Iscritto il: ven giu 27, 2003 10:00 pm Messaggi: 3857
l’unica speranza è che i ragazzi una volta cresciuti si stufino dei manga e provino qualche bonelli tanto per cambiare. però la vedo difficile , insomma il fumetto italiano è destinato a ridimensionarsi. poi ripeto dylan dog accellera la sua caduta. mi dite un ragazzo che inizia a leggere dal 401 magari invogliato dal reboot , e poi dal 407 si ritrova un personaggio diverso , che cosa fa ?
poi c’è stato questo intermezzo Vasco che ci può anche stare , ma poi non c’è un filo logico un senso di continuità.
Iscritto il: mar ott 29, 2013 11:04 pm Messaggi: 352 Località: Roma
Ho 38 anni, mi piacciono sempre più i manga (che leggo comunque da poco più di 20 anni) e sempre meno i fumetti italiani. Quando ormai ti piacciono i manga non li abbandoni. Anche perchè non si trascinano mai per 400 e passa numeri senza avere più nulla da dire. Ogni manga, salvo pochissimi casi, termina prima di 100 volumi, molto spesso lasciando l'amaro in bocca proprio per essersi concluso.
Per un fumetto italiano in crollo c'è un giapponese in costante crescita grazie a un catalogo immenso pieno di contenuti che piacciono e attirano lettori. Il fumetto americano resiste bene grazie allo zoccolo duro e alla moda dei supereroi che si è diffusa sempre più negli ultimi anni.
'Nzomma. I comics mmerigani vendono pochissimo in patria se comparati al bacino d'utenza. Spillati di poche paginette per stagioni random, che se vendono 15.000 copie al mese in una paese da 250mln di abitanti (+40 canadesi) è già un successone stratosferico. Dylan da noi, nonostante i tempacci, vende ancora sull'inedito (almeno) 5 volte tanto a 35 anni dalla prima uscita. Negli USA il fumetto strettamente cartaceo rimane nella media un prodotto per una cerchia ristretta di sfigati geek o nerd (v. personaggi à la Big Bang Theory). Ed è così da decenni, non c'entrano molto gli smart-intrattenimenti. Campano, con inca$$i stratosferici, solo dai diritti che gli ritornano dai film e serie tv, senza cui sarebbero con l'acqua (ristagnante) alla gola
Per quanto riguarda i manga, è normale che la varietà del catalogo sia sconfinata, proponendo generi ed autori per tutti i gusti. Mica sono limitati come la SBE, dove (quasi) ogni serie prende nome dal protagonista, che è invischiato in indagini, avventure, etc... senza sviluppare nulla, in loop. Senza contare come è agevole, a livello economico, proporre questa varietà di nippo-fumetti in Italia: si pagano pochi spicci per i diritti e per la traduzione, ed il prodotto è servito. Anche se vendi poco puoi permetterti di sfornarne a manetta per le fumetterie. Mica come la SBE, che per un inedito di 94pp deve pagare profumatamente almeno due/tre autori per un prodotto che rimane in edicola un mesetto, sperando di rientrare nelle spese .
Iscritto il: mar set 07, 2004 7:10 pm Messaggi: 3361 Località: Rurrenabaque
Nima83 ha scritto:
E avoja a dare alle stampe "materiale for fans only", come certe inutili edizioni deluxe (le ultime saranno, da quanto ho capito, quelle dedicate a Vasco). Non è questo il modo per solleticare l'attenzione né per rialzare le quotazioni della testata.
Fino a che i lettori saranno considerati dei caproni e saranno trattati come tali, le reazioni di disgusto non potranno che susseguirsi fino a un graduale (cosa che pare stia già succedendo da tempo) abbandono della testata da parte di tanti aficionados.
Mi sa che il sottobosco dei collezionisti duri e puri sia quello che alla fine tiene in piedi la baracca dylaniata.
Premesso che non ho i dati di vendita, penso che tanti lettori non collezionisti abbiano abbandonato negli ultimi due anni , non solo per la "naturale" crisi del fumetto ma anche per cause interne alla serie stessa, in cui mi ritrovo: l'aumento del numero di uscite (immagino che per seguire tutte le testate si debba sborsare qualcosa come 150€ all'anno); la bassa qualità che dura da anni; il giro di boa del numero 400 (si sa, con la cifra tonda si molla meno a malincuore); la mancanza dei punti di riferimento del vecchio Dylan (che più ci penso meno capisco perché abbiano autorizzato le modifiche post 400, parlo proprio dal punto di vista commerciale);
Chi non è un collezionista o un fanboy del mitico e continua a sborsare ha tutta la mia stima. eroi!
