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Samuel Stern https://www.cravenroad7.it:80/forum/viewtopic.php?f=31&t=9821 |
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Autore: | LebbraDelSabatoSera [ gio lug 30, 2020 10:53 pm ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Samuel Stern |
Buono anche il 9, anche se (Valery a parte) noto una certa propensione a mantenere un intreccio parecchio scarno: forse un paio di personaggi e trame secondarie (senza continuity sui vari numeri, eh) renderebbero le storie più corpose e "rotonde". Menzione speciale per il design dei demoni sempre molto curato, anche in questo numero l'avversario di turno è molto azzeccato. Samuel Stern sta accumulando un bestiario molto interessante, anche se tutte le regole di questo regno infernale non sono (ancora?) chiarissime. |
Autore: | dashell [ lun ago 03, 2020 11:57 am ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Samuel Stern |
Mi è piaciuto questo numero 9. Bella la storia e bravo il disegnatore: ho trovato bellissime e toccanti le tavole del popolo orante che spera nel miracolo. Visto che gli autori curano molti i dettagli, vorrei fare una domanda "teologica". La lotta fra i demoni e Samuel/Duncan sembra sempre una lotta che prescinde dalla presenza di Dio. Va bene per Samuel, ma come può conciliarsi con la figura di un sacerdote? |
Autore: | JMZ [ mer ago 05, 2020 2:47 pm ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Samuel Stern |
ok, ancora una buona lettura ma quasi sempre la stessa e personalmente comincia ad annoiarmi la struttura a telefilm con l'indagine alla ricerca del momento in cui si è creata l'ombra e la risoluzione ormai un po' consueta. non so quanto resisterò ma credo che, se non ci sarà presto un'evoluzione importante, mollerò la serie. |
Autore: | Valla [ mer ago 05, 2020 6:32 pm ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Samuel Stern |
Preso anche questo numero 9, perché avevo deciso in partenza di arrivare a chiudere l'anno. Faccio mio il parere di Keanu sul fatto di essere in serie B, ma a parte il numero 3 che mi è piaciuto moltissimo, il resto l'ho trovato un po' piatto o incompleto: dove mi è piaciuta la storia (#1, #6) non mi sono piaciuti i disegni; dove mi sono piaciuti i disegni (#2, #4) la storia mi ha lasciato un po' così (specie nel finale del #2); altre volte dove invece è tutto un po' meh (#7)... Una lettura piacevole e scorrevole, ma un po' ripetitiva e un "mondo" molto piccolo (2 personaggi principali, 3 secondari, di cui uno praticamente invisibile), variazioni minime sul tema per gli antagonisti (demoni, demoni e ancora demoni). La macrotrama ancora in via di definizione ci sta eccome, sperando che il passato dei protagonisti rimanga nebuloso (ho i miei dubbi e il titolo dello speciale mi spaventa, in tal senso), in modo da scoprire lentamente i vari aspetti di questa serie. A mio avviso troppo presente padre Duncan e troppo sottoutilizzato Angus che invece era uno dei motivi di interesse all'acquisto. Quindi vado avanti, con riserva. V |
Autore: | Keanu Coen [ mer ago 05, 2020 7:49 pm ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Samuel Stern |
Valla, confermo anche io la discrasia a volte tra testi e disegni... Sembra quasi che ogni volta ci sia il budget solo per uno dei due aspetti! Comunque tutti i disegnatori sembrano appena usciti tutti dalla Scuola del Fumetto. Tutti dodicimila volte più bravi di me, ma con uno stile ancora troppo acerbo e spesso non coerente all'interno di uno stesso albo. Però riflettendoci su, il motivo per cui lo compro ogni mese va anche al di là del fumetto in sè e per sè. Sentivo il bisogno di iniziare di nuovo una serie dal numero 1 (era da anni che compravo solo in blocco serie già concluse e mi ero un po' stufato), e Samuel