Dubbio legittimo, Vace, ma non riesco a dare una risposta. Per quanto possa sembrare aberrante ragionare di vite umane in termini matematici, infatti, quel soldato era "solo" un singolo essere umano. Piegarsi alla richiesta dei terroristi avrebbe potuto portare (ma nessuno lo può dire con certezza), più o meno indirettamente, alla perdita di un numero di vite umane ben maggiore.
C'è un'altra considerazione da fare, poi: il fatto di aver effettivamente VISTO quel soldato in attesa di essere trucidato, di aver quasi potuto percepire il suo terrore e la sua angoscia, ha creato in tutti una sorta di "vicinanza emotiva" con la vittima. Questo, va da sé, non accade con le decine di morti senza volto né nome che quotidianamente cadono vittima di attentati, autobombe, azioni di guerriglia. Insomma, quel singolo morto ha fatto più rumore di quanto ne abbiano fatto decine (o centinaia) di caduti iracheni. Questo perché siamo riusciti a percepirne l'umanità, a "conoscerlo". E quindi, la sua morte è stata vissuta come un evento più grave di quel che è stata (e mi si scusi l'apparente freddezza dell'affermazione, nonché la sua perentorietà), se si considera che il contesto in cui si è verificata è un contesto di guerra in cui uomini, donne e bambini muoiono come mosche (avete presente di quante siano state le vittime civili irachene nell'ultimo dicembre? Poco meno di DUEMILA).
Ed è un po' quel che è successo con Saddam: se l'esecuzione fosse avvenuta senza documentazione video, credo che si sarebbero levate meno voci di dissenso. Però, il fatto di aver effettivamente VISTO quell'uomo ormai inerme, il suo sguardo smarrito mentre gli veniva infilato quell'enorme cappio al collo, la sua dignità nell'affrontare la morte, ci (mi) ha scosso non poco. Forse Saddam non si meritava la nostra compassione, ma il fatto di riuscire a scorgere - anche per un solo attimo - l'umanità del mostro riesce a farci provare pena per lui (si legga, a tal proposito, una delle migliori storie a fumetti mai pubblicate dalla Bonelli, <i>Un vampiro a New York</i>, martinmysteriana avventura di castelli e Bignotti). Spero solo che queste tremende immagini possano servire a far capire al mondo intero che la pena di morte è una BARBARIE.
Ciao
Teo
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