Cravenroad7

Tanti i volti del peccato alla fine alla sufficienza ci arriva, ma oltre i soliti riempitivi già elencati da Bertuccia (aggiungiamoci pure il solito Ettore), ha il torto di concentrarsi poco sull'indagine. Julia arriva alla soluzione del caso in un battibaleno, ma davvero il mostrare episodi legati al lavoro d'investigazione (anche di Julia e Leo) è più noioso che mostrare sempre le stesse scenette? Con la vecchia foliazione una storia così come sarebbe stata? Con una visita alla nonna e una lezione universitaria in più?
L'incubo dantesco che rimanda a Doré è, almeno figurativamente, tra i più riusciti della serie. Tra quelli che ho letto/ricordo lo metterei tra i primi di un'ipotetica classifica con la gallina di Toppi e quello con L'isola dei morti di Böcklin.

E il concetto "agiamo noi che siamo più liberi, la polizia agisce in modo macchinoso, lento e irrompe a casaccio", lo vogliamo commentare?
Come se estorcere informazioni alle segreterie, violando la privacy della gente, o interrogando le persone senza mandato ufficiale (ok, sei della procura, ma sei una criminologa che dovrebbe fare profili, mica fiondarsi in casa delle persone) fosse una pratica più consona e ortodossa, di un'indagine condotta dai funzionari preposti.
Vorrei vedere in tribunale come reggerebbe un'accusa o la sua proposta di mediazione con il colpevole, non avendo rispettato una sola delle procedure previste.
Va bene che è un fumetto, ma a questo punto tanto vale che si metta a volare e lanciare raggi con gli occhi.

Non ricordo da quando Julia conduca un'inchiesta semplicemente a fianco della polizia. In questo albo la cosa può essere funzionale al finale piuttosto accomodante già deciso: con Webb la situazione sarebbe stata diversa, ma ormai quello di consulente della procura è diventato un ruolo più marginale rispetto a quello di socia del detective privato hard-boiled Leo Baxter.
In questo caso poi sembra proprio che Berardi abbia deciso di coinvolgere la polizia il minimo indispensabile o pure meno, vedasi il fatto di rivolgersi al figlio hacker di Emily piuttosto che a Callaghan. Meglio procedere per botte d'intuito (per non dire altro) invece che lasciare alla polizia la ricostruzione delle varie identità del tizio.
Leo: Sai Julia, ho saputo dalla moglie di un mio cugino di terzo grado che fa la portinaia che un agente di borsa è sparito lasciando la compagna e prosciugando il conto in banca.
Julia: L'abbiamo beccato di nuovo.

Anche ne "il ragazzo del fiume" senza che ne abbia titolo si mette a scartabellare nel cellulare del ragazzo. Ed anche in quel caso nella sostanza si affida all'istinto per giungere ad un risultato.
Diciamo che in generale è difficile considerarlo un fumetto poliziesco od un giallo.

Può essere il caso isolato, mica la regola.
Poi si inviperisce se Webb commenta acidamente il coinvolgimento di Baxter o le loro iniziative private
Per la serie "cornuti e mazziati".
Scherzi a parte, un po' più nei realismo non guasterebbe e, secondo me, nascondere indizi alla polizia, oltre che un reato perseguibile penalmente, rende anche la sua figura professionale abbastanza cialtrona. Tipo due/tre numeri fa, con l'amica in pericolo, condurre indagini caserecce "per raccogliere maggiori informazioni prima di coinvolgere la polizia". Ma li sei una babba di prima categoria, non una criminologa.

Ho letto in ritardo "Tanti i volti del peccato " e più che impressionarmi il modus operandi dell'indagine (avete ragione ma lo tengo per dopo), mi è rimasto un aggettivo su tutti dopo la lettura : inverosimile.

Premetto che molto di quel che scriverò è un discreto spoiler, per chi non l'avesse ancora letto: dunque, il soggetto mi è piaciuto moltissimo, perché forse il tema delle doppie vite è uno di quelli che più mi affascina (ricordo un albo 3-4 anni fa in cui era protagonista una donna che aveva molti amanti, superiore perché più credibile di questo); un uomo che riesce ad essere 2 persone ed avere 2 famiglie è una specie di Superman e stimola interessanti riflessioni sociologiche.