Iscritto il: mer set 07, 2016 8:16 pm Messaggi: 24
certo che se si interrompe la distribuzione di sabato (ad eccezione delle grandi metropoli) non si fornisce un buon servizio a quei pochi.....(ma ne siamo davvero sicuri?) che non vivono nelle grandi città; e poi ha senso far uscire gli albi di sabato quando poi non vengono capillarmente distribuiti?
Iscritto il: dom giu 02, 2019 10:39 am Messaggi: 1849 Località: Ἁρμαγεδών
@Jones Chiaramente mi ritrovo d'accordo su tutto. Facile immaginare che siano proprio i collezionisti/completisti a tenere in piedi la baracca dylaniata. Gente che comprerebbe ogni cosa con la dicitura "Dylan Dog" e a cui sono normalmente destinati i vari cartonati/brossurati deluxe, numeri con varie copertine, ristampe 2x1, chicche imperdibili come il Wedding Box... e che comprerebbero persino manuali tipo "Costruisci la tua casetta per uccelli con Dylan Dog", "Cento ristoranti italiani consigliati da Dylan Dog", "Pulisci il tuo water in maniera creativa con Dylan Dog", "Storia della flatulenza artistica: da Joseph Pujol al Dylan Dog post-400"... Non fosse per loro la situazione sarebbe assai più nera, dato che - immagino - una certa parte dei lettori storici, non esattamente soddisfatta della piega presa dalla testata, ha dato forfait. Ogni elemento da te citato è giusto: dal soprannumero delle testate al calo sempre più evidente della qualità media, tra l'altro incrementato dall'harakiri commerciale/artistico dello pseudo-cambiamento di rotta post-400 (farlocco: i sei numeri inaugurali non vanno da nessuna parte). Non ci fossero i completisti, un manipolo residuo di compratori-per-inerzia e qualche Rrobe-lover sopravvissuto (queste ultime due categorie dichiarate specie a rischio dall'Unione internazionale per la conservazione della natura), immagino la baracca sarebbe sprofondata collassando rovinosamente su sé stessa
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Iscritto il: mer ago 19, 2020 11:52 pm Messaggi: 163 Località: Salerno
I manga sono esplosi anche per via della quarantena. I ragazzini chiusi in casa guardavano anime h24 ed hanno iniziato a collezionare fumetti giapponesi. In molti acquistano in anticipo un albo sapendo che in un prossimo futuro ci sarà una trasposizione in streaming. Le librerie hanno fiutato i soldi quando si sono accorti che le fumetterie hanno venduto il triplo. Non a caso molti editori di manga hanno cominciato a ristampare parecchi titoli e non ne puoi mettere in commercio uno che è già esaurito. La fumetteria che frequento non ci sta dietro con gli ordini. Che sia una moda passeggera non lo so ma il settore ne sta approfittando finché può di questo boom di vendite.
_________________ Potrei vivere nel guscio di una noce, e sentirmi re dello spazio infinito.
Non potendo contribuire a questa interessante discussione, ritorno brevemente a parlare degli albi e della loro progettazione assolutamente insensata.
Aperta parentesi: Mettiamo pure che il loro intento fosse (anche) quello di conquistare nuovi lettori con l'operazione Vasco, e mettiamo pure che abbia funzionato. Mettiamo anche il caso che uno che non ha mai letto Dylan Dog, magari fan di Vasco, un Vascolizzato (ho letto che si definiscono anche così) incuriosito compri Sally e legga nell'editoriale del curatore la presentazione del personaggio: "Chi è Dylan Dog? Si definisce Indagatore dell'incubo e si occupa di casi improbabili assieme al suo assistente Groucho". Ottimo, penserà: allora ci sono questi due personaggi, Dylan Dog e il suo assistente.
Legge "Sally", e vede che non solo Groucho racconta solo barzellette e non collabora minimamente alle indagini del suo capo, ma anche che scompare a pagina 33, dopo essere stato presente solo per 6 tavole.
Poi, chiaramente pazzo, acquista anche "Albachiara", legge di nuovo quel trafiletto, e incredulo scopre che questo tale Groucho compare in scena del tutto gratuitamente, solo per una tavola, a pagina 10, e dopo se ne perde qualunque traccia. Contributo all'indagine: nullo.
