Cravenroad7

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Chi molla dopo il 400?
Mollo 52%  52%  [ 17 ]
Non mollo 30%  30%  [ 10 ]
Mollo. Ma che mollo? Ma che... cosa dite? Mollo che? Ma che mollo? Ma quale mollo? Cioè, cosa vuol dire mollo, qua? Non capisco, io. Devo fare i salti in panchina? 18%  18%  [ 6 ]
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 Oggetto del messaggio: Re: Chi molla dopo il 400?
MessaggioInviato: ven gen 10, 2020 3:32 pm 
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JMZ ha scritto:
wolkoff ha scritto:
Parlo di "dati di fatto" come OGGETTI CONCRETI PUBBLICATI, materialmente maneggiabili, pieghevoli, annusabili, e leggibili - quest'ultima cosa è un po' più difficoltosa, lo ammetto... dipende dallo stomaco e dalle capacità di ognuno :?
Almeno che le citazioni sul #400 non siano una mia invenzione (però... versifico mejo di Shakespeare 8-) ), e le 4 variant un abile collage improvvisato con Photoshop dall'edicolante ex-galeotto.

provo a dirtelo senza che possibilità di fraintendimento:
il 400 è infarcito di citazioni? sì, pieno zeppo, come ampiamente anticipato nell'editoriale: è un dato di fatto!
la qualità dell'albo ne risente? non è un dato di fatto: è un'opinione qui condivisa per metà dei votanti, opinione riscontrabile online al pari della sua opposta, ossia che sia un ottimo episodio.
Affermare che il presupposto scempio qualitativo di cui DyD è vittima a causa della gestione Recchioni sia "sotto gli occhi di tutti" non è corretto, poiché in molti non ravvedono tale scempio.
semplice, spero.


Continui a fraintenderti da solo e dire le stesse cose che dico io in pratica.
Es. : le citazioni me le sono inventate io? Spero di no.. sono sotto gli occhi di tutti. Fattivamente. Da quelle (per non parlare di 5 anni inflitti di trovate varie) nasce il mio giudizio. Per cui non si può affermare che il mio giudizio derivi da qualcosa che non sussiste oggettivamente.
Lascia perdere il grado/esito del giudizio. Per quello si può ricorrere in appello.

ALOHA E' (UN) FORUM QUESTO !

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(anta baka?! [...] kimochi warui)


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 Oggetto del messaggio: Re: Chi molla dopo il 400?
MessaggioInviato: ven gen 10, 2020 3:51 pm 
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Iscritto il: mer set 30, 2015 1:02 pm
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wolkoff ha scritto:
JMZ ha scritto:
provo a dirtelo senza che possibilità di fraintendimento:
il 400 è infarcito di citazioni? sì, pieno zeppo, come ampiamente anticipato nell'editoriale: è un dato di fatto!
la qualità dell'albo ne risente? non è un dato di fatto: è un'opinione qui condivisa per metà dei votanti, opinione riscontrabile online al pari della sua opposta, ossia che sia un ottimo episodio.
Affermare che il presupposto scempio qualitativo di cui DyD è vittima a causa della gestione Recchioni sia "sotto gli occhi di tutti" non è corretto, poiché in molti non ravvedono tale scempio.
semplice, spero.


Continui a fraintenderti da solo e dire le stesse cose che dico io in pratica.
Es. : le citazioni me le sono inventate io? Spero di no.. sono sotto gli occhi di tutti. Fattivamente. Da quelle (per non parlare di 5 anni inflitti di trovate varie) nasce il mio giudizio. Per cui non si può affermare che il mio giudizio derivi da qualcosa che non sussiste oggettivamente.
Lascia perdere il grado/esito del giudizio. Per quello si può ricorrere in appello.

ALOHA E' (UN) FORUM QUESTO !


riprova e controlla Wolk: nessuno mette in dubbio che il tuo giudizio derivi da dati oggettivi (le 400 citazioni e i meteorismi ciclici); ma che il tuo giudizio sia oggettivamente condiviso (cit. "risultati sotto gli occhi di tutti in termini di orridi albi") semplicemente non è vero. tutto qui.


