre in attesa d'esser posto in essere. Di nuovo disordini questa volta contro l'ordine costituito delle indagini tradizionali; un'altra ribellione a suo modo.

La cosa come vedi può anche quadrare in questi termini, senza arrampicarsi sugli specchi ma con grandi ricami esegetici improvvisati su misura. Resta però chiaro come il fatto di scomodare/escogitare in modo posticcio questi retroscena farlocchi per suscitare un po' di clamore artefatto, finisca per affossare la credibilità di 30anni di precedenti attività/idiosincrasie del protagonista... e questo soltanto per dare un senso al proprio albo dell'ultim'ora, di manomissione in manomissione, in missione(possibile?) per il dio dell'hype e del delirio di onnipotenza dalla stanza dei bottoni.

E a furia di mano-mettersi, come dicevano i nostri nonni, si diventa ciechi...alle reali esigenze :dito:


ALOHA Moderation is masturbation,
What is what and what makes you feel good

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Ultima modifica di wolkoff il mar gen 03, 2017 9:57 pm, modificato 3 volte in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: #364 - Gli anni selvaggi
MessaggioInviato: mar gen 03, 2017 9:34 pm 
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Bob Cooper ha scritto:
rkc ha scritto:


ngula che palle 21 minuti per parlare di st'albo

Nessuno ti obbliga a vederlo tutto.
E comunque è sempre più corto di un commento di wolkoff :D

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Un uomo ha bisogno di cinque cose:
una donna, un cavallo, una tenda, un fuoco,
e qualcosa per cui combattere.


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 Oggetto del messaggio: Re: #364 - Gli anni selvaggi
MessaggioInviato: mar gen 03, 2017 9:42 pm 
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Località: Inverary 2.0
Nessun obbliga a leggerli tutti i miei commenti.

E comunque con la funzione >>| si possono leggere otto capoversi in un minuto, risparmiando sulle vocali e sugli emoticon. Alla fine sarà tutto più chiaro e comincerete a salutare tutti in mutande con ALOHA, una volta messa la traccia audio nei vostri auricolari durante lo jogging :mrgreen:

ALOHA MESSAGGI SUBINGUINALI

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 Oggetto del messaggio: Re: #364 - Gli anni selvaggi
MessaggioInviato: mar gen 03, 2017 10:00 pm 
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wolkoff ha scritto:
SPOILER

Goblin ha scritto:
attenzione ai lasciti di una produzione trentennale... faccio un esempio , prima il lungo addio era una causa scatenante del lavoro di dylan , ora in questo numero ce n'è una diversa , com'è si accavallano ? si sommano ? era destino ?


A rigor di logica non suona come una blasfemia, né come uno scompenso contraddittorio, ricostruendo i due fatti in sede separata. Dopo la morte-trauma di Emily il Rocking Boy dice di voler rendersi utile salvando gli altri/altre vite in pericolo... e si arruola in polizia. Non tira in ballo la passione per mostri e stranezze, probabilmente sempre sopita e potenziale dopo quel passaggio nelle grotte di Moonlight, ma che qui viene ancora tralasciata per preferirle un senso di responsabilità più indirizzato al lato socio-civile che occulto. Ordine contro precedente disordine. Ribellarsi alla ribellione fine a se stessa.

Anni dopo, a chiusura della terapia di disintossicazione post-trauma da Lillie, Dylan dice a Vince di pensare ad un'attività d'investigazione privata piuttosto che ad un ritorno in polizia. Anche qui tira in ballo l'aspetto da contributo sociale, però il taglio si fa più umanitario, da paladino degli ultimi in senso (par)anormale... perché afferma di voler mettersi al servizio dei "casi disperati, quelli che non ascolta nessuno"... insomma, di dare corda a pazzoidi, paranoidi, ed altra gente presa a calci nel sedere dallo scetticismo di Scotland Yard, avendone avuto esperienza in quegli anni. Gli sconfitti per antonomasia, quelli a cui non crede nessuno perché credono ai mostri o vorrebbero spiegarsi l'inspiegabile. E qui torna l'elemento latente per l'istinto verso il sovrannaturale, già scintillato a Moonlight, e sempre in attesa d'esser posto in essere. Di nuovo disordini questa volta contro l'ordine costituito delle indagini tradizionali; un'altra ribellione a suo modo.

