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Chi molla dopo il 400?
Mollo 52%  52%  [ 17 ]
Non mollo 30%  30%  [ 10 ]
Mollo. Ma che mollo? Ma che... cosa dite? Mollo che? Ma che mollo? Ma quale mollo? Cioè, cosa vuol dire mollo, qua? Non capisco, io. Devo fare i salti in panchina? 18%  18%  [ 6 ]
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 Oggetto del messaggio: Re: Chi molla dopo il 400?
MessaggioInviato: ven gen 10, 2020 12:51 am 
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Ah ok,è colpa di quelli di prima.
Di sei anni prima.


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 Oggetto del messaggio: Re: Chi molla dopo il 400?
MessaggioInviato: ven gen 10, 2020 12:56 am 
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Piccatto ha scritto:
Jones ha scritto:
Cita:
Credo che la direzione intrapresa sia quella giusta, che si rivedranno finalmente delle storie horror,


Beh, sarebbe bastato non toglierle.

Dillo a Marcheselli e Gualdoni.


Per la legge dei grandi numeri anche un orologio rotto dà due volte al giorno l'ora esatta.
Tra le tante le pubblicazioni delle ere Marcheselli(+Ruju) o Gualdoni si possono reperire, non con troppa fatica, anche dei numeri molti buoni, magari non voluti con merito né studiatissimi a tavolino, ma comunque pubblicati accidentalmente in quegli annali... ed è quello che rimane a livello storico.

Recchioni ha divelto appositamente quel disgraziato orologio dal muro per metterci al suo posto una clessidra crepata di borotalco... spacciata per MDMA dello sballo dylaniano, con risultati puntualmente sotto gli occhi di tutti, a livello di orridi albi ed orrende iniziative della sua strombazzata epoca.
E delle sue chiacchiere sui social rimarrà negli anni negli solo quello che gli consentiranno gli archivi sui database di Zuckenberg, Page o Bezos.

ALOHA FROM ANOTHER TIME

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Io no capito, io no capito

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 Oggetto del messaggio: Re: Chi molla dopo il 400?
MessaggioInviato: ven gen 10, 2020 11:46 am 
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Piccatto ha scritto:
Credo che la direzione intrapresa sia quella giusta, che si rivedranno finalmente delle storie horror, che quella di sviluppare storie su più albi sia un'ottima scelta.
E poi ci hanno messo solo sei anni a trovare questa salvifica direzione!
Piccatto ha scritto:
capire che cosa veramente rendesse questo fumetto godibile e divertente.
E certo, le sceneggiature di Recchioni hanno proprio la cifra stilistica che rese un successo Dylan Dog. A partire dall'ironia!

Ma per favore, c'è un limite pure al piacere di andare sempre controcorrente.

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l tuoi noti "sarcasmo" e "voglia di flammare" non attaccano con me. (cit.)

Quindi, sgarbato Dear?
Sì, come al solito.
Sta dicendo cose assurde?
Per niente. (cit.)


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 Oggetto del messaggio: Re: Chi molla dopo il 400?
MessaggioInviato: ven gen 10, 2020 11:58 am 
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wolkoff ha scritto:
con risultati puntualmente sotto gli occhi di tutti, a livello di orridi albi ed orrende iniziative della sua strombazzata epoca.

Wolk, massimo rispetto per le opinioni personali ma quando dici "sotto gli occhi di tutti" dimentichi che in molti apprezzano l'attuale gestione e se Bonelli continua a investire in tal senso è perché le vendite ci sono.
Gli orridi albi e le orride iniziative sono orridi per alcuni ma in diversi hanno espresso valutazioni positive e aspettano di vedere Gnaghi al fianco di DyD nel ciclo 666. Insomma cercherei di ricontestualizzare gli umori che vanno per la maggiore qui dentro, dato che è non che siano proprio uno specchio su cui oggettivizzare certe opinioni.


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 Oggetto del messaggio: Re: Chi molla dopo il 400?
MessaggioInviato: ven gen 10, 2020 12:05 pm 
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Jones ha scritto:
Ah ok,è colpa di quelli di prima.
Di sei anni prima.