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 Oggetto del messaggio: Re: Chi molla dopo il 400?
MessaggioInviato: ven gen 10, 2020 3:55 pm 
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Vabbeh, ma io mica scrivo delle formule algebriche da manualistica: quell'uso del termine "orrido/-endo" era per canzonare a livello semantico l'esimio Piccatto che pretendeva storie più "horror" pochi post prima.
Questa volta sei tu che non sai contestualizzare.

ORROBBERTO CHE ALOHA :roll:

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 Oggetto del messaggio: Re: Chi molla dopo il 400?
MessaggioInviato: ven gen 10, 2020 4:08 pm 
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wolkoff ha scritto:
Tu fai un problema d'identità. Noi di qualità.

No, ne faccio (e ne ho fatto anche in passato) un problema di entrambe le cose. Fu esattamente un connubio dell'assenza (o del cambio :oops: ) di identità e della scarsa qualità delle storie dell'annata 2014/15 a spingermi a lasciare la serie per un po'. Trovavo, per esempio, che Simeoni volesse scrivere un altro fumetto (e un altro personaggio) e che Baraldi fosse semplicemente una cattiva scrittrice. Ma ho sempre nutrito la convinzione che il problema alla radice di tutto ciò fosse la mancanza di punti fermi sui quali basare il lavoro di tutto il team di sceneggiatori, punti fermi che avrebbero estromesso Simeoni e Baraldi a priori perché incapaci di seguirli. La questione dell'identità è centrale per il problema della qualità, poiché la mancanza di un'identità chiara facilita la produzione di storie che mancano il bersaglio (come infatti è accaduto ripetutamente e continuamente anche in questi ultimi anni). Recchioni ha sbagliato a delegare e ha sbagliato a tergiversare e ha sbagliato a ritardare il cambiamento (quello vero), ma come autore è, a parer mio, garanzia di qualità. Ho apprezzato molto i suoi ultimi due numeri e il discorso metanarrativo che ha impostato nei suoi (pochi) albi da Spazio Profondo in poi. Questo mi dà fiducia per i numeri successivi, soprattutto nell'ottica di tagliare i finti ponti che ancora si immaginava di mantenere col Dylan Dog degli anni '80 e '90. E veniamo all'altra questione.

wolkoff ha scritto:
Aridanghete con Sclavi. E' un cruccio ammorbante: FATEVI ESORCIZZARE, FATEVI UN PUPAZZO VOODOO DA SPILLARE O UNA BAMBOLA DI GOMMA DA MOLESTARE CON LE SUE FATTEZZE.
Quelli che parlano ancora di Sclavi sono proprio coloro che non vogliono crescere, Recchioni compreso.

Siamo abituati da quasi trent'anni a far a meno di Sclavi. Cio' non toglie che ci siano stati - e vivono ancora tra noi... ma pensa te, senza nascondersi nei cimiteri di Boffalora :P - autori che SANNO scrivere Dylan col proprio stile rispettando il PERSONAGGIO di Sclavi ed il suo mondo.

Sto attualmente rileggendo i primi cento, e ti posso dire che sono rimasto quasi deluso da diversi albi sclaviani che nella mia memoria erano grandi capolavori, rivalutando invece umili e divertenti chiaverottate e altre storie che avevo tradizionalmente snobbato. Dal mio punto di vista, non provo affatto una nostalgia nei confronti dei tempi che furono (o per lo Sclavi che fu), tanto che sono uno dei pochi qui dentro a essere contento del cambio di rotta. Il motivo per cui il cambio di rotta era, sempre a parer mio, necessario, è che nessuno o quasi (neppure Sclavi) negli ultimi vent'anni si è mai ricordato del vero punto di forza del vecchio Dylan Dog o è mai riuscito a riproporlo in maniera convincente. Questo punto di forza è sempre stato l'umorismo, un umorismo onnipresente e pervasivo. Il Dylan Dog di modello sclaviano senza questa carica di umorismo può funzionare occasionalmente, nelle mani di alcuni di quelli che citavi, ma è tendenzialmente destinato ad annoiare.
Per questo è necessario quantomeno ricongiungersi con il lato horror del fumetto.

