Cravenroad7

Eeeeh, adesso direi che fino al 250 devi andare, speciali e almanacchi compresi

No no comprerò solo quelli che a pelle mi piaceranno, quelli incoronati in questo thread o quando avrò voglia e tempo di leggere una storia nuova.

L'ho letto anche io...e devo dire che pur avendolo moderatamente apprezzato,e riconoscendo che la gestione del personaggio di Myrna da parte di Berardi e' eccellente...non mi ha cosi' entusiasmato.Troppi passaggi artificiosi e un senso,come di incompiuto.
Il confronto con l'ultimo Myrna,e' abbastanza impietoso.Quello era davvero disturbante,forte.

Mi unisco al coro "Più Myrna per tutti!".

Oh, non c'è niente da fare, quando c'è Myrna Julia si eclissa. Diventa cieca e impotente di fronte alla imprevedibilità di questa scheggia impazzita.

Molto molto bello, anche se lo avrei preferito un po' più disturbante.
Ho apprezzato moltissimo il finale, finalmente diverso dal finale di un qualsiasi episodio della Signora in Giallo.

Gli almanacchi li hanno segati!

Qualcuno sa di cosa parleranno gli Speciali? Perchè l'idea della Julia studentessa mi aveva parecchio preso.



Sono d'accordo. E forse è per questo che Berardi non abusa di Myrna, per ora la sta "gestendo" nel migliore dei modi e non ho grossi dubbi che continuerà su questa linea.

Misa che lo speciale sarà sempre su julia giovane.

Lo speciale non l'ho letto ma l'albo del mese L'uccisore di bambole merita, molto bello.

si, anche a me

Bello, sì, anche se ho trovato un po' anticlimatico il finale. Ma quelle due paginette conclusive sono un autentico colpo di classe, a dimostrazione che di Berardi ce n'è solo uno.

Un altro serial killer, non è Myrna = noia?
No. Questo L'uccisore di bambole è un buon albo che, pur non raggiungendo la tensione del precedente, fornisce un interessante profilo umano e criminale e diverse scene davvero toccanti: quelle finali, ma non solo, anche l'appartarsi, dopo un delitto, di una Julia in questa storia più scostante del solito (caratteristica non negativa per il lettore, e fa risaltare ancor più l'attimo di commozione) o quando viene citata in contrappunto la poesia di Baudelaire Heautontimorumenos, Il punitore di sé stesso (poteva anche essere un titolo più significativo di quello scelto per l'albo), titolo di una commedia di Terenzio preso in prestito dal poeta francese.

come mia opinione, non sarebbe stato male se il killer fosse riuscito a sfuggire alla cattura per ripresentarsi dopo qualche tempo.
a questo fumetto mancano i villains (oltre a myrna).
una sottostoria di ampio respiro nella quale, oltre ai casi del "giorno", si insinua la presenza di un killer inafferrabile (che non può essere myrna perchè altrimenti torniamo ad avere un solo predatore all'altezza di julia).
ecco, invece di tante futilità dal sapore di vecchio, nonne, sorelle, nostalgie genitoriali, non potrebbero virare decisamente verso il poliziesco?

Letto lo Speciale: soggetto interessante, sceneggiatura impeccabile e ottimo approfondimento psicologico dei personaggi (in particolar modo della giovane Julia e di Cross). Belli i disegni e ottimi i colori: intrattenimento di gran classe.

Da notare, en passant, come Berardi se ne freghi altamente della coerenza cronologica: l'albo, seppure racconti una storia che si è presumibilmente svolta una decina di anni fa, pare ambientato ai giorni nostri, o comunque ben dopo quel 1998 in cui Julia ha effettivamente iniziato le pubblicazioni. E va benissimo così, a parer mio: Julia dev'essere una serie sempre ancorata al presente.

Lo speciale rappresenta la miglior storia di Julia giovane uscita finora. Forse ha aiutato il maggior numero di pagine disponibili rispetto all'almanacco. Interessante l'evoluzione del rapporto tra allieva e insegnante.

L'uccisore di bambole è una piccola perla. Una Julia molto più scostante a servizio di un caso che la tocca da vicino. Bertuccia ha ragione, manca un cattivone stile Myrna, ma questo albo non poteva secondo me avere finale diverso.

Una bella scorpacciata estiva di Julia! Ottime letture!!!

"unsolved" è un ottimo albo, solido, ben strutturato e con un'indagine accurata e diligente.
leggendolo avevo la sensazione che fosse uno speciale, un'uscita celebrativa e, ora che ci penso, sarebbe stato un ottimo 200.
pochi siparietti, ma comunque sempre onnipresenti, meno detestabili in quanto diluiti in una capillare azione investigativa.
incredibile come si possa pensare a un senso di colpa per aver dimenticato il volto del genitore morto: aveva tre anni, è già tanto che si ricordi di averne avuto uno, a questo punto del sereupin risolverebbe la faccenda in modo definitivo