Se hai la memoria corta non ci posso far nulla. Prova a rileggere un blocco di albi di dieci-quindici anni fa e raccontami quanto sono ben scritti, originali e in linea con il personaggio e le atmosfere che furono. Certo che è colpa di quelli prima. Recchioni non ha preso in mano la testata nel 1994 con Sclavi ancora in sella.

wolkoff ha scritto:
Recchioni ha divelto appositamente quel disgraziato orologio dal muro per metterci al suo posto una clessidra crepata di borotalco... spacciata per MDMA dello sballo dylaniano, con risultati puntualmente sotto gli occhi di tutti

E meno male, vorrei dire. Il risultato sotto i miei occhi è quello di un fumetto che ha riacquistato valore. Se ho apprezzato la maggior parte degli albi della gestione Recchioni? Assolutamente no. Ho però apprezzato le sue storie, e ne ho vista la coerenza interna. Questo per me significa che Recchioni, malgrado sia stato in questi anni un mediocre coordinatore del lavoro d'altri, sia ancora un autore validissimo. E sbarazzarsi di un passato ingombrante e confuso (cogliendo l'occasione per togliere di mezzo anche un po' di autori che non ci hanno mai capito molto) è un'operazione meritoria che lo rende ben più degno di fiducia dei curatori che mandavano in edicola roba imbarazzante e fuori personaggio come Il pozzo degli inganni o Manila (e chi più ne ha, più ne metta). Recchioni ha distrutto il personaggio? Ma quando mai. Era cadavere già da anni.

Dear Boy ha scritto:
Piccatto ha scritto:
Credo che la direzione intrapresa sia quella giusta, che si rivedranno finalmente delle storie horror, che quella di sviluppare storie su più albi sia un'ottima scelta.
E poi ci hanno messo solo sei anni a trovare questa salvifica direzione!

Purtroppo sì, niente da dire.

Dear Boy ha scritto:
Piccatto ha scritto:
capire che cosa veramente rendesse questo fumetto godibile e divertente.
E certo, le sceneggiature di Recchioni hanno proprio la cifra stilistica che rese un successo Dylan Dog. A partire dall'ironia!

No, infatti non ce l'hanno. Ma sono buone cose e mi fa piacere leggerle.

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Giuda ballerino! L'inglese NON È' l'ITALIANO! - cit.


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 Oggetto del messaggio: Re: Chi molla dopo il 400?
MessaggioInviato: ven gen 10, 2020 1:10 pm 
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JMZ ha scritto:
Wolk, massimo rispetto per le opinioni personali ma quando dici "sotto gli occhi di tutti" dimentichi che in molti apprezzano l'attuale gestione... Insomma cercherei di ricontestualizzare gli umori che vanno per la maggiore qui dentro, dato che è non che siano proprio uno specchio su cui oggettivizzare certe opinioni.


Non spetta a me ricontestualizzare quelli che tu definisci umori... mentre sono opinioni che derivano da dati di fatto e prodotti "sotto gli occhi di tutti"... come 1 anno di meteora, 1 albo (presunto "clou" di sbocco) fatto solo di metafumetto e citazioni, 1 valanga di iniziative collaterali per spillare soldi che non voglio neanche elencare, etc.
Se poi si pretende di scindere l'annosa questione dell'oggettivo dal soggettivo per arginare la libera comunicazione, ti consiglio d'iscriverti ad un forum di termodinamica, ma forse neanche lì riusciresti a bipartire in modo tanto manicheo il flusso di pensieri ed argomentazioni :roll: .


Piccatto ha scritto:
Recchioni ha distrutto il personaggio? Ma quando mai. Era cadavere già da anni.


Purtroppo ci sei cascato anche tu in questa panzana che stanno predicando da anni come novello Verbo per giustificare il proprio patetico operato :cry: .

