Personalmente avevo preferito l'inquietante L'albero filosofico, ma anche questo è di gran livello
Concordo, una storia molto buona ma un gradino sotto L'albero filosofico. Manca un po' di brivido, di ambiguità, di "cattiveria" umana... per abbondare (paradossalmente) di filosofia cognitiva piuttosto ridondante e ramificazioni di metafore interiori applicate alle varie realtà/dimensioni disponibili, compresa quella della produttività esasperata, a scapito della qualità delle idee fino ad un collasso/crisi su scala globale .
Detto questo è una lettura che mi ha convinto in più punti, perché riesce a contaminare un'ambientazione brillantemente fantasy a questioni molto intime e toccanti, per le loro conseguenze, come la vitalità dell'immaginazione ed i suoi rapporti con l'inconscio creativo. Per certi versi mi è sembrato concettualmente di partecipare ad un gioco di ruolo, visto anche come viene rimarcata la differenza di allineamento pseudomorale tra legalità e giustizia. Molto bella la morte+funerale di Viviana, la fatina tarpata, l'ironia che regna(fiabescamente) sovrana, i dialoghi sempre vivaci, ed un Alessandrini in pompa magna, specie dal punto di vista delle architetture a metà tra sogno ed imprecisabili rinascimenti medievali. Epilogo criptico e suggestivo.
Giusto qualche nota discorde sul come i presunti antagonisti (Ritter, Marysol, e perfino Oberon) siano quasi totalmente privi di carisma, e le loro motivazioni d'agire piuttosto latitanti... come lo shrike che si affloscia in modo un po' improvvisato. E' un albo che merita di sicuro una rilettura, per addentrarsi in certe questioni col senno del poi, e non solo per vedere "come andrà a finire". Un acquisto che non si poteva saltare
ALOHA A merrier hour was never wasted there.
(PUCK: II.i.426)
Spoiler!
Ma il "voi" di cortesia non dovevano eliminarlo in Bonelli? Qui florilegia che è un piacere. E comunque una tirata d'orecchi a Castelli nelle rubriche d'appendice, che parla di Faerie Queene di Spenser come prima opera dedicata al mondo della fate... quando non è affatto così. Almeno che la biblioteca del BVZA non sia fatata da qualche folletto dispettoso che altera certi testi
Iscritto il: ven lug 31, 2015 1:40 pm Messaggi: 34
Aleksandr ha scritto:
come lo shrike che si affloscia in modo un po' improvvisato.
Ti ringrazio per i complimenti (e le critiche ) Intervengo solo su questo punto. Per chi non ha letto l'albo ci metto lo
Spoiler!
Lo Shrike non si affloscia affatto! Alla fine dell'albo a Faerie scoppia la guerra civile, l'unità del regno è distrutta, Ritter ha preso il posto di Viviana - tra l'altro in seguito alla morte di lei (e, anche se ironicamente, vediamo che è un incompetente), e Cassandra dice a Martin che ci sarà bisogno di molto lavoro e creatività anche "dalla nostra parte" per cominciare a riaggiustare le cose.
Ciò che la piccola Pip fa notare a Martin è che l'aver individuato e punito i colpevoli (impliocitamente interrompendo le loro attività negative) ha indebolito lo Shrike. Tutti si erano fissati sull'idea che "non poteva essere fermato", e questo piccolo personaggino (che, anche se non l'ho scritto, mangia troppa cioccolata perché è depressa... ) fa notare che però c'erano anche delle alternative - alternative (l'indebolirne l'impatto) che il coraggio di Martin e delle Ranger di Viviana (con un piccolo aiuto "fuori campo" da parte di Viviana stessa) sono diventate realtà.
Ma lo Shrike ha colpito eccome! Penso che l'epilogo sia significativo, in tal senso...
... ma io per "afflosciato" intendevo proprio ----> indebolito , non di certo completamente scongiurato . D'altronde le previsioni negative di Cassandra difficilmente non ci azzeccano.
