Infatti Salvini appeso è un'esagerazione, ma è innegabile che abbia per anni distorto la realtà per fini meramente elettorali, utilizzando lo strumento politico in maniera completamente irresponsabile. Ci sono delle conseguenze per gesti simili. Una è quella di aver diviso il dibattito politico in buoni e cattivi (in questo aiutato dal suo omonimo e degno compare), una trappola in cui sono cascati tutti. In politica non esistono buoni e cattivi, esiste chi sa fare le cose e chi non le sa fare. Il nostro ministro dell'interno appartiene, stando ai fatti, alla categoria di chi sa fare dei parcheggi vietati alle donne omosessuali o non sposate; sa sostenere che la tortura fa parte della libertà delle forze del'ordine; sa negare il soccorso in mare. Le sue opposizioni appartengono alla categoria di chi non sa fare opposizione, perché sostengono di essere "i buoni" da votare contro il governo dei "cattivi" senza aver capito che quei milioni che hanno scelto il governo di oggi vogliono essere i cattivi. Sono felici quando la gente muore in mare.
Una narrativa del genere, che sfrutta le frustrazioni delle persone per dare loro un giorno di gloria, è tossica. È veleno puro.