Dylan Dog non era morto né in stato comatoso. Vendite a parte (in calo anche adesso), semplicemente non aveva più un grande appeal da ribalta mediatica. Per questo hanno assunto Recchioni con criterio: per allestire un circo carnevalesco e riportare l'attenzione sul personaggio. Ad ogni costo... anche a costo di "uccidere" DD per far largo alle trovate ed alla provocazioni pataccare del Sommo imbonitore, che preferisce (o trova più comodo) dedicarsi ad un altro idoelo, piuttosto che al vero Dylan.

L'abbiamo detto e stradetto: non muore un personaggio. Deperiscono gli autori capaci di scriverlo. E non parlo di Sclavi auto-esiliato da un ventennio, anche lui adibito ad alibi/ombra ingombrante di cui sbarazzarsi idealmente per dar il largo a raffiche di cialtronate. Parlo di chi ne capisce di DD, in modo comprovato.

Prova a dare la direzione artistica nelle mani di gente come Ambrosini, Medda, Chiaverotti, Enna, Bilotta, etc... , non piegati alle logiche recchioniane (v. meteora). Secondo te permetterebbero a mediocri come Simeoni o la Baraldi di imperversare in modo deleterio qui sopra? :?
Di certo non finiranno mai in un'intervista su Repubblica, né si lanceranno contro Rita Pavone sui social... ma vedi come ti risorge il VERO Dylan camminando sulle acque e moltiplicando i pani ed i pesci senza dover abboccare alla moltiplicazione delle copertine variant o alle provocazioni antisovraniste da bettola. Perché loro SANNO scrivere Dylan di qualità e l'hanno fatto proprio negli anni... col proprio stile personale che non è di certo una pedissequa imitazione di Sclavi, avendo già superato da tempo immemore quello pseudo-conflitto edipico in cui invece si crogiola (per implicito complesso d'inferiorità) il gegno di Tor Fregnacciara, col risultato che per sentitisi sollevato/giustificato deve far strage di tutto quello che rappresenta Dylan (v. Bloch, Groucho, gli stilemi di narrazione, l'autoconclusività il logo, etc :lol: ) ed imporci un hipster barbuto ANCORA ancorato all'ombra di Sclavi, nei rifacimenti dei primi episodi con tanto di Gnaghi :x: .


ALOHA E' QUESTO IL TOPIC GIUSTO
O DEVO CHIEDER AD AIROLDI UNA VERSIONE DELUXE?

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 Oggetto del messaggio: Re: Chi molla dopo il 400?
MessaggioInviato: ven gen 10, 2020 1:25 pm 
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Piccatto ha scritto:
sbarazzarsi di un passato ingombrante e confuso (cogliendo l'occasione per togliere di mezzo anche un po' di autori che non ci hanno mai capito molto) è un'operazione meritoria che lo rende ben più degno di fiducia dei curatori che mandavano in edicola roba imbarazzante e fuori personaggio come Il pozzo degli inganni o Manila (e chi più ne ha, più ne metta). Recchioni ha distrutto il personaggio? Ma quando mai. Era cadavere già da anni.


Certo, ma magari prima alcuni avevano la speranza che (anche solo di tanto in tanto) potesse risorgere. Ora invece di quel caro estinto (secondo la tua opinione) ci si ritrova un patchwork alla Frankenstein.
Come si è già detto si può non apprezzare Recchioni, ma non per questo vanno rivalutati Gualdoni e l'ultimo Marcheselli. Anzi se si è giunti a questo punto la responsabilità è principalmente del secondo (anche se all'epoca spesso si dava la colpa alla vena creativa di certi autori come :r: ). Non ha saputo migliorare la qualità delle storie in anni in cui forse si poteva ancora, grazie a quello, limitare la perdita di lettori. Da curatore Recchioni per quanto mi riguarda non ha fatto tanto meglio sulla serie regolare a parte un paio di buone annate (una revisionando testi ereditati dalla gestione precedente) e molti autori che ha chiamato sono stati semplici ospiti, nuove leve poco convincenti né dylaniate e qualche vecchio un po' arrugginito. La scelta di cambiare può essere condivisibile certo, ma il come può non piacere. Vista la qualità dei cambiamenti/novità visti durante la sua gestione (Carpenter&Rania&Irma&Ghost&cc.) si può ben sperare? E cosa si può sperare da uno che non trova di meglio che mettersi a fare remake di albi stranoti, magari soprattutto per esigenze di serie tv? A me l'idea di leggere un albo per vedere se stavolta Dylan si salva le chiappe non grazie alla custodia del clarinetto ma al battito delle ali di una farfalla che da Timbuktu provoca un tornado a Undead non attira per nulla. Vedrò poi, finita questa miniserie.
Recchioni autore su Dylan piaceva anche a me, ma non mi convince la strada che ha preso. Lo valuterò quando deciderà di scrivere qualche storia originale di Dylan senza metafumetto né riscritture.