Martin & co. con le loro azioni/pensieri hanno ammortizzato la botta, ma il colpo c'è stato: sembra chiaro. E le conseguenze destabilizzanti si vedono nell'epilogo, appunto. L'unica cosa che mi è sembrata un tantino sfasata è proprio il modo in cui questo processo di indebolimento è stato strutturato nell'arco della storia. E cioè tramite un breve report en passant , da semplice risultante. Dopo avercelo introdotto di grancassa questo shrike con 6 o 7 pagine doviziosamente catturanti da parte di Cassandra (all'inizio della storia, pp.18-24), e dopo esser stati accompagnati dal suo sinistro alone incombente per un centinajo e passa di pagine... me lo ritrovo confinato, come evento (presunto) clou, ad un pajo di vignette di report per interposta persona da parte della fatina, senza nessuna scena madre a rappresentarlo (Vs p.15), in quanto evento critico da dedurre solo in base agli accadimenti successivi/collaterali, come riportato placidamente da Cassandra mentre siede sulla fontana prima dei titoli di coda.
E' un anticlimax non da poco, secondo me, nell'ambito dell'economia della rappresentazione dei fatti. Intendevo questo come afflosciamento estemporaneo. Ma forse è solo una mia sensazione, di certo non una critica, eh...
Ancora complimenti, e speriamo di leggere al più presto storie di queste caratura.
SE S'AFFLOSCIA ALOHA, E' SOLO DOPO UN LUUUUNGO CLIMAX
Iscritto il: mer giu 27, 2012 1:35 pm Messaggi: 2258
Comprato "La Catena Del Potere", in attesa di leggerlo e dare un giudizio, dico solo che lo sceneggiatore è Alessandro Mainardi che credo sia all'esordio sulla testata (anche se un giro su internet mi rivela che era già uno egli sceneggiatori del Martin Mystere Bamboccio; lo stesso giro su internet rivela che l'autore ha al suo attivo molte vite di santi a fumetti, cosa che non mette sul chi-va-là ma insomma... spero di venir sorpreso da grande padronanza della suspense e delle tecniche fumettistiche). Vedremo.
Iscritto il: mer giu 27, 2012 1:35 pm Messaggi: 2258
Ritornato per scrivere dell'ultimo numero in edicola, "Effetti Speciali", mi accorgo che il mio ultimo post preludeva ad una recensione del precedente numero che alla fine non c'é stata... segno che quella storia non mi ha colpito particolarmente in positivo.
Questo "Effetti Speciali" invece mi è piaciuto abbastanza: l'inizio non è dei migliori, l'interludio in metropolitana (e la citazione di IMDB.com) tiene sveglio il lettore, poi un altro po' di chiacchere... ed ecco che Castelli e Lotti se ne vengono fuori con una scena allucinata che si conclude nell'horror-splatter, con una bella gestione di un comprimario fino ad allora non apparso nella storia per generare suspense! Ottimo davvero; da lì in poi la storia alterna scene più da riempitivo (Messico) e altre decisamente riuscite (la prima scena all'insegna e la seconda, più prolungata, con il party). In tutto questo Martin indaga da par suo (bello l'indizio alfabetico nel video) e anche Diana si ritaglia un suo spazio (inquetante, visti i tempi, il caso di "harassment" che subisce alla festa hollywoodiana). La parte mysteriosa non brilla particolarmente, ma la metafora che l'uso di un certo simbolo hollywoodiano sottointende è riuscita, senza contare che il piano dei cattivi e allucinato oltre che allucinatorio, il che dà alla storia una strana impronta weird che me la rende simpatica. I disegni invece non mi hanno esaltato: la prima scena horror in mano a disegnatori con una propensione per il genere sarebbe stata da antologia, anche perchè i mostri degli esposito bros. mi sembrano troppo "puccettosi"; qui ci avrei visto forse bene un Roi: probabilmente sono condizionato dalle numerose creature volanti presenti in alcune scene e memore dei draghi roi-ani, che sono sempre un bel vedere, ma anche un Alessandrini bello ombreggiato avrebbe dato alla storia un'atmosfera più oscura che ben le sarebbe calzata.
Voto: 7, in attesa del prossimo numero, con il solo Lotti ai testi: se c'è lui dietro le scene più riuscite di questo numero, sono curioso di vederlo all'opera con un titolo come "Le Strane Morti del Signor Max", dove le scene cruente e creative non dovrebbero mancare.
