Cravenroad7

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#452 - Un tranquillo venerdì di paura
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 Oggetto del messaggio: Re: #452 - Un tranquillo venerdì di paura
MessaggioInviato: sab mag 04, 2024 8:21 pm 
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bertuccia ha scritto:
E' una bella indagine... e questa, è la migliore espressione del nostro Indagatore dell'Incubo.


Ti hanno clonato l'account, o sei andata da qualche zia della Baraldi per farti offrire un caffè 'corretto' (da sostanze strane, non bevendo tè come dicesti) e plagiarti verso il suo mulino :?:
Se questa è l'espressione migliore di un'indagine dylaniata, i gialli della Barbato di una ventina d'anni fa li insegneranno al MIT di Boston a breve.. ma non come prodotto dylaniato, eh.

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 Oggetto del messaggio: Re: #452 - Un tranquillo venerdì di paura
MessaggioInviato: sab mag 04, 2024 9:23 pm 
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Simeoni è uno dei migliori nello scrivere Groucho. Nelle sue mani è sempre un personaggio attivo, presente, che sa rapportarsi con Dylan e con ciò che gli succede attorno. Non è la semplice macchietta che spara battute un tanto al chilo giusto perché la sua presenza è d'obbligo.
Per Groucho e per Brindisi (che però preferivo più limpido) potrebbe valer la pena leggere l'albo.
Per il resto non ci siamo, nonostante l'inizio mi facesse ben sperare in una gradevole commedia nera, si sfocia presto nel gialletto anemico già visto e rivisto tante di quelle volte da Ruju in poi. Voto 5,5.


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 Oggetto del messaggio: Re: #452 - Un tranquillo venerdì di paura
MessaggioInviato: sab mag 04, 2024 9:33 pm 
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wolkoff ha scritto:
bertuccia ha scritto:
E' una bella indagine... e questa, è la migliore espressione del nostro Indagatore dell'Incubo.


Ti hanno clonato l'account, o sei andata da qualche zia della Baraldi per farti offrire un caffè 'corretto' (da sostanze strane, non bevendo tè come dicesti) e plagiarti verso il suo mulino :?:
Se questa è l'espressione migliore di un'indagine dylaniata, i gialli della Barbato di una ventina d'anni fa li insegneranno al MIT di Boston a breve.. ma non come prodotto dylaniato, eh.



Ahahahaha volevo scriverlo che non mi hanno hackerato l' account :mrgreen:
Però boh, davvero, per me è una bella storia.
SPOILER
In genere è una sensazione sgradevole che mi si insinua pian piano, o anche di botto nei casi più eclatanti, quella in cui realizzo che un albo sta per finire giù nella grande cloaca dove finiscono le storie Dylaniate più oscene.
Quindi inizio con cautela, senza cedere a facili entusiasmi, pronta alla secchiata d'acqua e ai miasmi della cloaca.
Invece oggi, spaparanzata sotto alla mia copertina, mi sono sentita immediatamente coinvolta e a mio agio.
Ma proprio subito, anche quando il Maggiolone stava per fermarsi per la ventordicimilionesima volta!
E, surprise surprise, trovo questa bella location col B&B lugubre, il tempaccio tempestoso, la storia della zia di Groucho che mi mette immediatamente di buonumore e un omicidio su cui investigare (di cui chiaramente, intuisco già il responsabile, data la mia stupefacente e brillante intelligenza).
Sempre molto circospetta, proseguo nella lettura e noto, con crescente soddisfazione, che tutti parlano come mangiano, senza quella fragorosa capacità di frantumare gli zebedei con discorsi ampollosi sulla vita, la morte e i miracoli.
Ma veramente Wolkoff, io ho assistito, vignetta dopo vignetta, ad un miracolo lessicale
E anche ad un miracoloso dipanarsi degli eventi, come nella mia testa si svolgerebbe un'indagine, cercando riscontri e coinvolgendo al momento giusto le persone giuste. Cioè, dai, chiamare Bloch al momento giusto è quasi commovente! :mrgreen: quanti biliardi di volte Dylan si è messo a fare di testa propria con i pretesti più stupidi? E anche contattare l' amica medium (perché Trewakrhxbeuamkssky non lo so scrivere) ci sta, è la scelta più ovvia! (chiaro che lo fa soprattutto perché Therese è la "zia" di Groucho, inizialmente è per gentilezza).
Il trasferimento in casa sua, per me, è esilarante! Sono tutte gag riuscite nella loro semplicità.
Naturalmente col crescere dei sospetti, cresce anche il fastidio per questa donna invadente e, anche qui, vediamo una razione molto umana in Dylan Dog, che si lascia andare a momenti di autentica irritazione.
Ti dico, sottolineo che è un parere del tutto personale , se ce ne fosse ancora bisogno, ma per me si tratta di un gran bell'albo.
Lo sai che di regola faccio le pulci allo sfinimento e spero che Keanu mi voglia bene lo stesso.
Peraltro non trovo nemmeno tanto strana l'agendina, perché nei meandri dei cassetti una ce l' ho anche io. A volte mi chiedo cosa farei se mi sparissero tutti dalla SIM del telefono e vado in panico.
La copertina con Madame Trelkovski (hahaha ho guardato) non è nemmeno fuori tema. Lei c'è, ed è anche una vittima dell'assassina. Quindi, assolvo anche questo!