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 Oggetto del messaggio: Re: Chi molla dopo il 400?
MessaggioInviato: ven gen 10, 2020 1:29 pm 
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wolkoff ha scritto:
mentre sono opinioni che derivano da dati di fatto e prodotti "sotto gli occhi di tutti"... come 1 anno di meteora, 1 albo (presunto "clou" di sbocco) fatto solo di metafumetto e citazioni, 1 valanga di iniziative collaterali per spillare soldi che non voglio neanche elencare, etc.

e rieccoci: sapere quanto ha venduto la meteora o quanto venderà 666 sono gli unici "dati di fatto" oggettivi utili alla Bonelli per capire se la gestione Recchioni ha funzionato o meno e se continuare ad affidargli le sorti della testata, ma questi "dati di fatto" non sono fruibili perciò di cosa parliamo? di opinioni più o meno condivise all'interno di questo forum o sui social? lo ripeto, sono diversificate, a molti piace e a molti altri no, in e fra queste frange c'è una mole silenziosa di lettori che continua a comprare e questo è l'unico indice di gradimento che interessa alla Bonelli.


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 Oggetto del messaggio: Re: Chi molla dopo il 400?
MessaggioInviato: ven gen 10, 2020 1:41 pm 
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Appunto: tu possiedi i dati oggettivi?
La Bonelli occulta di proposito i dati delle vendite in stile omerto-mafioso da secoli.
Cose che a noi interessano fino ad un certo punto (marginale) nei nostri discorsi, che sono responsi a quanto letto.

Parlo di "dati di fatto" come OGGETTI CONCRETI PUBBLICATI, materialmente maneggiabili, pieghevoli, annusabili, e leggibili - quest'ultima cosa è un po' più difficoltosa, lo ammetto... dipende dallo stomaco e dalle capacità di ognuno :?
Almeno che le citazioni sul #400 non siano una mia invenzione (però... versifico mejo di Shakespeare 8-) ), e le 4 variant un abile collage improvvisato con Photoshop dall'edicolante ex-galeotto.

Stai replicando l'ovvio argomentando sulle stessi basi su cui argomentano altri.
Ocho che il galeone si smonta da solo prima di andar a picco...

ALOHA E' UN DATO CHE SI E' FATTO DA SE'

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 Oggetto del messaggio: Re: Chi molla dopo il 400?
MessaggioInviato: ven gen 10, 2020 2:04 pm 
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wolkoff ha scritto:
JMZ ha scritto:
Wolk, massimo rispetto per le opinioni personali ma quando dici "sotto gli occhi di tutti" dimentichi che in molti apprezzano l'attuale gestione... Insomma cercherei di ricontestualizzare gli umori che vanno per la maggiore qui dentro, dato che è non che siano proprio uno specchio su cui oggettivizzare certe opinioni.


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Se poi si pretende di scindere l'annosa questione dell'oggettivo dal soggettivo per arginare la libera comunicazione, ti consiglio d'iscriverti ad un forum di termodinamica, ma forse neanche lì riusciresti a bipartire in modo tanto manicheo il flusso di pensieri ed argomentazioni :roll: .


Piccatto ha scritto:
Recchioni ha distrutto il personaggio? Ma quando mai. Era cadavere già da anni.


Purtroppo ci sei cascato anche tu in questa panzana che stanno predicando da anni come novello Verbo per giustificare il proprio patetico operato :cry: .