Nomoli, albo mysterioso e avvincente per 3/4 delude abbastanza nel finale. Poteva essere di più ed invece il mio voto è un 6,5. Però Morales è bravo a tenere il lettore a lungo col fiato sospeso e la strana coppia Martin - commissario Rambo (che ruba la scena spesso e volentieri) funziona.
Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm Messaggi: 12538 Località: Verona
Vero, il finale è il punto debole di questa storia comunque ampiamente godibile. Ammetto di sospettare che Morales non l'abbia scritta per intero, e che l'albo sia stato completato da qualcun altro (anche perché trovo molto strano che, alla sua morte, Morales abbia lasciato solo storie del tutto compiute e nemmeno una sceneggiatura incompleta). Il che sarebbe pienamente legittimo, per carità. Rimane un albo da leggere, e non è poco, visto lo stato di salute comatoso della testata.
_________________ È la mia opinione, e la condivido.
Concordo, niente male, ma da Morales mi sarei aspettato di più. Anche se probabilmente la sceneggiatura di questa Nomoli deve averla completata qualcun altro dopo il fatale evento: non mi sembra proprio farina del suo (ingegnoso) sacco uno stramazzamento narrativo talmente pretestuoso, su una crisi di rigetto chirurgico ad orologeria che risolve ogni problema, ettantisaluti. Peccato, perché le premesse per una storia molto bella c'erano tutte, anche se il ricondurre tutto sempre ai soliti "alieni" dopo un po' stufa... e la testata ha oltre 30 anni di servizio, che si vedono tutti, di stento in stento. Anche il fatto di essere una specie di sequel non ajuta molto, perché per dargli un po' di linfa ci si ritrova ad aggiungere altri ingredienti a caso nel calderone, come la tizia col burqa che sinceramente rappresenta un cameo quasi indesiderabile. Il commissario gorilla mi è sembrato un personaggio molto in palla .
Iscritto il: mer ott 30, 2013 9:02 pm Messaggi: 4123 Località: Macondo
Sbaglio o la prossima uscita di MM segna il ritorno sulla regolare di Alfredo Castelli in solitaria sia a soggetto che a sceneggiatura? Sono quasi tentato dal prenderla, vista la povertà del resto delle uscite del mese. Se qualcuno la legge, batta un colpo
_________________ Di solito ho da far cose più serie, costruir su macerie o mantenermi vivo.
Iscritto il: mer giu 27, 2012 1:35 pm Messaggi: 2258
A me risulta che è un'altra storia Castelli/Lotti. Almeno, così risulta dall'anteprima sull'albo "Chimere", albo che consiglierei solo a chi sta apprezzando il livello medio/basso dell'ultima annata (ovvio che io continuo a comprare tutti gli MM della regolare, ma già il fatto che non ne scriva qui sul forum significa qualcosa...)
Sono quasi tentato dal prenderla, vista la povertà del resto delle uscite del mese.
In effetti, per quanto mi riguarda, a parte il ritorno del Maestro su Tex, non c'è poi molto d'interessante (decisamente non il Maxi Dylan). In compenso a novembre ce ne sono fin troppe: team up Dylan-Martin, Dylan-Morgan Lost, Dylan Dog Color di Ambrosini, Mercurio Loi, primo numero della nuova serie sul passato di Tex (almeno il primo si prende), più i soliti che compro ogni mese, forse anche un Medda-Barbato su Le Storie da valutare.
Login
Iscriviti
FAQ
.
) fa notare che però c'erano anche delle alternative - alternative (l'indebolirne l'impatto) che il coraggio di Martin e delle Ranger di Viviana (con un piccolo aiuto "fuori campo" da parte di Viviana stessa) sono diventate realtà.
.
Almeno, così risulta dall'anteprima sull'albo "Chimere", albo che consiglierei solo a chi sta apprezzando il livello medio/basso dell'ultima annata (ovvio che io continuo a comprare tutti gli MM della regolare, ma già il fatto che non ne scriva qui sul forum significa qualcosa...)