La cosa come vedi può anche quadrare in questi termini, senza arrampicarsi sugli specchi ma con grandi ricami esegetici improvvisati su misura. Resta però chiaro come il fatto di scomodare/escogitare in modo posticcio questi retroscena farlocchi per suscitare un po' di clamore artefatto, finisca per affossare la credibilità di 30anni di precedenti attività/idiosincrasie del protagonista... e questo soltanto per dare un senso al proprio albo dell'ultim'ora, di manomissione in manomissione.

E a furia di mano-mettersi, come dicevano i nostri nonni, si diventa ciechi...alle reali esigenze :dito:


ALOHA Moderation is masturbation,
What is what and what makes you feel good


si , può essere messa così,
ma tu che hai più memoria di me sicuramente , la vicenda invece narrata nel primo dylan dog & martin mystere dove la metti ? mi pare trattasse che si vestisse sempre allo stesso modo anche li per la morte di una ragazza , e poi si faceva riferimento ad altro che ora non ricordo.


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 Oggetto del messaggio: Re: #364 - Gli anni selvaggi
MessaggioInviato: mar gen 03, 2017 11:36 pm 
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Non proprio. :roll:

Nel crossover dice che durante la notte del sacrificio della tipa - Alison, se non sbaglio - prima della retata per la fretta si mise la prima cosa che trovava, e quella sarebbe diventata per caso la sua divisa/mise ufficiale. Non si parlava ancora di lutto, né di iniziative post-trauma. Durante quelle indagini Dylan capisce di aver ereditato dei poteri arcani dal padre e di esser legato indissolubilmente al sovrannaturale. Dopo la "morte" di Alison s'incacchia contro Scotland Yard che ha insabbiato il caso come semplice omicidio rituale, e comincia a pensare di abbandonare la divisa della polizia, che comincia a stargli stretta e a non rappresentarlo più.
Non mi sembra che la cosa stoni molto in ottica pre-Lillie, e neanche con le dichiarazioni di quest'appendice apocrifa della Baraldi , a braccetto con Vince in clinica.

Detto ciò - premesso che i Castelli(in aria) non facciano molto testo... - tutti questi ricostruzionismi ad incastro postumo lasciano il tempo(perso) che trovano perché alla fine, come ben sapeva Mastro Tiz, tentare di stabilire una continuità omogenea nella biografia (appositamente) lacunosa o per smozzichi di Dylan è fuorviante e contrario alla stessa logica della testata, alone di mystero incluso... come diceva Jones qualche post fa, parlando del fascino implicito del personaggio. Lo stesso Sclavi ha spesso rinnegato il #100 e se ne è fatto beffe quando qualcuno gli ha chiesto a cosa corrispondesse nello sviluppo del (non)passato della sua creatura. Senza tener conto che ognuno vuole dire la sua e non è neanche d'accordo con se stesso, a distanza di tempo e convenienze ripensate.

E poi a me, come ad altri, interessano più storie in cui Dylan indaga che altre in cui si indaga su Dylan, per mancanza di idee...per allettare i rotocalchi... o perché ormai è tremendamente difficile una scrivere "semplice" storia d'indagine senza focalizzarsi sul Nostro, che è diventato ormai il gingi(mbe)llo di ogni autore che capita a tiro, dai sadismi reiterati della Barbato al pivellismo naïf - e poco documentato - degli ultimi arrivati, ansiosi di dire la (fondamentale :lol: ) loro in merito o manomettere l'icona delle proprie letture giovanili :o .

Ma tanto alla fine potranno sempre uscirsene col fatto che è tutto uno sgherzo, che si tratta di una dimensione parallela da reboot-tanare, e che se qualcuno è affezionato a questo mondo potrà seguirne le gesta nella nuova testata escogitata appositamente Cool Boy, Fool voi che leggete. :tc:


ALOHA Every day my time runs out.
Lived like a fool, that's what I was about.
...
Oh I believe in miracles
Oh I believe in a better world for me and yo
u


(visto che si parlava di Ramones) 8-)

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 Oggetto del messaggio: Re: #364 - Gli anni selvaggi
MessaggioInviato: mer gen 04, 2017 11:17 am 
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Iscritto il: mer feb 29, 2012 12:49 pm
Messaggi: 128
Buona annata questa?? L'uomo dei tuoi sogni barbatiano buon soggetto ma sfruttato come di consueto nel peggiore dei modi dall'autrice :evil: Mater dolorosa il trionfo della FUFFA narrativa!! L'albo del mese non lo prendo perchè non son ancora diventato masochista...


