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#412 - Una pessima annata
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 Oggetto del messaggio: Re: #412 - Una pessima annata
MessaggioInviato: ven gen 22, 2021 6:46 pm 
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Ilnomeutenteinserito ha scritto:
per essere uno che:
Keanu Coen ha scritto:
Io nel 2014 avevo già abbandonato la nave da 14 anni.

mi sorprende la tua voglia di andare ad analizzare ogni minimo dettaglio con relativo report pure bello corposo! cioè io al tuo posto non lo farei neanche sotto pagamento o sotto tortura :D
Il vero eroe sei tu :wink:


Infatti, io a malapena riesco a leggere un albo UNA volta. PEr carità amo venire qui a leggere le vostre sapienti critiche, dalla indubbia validità, ma mi domando dove troviate la forza di fare analisi così approfondite e certosine. Chapeau.

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 Oggetto del messaggio: Re: #412 - Una pessima annata
MessaggioInviato: ven gen 22, 2021 7:27 pm 
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Per quanto mi riguarda è un insieme di fattori.
Innanzitutto vado famoso perché le cose non le capisco mai alla prima volta (non è raro ad esempio che mia moglie debba spiegarmi qualche dettaglio di un film dopo averlo visto), da cui le riletture; riesco ad avere tanto tempo libero anche se ad orari folli (e quest'anno in particolare che sto lavorando spesso in DAD); se non sono ossessivo compulsivo, poco ci manca; passo tantissimo tempo davanti al computer per varie altre ragioni, e per un motivo o per un altro ho sempre il telefono in mano; non so resistere al fascino del brutto; infine, mi manca tragicamente il dono della sintesi!

Quest'albo in particolare, però, a parte tutto, rileggendolo è vero che peggiora sempre, ma guadagna sempre qualcosina.

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 Oggetto del messaggio: Re: #412 - Una pessima annata
MessaggioInviato: sab gen 23, 2021 12:26 pm 
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Keanu Coen ha scritto:
Aspetta, Rimatt, è sicuro che Casalanguida ha cominciato a disegnare nel 2016, o giù di lì, poi ha smesso per fare altre cose, e poi ha ripreso l'albo nel 2019. L'ha detto Recchioni nell'ultimo video, e ci sono foto postate da Casalanguida sulla sua pagina FB della primavera del 2019. Su questo non ci sono dubbi. Al momento di riprenderle ha deciso di giocarsela così, e per questo motivo l'albo per me perde molto del suo valore.
Per me è tutto tranne che professionale, per citare la tua espressione; è fatto in modo molto tecnico e ineccepibile, certo, ma non professionale. A meno che per professionalità non si intenda solo "le tavole vanno consegnate non importa come giorno tot e guai se fai un giorno di ritardo".

[...]

Hai ragione da vendere: l'obiettivo è consegnare le tavole, non importa fatte come, tanto te le comprano, e tanto loro le vendono. Mi dispiace tanto, ma non ci trovo nulla di artistico, in questo, nè nulla di cui complimentarsi.


Sulla prima parte, alzo le mani: non lo sapevo, e okay, questo sposta leggermente il discorso. Ma non più di tanto.

Sulla seconda parte, be', è un fumetto popolare, scritto e disegnato con ritmi da catena di montaggio, e io non mi aspetto che l'"artistico" sia la norma. Ho sul groppone (da lettore, intendo) centinaia e centinaia di Tex, Zagor, Mister No, Martin Mystère, Dylan Dog, Magico Vento e compagnia cantante, e mi sono SEMPRE sorbito tavole tirate via, realizzate in fretta, approssimative, schizzate, EPPURE capaci di raccontare, veicolare emozioni, narrare. Ergo, del dettaglio non mi è mai fregato molto, mi basta che dal punto di vista narrativo la pagina funzioni.

Hai idea di quante tavole di Bignotti e Donatelli abbia letto? Spoiler: quasi tutte quelle che hanno realizzato. E parlo di gente che disegnava 50/60 pagine al mese. Di dettagli proprio non ce n'erano, si badava al sodo. Altri tempi, per carità, ma il mio imprinting è stato quello. Ho imparato a leggere in fretta, scorrendo l'albo rapidamente e senza tornare su quello che ho letto (il mio tempo di lettura medio per un bonelliano è di 20 minuti circa). Rileggere praticamente mai.

Quindi, anche per questo, certe scelte grafiche non mi toccano, anzi, le giustifico al 100%. Purché non si esageri, certo, ma per me in un albo come questo siamo ben lontani dall'esagerare.