Poi, perduto evidentemente ogni amor proprio, compera anche Jenny, legge di nuovo quel trafiletto e, completamente inebetito, scopre che il famoso assistente di Dylan Dog, quello che in teoria "si occupa di casi improbabili assieme al suo capo", compare di nuovo solo per UNA tavola, in cui ovviamente il suo contributo al caso (quale?!?) è assolutamente nullo.
In "Albachiara" e in "Jenny" non spunta mai nemmeno il NOME, di Groucho!
Cosa dovrebbe pensare un ipotetico nuovo lettore, di fronte a questa ennesima follia editoriale?
Chiusa parentesi.
_________________ "You should be ashamed of yourself". "I am. 24/7".
Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm Messaggi: 12538 Località: Verona
Giuda ballerino95 ha scritto:
I manga sono esplosi anche per via della quarantena. I ragazzini chiusi in casa guardavano anime h24 ed hanno iniziato a collezionare fumetti giapponesi. In molti acquistano in anticipo un albo sapendo che in un prossimo futuro ci sarà una trasposizione in streaming. Le librerie hanno fiutato i soldi quando si sono accorti che le fumetterie hanno venduto il triplo. Non a caso molti editori di manga hanno cominciato a ristampare parecchi titoli e non ne puoi mettere in commercio uno che è già esaurito. La fumetteria che frequento non ci sta dietro con gli ordini. Che sia una moda passeggera non lo so ma il settore ne sta approfittando finché può di questo boom di vendite.
I manga vendono (relativamente, ma vendono) da molto. È da almeno cinque o sei anni che ogni mese, in Italia, vengono pubblicati più di 100 volumetti di fumetti giapponesi. Più di 100, mica poco. Non è un fenomeno nuovo, il vero boom c'è stato intorno alla metà degli anni Novanta.
_________________ È la mia opinione, e la condivido.
Iscritto il: dom giu 02, 2019 10:39 am Messaggi: 1849 Località: Ἁρμαγεδών
@Keanu Non penso di sbagliare asserendo che il personaggio Groucho sta sulle palle a molti sceneggiatori (Rrobe in testa, ma questo non era affatto un segreto: non a caso la tripla uccisione dal 399 alla fine del 666). E questo non è tanto per una stretta antipatia "a pelle" (cartacea), che insomma, non trova giustificazioni di sorta tranne il fatto "che non lo amano"... Groucho non è amato perché per chi non ha grande familiarità con il concetto di comicità e di ironia, il personaggio diviene ingestibile. Quindi una repulsione di comodo. La "trilogia Vasco" poi è un bignami del concetto di Dylan-lagna, in cui non sarebbe stato fuori luogo trovare qualche personaggio stile Mario Merola con tanto di piagnisteo per la mamma. Pensa se in questo contesto Groucho poteva essere contemplato...
Molto più facile gestire solo un Dylan piagnone e moralizzante, una versione ipocrita di Charles Ingalls de "La Casa nella Prateria" (almeno Ingalls era coerente). Far ridere, divertire, strappare un sorriso è cosa complessa. E in questo parco sceneggiatori vedo pochi elementi con questo quid aggiuntivo.
Spoiler!
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Iscritto il: ven giu 27, 2003 10:00 pm Messaggi: 3857
Groucho sta sulle balle anche a tanti lettori. Altrimenti i color fest di Groucho dovrebbero vendere un botto. Quando non c'è si alzano le lamentele, ma evidentemente sono pochi che fan casino. Dal 401 con gnaghi speravo sparisse per almeno un annetto, invece purtroppo è rientrato subito. Evidentemente ha uno zoccolo duro di estimatori, ma sono pochi.
Iscritto il: dom giu 02, 2019 10:39 am Messaggi: 1849 Località: Ἁρμαγεδών
Che stia sulle balle a determinati lettori è una cosa che non escludo affatto Goblin Comunque è probabile che i Color Fest non abbiano il successo sperato per via di storie spesso brutte (e ritorniamo al fatto che chi "usa Groucho" lo deve saper gestire. Handle with care), e da quel poco che ho letto il mio modestissimo giudizio non è affatto positivo. Penso che il possibile lettore, quando vede che sui Color Fest ci sono queste famigerate storie, si renda perfettamente conto che è finita l'epoca delle fregnacce a manetta dell'epoca Sclavi/Chiaverotti (i primi Grouchini: "La Cosa Misteriosa", l'impareggiabile "Horrorpoppin" e "L'uomo con la bombetta") e credo sia conscio che le nuove storie di Groucho siano più sulla commedia edulcorata che non riesce a strappare nemmeno un sorriso. Quindi non avrei avuto nulla in contrario, a questo punto (dato che non lo sanno gestire), se per un periodo avessero mantenuto l'inoffensivo Gnaghi. Ma la storia la conosciamo...