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 Oggetto del messaggio: Re: #452 - Un tranquillo venerdì di paura
MessaggioInviato: sab mag 04, 2024 9:43 pm 
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bertuccia ha scritto:
La copertina con Madame Trelkovski (hahaha ho guardato) non è nemmeno fuori tema. Lei c'è, ed è anche una vittima dell'assassina.


La copertina (che proviene da un riciclo di un'altra simile, destinata ad un altro albo, in cui doveva esserci Bloch al posto di Hulk... hhhmmm, della Trelko) non è fuori tema rispetto alla storia... è fuori mood rispetto al titolo, che a sua volta è fuori setting/logica rispetto alla storia per amor d'ossessione citazionista (cinematografica stavolta, nada Marvel-verso) e la spiritosaggine del venerdì. Una triangolazione beota di pasticci. :?

Dylan non è molto umano quando strattona a tavola 'zietta' per l'irritazione d'avergli toccato (di rimando, flebile) il totem Trelko. È soltanto un cafone isterico e violento, ultra-infantile - come tutto l'albo del resto, quindi almeno qui mood rispettato - per reazione da scatto fuori luogo/fuori personaggio :x:

Più passa il tempo più penso che tu sia invaghita nontantoplatonicamente di Groucho. E per questo quando trovi un autore che sa gestirlo oltra la media vai in sollucchero... :oops:

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 Oggetto del messaggio: Re: #452 - Un tranquillo venerdì di paura
MessaggioInviato: sab mag 04, 2024 11:01 pm 
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Diamo a Cesare quel che è di Cesare: non ho mai nascosto la mia simpatia per il modo di scrivere i dialoghi di Simeoni, anzi è l'UNICO che secondo me considera Groucho all'altezza del personaggio che è, ed ha una capacità di creare botta e risposta che non sarà geniale, non sarà sempre azzeccata, non sarà sclaviana, ma che, credo sia indubitabile, è INEDITA. Soltanto in Simeoni si leggono battute e controbattute che non sono rubate da barzellette.com, che non sono totalmente avulse dal contesto, e che si vede che sono pensate e pesate col bilancino. Lo scambio "La cena si sta raffreddando", "anche il tuo ospite!", per me, è eccezionale, mai sentito prima, soprattutto, in 38 anni di Dylan. "Le ho portato il tè, ispettore". "Non stavo parlando di te", non è la battuta del secolo, non fa ridere, ma porca miseria è una battuta sul tè/te MAI SENTITA (da me) su Dylan. Ed è tutto dire!
Funziona tutto? Chiaramente no, perché quando fai parlare A RAFFICA i tuoi personaggi, chiaro che certe volte colpisci a vuoto, è fisiologico. Ma effettivamente la LETTURA dell'albo (in senso stretto), è la cosa meno fastidiosa, e più piacevole.
Aggiungo, però, che io sono di parte: questo tipo di umorismo è esattamente quello che uso io. Ogni parola che sento, un gioco di parole, ogni volta che mi capita, una associazione di idee, ogni volta che ne ricordo una, o che la invento sul momento, faccio una battuta (i miei figli e i miei alunni ne sono, ahiloro, testimoni!). Chiaro che non sempre sono divertente, e non sempre sono brillante, ma per me è importante la velocità di esecuzione della "battuta", o della "risposta", più che il divertimento per forza.