E rilancio con una domanda: meglio un Casalanguida, che ricorre a certi espedienti ma ha un tratto vigoroso, leggibile e dinamico, o un disegnatore che magari non si ripete ma tira via vistosamente (Roi, Freghieri, Piccatto...)? Scommetto che alla fine dei conti un Roi ci mette meno della metà del tempo di un Casalanguida a terminare le 94 tavole di un albo, per dire.

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È la mia opinione, e la condivido.

Ciao,
Teo


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 Oggetto del messaggio: Re: #412 - Una pessima annata
MessaggioInviato: sab gen 23, 2021 4:35 pm 
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Concordo con rimatt e trovo che molte delle critiche di Keanu vertano su aspetti marginali.
Però va detto che la Bonelli ieri tendeva a vendere arte presentandola come buon artigianato, oggi tende a vendere basso artigianato presentandolo come arte.
Al cambiare delle velleità dell'editore, è normale che cambino anche le aspettative del pubblico.


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 Oggetto del messaggio: Re: #412 - Una pessima annata
MessaggioInviato: sab gen 23, 2021 5:42 pm 
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Iscritto il: gio mar 31, 2011 4:34 pm
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Non sono un intenditore d'arte, ma non condivido le critiche gli
artisti che si alternano ai disegni degli albi Bonelli .
Per quanto riguarda gli sceneggiatori possiamo discuterne , ma se parliamo di disegni
per me la Bonelli dispone di un gruppo di disegnatori di grande qualità , lo standard
bonelliano rimane sempre il più alto in Italia. E' ovvio che ci siano artisti che apprezzo maggiormente di altri
(non avevo apprezzato particolarmente Casalanguida su Cani sciolti, non amo molto lo stile di Piccatto)
ma in generale quando leggo fumetti di altre case editrici noto spesso la differenza.

Concordo con Rimatt sul fatto che la mole di lavoro ovviamente influisce anche sulla
ricchezza del dettaglio o su alcuni aspetti grafici. Sono fumetti seriali, prodotti
con ritmi serrati è ovvio che il disegnatore debba ricorrere a qualche escamotage per rientrare nei tempi
di consegna. Fino a quando lo si fa mantenendo un buon livello grafico, non ci trovo nulla di male.
Lo faceva lo stesso Magnus , infatti molti di quei meravigliosi chiaroscuri che distinguevano il suo
tratto altro non erano che espedienti per riempire di nero alcune scene, visi e disegnare più velocemente.
Certo a qualcuno esce meglio che ad altri, ma signori stiamo parlando di Magnus.

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 Oggetto del messaggio: Re: #412 - Una pessima annata
MessaggioInviato: sab gen 23, 2021 8:15 pm 
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bertuccia ha scritto:
Il tema trattato: il vino. Anche per me si tratta di un argomento inviso, odio il vino e gli alcolici in generale.



Immagine

Il campanello di Dylan urla più piano di me!

Fossimo marito e moglie chiederei il divorzio seduta stante...

:lol: :lol: :lol:

sto scherzando, eh!

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(F. Rabelais)


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 Oggetto del messaggio: Re: #412 - Una pessima annata
MessaggioInviato: dom gen 24, 2021 11:36 am 
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rimatt ha scritto:
E rilancio con una domanda: meglio un Casalanguida, che ricorre a certi espedienti ma ha un tratto vigoroso, leggibile e dinamico, o un disegnatore che magari non si ripete ma tira via vistosamente (Roi, Freghieri, Piccatto...)? Scommetto che alla fine dei conti un Roi ci mette meno della metà del tempo di un Casalanguida a terminare le 94 tavole di un albo, per dire.


Bhè, Rimatt, davanti a un'alternativa come questa, mi trovo dalla parte di Roi, Freghieri e Piccatto. Anche se Roi mi è sempre piaciuto pochissimo, la loro unica colpa è (immagino) di essersi cullati sugli allori (e anche, secondo me, di essersi vagamente rotti i coglioni di disegnare 'sta robetta, dai!): fino a che si leggerà la frase "Roi è sempre una garanzia" sarà sempre così! I difetti di questi autori sono stati, e sono diventati tanti. Il tratto di Casalanguida (di cui mi piace di più la prima metà dell'albo, quella più classica e meno "sperimentale" rispetto alla conclusione dell'albo) a me piace moltissimo, ma ricorrere a certi mezzucci per me è non dico imperdonabile, ma svilente per la qualità totale dell'albo. La pagina 70 è una chiara derivazione dall'impostazione americana dei fumetti, dove si ripetono vignette sempre uguali, a totale scapito della naturalezza delle tavole, e nessuno dice niente.
Poi, come per ogni cosa, dipende da dove si traccia il solco: su 94 tavole vogliamo dire che 30 vignette ricalcate sono poche? In proporzione (diciamo che corrispondono a 5-6 pagine) possono anche sembrare poche, ma io mentre leggo e ne trovo una mi si ammoscia l'entusiasmo, e quindi mi rovinano l'esperienza di lettura.