Dear Boy ha scritto:
Tutto legittimo, però sei ancora fermo in un esercizio di fiducia in prospettiva.
Ti piace Recchioni e speri che il mini ciclo sia horror come ai vecchi tempi.
Perché non venirmi a dire che le ultime meta-storie sono horror, eh.

Non te lo dico, infatti; è proprio così.
Così come d'altro canto voialtri siete fermi in un esercizio di sfiducia in prospettiva.

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Giuda ballerino! L'inglese NON È' l'ITALIANO! - cit.


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 Oggetto del messaggio: Re: Chi molla dopo il 400?
MessaggioInviato: ven gen 10, 2020 4:18 pm 
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Piccatto ha scritto:
Così come d'altro canto voialtri siete fermi in un esercizio di sfiducia in prospettiva.
Eh no. L'ho provata la cucina. Mi ha fatto schifo e non ci torno in quel ristorante. Se continuassi si chiamerebbe masochismo.

Specchio riflesso non funziona senza un minimo di logica basilare.

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l tuoi noti "sarcasmo" e "voglia di flammare" non attaccano con me. (cit.)

Quindi, sgarbato Dear?
Sì, come al solito.
Sta dicendo cose assurde?
Per niente. (cit.)


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 Oggetto del messaggio: Re: Chi molla dopo il 400?
MessaggioInviato: ven gen 10, 2020 4:24 pm 
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Iscritto il: lun ago 05, 2013 2:24 pm
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Dear Boy ha scritto:
Piccatto ha scritto:
Così come d'altro canto voialtri siete fermi in un esercizio di sfiducia in prospettiva.
Eh no. L'ho provata la cucina. Mi ha fatto schifo e non ci torno in quel ristorante. Se continuassi si chiamerebbe masochismo.

Devi aver passato anni terribili, allora, rigurgitando le porcherie prodotte dalla premiata ditta Marzano-Mignacco-Gualdoni-Ruju-Di Gregorio. Come mai sei sempre tornato?

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Giuda ballerino! L'inglese NON È' l'ITALIANO! - cit.


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 Oggetto del messaggio: Re: Chi molla dopo il 400?
MessaggioInviato: ven gen 10, 2020 4:28 pm 
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Iscritto il: gio ott 26, 2006 8:53 pm
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Piccatto, condivido solo in parte i tuoi post più recenti, ma ti ringrazio per aver riportato un po' di pluralismo sul forum. :D


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 Oggetto del messaggio: Re: Chi molla dopo il 400?
MessaggioInviato: ven gen 10, 2020 4:36 pm 
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Piccatto ha scritto:
Dear Boy ha scritto:
Piccatto ha scritto:
Così come d'altro canto voialtri siete fermi in un esercizio di sfiducia in prospettiva.
Eh no. L'ho provata la cucina. Mi ha fatto schifo e non ci torno in quel ristorante. Se continuassi si chiamerebbe masochismo.

Devi aver passato anni terribili, allora, rigurgitando le porcherie prodotte dalla premiata ditta Marzano-Mignacco-Gualdoni-Ruju-Di Gregorio. Come mai sei sempre tornato?

Sempre andato via e tornato al cambio di chef.
Eppure era una metafora semplice. Semplice quasi quanto quelle degli ultimi albi che tanto ti sono piaciuti.

La logica Piccatto!