Poi, mannaggia a Simoeni, subentrano:
-l'incapacità quasi totale di imbastire un giallo, che lo accomuna ai peggiori autori dylaniati, curatrice in testa,
-la melensaggine delle situazioni, a colpi di "zietta" e "nipotino" da far svenire un ippopotamo,
-le ingenuità di trama,
-l'effetto "piccoli brividi", nonostante il buon Gigi si sforzi SEMPRE, gliene va dato atto, di imbastire morti molto splatterose ("le interiora/esteriora", per me, è un'altra chicca simeoniana, ma l'elenco è lungo).

Per quanto riguarda Brindisi, emozione molto forte, ovviamente sono stato contentissimo di rivederlo sulle pagine di Dylan, e in grandissima forma, ma a me questo effetto Craftint non convince affatto, dato che alla Bonelli sono proprio litigati col digitale, e Brunone non fa eccezione. Le sue vignette in bianco e nero puro sono imbattibili, e questo effetto qui le depotenzia tantissimo, secondo me. Ma piangiamo con un occhio. Inoltre, io sono convinto che Simeoni autore completo sia comunque meglio, rispetto a quando le sue storie vengono disegnate da altri.

In questi giorni sto preparando le mie lezioni sul Risorgimento, e non ho tempo di spulciare l'albo, che ho già letto quattro volte, ma mi piacerebbe farlo... Bertuccia, sono contento che ti sia piaciuto l'albo! Sono d'accordo con te, questo albo, sicuramente NON ha il difetto di avere personaggi mentecatti, e non è da tutti. Ci sono solo due o tre momenti in cui ci sono reazioni scomposte e stranianti, che non mi hanno convinto, ma effettivamente i personaggi sono quasi esseri umani. Però, in questo cavolo di albo non funziona nulla di nulla, da Dylan che porta una ragazzina nella casa della sfiga epocale, al poliziotto che risponde al telefono in casa di una donna aggredita e dà informazioni privatissime al primo che chiama, al ticket del lotto da SESSANTAMILA STERLINE che (o tempora, o mores!) fa capoccella dal taschino della giacca, pronto pronto a essere perso... E gli esempi sono ad apertura di albo, proprio!

Un albo nella teoria brillante, nella pratica farraginoso, con una leggerezza non richiesta, e una struttura gialla risibile, con una copertina di risulta che tra l'altro canna completamente il concept dell'originale, in cui non a caso predomina il nero, con il letto d'ospedale e il gigantesco hulk ridotto a microfigurina, effetto che qui invece si canna completamente.

Difetto peggiore, però, senza dubbio lo SPRECO VERGOGNOSO della Trelkovski, che tra l'altro, in chiusura, viene colta nel suo aspetto peggiore, quello degli svarioni lessicali, che NESSUN AUTORE ha mai saputo usare in modo naturale, facendolo dire solo errori indegni di Valeria Marini, e trasformando un suo "difetto" per me molto tenero in una ignoranza becera e insopportabile.

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 Oggetto del messaggio: Re: #452 - Un tranquillo venerdì di paura
MessaggioInviato: dom mag 05, 2024 8:29 am 
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SPOILER

Di regola sono molto suscettibile in merito alle rispostacce sgarbate che Dylan Dog rivolge ai suoi interlocutori, ma stavolta non ho trovato niente di eclatante o che non fosse giustificato dalla tensione del momento o dall' invadenza di Therese.
Quella strana peculiarità che contraddistingue sovente il nostro indagatore, ovvero essere viperino, per non dire zitellaccio, è una caratteristica di cui Simeone non ha abusato (di regola è uno stratagemma utilizzato maldestramente per creare subbugli emotivi o psicodrammi cui accennavo qualche post fa).
La "ragazzina" è giovane, ma chiaramente maggiorenne e, in virtù della giovane età, almeno, non ha dato luogo ad avance fuori luogo. Chiaramente anche madame Trelkovsky avrà iniziato così, da giovane e potente medium, sarà stata coinvolta nelle suoi primi casi di infestazione all' età della ragazzina.
Discorso "telefono": probabilmente andava gestita meglio la conversazione dopo il ferimento di madame Trelkovsky, ovvero, se a rispondere alla chiamata è inaspettatamente un agente di Scotland Yard, è chiaro che si debba chiedere (spaventati) "cosa sta succedendo" e perché risponda lui, non di passargli l'amica, perché è evidente che sia successo qualcosa.