Dylan Dog non era morto né in stato comatoso. Vendite a parte (in calo anche adesso), semplicemente non aveva più un grande appeal da ribalta mediatica. Per questo hanno assunto Recchioni con criterio: per allestire un circo carnevalesco e riportare l'attenzione sul personaggio. Ad ogni costo... anche a costo di "uccidere" DD per far largo alle trovate ed alla provocazioni pataccare del Sommo imbonitore, che preferisce (o trova più comodo) dedicarsi ad un altro idoelo, piuttosto che al vero Dylan.

L'abbiamo detto e stradetto: non muore un personaggio. Deperiscono gli autori capaci di scriverlo. E non parlo di Sclavi auto-esiliato da un ventennio, anche lui adibito ad alibi/ombra ingombrante di cui sbarazzarsi idealmente per dar il largo a raffiche di cialtronate. Parlo di chi ne capisce di DD, in modo comprovato.

Prova a dare la direzione artistica nelle mani di gente come Ambrosini, Medda, Chiaverotti, Enna, Bilotta, etc... , non piegati alle logiche recchioniane (v. meteora). Secondo te permetterebbero a mediocri come Simeoni o la Baraldi di imperversare in modo deleterio qui sopra? :?
Di certo non finiranno mai in un'intervista su Repubblica, né si lanceranno contro Rita Pavone sui social... ma vedi come ti risorge il VERO Dylan camminando sulle acque e moltiplicando i pani ed i pesci senza dover abboccare alla moltiplicazione delle copertine variant o alle provocazioni antisovraniste da bettola. Perché loro SANNO scrivere Dylan di qualità e l'hanno fatto proprio negli anni... col proprio stile personale che non è di certo una pedissequa imitazione di Sclavi, avendo già superato da tempo immemore quello pseudo-conflitto edipico in cui invece si crogiola (per implicito complesso d'inferiorità) il gegno di Tor Fregnacciara, col risultato che per sentitisi sollevato/giustificato deve far strage di tutto quello che rappresenta Dylan (v. Bloch, Groucho, gli stilemi di narrazione, l'autoconclusività il logo, etc :lol: ) ed imporci un hipster barbuto ANCORA ancorato all'ombra di Sclavi, nei rifacimenti dei primi episodi con tanto di Gnaghi :x: .


ALOHA E' QUESTO IL TOPIC GIUSTO
O DEVO CHIEDER AD AIROLDI UNA VERSIONE DELUXE?


Sottoscrivo ogni singola parola. :dito:
E tanto per avere il bollino "in topic" :D ne approfitto per dichiarare ovviamente la mia scelta di mollare definitivamente la serie regolare senza nemmeno quei pochi acquisti sporadici pre-meteora/fine del mondo/apocalypse now e pure tutte le serie collaterali, a meno che non spunti fuori ogni tanto qualche gioiellino nascosto nell'Old Boy (gli esperimenti sul Color Fest non riesco proprio a farmeli piacere)...
In compenso, orfana di Dylan, mi sto dedicando alla scoperta di nuovi autori e pubblicazioni fumettistiche da sempre (colpevolmente) lasciati da parte a causa del mio invasamento per DYD :P ... Che vi devo dire, con me Recchioni ha fallito totalmente, facendomi solo venir voglia di acquistare altro... in fondo dovrei quasi ringraziarlo per avermi fatto allargare i miei orizzonti! :3


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 Oggetto del messaggio: Re: Chi molla dopo il 400?
MessaggioInviato: ven gen 10, 2020 2:18 pm 
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wolkoff ha scritto:
Dylan Dog non era morto né in stato comatoso. [...] L'abbiamo detto e stradetto: non muore un personaggio. Deperiscono gli autori capaci di scriverlo.