Dirò di più : per me ha più valore un Cattani che inchiostra ad muzzum TRECENTO pagine senza mezzucci, che non Casalanguida che ne disegna cento (in due tranche!) con 30 vignette fotocopiate!

Poi, Rimatt, con quanto mi scrivi mi confermi quello che penso: sei stato mitridatizzato con questi stratagemmi, e ora non ti fanno più nè caldo e nè freddo! Se non ti fa impressione vedere i protagonisti di alcune delle storie che leggi fotocopiati a destra e a manca, non posso fare altro che invidiarti.
Ma comunque non è un problema di Bonelli o non Bonelli, è un problema che risale a monte: nelle scuole di fumetto ti insegnano a fare questo, il mantra è va bene tutto pur di consegnare una tavola, più o meno come a calcio ti insegnano in allenamento a cadere in area di rigore e a rotolarti. A me non piace, ed è una pratica che vorrei non vedere più. Ed è vero che se in Bonelli c'è sempre stata, in Dylan Dog è un'acquisizione recente, secondo me.

V.M. ha scritto:
Però va detto che la Bonelli ieri tendeva a vendere arte presentandola come buon artigianato, oggi tende a vendere basso artigianato presentandolo come arte.


Su questo, poi, ci metterei la firma oggi stesso! Però quello che dico io è che questo modo di "disegnare", fa parte esattamente di questo problema che ho espresso tante volte e che V.M. ha sintetizzato alla perfezione. Come fa a dirsi una cosa marginale? Si chiama artista un disegnatore, e 5 sue tavole sono fotocopie! Non so, mi sembra abbastanza importante, come cosa, poi non so...

Infine, è vero che se la storia è valida e ti intrattiene, uno magari ci passa sopra a certe cose, ma noi (io, almeno) provengo da 13 mesi di storie pessime. E poi, voglio sperare che leggere fumetti a 40 anni non sia la stessa cosa che leggerli a undici. Se Recchioni ci rompe i cabbasisi che il "come" è più importante del "cosa", allora per Buddha io ti giudico anche per il "come"! Come ha disegnato pagina 70 Casalanguida? Disegnando due vignette su sei! Come la giri la giri, non se ne esce!

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 Oggetto del messaggio: Re: #412 - Una pessima annata
MessaggioInviato: dom gen 24, 2021 5:05 pm 
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Keanu Coen ha scritto:
Bhè, Rimatt, davanti a un'alternativa come questa, mi trovo dalla parte di Roi, Freghieri e Piccatto. Anche se Roi mi è sempre piaciuto pochissimo, la loro unica colpa è (immagino) di essersi cullati sugli allori (e anche, secondo me, di essersi vagamente rotti i coglioni di disegnare 'sta robetta, dai!): fino a che si leggerà la frase "Roi è sempre una garanzia" sarà sempre così! I difetti di questi autori sono stati, e sono diventati tanti. Il tratto di Casalanguida (di cui mi piace di più la prima metà dell'albo, quella più classica e meno "sperimentale" rispetto alla conclusione dell'albo) a me piace moltissimo, ma ricorrere a certi mezzucci per me è non dico imperdonabile, ma svilente per la qualità totale dell'albo. La pagina 70 è una chiara derivazione dall'impostazione americana dei fumetti, dove si ripetono vignette sempre uguali, a totale scapito della naturalezza delle tavole, e nessuno dice niente.
Poi, come per ogni cosa, dipende da dove si traccia il solco: su 94 tavole vogliamo dire che 30 vignette ricalcate sono poche? In proporzione (diciamo che corrispondono a 5-6 pagine) possono anche sembrare poche, ma io mentre leggo e ne trovo una mi si ammoscia l'entusiasmo, e quindi mi rovinano l'esperienza di lettura.