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 Oggetto del messaggio: Re: #452 - Un tranquillo venerdì di paura
MessaggioInviato: dom mag 05, 2024 8:56 am 
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Mega spoiler!

bertuccia ha scritto:
Discorso "telefono": probabilmente andava gestita meglio la conversazione dopo il ferimento di madame Trelkovsky, ovvero, se a rispondere alla chiamata è inaspettatamente un agente di Scotland Yard, è chiaro che si debba chiedere (spaventati) "cosa sta succedendo" e perché risponda lui, non di passargli l'amica, perché è evidente che sia successo qualcosa.


Secondo me un poliziotto non risponderebbe mai qualificandosi come tale, dentro la casa di una donna aggredita. Uno perché chi sta all'altro capo del telefono direbbe "ah, ho sbagliato numero, volevo chiamare la mia amica Paskoski e per sbaglio ho fatto il numero di Scotland Yard!", e due perché se c'è stato un crimine in una casa, magari la telefonata è in qualche modo collegata al crimine, non si sa mai! E quello invece si brucia nome, cognome, qualifica, numero di tesserino, di tutto! Manco chiede le generalità di chi sta chiamando!!!! Informazioni private date a un perfetto sconosciuto! È una pagina strana, come ce ne sono tante. A partire proprio dalla premessa: il maggiolone di Dylan si spegne proprio nel paesino della zietta di Groucho, e NELL'ESATTO ISTANTE in cui la suddetta zietta ha sparato al tizio! Ma basta, no?!?

Che poi, tutto sto fatto della "zietta", è un'altra bella boiatona: dice Simeoni nell'editoriale "Groucho ama citare avi, zii, e cugini bizzarri, così ho voluto andare al cuore della faccenda". Infatti, alla fine, lei non è DAVVERO la zia, ma solo una zia di rispetto! Ecco quanto al cuore della faccenda è andato! Bah! Ormai siamo al clickbait sfacciato! E ovviamente lei fuma pure il sigaro, altro specchietto per le allodole grande come una casa!

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 Oggetto del messaggio: Re: #452 - Un tranquillo venerdì di paura
MessaggioInviato: dom mag 05, 2024 9:27 am 
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Invece ho trovato carino il fatto che fosse considerata una "zietta"perché aveva sposato mezzo vicinato!
È una situazione strampalata, che coinvolge anche un numero imprecisato di persone, tutte strampalate almeno quanto Groucho.
Logicamente va un po' ribadito questo aspetto, anche per i diversamente attenti, quindi ogni 3x2 ripetono "nipotino" "zietta".

È chiaro che l'agente che risponde al telefono non sia un genio, né a fornire informazioni, né a qualificarsi al telefono (è anche vero però , che un colpevole, non chiamerebbe la casa della persona alla quale ha appena dato una badilata. E nemmeno qualcuno che è coinvolto in modo sospetto). Pensa a quanto è subnormale uno come Jenkins, non è detto che un altro agente "gegno" non possa rispondere a sproposito (anche se ti do atto che sia un momento poco brillante).


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 Oggetto del messaggio: Re: #452 - Un tranquillo venerdì di paura
MessaggioInviato: dom mag 05, 2024 9:48 am 
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A me va benissimo che Therese sia considerata come una zia, da Groucho. La cosa è ribadita fino alla nausea, ma a me va benissimo come dinamica. Quello che non mi va bene è che l'albo venga presentato come "Facciamo luce sui parenti di Groucho", e poi non è vero!