E noi siamo liberi di non condividere. Il personaggio e il suo mondo esistono nelle storie concrete in cui vengono rappresentati, non nella possibilità astratta che arrivi qualcuno a scriverli come dovrebbero essere. Se per tre quarti dell'anno questi vengono messi in scena in una versione edulcorata, semplificata e rimbecillita da mediocri sceneggiatori quali Ruju, Di Gregorio, Marzano, Gualdoni e Masiero, non regge la storia che il personaggio non è morto perché risorge in quei due albi (fuori personaggio) della Barbato. La formula "molti autori otterranno quello che Sclavi faceva da solo" non ha mai funzionato, ed è anzi servita a smarrire quel briciolo d'identità che il personaggio aveva messo insieme nei primi dieci anni (circa) di storia editoriale. In questo senso, lo smarrimento di un'identità (più o meno forte) equivale alla morte del personaggio.

I buoni autori che tu citi hanno tutti scritto storie di qualità, ma (alcuni col passare degli anni, altri fin da subito) anche piuttosto lontane dall'idea, dallo spirito, dalle atmosfere originali, sia di Sclavi, sia di Chiaverotti. Come si può, allora, parlare ancora di "VERO Dylan" quando quello si è perso molti anni fa, quando Groucho è diventato una comparsa, quando Dylan ha cominciato a prendersi sul serio e si è contemporaneamente istupidito, quando il soprannaturale è diventato ordinario e l'horror è scomparso dai radar? E su quali basi si può sostenere, senza alcuna conoscenza del loro carattere o del loro peso in casa editrice, che i suddetti autori riuscirebbero ad arginare quella mediocrità che nessuno in redazione ha mai mostrato desiderio di arginare?

Aleksandr ha scritto:
Certo, ma magari prima alcuni avevano la speranza che (anche solo di tanto in tanto) potesse risorgere. Ora invece di quel caro estinto (secondo la tua opinione) ci si ritrova un patchwork alla Frankenstein.

Il patchwork alla Frankenstein è precisamente quello cui sono felice di dire addio con il numero 400.

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Giuda ballerino! L'inglese NON È' l'ITALIANO! - cit.


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 Oggetto del messaggio: Re: Chi molla dopo il 400?
MessaggioInviato: ven gen 10, 2020 2:39 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
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Piccatto ha scritto:
Se per tre quarti dell'anno questi vengono messi in scena in una versione edulcorata, semplificata e rimbecillita da mediocri sceneggiatori quali Ruju, Di Gregorio, Marzano, Gualdoni e Masiero, non regge la storia che il personaggio non è morto perché risorge in quei due albi (fuori personaggio) della Barbato.


Non meglio di tre quarti d'annata con Simeoni, Baraldi, Eccher, Ratigher, etc.
E' un girotondo retorico ad uso boomerang intabarrare questi discorsi. Ricordati come Recchioni non abbia sceneggiato in 5 anni due storie di fila prima del #399.
Tu fai un problema d'identità. Noi di qualità.
L'identità è una meta-pippa che devono risolvere tra loro in redazione. A noi interessa il prodotto finito, il backstage rientra nel back :)

Cita:
I buoni autori che tu citi hanno tutti scritto storie di qualità...anche piuttosto lontane dall'idea, dallo spirito, dalle atmosfere originali, sia di Sclavi, sia di Chiaverotti [...] E su quali basi si può sostenere, senza alcuna conoscenza del loro carattere o del loro peso in casa editrice, che i suddetti autori riuscirebbero ad arginare quella mediocrità che nessuno in redazione ha mai mostrato desiderio di arginare?


Aridanghete con Sclavi :? .
E' un cruccio ammorbante: FATEVI ESORCIZZARE, FATEVI UN PUPAZZO VOODOO DA SPILLARE O UNA BAMBOLA DI GOMMA DA MOLESTARE CON LE SUE FATTEZZE.
Quelli che parlano ancora di Sclavi sono proprio coloro che non vogliono crescere, Recchioni compreso.