Ma scusa, se mi dici polemicamente (e quoto)

Cita:
Hai ragione da vendere: l'obiettivo è consegnare le tavole, non importa fatte come, tanto te le comprano, e tanto loro le vendono. Mi dispiace tanto, ma non ci trovo nulla di artistico, in questo, nè nulla di cui complimentarsi.


non capisco come possa accettare con serenità la svogliatezza di un Roi (cito sempre lui perché è l'esempio più lampante), uno che per sua stessa ammissione riesce a disegnare anche 4 pagine al giorno. Attacchi Casalanguida per la mancanza di professionalità e poi passi sopra al fatto che questi tirano via perché si sono "vagamente rotti i coglioni di disegnare 'sta robetta"? Ma un disegnatore viene pagato in base al numero di pagine, non in base alla bontà delle sceneggiature che illustra! Ti pare rispetto per il lettore questo? Altro che le quattro vignette replicate di Casalanguida! :x:

A me la tua continua a sembrare una idiosincrasia strettamente personale, insomma: nulla da obiettare, tutti abbiamo le nostre, però ti posso anche dire che, in decenni di frequentazioni furumistiche, sei penso il primo utente che incontro che dà tanta importanza a questo aspetto. Giustamente te ne fregherà poco (come a me frega poco che a tutti piaccia un sacco il disegnatore Taldeitali, nel momento in cui io non lo sopporto), ma insomma, non mi sembra che si tratti di un problema così sentito. :g:

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 Oggetto del messaggio: Re: #412 - Una pessima annata
MessaggioInviato: dom gen 24, 2021 5:57 pm 
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Rimatt, hai interpretato male. Mea culpa. Davanti alla tua alternativa che riassumo infelicemente Casalanguida copione Vs Roi svogliatone io propendo per Roi perché almeno tutti i disegni che propone, svogliati o meno, sono tutti farina del suo sacco (ormai liso).
Se tu mi pronomi un'alternativa, ovvio che devo prendere una posizione, no?

Poi se invece mi chiedi cosa ne penso del fatto che Roi è il disegnatore più sopravvalutato d'italia, credo di non aver mai nascosto le mie critiche, sono stato pure sbeffeggiato su Horror post per aver osato dire che era come il prezzemolo ultimamente e che SEMBRA essere migliorato, ma in realtà è sempre la stessa svogliatezza imperante (persino nel pompatissimo UT). Altro che "serenità"! Se vai a vedere i miei post sul 401 e 402 non mi sono risparmiato nessuna critica a Roi, e mi sono speso in complimenti quando erano più che meritati.
Tutti i disegnatori che si sono adagiati sugli allori sono un PROBLEMA del Dylan attuale, nessuno escluso.

La prova infelice di Casalanguida è indice di fretta nella realizzazione, e di cattiva gestione editoriale (iniziato quattro anni fa, interrotto, ricominciato con un altro stile completamente), e io non posso considerarla certo un punto a favore dell'albo, men che meno elogiarla.

Che sia un problema che finora ho tirato fuori solo io è anche vero, ma per la prima volta Gianluca nel suo video ha pure lui criticato la pagina 70! C'è voluto un anno, ma uno forse finalmente l'ho convinto! Ovviamente scherzo!

Fosse pure una cosa marginale, sarebbe l'ennesimo problema marginale in un mare di problemi marginali.

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MessaggioInviato: dom gen 24, 2021 7:58 pm 
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Ho lavorato (e in parte ancora lo faccio, ma non in Italia) nel settore fumetto e illustrazione, e ho usato anche io dei trucchi – necessari – a fin di bene (in alcune occasioni eh, non sempre) pur di consegnare un lavoro nei tempi prestabiliti. Quindi ci sta...figurarsi in Bonelli poi. Nei comics poi lasciamo stare. Solo nelle Bande Dessines questo "iter" è quasi assente. Personalmente, da fruitore e da artista al tempo stesso, questo modus operandi non mi ha mai disturbato più di tanto. Certo, se se ne abusa ai limiti dell'indecenza (Greg Land dixit) beh, allora mi incazzo anche più di Keanu. (-; Non so comunque se sia questo il caso, visto che ormai non seguo più Dylan DOE.

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 Oggetto del messaggio: Re: #412 - Una pessima annata
MessaggioInviato: dom gen 24, 2021 8:01 pm 
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Zak, in quel link di Botolone il 412 c'è già, leggilo se vuoi e dacci una tua opinione al riguardo. A parte tutto, è l'albo più leggibile dell'ultimo anno, secondo me.

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Keanu Coen ha scritto:
Zak, in quel link di Botolone il 412 c'è già, leggilo se vuoi e dacci una tua opinione al riguardo. A parte tutto, è l'albo più leggibile dell'ultimo anno, secondo me.