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Ultima modifica di Nima83 il dom set 19, 2021 7:03 pm, modificato 2 volte in totale.
Scusate l'OT, ma tanto dopo volendo ci possiamo spostare qua.
rimatt ha scritto:
I manga vendono (relativamente, ma vendono) da molto... Non è un fenomeno nuovo, il vero boom c'è stato intorno alla metà degli anni Novanta.
Infatti, lo sdoganamento nazional-concettuale dei manga è avvenuto in modo esplosivo in quegli anni grazie alla Granata e alla Star Comics, che in edicola sapevano farsi rispettare prima della particolarizzazione in fumetteria del decennio dopo. Il primo Ken, Saint Seiya, Video Girl Ai, Orange Road, 3x3 Occhi, Oh mia dea, JoJo, tutta la Takahashi, Adachi, Hojo, Dragon Ball non ribaltato, etc, sono le basi di quel fenomeno che ha coperto due generazioni (quelli che seguivano quel genere di cartoni negli anni '80s e quelli che si sono affacciati dopo da pischelli)
Se adesso la concezione del manga in Italia è così ampia (sicuramente più ampia del bacino SBE, come diversità dei lettori... e del prodotto. Non direi su gli incassi, molto frammentari) il merito parte da quegli anni. Se aumentano gli acquisti compulsivi causa clausura-Covid è un trend che riguarda molti tipi di prodotti e forme di intrattenimento.
[...]
Tornando in topic, giusto per dire...
Keanu Coen ha scritto:
. Mettiamo anche il caso che uno che non ha mai letto Dylan Dog, magari fan di Vasco... incuriosito compri Sally e legga nell'editoriale del curatore la presentazione del personaggio: "Chi è Dylan Dog?.
Un emo ebete chiagnone sulla trentina di cui non mi capacito del successo 30ennale, visto che parlavano di horror d'autore, + ironia e surrealismo. Bel modo di presentare DD alle (mooooooooolto ipotetiche ) nuove leve. Accozzandoci anche la filosofia pseudo-vascoliana, che nell'arco della sua carriera all'insegna del politically correct a favore dell'alterità femminile & multietnica scriveva, in tempi non sospetti (e non indignati, di social-professione):
Spoiler!
♫ Ho perso un'altra occasione buona stasera è andata a casa con il negro, la troia! Mi son distratto un attimo... Colpa d'Alfredo
[...]
L'ho vista uscire, mano nella mano, con Quell'africano che non parla neanche bene l'italiano, Ma si vede che si fa capire bene quando vuole... Tutte le sere ne accompagna a casa una diversa Chissà che cosa le racconta, Per me è la macchina che sa che conta! ♫
Iscritto il: mer gen 04, 2017 2:42 pm Messaggi: 33
@Keanu L'operazione ha messo Vasco in primo piano fin dalle copertine. Se lo scopo era raccogliere nuovi lettori tra i fan di Vasco, quest'ultimi avranno comprato gli albi più per ritrovare un'attinenza con le canzoni che per l'universo di Dylan Dog in sé. E chissà se continueranno a comprare (dubito molto). Quindi perché sforzarsi? E' un'operazione estemporanea per vendere qualche copia in più, ma i più assidui sono sempre i trentenni/ quarantenni dello zoccolo duro, e lo sanno anche alla Bonelli.
Iscritto il: dom giu 02, 2019 10:39 am Messaggi: 1849 Località: Ἁρμαγεδών
castyano ha scritto:
@Keanu L'operazione ha messo Vasco in primo piano fin dalle copertine. Se lo scopo era raccogliere nuovi lettori tra i fan di Vasco, quest'ultimi avranno comprato gli albi più per ritrovare un'attinenza con le canzoni che per l'universo di Dylan Dog in sé.
Poveri loro Persino l'attinenza manca...
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