In questo caso però, con 4 vite diverse, credo si sia appunto scavalcato il recinto del credibile.
In particolare, aldilà di come possa farcela avendo a disposizione anche lui solo 24 ore al giorno, mi chiedo tra le altre cose come potesse guadagnare da promotore finanziario dedicandosi così poco al mestiere.
Oppure come potesse andare a correre tutte le mattine e contemporaneamente fare opera cristiana e stare in clinica.
Tra l'altro mestieri non sovrapponibili (non è che da prete potesse procurarsi un cliente per l'avvocato o far sottoscrivere un fondo).

Inoltre, venendo all'indagine, è pure improbabile che su tutta la popolazione di Garden City Julia venga contattata prima dal prete il cui curato è scomparso, poi vada dalla propria analista che gli racconta di un collega desaparecido (e in mezzo incrocia la denuncia di una terza scomparsa). È ben più di una calamita, é il magnetismo dell'Isola di Lost (cit.)

Va bene la sospensione della incredulità, però qui è stata sospesa troppo in alto...

Il bello è che non riesco a "bocciare" l'episodio (che poi non mi permetterei mai di fare il professore), perché è stato avvincente fino alla fine, ho gradito la maniera soft in cui è stato fermato Abel e appunto il tema del doppio mi entusiasma sempre.
Venendo al modus operandi: a me pare, senza statistiche alla mano, che negli ultimi 2-3 anni ci siano stati moltissimi episodi in cui Leo è presente ed indaga con Julia senza la polizia (o prima di loro), un cambio di frequenza rispetto agli anni precedenti.
Non mi disturba francamente, però quel che dice Bertuccia sul fatto che con procedure non rispettate poi si possano invalidare i successivi processi, è sacrosanto.

Alla fin fine, siccome deve combattere in primis quei fascistoni violenti dei poliziotti, salta procedure, giudici, mandati e tutto ciò che, in pratica, garantisce equità e giustizia per le vittime.
Ho sempre la sensazione che salvaguardi più i colpevoli, di loro.

D'accordo con tutto (ho letto l'albo solo oggi), quindi evito di ripetere cose già dette.



La pensi come Webb! Che direbbe Julia se ti sentisse?

Magari mi sentisse, gliene canterei due!
Ma la penso comunque meno violentemente sia di Webb sia di Julia
Sono due facce della stessa medaglia loro due.

I soprusi che vengono attribuiti a lui, li fa anche lei

I gioielli di casa Varley l'ho divorato in pochi minuti. Non ci sono pause stucchevoli (a parte Emily vs. roomba), i personaggi sono tutti ben caratterizzati anche in poche apparizioni. Voto 7.
Può seguire qualche S P O I L E R:
In pratica fin quasi alla fine Julia e Baxter sono una coppia di detective, ma la cosa non dà fastidio, poi intervengono Webb e Irving. Un po' troppo facile come Julia riconosca il sito della telefonata, ma le pagine sono quelle che sono e soluzioni così sbrigative sono doverose. A convincermi meno sono le scene della liberazione del ragazzino ed il coinvolgimento del padre.

Veramente bello anche per me.
Non ho patito quel piccolo e simpatico riempitivo con Emily e nemmeno l'iniziativa privata, stavolta umanamente comprensibile e inequivocabilmente corretta nel finale, che prevedeva Leo e Julia in azione insieme.
Una volta tanto, anche il ruolo della polizia e di Webb, sono stati gratificanti
I dialoghi hanno sfiorato la perfezione e, come sempre, i disegni ci hanno accompagnato con un tratto pulito e dettagliato.
Un po' tranciato il finale, se pensiamo che la telefonata del rapitore ha portato via due facciate e ben 11 vignette di fila, praticamente solo per prendere il ricevitore.
Ma poco male, l'albo è fluido e si legge con grande piacere.

"Casa Varley " è piaciuto pure a me. Lo avevo letto rapidamente appena uscito , ho voluto dargli un'altra letta e forse rileggendolo mi conquista un pochino meno, ma si tratta comunque di un buonissimo albo.
I dialoghi sono davvero efficaci (non è una novità), tutta la preparazione alla soluzione finale è ben strutturata, però appunto alla fine dei conti la differenza la fa quel dettaglio (degno di un episodio del Tenente Colombo) che ,se fosse stato ascoltato subito, avrebbe di fatto reso inutili le conversazioni con i sospettati di contorno.
La scena finale un po' inverosimile, con Julia che bacchetta il vecchio Varley come una professoressa acida: e lascialo stare, ha appena rischiato di perdere il nipote e tu gli fai la morale!!
Anche il disegno del bambino, non mi è parso che abbia indicato la via giusta come invece racconta Julia: indica semplicemente la situazione all'interno della famiglia, ma la soluzione del caso si deve esclusivamente ai fischi del battello.