Ok,Keanu. Se ho del tempo – e soprattutto se mi regge lo stomaco – proverò a dargli un occhiata. :wink:

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 Oggetto del messaggio: Re: #412 - Una pessima annata
MessaggioInviato: dom gen 24, 2021 8:38 pm 
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I casi recenti di copincollite più "gravi" così a memoria sono stati il #400, il 405 e questo 412.

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MessaggioInviato: lun gen 25, 2021 9:34 am 
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Keanu Coen ha scritto:
Rimatt, hai interpretato male. Mea culpa. Davanti alla tua alternativa che riassumo infelicemente Casalanguida copione Vs Roi svogliatone io propendo per Roi perché almeno tutti i disegni che propone, svogliati o meno, sono tutti farina del suo sacco (ormai liso).
Se tu mi pronomi un'alternativa, ovvio che devo prendere una posizione, no?


Scusa, colpa mia. :wink: Non avendo seguito Dylan, negli ultimi tempi non ho neanche letto le discussioni sui singoli albi usciti dopo il 400 (e non ho neanche frequentato molto il forum), quindi mi era sfuggita la tua posizione su Roi. :oops:

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MessaggioInviato: mer gen 27, 2021 5:41 pm 
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Rimatt, credo di aver trovato l'argomentazione non definitiva, ovviamente, ma più chiara del problema copincolla, per come lo intendo io. Aggiungerò due o tre esempi di vignette che mi sembrano indicativi, e di autori diversi per evitare simpatie/antipatie.

Partiamo dal presupposto che DISEGNARE realmente le vignette e COPINCOLLARLE, se possono essere considerati equivalenti sul piano della FRUIZIONE, come dici tu, rimanendo pressochè indifferenti al problema, sul piano della creazione NON possono essere considerati equivalenti.

Vediamo qualche esempio.
La prima immagine è tratta dal 405, quindi Giorgio Pontrelli

Immagine

L'obiettivo narrativo è evidente, raccontare il noioso passare del tempo, ed ecco perché Pontrelli (e secondo me anche Recchioni, in primis) imposta le due tavole così.

Seconda immagine, Soldi sul 408:

Immagine

Ora, passando sopra al fatto che si sfrutta uno stesso stratagemma narrativo due volte nel giro di quattro albi (si può tranquillamente dire che le due scene sono in parte identiche), anche per Soldi vale lo stesso obiettivo dal punto di vista del racconto, il noioso passare del tempo.
Primo dato di fatto: Soldi le disegna tutte e tre, Pontrelli ne disegna una e la riutilizza altre quattro volte. Particolarmente efferato il fatto che le onomatopee si ripetano praticamente identiche.

Secondo esempio. Cattani sul 410:

Immagine

Qui valore narrativo direi nullo, solo la volontà di riempire due vignette.

Di nuovo Soldi, sempre sul 408:

Immagine

Anche qui, valore narrativo pressochè nullo, ma Soldi decide di disegnare entrambi i Carpenter, laddove Cattani sceglie di copincollare.

Terzo esempio. Copertina di Cavenago del 406:

Immagine

Valore narrativo importante: è una copertina, quindi serve impatto. Cavenago se la gioca con il ctrl V della faccia di Dylan.

Sempre Soldi, dal 408:

Immagine

Valore narrativo medio, soltanto una vignetta con un effetto particolare, Soldi decide di disegnare entrambi i volti.

Tirando le somme, io vedo solo due alternative:

1) copincollare le vignette è un'operazione normalissima, ma allora rispetto a questa disegnarle una per una DEVE essere un valore aggiunto per il disegnatore che sceglie di farlo, per via del presupposto iniziale: NON possono essere sullo stesso piano

2) disegnare le vignette una per una è la situazione normalissima, rispetto alla quale fotocopiarle DEVE essere in qualche modo un demerito, per via sempre dell'assunto iniziale.

Mi rifiuto di prendere in considerazione le opzioni 3 e 4, che sono rispettivamente "disegnare e fotocopiare sono la stessa cosa" e "copincollare è un valore aggiunto rispetto a disegnarle tutte"!

Per lo stesso identico motivo va premiato, faccio per dire, Bradley Cooper che in A star is born canta e suona davvero, rispetto, faccio sempre per dire, a Rami Malek che canta e suona in playback. Il risultato finale può essere in entrambi i casi emozionante, ma non può essere la stessa cosa dal punto di vista della performance.

Spero di essere stato chiaro, ma soprattutto minimamente interessante!

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