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Quindi, sgarbato Dear?
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 Oggetto del messaggio: Re: Chi molla dopo il 400?
MessaggioInviato: ven gen 10, 2020 4:37 pm 
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Riguardo all'umorismo (o alla leggerezza di certe storie):
E' stata una componente del DD di Sclavi, ma non il fulcro. Non mi sembra di cogliere umorismo o leggerezza in capolavori come Attraverso lo Specchio, Memorie Dall'Invisibile, Il Tunnel Dell'Orrore, Storia Di Nessuno, Grand Guignol, I Vampiri (se sbaglio non mancherete di farmelo notare)... Certo altrove è ben presente (La doppietta Ramblyn/Belva, Ai Confini Del Tempo, Cagliostro...). Il punto di forza sono state le storie. Il saper narrare, il saper gestire intrecci, senza essere prolissi, noiosi, banali. E l'uso sapiente dell'horror, che da anni a questa parte, se è pervenuto, è quasi sempre mal giostrato. Sclavi, Chiaverotti, Ferrandino (e parlo chiaramente solo del mastermind e dei prime movers della scuderia, non citandoli tutti naturalmente) sapevano dove mettere mano.
Sarei tentato di non citare nessun albo recente per mettere in campo la controprova che ai giorni nostri nessuno o quasi sa gestire l'horror e lo sa fare regalando mirabili intrecci (capaci di colpire, trascinare, magari anche spaventare) ma potrei citare Morbo M, o Il Suo Nome Era Guerra, entrambi con qualcosa dentro che rimanda a un immaginario pseudo-conturbante. Che in realtà di conturbante non hanno nulla. Così come Tripofobia o Il Macellaio E La Rosa. O La Macchina Che Non Voleva Morire.
Le storie più riuscite - lo ripeto - colpiscono, trascinano, calamitano, spaventano, lasciano con l'amaro in bocca, fanno venire la pelle d'oca.
Quante storie dell'ultima gestione hanno questa capacità? O quante ne hanno almeno una? Ce ne sono, non lo nego (a parte Mater Morbi, tanto per far vedere che non faccio tiro al bersaglio gratuitamente contro chi-sapete-voi, abbiamo La Macchina Umana. Ne abbiamo sicuramente altre, ma poche, molto poche). E quante, dal 2017 in poi (escludendo Ambrosini che regala spesso e volentieri qualche emozione) hanno questa dote? Quella di Sclavi - forse - e la doppietta Simeoni - ancora forse - e poi... non so.
Se qualcuno mi dice che un albo da due anni a questa parte gli ha fatto venire veramente la pelle d'oca o lo ha spaventato, allora va bene. Chapeau. Sensibilità diversa.
Per me è differente. E chiaramente il parere messo in campo è soggettivo, onde evitare i soliti post chilometrici con i soliti pareri divergenti.

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Ultima modifica di Nima83 il ven gen 10, 2020 4:40 pm, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Chi molla dopo il 400?
MessaggioInviato: ven gen 10, 2020 4:40 pm 
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Nima83 ha scritto:
Riguardo all'umorismo (o alla leggerezza di certe storie):
E' stata una componente del DD di Sclavi, ma non il fulcro. Non mi sembra di cogliere umorismo o leggerezza in capolavori come Attraverso lo Specchio, Memorie Dall'Invisibile, Storia Di Nessuno, Grand Guignol, I Vampiri
Ma stoppati subito e vatti a rileggere i dialoghi di questi capolavori!
E le prime di Chiaverotti hanno resistito al tempo e alimentato il mito dei primicento© proprio grazie alla massiccia revisione di Sclavi sui dialoghi.

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 Oggetto del messaggio: Re: Chi molla dopo il 400?
MessaggioInviato: ven gen 10, 2020 4:42 pm 
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È presente in tutti quelli citati l'ironia. Purtroppo è la caratteristica della serie che si è persa prima e che manca più di ogni altra, horror compreso.

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 Oggetto del messaggio: Re: Chi molla dopo il 400?
MessaggioInviato: ven gen 10, 2020 4:42 pm 
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Dear Boy ha scritto:
Nima83 ha scritto:
Riguardo all'umorismo (o alla leggerezza di certe storie):
E' stata una componente del DD di Sclavi, ma non il fulcro. Non mi sembra di cogliere umorismo o leggerezza in capolavori come Attraverso lo Specchio, Memorie Dall'Invisibile, Storia Di Nessuno, Grand Guignol, I Vampiri
Ma stoppati subito e vatti a rileggere i dialoghi di questi capolavori!
E le prime di Chiaverotti hanno resistito al tempo e alimentato il mito dei primicento© proprio grazie alla massiccia revisione di Sclavi sui dialoghi.


Si, qualche dialogo "leggero" c'è, ma puoi dire che la leggerezza era una componente fondamentale? Se Bree era "meno simpatica", Memorie Dall'Invisibile avrebbe funzionato di meno?