Nonostante inizi con l'incubo e finisca dalla nonna A peso d'oro si rivela un onesto poliziesco. Voto 7.

A peso d'oro:


Questo albo ha una marcia in più, come se la parte dedicata all'azione si fosse fatta adulta e con questo più brutale.
Anche i dialoghi si adeguano al dipanarsi di una vicenda criminale che non fa sconti.
Morti, violenza, tradimento.
L'incubo iniziale è molto immersivo, ha tutti gli elementi terrificanti che ogni bambino racchiude dentro di sé, in modo del tutto innato. Buio, inquietudine, mostri nascosti.
Ovviamente c'è il consueto rimando ai genitori, e lì, si alzano gli occhi al cielo sbuffando, come sempre.
Seguono SPOILER

Ci sono però alcuni punti di trama, in cui gli eventi prendono una direzione artificiosa, decisamente incongrua e decisamente fastidiosa.
1) perché sparano a tutti, tranne al "traditore", consentendogli così di fuggire?
Sparavano a tutti e 4 e la cosa finiva lì.
2) Webb che non apre bocca se non per dire stupidaggini. Come se la sua volontà di contraddire Julia lo mettesse nella condizione di dire perennemente il contrario di tutto e il contrario di tutto fosse immancabilmente una stupidaggine. I vetri del capannone... Davvero deve trovare Julia le macchie di sangue e Webb pensare a contrastare l'ipotesi dei vetri? Tenere le mani in tasca non è esattamente l'atteggiamento di un tenente di Polizia, mentre la consulente della procura si affretta a trovare impronte, macchie di sangue ed elabora teorie investigative (non profili criminali, ovvero ciò che dovrebbe fare).
3) tutta la teoria delle "soffiate" e del tradimento la elabora Julia in macchina, mentre Webb (che ricordiamolo, non è un fattorino di Deliveroo ma un tenente di Polizia) parla di "incerti del mestiere", come se la sua teoria fosse che il crimine prevede eventi contrari e randomici, ma senza uno schema dietro. Bella lì.
4) la talpa della banda, che se ne sta a casa a fumare, dopo essersi messo sagacemente in malattia una settimana prima del furto. Ma tranquillo, hai solo dei precedenti, non verranno mai a cercare te. E se poi ti venissero a cercare, potresti sempre fare l'innocente che non sarebbe così stupido da restare lì, a farsi un cannone. La faccia e il curriculum non sono da stupido, quindi bella lì anche per te.
5) il barista che spiattella tutto, si ricorda tutto, persino le conversazioni dei clienti, chi, quando e dove, persino i cani. Ne parla così, alla prima che capita, ma "ehi sono Julia, vuoi essere mio amico?"
6) il sicario che chiama l'ultimo numero e casualmente è proprio il Motel. La moglie non ci va di filato, chiama prima al telefono per prenotare.
7) il veterinario ha una pistola, ha voltato pagina ma ce l'ha li, pronta per Yuri.
8) il tizio del motel che balbetta tanto finché non fa capire (?) a Julia che la moglie di Yuri è proprio lì. Perché? Boh. Ha esitato.
9) santo dio, il tentativo di prendere tempo di Julia... Le avrei sparato io.
10) la nonna... Avrei sparato anche alla nonna


P.s. ma quanto ho scritto??? Wolkoff esci da questo corpo!

Ho notato anch'io con rammarico l'inconcludenza di Webb. Magari si riscatterà già nel prossimo albo, ma è un personaggio che ultimamente è calato parecchio: spesso macchiettistico, inutilmente polemico quando proprio non apertamente villano e qui anche ai limiti dell'incompetenza, vedi la storia del vetro. Sembra messo lì come un personaggio secondario tanto per fare da bastian contrario a Julia.

Può darsi che Berardi ripeta spesso la storia dei genitori di Julia perché prepara una sorpresona ai lettori, un bel (si fa per dire) numero in cui appariranno vivi e vegeti, agenti segreti che hanno solo finto la loro dipartita per andare a combattere la Spectre in Antartide