Siamo abituati da quasi vent'anni a far a meno di Sclavi. Cio' non toglie che ci siano stati - e vivono ancora tra noi... ma pensa te, senza nascondersi nei cimiteri di Boffalora :P - autori che SANNO scrivere Dylan col proprio stile rispettando il PERSONAGGIO di Sclavi ed il suo mondo. Io ho menzionato i principali, le punte di diamante. Non hanno l'appeal mediatico di Mr. Mumps ma di certo non sono mediocri come le mezze tacche o ospitichenonhannoletto5DDinvitaloro di cui si è circondato il Sommo in questi anni in cui ruminava la meta-svolta degli ultimi due inediti.
Il loro carattere o il loro "peso" interno alla SBE sono anche queste cose che ci riguardano sino ad un certo punto: a noi interessa chi SA scrivere. E ti assicuro che saprebbero perlomeno dare un'impronta artistica rispettabile nel direttivo di DD perché hanno sfornato serie di proprio pugno (Napoleone, Caravan, Nathan Never, Mercurio, Lukas, Saguaro, etc) e ciò vuol dire che qualcosa del mestiere ne capiscono e godono di una certa fiducia nei piani altissimi.
E non attaccate sul discorso di QUELLE vendite/testate chiuse, perché qui parliamo di gestire un mostro sacro che ancora vende 80.000 copie al mese, con un cuscinetto di garanzia piuttosto duro a morire, anche se domani dovesse venire Mignacco o Faraci a dirigerlo :g:

ALOHA UN PENSIERO A MANFREDI NO?

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Ultima modifica di wolkoff il ven gen 10, 2020 2:49 pm, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Chi molla dopo il 400?
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Se hai la memoria corta non ci posso far nulla. Prova a rileggere un blocco di albi di dieci-quindici anni fa e raccontami quanto sono ben scritti, originali e in linea con il personaggio e le atmosfere che furono. Certo che è colpa di quelli prima. Recchioni non ha preso in mano la testata nel 1994 con Sclavi ancora in sella.

.


Siamo ancora alla dicotomia oni1/oni2 o cose del genere?
È dal 2013 che è curatore, se scrivi che quest'anno si rivedranno finalmente storie horror dico esticazzi.


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 Oggetto del messaggio: Re: Chi molla dopo il 400?
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Dear Boy ha scritto:
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Credo che la direzione intrapresa sia quella giusta, che si rivedranno finalmente delle storie horror, che quella di sviluppare storie su più albi sia un'ottima scelta.
E poi ci hanno messo solo sei anni a trovare questa salvifica direzione!
Purtroppo sì, niente da dire.
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capire che cosa veramente rendesse questo fumetto godibile e divertente.
E certo, le sceneggiature di Recchioni hanno proprio la cifra stilistica che rese un successo Dylan Dog. A partire dall'ironia!
No, infatti non ce l'hanno. Ma sono buone cose e mi fa piacere leggerle.

Tutto legittimo, però sei ancora fermo in un esercizio di fiducia in prospettiva.
Ti piace Recchioni e speri che il mini ciclo sia horror come ai vecchi tempi.
Perché non venirmi a dire che le ultime meta-storie sono horror, eh.

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Quindi, sgarbato Dear?
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wolkoff ha scritto:
Parlo di "dati di fatto" come OGGETTI CONCRETI PUBBLICATI, materialmente maneggiabili, pieghevoli, annusabili, e leggibili - quest'ultima cosa è un po' più difficoltosa, lo ammetto... dipende dallo stomaco e dalle capacità di ognuno :?
Almeno che le citazioni sul #400 non siano una mia invenzione (però... versifico mejo di Shakespeare 8-) ), e le 4 variant un abile collage improvvisato con Photoshop dall'edicolante ex-galeotto.

provo a dirtelo senza che possibilità di fraintendimento:
il 400 è infarcito di citazioni? sì, pieno zeppo, come ampiamente anticipato nell'editoriale: è un dato di fatto!
la qualità dell'albo ne risente? non è un dato di fatto: è un'opinione qui condivisa per metà dei votanti, opinione riscontrabile online al pari della sua opposta, ossia che sia un ottimo episodio.
Affermare che il presupposto scempio qualitativo di cui DyD è vittima a causa della gestione Recchioni sia "sotto gli occhi di tutti" non è corretto, poiché in molti non ravvedono tale scempio.
semplice, spero.


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