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 Oggetto del messaggio: Re: Chi molla dopo il 400?
MessaggioInviato: ven gen 10, 2020 4:44 pm 
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Altair ha scritto:
È presente in tutti quelli citati l'ironia. Purtroppo è la caratteristica della serie che si è persa prima e che manca più di ogni altra, horror compreso.



Allora "rivedo" quanto detto. C'è, d'accordo, ma non è una prerogativa fondamentale. Attraverso Lo Specchio è una storia mortifera e claustrofobica. Se poi c'è qualche dialogo "simpatico" serve solo a dare un tocco di colore in più.
Insomma, non è prerogativa fondamentale ma contorno.

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 Oggetto del messaggio: Re: Chi molla dopo il 400?
MessaggioInviato: ven gen 10, 2020 4:46 pm 
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Memorie avrebbe funzionato meno anche solo cambiando una virgola.
Ma lo scoprirai presto.
Te pare che nun ce fa un remeic Robertino? :mrgreen:


Davvero Nima. L'horror è stato uno specchietto per allodole. Le fondamenta erano fatte da ironia ed esistenzialismo.
Sclavi era prima di tutto un grande autore di commedie.

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Ultima modifica di Dear Boy il ven gen 10, 2020 4:49 pm, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Chi molla dopo il 400?
MessaggioInviato: ven gen 10, 2020 4:48 pm 
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Piccatto ha scritto:
Fu esattamente un connubio dell'assenza (o del cambio :oops: ) di identità e della scarsa qualità delle storie dell'annata 2014/15 a spingermi a lasciare la serie per un po'.
Trovavo, per esempio, che Simeoni volesse scrivere un altro fumetto (e un altro personaggio) e che Baraldi fosse semplicemente una cattiva scrittrice .

Recchioni ha sbagliato a delegare e ha sbagliato a tergiversare e ha sbagliato a ritardare il cambiamento (quello vero), ma come autore è, a parer mio, garanzia di qualità. Ho apprezzato molto i suoi ultimi due numeri e il discorso metanarrativo che ha impostato nei suoi (pochi) albi da Spazio Profondo in poi.


Capisco le tue (meta)esperienze personali ed il modo in cui ti abbiano segnato, come apprezzo la tua fiducia a venire (v. discorso con Dear)... ma ti assicuro che QUEI Simeoni e Baraldi - tanto per citarne solo due, di autori rappresentativi di un trend - sono un sottoprodotto delle stesse direttive recchioniane, nonché da lui arruolati.
C'è molto più Rrobe dietro i loro lavori, come impostazione e referenzialità, che del Gualdo dietro le semiciofeche di Marzano o Di Gregorio. In entrambi i casi manca la statura autoriale, ma almeno nei secondi l'asinaggine è tutta loro, e non delegata ad un imprinting di progggggettone a venire, lavorato di proposito con sommo gaudio dal Sommo in 5 anni di meta-decostruzione, anche senza scrivere più di una storia all'anno.

Un impronta che può avere conseguenze discutibili anche su autori come la Barbato (lo si è già visto) o Chiaverotti... da cui deriva una certa diffidenza. O forse tu pensi che la prossima minserie da 3 (o 4 o 6, nummefrega) numeri su Mana Cerace da spalmare sull'inedito dopo i remakes sarà tutto frutto dello stile del Maestro con gli Occhiali da Sole 8-) , senza interventi a gamba tesa del recchio-pensiero per riportarlo nei (nuovi) ranghi?

Per questo, lo ripeto, la nostra sfiducia (v. Jones) nasce da motivazioni ben radicate rispetto a chi torna adesso dalla finestra: dopo esserci sorbiti 5 anni di queste menate, più o meno tra le righe e comunque dichiarate come taglio editorial-narrativo, continuare a nutrire speranza in questo soggetto equivale ad insistere nell'uscire flirtando con una tipa che ti fa svenare tra i ristoranti/regali più lussuosi, quando sai benissimo che da un lustro ti mette le corna con un imbianchino che la porta al McDonald :D .

ALOHA
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