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 Oggetto del messaggio: Re: #452 - Un tranquillo venerdì di paura
MessaggioInviato: dom mag 05, 2024 1:21 pm 
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Non leggo per principio la presentazione, quindi non ti saprei dire.
Probabilmente si tratta di una sintesi semplicistica.
Più che altro non capisco perché spoilerare una delle sorprese della storia.
Sembra uno di quei trailer che ti fanno vedere mezzo film e, quando vai al cinema, ne hai già visto mezzo e peraltro tutte le parti migliori.
Una filosofia voracemente consumistica del "tutto e subito", priva della pazienza necessaria ad accostarsi e fruire di un'opera.


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 Oggetto del messaggio: Re: #452 - Un tranquillo venerdì di paura
MessaggioInviato: dom mag 05, 2024 6:15 pm 
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Sugli spoiler hai ragione, ultimamente negli editoriali si tende a rivelare sorprese in modo veramente masochistico! L'esempio più palese è lo spoiler su uno degli ultimi speciali del (buonanima!) Pianeta dei Morti, veramente da lasciare increduli... Per quanto riguarda la "sintesi semplicistica", in realtà più che semplicistica è una via di mezzo tra superficiale e ingannevole. Se il personaggio che si incontra è una "zia" che è soltanto in realtà una figura abituale, e non una parente, basta scrivere "zii, cugini, avi, e personaggi vari del passato di Groucho", così diventa una sintesi semplicistica. E io sono pure contento (se fatto bene) che ci sia uno sguardo nuovo nel passato di Groucho. Invece, scritto in quest'altra maniera, è soltanto un paradosso, uno spoiler di qualcosa che in realtà non avviene, ergo, uno specchietto per allodole, quando non una trappola per gonzi.

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MessaggioInviato: dom mag 05, 2024 6:17 pm 
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Buonasera,
per quanto mi concerne il personaggio della zia è ben riuscito e regala vivacità a tutto l'albo; la vicenda in sé è esile e per questo voto solamente accettabile, ma è comunque un albo più riuscito rispetto ai numeri da Luglio in poi.
Baron Karza


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MessaggioInviato: dom mag 05, 2024 6:23 pm 
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Keanu Coen ha scritto:
uno spoiler di qualcosa che in realtà non avviene, ergo, uno specchietto per allodole, quando non una trappola per gonzi.


Per conto mio vengono scritti prima, sulla bozza della sceneggiatura.
Oppure può darsi che tu abbia ragione e contengano più mistero e sorprese di quanto ce ne siano in realtà.
Un po' come le confezioni dei cibi, super accattivanti e farciti, che poi si rivelano essere di una tristezza infinita, con un goccino cioccolatoso praticamente impercettibile.


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MessaggioInviato: lun mag 06, 2024 12:51 am 
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Keanu Coen ha scritto:
Per quanto riguarda Brindisi, emozione molto forte, ovviamente sono stato contentissimo di rivederlo sulle pagine di Dylan, e in grandissima forma,


Temo ne perderemo per molto la sostanza, oltra che la forma :( .
Sul web (pagina personale di Instagram se non sbaglio) ha detto che questa storia risale a diverso tempo fa, anche come stile. Ormai è impegnato da anni solo sul fronte Tex, dove non indugia più in questi pixel-retini sovraccarichi.

DD testata di ripiego/seconda fascia conclamata. Se penso che relegano a tempo indeterminato maestri come Brindisi a De Angelis a disegnare cavalli e squaw, in setting quasi tutti uguali da decenni, c'è da mangiarsi i gomiti... :(

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MessaggioInviato: lun mag 06, 2024 9:58 am 
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wolkoff ha scritto:
Keanu Coen ha scritto:
Per quanto riguarda Brindisi, emozione molto forte, ovviamente sono stato contentissimo di rivederlo sulle pagine di Dylan, e in grandissima forma,


Temo ne perderemo per molto la sostanza, oltra che la forma :( .
Sul web (pagina personale di Instagram se non sbaglio) ha detto che questa storia risale a diverso tempo fa, anche come stile. Ormai è impegnato da anni solo sul fronte Tex, dove non indugia più in questi pixel-retini sovraccarichi.

DD testata di ripiego/seconda fascia conclamata. Se penso che relegano a tempo indeterminato maestri come Brindisi a De Angelis a disegnare cavalli e squaw, in setting quasi tutti uguali da decenni, c'è da mangiarsi i gomiti... :(


Ma certo, che sta storia risale ai tempi che furono!

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