Cravenroad7

Finalmente!!!!!!!!!!!!!!!!

Sono solo ristampe dei vecchi episodi, però.

No!

Bel numero quello appena uscito....e il prossimo torna Morales!

Il Fanclub AMYS dei fan di MM torna con aggiornamenti di vario genere, tra cui il ritorno di Mabus e del Piano Astrale (ma senza Dylan Dog) e un omaggio 3D con un mostro tentacolare Lovecraftiano che si ricollega all'entità di "La tredicesima fatica".

Get a Life n. 30 - Ciò che non è morto (3). Diana contro il Grande Vecchio. Mabus contro Morrigan. E i Tarocchi Scatenati.
Li abbiamo radunati tutti per fare gli auguri di buon compleanno ad Alfredo Castelli!



Inoltre:
Get a Life cartaceo numero 2 con l'incredibile copertina di Orlandi dedicata ai Giganti di Mont'E Prama della Sardegna:


Diana Lombard Ellenica? Martin contro la creatura tentacolare del pozzo oscuro? Esperimenti di CGI con render di MM e soci in situazioni "iconiche":



Il Color Test n. 1 (2014) - Dinosauri, pupe, comete e arche:

Letto "Il Naufragio del Telemaco": storia con un bel pò di ironia che non guasta (specie verso i sedicenti "nobili" in incognito fra i newyorkesi di tutti i giorni), ma che, come altre volte nelle storie di Castelli, prolunga delle scene inutilmente (MM torna in auto a prendere il cell) e si chiude in un finale affrettato: il bilanciamento in fase di sceneggiatura è un pò sballato.

Soggetto abbastanza buono però:

La mia personale classifica dell'ultima annata:

7 - La minaccia di Allagalla (voto 5)
Trama confusa e pasticciata, a forte rischio deja vù (Mignacco ha mai letto "Ultimatum a New York"?), anche se fondata su un immaginario intrigante che potrebbe richiamare - alla lontanissima e almeno nei presupposti - 20th Century Boys. Si vola basso con tanto di chiusura facilona. Però vale la pena ricordare la spietata sequenza con l'uccisione degli escursionisti.

6 - Gli abitatori del sottosuolo (voto 6,5)
Spy-story virata verso l'azione spinta, con tanto di corporazioni kative e moloids marvelliani. Divertente quanto un becero b-movie estivo, a patto di accompagnarlo con molta birra. Dialoghi al posto giusto, cosa che non si può dire di Martin. Mi ha quasi ricordato alcune fra le migliori di storie di Mister No. E qui - ben restando lontani dal brutto - non è esattamente un complimento.

5 - Il risveglio di Tiamat (7)
Forse avrei dovuto rileggere Orrore tra i Sumeri (del quale mantengo ricordi vaghissimi), ciò non toglie che la storia riesce a svilupparsi in misura indipendente, con un'ottima caratterizzazione dei personaggi e almeno due sequenze altamente spettacolari. Perde qualche punto a causa dell'improbabile possessione della co-protagonista, gestita piuttosto male.

4 - Il naufragio del Telemaco (7,5)
Castelli in linea alla sua media qualitativa, con forte preponderanza della mitologia storica (ottimo l'uso del flashback) e del realismo piegato alle regole dell'impossibile. Ne esce un racconto leggero (forse troppo) ma divertente e godibile dall'inizio alla fine. E in seguito alla chiusura dell'albo viene voglia di approfondire le verità di quanto appena letto.

3 - Protocollo Leviathan (8)
Sergio Badino, oltre che essere una persona umanamente strepitosa, rappresenta la garanzia di un roseo futuro mysterioso. Qui c'è proprio tutto il bello di Martin; il senso del viaggio e della scoperta, il plot-twist che non ti aspetti, il piano ordito con consapevole malignità.. C'è il divertimento fornito dall'attinenza al vero, ci sono dialoghi brillanti e un Martin finalmente in palla. Want moar!

2 - Ritorno a Longitudine Zero
Il sequel di una delle storie più belle delle ultime annate è anche un esempio di continuità atta non solo ad aggiungere ma soprattutto a completare. Perde la freschezza (ehr..) dell'originale ma guadagna in complessità e struttura.

1 - Il matrimonio di Sergej Orloff
Tutto Martin Mystère riassunto in una sola storia. Presupposto meraviglioso, svolgimento magistrale. Per me è già un classico nonchè toccante punto di svolta per la nemesi del nostro.

Ecco, qui sono in disaccordo quasi su tutto: delle storie che citi salvo solo (e molto bene) le due di Morales, do una sufficienza piena a Cavaletto, un 6- a Badino e boccio tutto il resto.

Rimatt, severo ma (in)giusto.
Sarà che siamo reduci da annate vicine al pietoso ma quest'ultima mi è sembrata tutto sommato positiva, priva di madornali cadute. O forse mi sono semplicemente rimbambito e ho spostato verso il basso l'asticella della mia aspettativa sul personaggio. Comunque ho letto con colpevole ritardo i predatori della foresta sacra (MM #334); sciamanesimo da discount, con uno scontro finale che mi ha lasciato interdetto per le modalità in cui è stato scritto e rappresentato. Peccato perchè la parte iniziale regge il colpo di un prologo tutt'altro che riuscito. Molto interessante invece l'appendice redazionale di Castelli.

Confermo .
Lo scontro finale tra bestiole è stato gestito piuttosto male ed Alessandrini non era il più indicato per questo genere di accapelamenti.
Detto questo l'albo non mi ha deluso, Morales è sempre (stato ) una garanzia, specialmente per i thriller di famiglia, anche se il finale "redentivo" della tipa mi pare un po' troppo affrettato.

Mignacco dovrebbe andare a ballarsi un Allagalli punitivo sui carboni ardenti per aver scritto una storia del genere, mentre per me Badino (Leviathan) è ancora tutto da vedere, come potenziale. Qui non mi ha convinto.
La storia di Cava non l'ho comprata perché non avevo letto il prequel, mentre il Castelli di Telemaco è in linea con la sua produzione classica, e quindi godibile.

Tiamat e Lo sposalizo di Orloff una spanna sopra tutti .

Se qualcuno compra L'Altrove con Oscar Wilde mi faccia sapere se vale la pena l'acquisto.

ALOHA DORIANO GRAJO

A dicembre torna Morales.

Confidando che sarà una storia per lo meno solida, si può tiare un sospiro di sollievo per il 2014: nessuna storia memorabile, ma dopo non so quanti secoli anche nessuna ciofeca. Ahinoi però, l'alternanza degli autori sul mensile (Cavaletto / Morales / Castelli / Morales /Castelli / Morales) riconferma l'irrinunciabilità di Morales per la tenuta della serie, quando le sue storie saranno esurite non so davvero dove diavolo andranno a parare e con quali autori ("rabbrividisco").

Se ti sono piaciuti i numeri precedenti prendilo pure, che questo è anche più spigliato e divertente della media della serie.
I disegni sono un po' dozzinali, ma gradevolmente in linea con l'aria "pulp" della storia.
Ho grosse riserve solo sul finale, più per come è raccontato che per quello che racconta.

Segnalazione per un Get a Life con Martin Mystère che introduce una nuova generazione di avventurieri dell'impossibile...

Non so voi, ma in zona Varese e Como l'Almanacco del Mistero è più introvabile del sacro Graal.
Nemmeno l'edicolante di fiducia, che fa i salti mortali per soddisfare i clienti più dispendiosi , è riuscito nell'impresa di recuperarlo. Segnalazioni in merito? Grazie!