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 Oggetto del messaggio: Re: #364 - Gli anni selvaggi
MessaggioInviato: mer gen 04, 2017 4:46 pm 
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Iscritto il: lun dic 21, 2015 5:31 pm
Messaggi: 258
Esiste un sondaggio sul peggiore albo del rilancio di Dyd, o anche solo del 2016? Senza intento denigratorio.

_________________
http://nuwrestling.net/index.php/forum/forum-home


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 Oggetto del messaggio: Re: #364 - Gli anni selvaggi
MessaggioInviato: mer gen 04, 2017 5:28 pm 
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Iscritto il: mer giu 22, 2016 9:37 am
Messaggi: 50
Non mi esprimo sullo "sfruttamento" del passato di Dylan (c'è un curatore che approva, e poi non sono contrario tout court, basta saperlo fare), sul rispetto o meno degli incastri temporali, eccetera.

Questo è semplicemente un albo brutto, scritto molto male, pieno di incoerenze che non mi va adesso di andarmi a recuperare per spiegarle, dai dialoghi imbarazzanti, tenuto su col cartongesso.

Ultimamente me l'ero tanto presa con quella storiaccia western dell'ultimo maxi, ma quello in confronto era, se non oro, argento.

Terribile.

Ovviamente bellissimi disegni, però. Così come quelli della summenzionata storia western, mi erano piaciuti molto. Ho letto però entrambe le storie in un quarto d'ora, sbuffando, sperando di vederne presto la fine.

Bella copertina.

Ringrazio soltanto il responsabile per l'inserimento di questa, sulla maglietta di Vincent (non so se l'abbia indicato la baraldi o mari o recchioni o che so io, chiunque sia, grazie):

https://i.ytimg.com/vi/5zn3jYpZFkA/maxresdefault.jpg

considerando che il mese prossimo la copertina è quella di sgt. pepper, si trova Crowley su DD due volte in due mesi, e questo mi fa felice.


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 Oggetto del messaggio: Re: #364 - Gli anni selvaggi
MessaggioInviato: mer gen 04, 2017 5:59 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
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Drake 2.0 ha scritto:
Esiste un sondaggio sul peggiore albo del rilancio di Dyd, o anche solo del 2016? Senza intento denigratorio.


Senza auto-denigrarmi più di tanto, un mesetto fa aprii questo topic a tempo perso nella sezione sondaggi per un bilancio sulle storie 2016...di cui quest'albo non dovrebbe far parte, essendo targato Gennajo 2017.
Non c'è il meccanismo della votazione, ma semplici classifiche o commenti liberi da fare, nel caso.

http://www.cravenroad7.it/forum/viewtopic.php?f=23&t=9536

...e lì il premio monnezza d'annata andò a mani basse a Miseria e Crudeltà, emblema miserabile di come non scrivere un albo di Dylan in questi tempi crudeli per noi lettori. Il Gualdo con le sue brevi del Maxi ha provato ad eguagliare il primato, ma siamo ancora distanti... :roll:

[...]


@ rkc

Ma cos'è, le macumbe voodoo della babamyagola Barbato hanno sortito effetto sabotando il tuo pc quando hai provato a profanare il suo sacro nome, dicendo che la Baraldi ha scalzato Paola come miglior sceneggiatrice in ambito dylaniato? E quando hai ripreso a registrare neanche ti veniva il nome: sortilegio di malalingua fu ! :o :x: :o
(minuto 20:05 - 20:40)

Spoiler!


Ocho, che i tentacoli vendicativi della Ghost Corp. sono molti lunghi, e non producono per il loro catalogo solo dischi, case di cura, telefonini, armi, medicine, zone residenziali...tra un po' anche il Tubo sarà loro. O almeno quel tubo a cui ci attaccheremo se continuano a sfornare roba così... :?

A COMPANY MISTAKING EVERYTHING (aloha included)

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MessaggioInviato: mer gen 04, 2017 6:12 pm 
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Iscritto il: mar feb 03, 2015 10:01 pm
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DanteDellamorte ha scritto:
Non mi esprimo sullo "sfruttamento" del passato di Dylan (c'è un curatore che approva, e poi non sono contrario tout court, basta saperlo fare), sul rispetto o meno degli incastri temporali, eccetera.

Questo è semplicemente un albo brutto, scritto molto male, pieno di incoerenze che non mi va adesso di andarmi a recuperare per spiegarle, dai dialoghi imbarazzanti, tenuto su col cartongesso.


Quoto. Il problema non è tanto il ricorso pretestuoso al passato di Dylan ma proprio il modo in cui è confezionato il tutto. In ogni caso questo lungo flashback non aiuta un granché, se non a saltare lo squalo.


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