è arrivato al momento giusto! Aggiungici anche che nutro una simpatia istintiva nei confronti di Gianmarco Fumasoli, per il modo in cui si pone sia sui social, sia nei suoi editoriali, e questo per me è già un valore aggiunto che merita fiducia. Sono in generale anche un grande fan di chi firma in coppia i propri lavori, lo trovo un modo di lavorare molto affascinante, e interessante, e anche in questo caso sono curioso di vedere a cosa porterà. Spostandomi sul fumetto in senso stretto, i difetti come già ho scritto sono tanti, a partire da una certa confusionarietà nelle varie trame (almeno per me), dialoghi spesso non troppo riusciti, situazioni che si ripetono... Però a me piace tantissimo l'approccio che ha Samuel con le persone che aiuta, mi piace che ha bisogno sempre di un contatto fisico con le persone (il gesto di prenderle per mano, per esempio, lo trovo molto d'impatto), mi piace che ci mette sempre un po' a decidere se intervenire, e che ha un carattere un po' contraddittorio. Infine, ha un'altra cosa in comune con i fumetti di serie B, la possibilità e la libertà di dire cose che normalmente nei fumetti più blasonati non si trovano, e questo ultimo numero ne è, secondo me, la prova. Insomma, queste piccole cose mi fanno venire voglia di andare ogni mese a comprarlo. Questo fumetto mi ispira fiducia, e soprattutto mi ispira onestà. Per quanto riguarda Angus, sono d'accordo di nuovo con te. Il suo unico spazio spesso è solo la rubrica iniziale, che non leggo mai perchè mi deprime a manetta, e non capisco mai cosa vuole dire! Ma se ci fai caso, è tutta la parte della libreria che è sacrificata, e anche io spero che col tempo venga utilizzata più spesso. Se devo scegliere la cosa più fastidiosa, comunque, è quando Samuel e Duncan si chiamano "Rosso" e "Vecchio". Questa cosa proprio mi sembra completamente stonata rispetto al resto. |
Autore: | Lost.In.Golconda [ mer ago 26, 2020 11:40 am ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Samuel Stern |
Letto solamente il numero 9, sto recuperando gli altri, nonostante Bugs Comics abbia adottato una politica particolare per quanto riguarda gli arretrati ( gli ultimi due numeri sono acquistabili solo in edicola ). Che dire, ottimo. Poi ho visto l'intervista di RKC a Fumasoli e se ne percepiscono la passione e la dedizione. Non so se avrà il successo che merita, data la decadenza dell'industria del fumetto in Italia, ma di sicuro mi ha fatto venire voglia di leggere un fumetto ed aspettarne l'uscita in edicola. Secondo Recchioni DYD deve il suo exploit degli anni '90 al fatto che anticipasse il sentire di un'epoca, la quale, però, è ormai distantissima dalla nostra realtà ed evidentemente non più incarnata dal personaggio . Stern, , stando a quanto dice Fumasoli nella sua intervista a RKC, combatte invece gli incubi di oggi. Bella iniziativa, fantastici i disegni e veramente ben caratterizzato padre Duncan. P.s. complimenti a Keanu per il disegno di Irvin! |
Autore: | Keanu Coen [ mer ago 26, 2020 8:39 pm ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Samuel Stern |
Lost, sono contentissimo che hai iniziato anche tu a leggere Samuel, tra l'altro da quello che scrivi siamo perfettamente in sintonia, ho anch'io la stessa impressione su Fumasoli e sul progetto in generale. Recupera gli arretrati, e aggiornaci con le tue recensioni degli albi passati! E grazie mille per i complimenti! Impossibile per me non buttare giù uno schizzo dopo la lettura di un albo di Samuel... questo personaggio, poi, è semplicemente stupendo. |
Autore: | Triss [ mer ago 26, 2020 9:53 pm ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Samuel Stern |
Bel disegno, Keanu! Non l'avevo visto! |
Autore: | Keanu Coen [ mer ago 26, 2020 10:23 pm ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Samuel Stern |
