Cravenroad7

qualche tempo fa ho avuto occasione di ascoltare qualche pezzo di un gruppo musicale italiano degli anni settanta, gli area(che ho scoperto grazie ad una canzone di elio e le storie tese, grandissimi anche loro) e da allora me ne sono innamorato. quello che mi ha colpito, oltre alla tecnica sopraffina dei musicisti e la voce spaziale di demetrio stratos, è lo stile delle loro canzoni, difficilmente etichettabili, spesso in bilico tra follia e genialità. a parer mio sono stati uno dei gruppi più originali e importanti della musica italiana e non solo, anche se ingiustamente dimenticati dai più. voi che ne dite? se non li conoscete sul tubo ci sono molte loro canzoni, ascoltatele e poi mi direte.

C'è un mio amico che va pazzo per il progressive italiano '70s dalla PFM in giù, e mi parla continuamente di questo gruppo da un pajo d'anni .
Ho sentito qualcosa, ma richiedono molta "attenzione" per il loro stile, e cadono spesso nel virtuosismo tecnico. Però sono di sicuro una delle voci più alte del rock italiano di quel periodo.
Meritano una riscoperta, perchè la qualita c'è...è indubbio .

ALOHA SENZA IMPRESSIONE, DI SETTEMBRE

Dico che sono d'accordo con te, Julius. Vero che gli Area si ponevano ostinatamente al di fuori del circuito commerciale e a volte erano fin troppo cerebrali e ostici per l'ascoltatore medio (che probabilmente conoscerà solo la pur bellissima "Gioia e rivoluzione"), però la qualità delle loro composizioni è quasi sempre elevatissima. Purtroppo, pur essendo un gruppo di culto, oggigiorno non sono in molti a conoscerlo, e temo che il nome di Demetrio Stratos stia cadendo nel dimenticatoio.

Gruppo sopraffino. Personalmente oltre a Demetrio Stratos (genio assoluto, anche per la sua "polivocalità" - tant'è che fu studiato anche da scienziati per capire la tecnica che adoperasse -) io sono un fan di Ares Tavolazzi, contrabbassista del gruppo.
Il loro apice per me è in "Gli dei se ne vanno gli arrabbiati restano" che possiedo in vinile e custodisco gelosamente.

Cosa che è successa alla quasi totalità dei gruppi progressive italiani di quel periodo che non avevano niente da invidiare ai colleghi stranieri.
Ad esempio la PFM deve la sua fama in Italia agli arrangiamenti fatti per De Andrè, per il resto è più famosa all' estero.

Non direi! Gli Area, insieme e subito dopo agli stranoti PFM e Banco, sono di quei gruppi che un po' tutti associano, almeno per sentito dire, al movimento del rock progressivo settantiano italiano. Sono altri i gruppi di quell' ambito la cui memoria collettiva rischia -ahimè- di svanire.

Gruppo che, a livello di avanguardia, ha pochi eguali (mi sbilancio) a livello mondiale. Avete già detto di Stratos, la vera icona. Ancora oggi gente come Mike Patton (uno che con la voce fa quasi di tutto) gli porta un rispetto quasi reverenziale. Poi, se volgiamo parlare della connotazione politica del gruppo, si aprirebbe un altro discorso.

c'è da dire che, a differenza della maggior parte dei gruppi progressive italiani, gli area non si sono ispirati al sound delle grandi band inglesi, ma ne hanno elaborato uno personalissimo fondendo vari generi come il free jazz e la musica popolare.

Verissimo. Sicuramente sono il più sperimentale fra i gruppi di quel movimento, soprattutto grazie a Stratos.

Julius mi hai fatto scoprire un Topic bellissimo. Io amo il prog, soprattutto quello italiano, banco e orme soprattutto. Quando sarò al PC vorrei scriver qualcosa anche io qui sugli area e sul prog.

Come già detto da qualcuno sopra, probabilmente gli Area sono il gruppo più importante della scena prog italiana.
La scena italiana era spaventosa per qualità, spesso fatta da gruppi sfortunati con le case discografiche (prendi i Panna Fredda o decine e decine di gruppi davvero belli ma rimasti nell'underground), ma rimaneva fortemente derivativa nei confronti di quella inglese.

Il prog fu enorme e durò poco, perché fu immediatamente canonizzato e standardizzato, facendo finire subito quello che era il suo intento filosofico (essere progressive appunto).

Divertente il fatto che il termine progressive è tornato molto dopo, ad affiancarsi però col black metal e tutta la scena avantgarde. Dylan dovrebbe ascoltare gli Enslaved.

Il progressive era estremamente popolare in Italia, al punto ad esempio che i Genesis ebbero successo prima qui che nella madrepatria. Il più famoso gruppo progressive italiano all'estero sono senza ombra di dubbio la PFM. Ricordiamo che quando morì Bonham, i Led Zeppelin chiamarono il batterista della PFM per sostituirlo, e lui si permise di rifiutare

Io parlerei volentieri dell'Area 51.