Grazie mille Triss! |
Autore: | Valla [ sab set 05, 2020 9:22 am ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Samuel Stern |
Preso e per ora letto una sola volta. Copertina molto bella, anche i colori, come d'altra parte quasi tutte le copertine di Samuel. I colori un po' mi ricordano Caravaggio, ma sicuramente sbaglio alla grande. SPOILER probabili Lato disegni: mi sono piaciuti anche se non sono il mio stile preferito, si sposano bene con le atmosfere e il ritmo della storia. Unica pecca la parte finale, dove il mood cambia, da claustrofobico a horror demoniaco, ma il tratto rimane uguale. Peccato. La storia è molto interessante, con il tentativo (riuscito) di mostrare una sorta di nastro di Moebius, con il libro che innesca la narrazione, ma poi ne fa parte integrante, risultando complesso, spaventoso e affascinante al contempo. Piccola pecca la troppo facile accettazione di Samuel per quello che gli sta accadendo. Una sbavatura, perdonabile. Altra pecca, sempre il finale dove si tenta un cambio di ritmo e di intensità, dove scrittore e demone si scambiano le parti, ma il risultato comunque sufficiente, è rivedibile et migliorabile. Per è un 7+. V |
Autore: | LebbraDelSabatoSera [ sab set 05, 2020 12:17 pm ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Samuel Stern |
Pochi post più su lamentavo la troppa linearità della classica (si può dire, dopo soli 9 numeri?) storia sterniana ed ecco che L'Altro Inferno risolve il problema: personaggi secondari che non sono solo comparse intorno all'antagonista del mese, che anzi in controtendenza è assente fin quasi alla fine. Suggestioni prese da Borges, Casares e riflessioni sulle storie che si inseriscono molto bene nella trama e regalano alcune scene molto d'impatto (non solo a livello grafico: le lettere del maggiordomo...). In più una suggestione su Delgado, che la disegnatrice rende spesso come una specie di Sogno (il protagonista di Sandman), con tanto di occhi caratteristicamente neri e capelli neri ma tirati indietro e non alla Robert Smith: e Neil Gaiman quando si parla di fumetti horror/dark che riflettono sulla Narrazione e sulle Storie è quasi la Bibbia. Piccoli tocchi molto ben pensati (la farfalla sulla tazzina) fanno da contraltare ad alcune leggerezze francamente perdonabilissime. Il controfinale poi mi riporta alla mente ancora Gaiman, in particolare "Casa Di Bambola" e i suoi serial killer (Questo rapporto tra Case e Storie sempre presente...). Migliore storia secondo me da Valery in qua. |
Autore: | Bob Cooper [ dom set 06, 2020 5:31 pm ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Samuel Stern |
mi hanno ascoltato e hanno cambiato il carattere di Appunti dal Derryleng...questo è un punto a loro favore...vuol dire che leggono anche i pareri dei lettori... |
Autore: | Lost.In.Golconda [ dom set 06, 2020 5:44 pm ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Samuel Stern |
Ho adorato quest'albo ( n. 10), secondo me il più bello, forse persino meglio di Valery . In effetti, temevo anche io che la struttura monotematica della testata avrebbe alla lunga stancato, ed invece Filadoro ha dimostrato di saper variare pur rimanendo nell'alveo spiritistico/demoniaco che definisce il personaggio di Samuel Stern. Inoltre, ho apprezzato l'eleganza con cui sono state inserite le citazioni di Nietzsche ( eterno ritorno ) e di Baudelaire ( L'Uomo e il Mare, tema dell'uomo che contempla le profondità abissali della sua anima): solo sottintese, mai sbattute spocchiosamente in faccia al lettore. In poche parole, costituiscono una bella cornice che impreziosisce il racconto e permettono di immollarsi ancora di più nell'atmosfera languida e a tratti decadente di casa Delgado. Voto 8 |
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