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albi post 300! Che ne pensate? http://www.cravenroad7.it/forum/viewtopic.php?f=23&t=7991 |
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Autore: | Kramer76 [ lun mag 17, 2021 5:51 pm ] |
Oggetto del messaggio: | Re: albi post 300! Che ne pensate? |
wolkoff ha scritto: Troppo cinematografico, poco fumettistico ma ha anche dei difetti... ma che stai a dì? il generale inquisitore è una perla! anche il prezzo della carne, ottimo albo d'altri tempi... |
Autore: | wolkoff [ lun mag 17, 2021 6:35 pm ] |
Oggetto del messaggio: | Re: albi post 300! Che ne pensate? |
Non so tu dove ti rifornisca di reali perle, come spacciatore... Spoiler!
ma nel caso serva spodestare il "tuo" Accattuccio dal piedistallo ideale della perfezione, non ho niente da dire quaggiù, avendo già scritto molto a tempo debito. viewtopic.php?f=8&t=9376&start=135 viewtopic.php?f=8&t=9473&start=90 Buona lettura. Adios |
Autore: | Kramer76 [ lun mag 17, 2021 6:56 pm ] |
Oggetto del messaggio: | Re: albi post 300! Che ne pensate? |
DYLAN IS DEAD Quarta centuria (prima parte) l'imbalsamatore numero 301, settembre 2011, testi ruju, disegni piccatto, copertina stano non mi piace questa rujata, confusa, inconsistente, noiosa... un imbalsamatore che sembra la brutta copia di xabaras... un pò di "uccisori" grattuggiati qua e là, si salva solo l'inquietante festino, ma troppo poco.... disegni di piccatto oggettivamente brutti, copertina non un granchè voto 4 il delitto perfetto numero 302, ottobre 2011, testi mignacco, disegni brindisi, copertina stano è con un pò di sorpresa che devo rivalutare questo albo, nulla di eccezionale, però è il miglior mignacco dai tempi di "fra la vita e la morte" si vede che brindisi porta bene... i delitti della mantide la migliore di chiaverotti, macchie solari la migliore di ruju.... piacevole la suddivisione in mini-racconti interni, il migliore è quello fantascientifico, ironia della sorte è quello firmato da una donna... mentre il ghost writer della terza dovrebbe avere le sembianze di mignacco... comunque sì, si respira aria di vecchio dylan dog... il meccanismo metafumettistico è simpatico all'inizio, con la parodia dei forum: il forumista beccato a chattare sul posto di lavoro poi il finale luogocomunista (le fake news, i mostri siamo noi), anche se è ironico, quasi riesce a minare il buon lavoro fatto fino a quel momento mi piace anche la copertina voto 7 il divoratore di ossa numero 303, novembre 2011, testi di gregorio, disegni casertano, copertina stano la versione digregoriana di "memorie dal sottosuolo", diciamo così... sperando che nessuno si rivolti nella tomba... si può dare anche un 6 risicatissimo.... soprattutto grazie a casertano, anche se la iena gigante è abbastanza ridicola: i veri ghoul sono quelli della zagoriana "il ritorno di cain" su un altro pianeta altariva (quando ancora faceva solo il forumista) ha sollevato la polemica su dylan che uccide la "povera" bestia quasi di spalle, però non c'erano alternative aveva ucciso diverse persone... che poi si tratti di un modo sbrigativo per chiudere questa storiella non ci piove... la copertina mi piace voto 5/6 terrore ad alta quota numero 304, dicembre 2011, testi di gregorio, disegni bigliardo, copertina stano l'idea potrebbe anche essere valida, di gregorio fa il suo compitino sulla scia di storie come "il giardino delle illusioni", "il giudizio del corvo", "il crollo" i disegni sono buoni ma la storia non mi piace, troppo banali i personaggi e le relative fobie, incubus ripescato senza un perchè... titolo alternativo: l'aereo più scialbo del mondo copertina non un granchè voto 5 il museo del crimine numero 305, gennaio 2012, testi gualdoni, disegni mari, copertina stano ho visto che non è piaciuta a nessuno... ahò, a me non è dispiaciuta... non inganni la mia generosa (ri)valutazione, la faccio con un certo distacco, non me ne frega più nulla ormai, all'epoca storielle così hanno portato molti di noi ad abbandonare la nave... quanto allo snaturamento del personaggio, vedo un brusco risveglio per molti lettori dormiglioni... il bistrattatissimo gualdoni piazza il pippone subito all'inizio, di solito è alla fine: tolto il dente, tolto il dolore? pippone in parte giustificato dalle rivelazioni finali... alcune somiglianze con il delitto perfetto di mignacco: il giornalista che inventa i delitti, la suddivisione in mini-episodi... quest'ultima, soprattutto all'inizio, con le atmosfere alla hammer, dà un qualcosa in più ad un albo altrimenti anonimo... simpatico il dellamorte settecentesco che finisce nelle grinfie di uno xabaras con cipria e parrucco l'albo raggiunge una risicata sufficienza grazie al MAESTRO MARI, bravo nel ricostruire ambienti e costumi copertina bella voto 6 il baule delle meraviglie numero 306, febbraio 2012, testi marzano, disegni cossu, copertina stano come direbbe il monociglio, è uno splatter di giacartone... sì, in effetti c'è una scena con il classico "uccisore" e groucho un pò più presente del solito, un pò più bacchettone (contagiato da dylan?), ma con una battuta finalmente simpatica dopo anni, anche se non escludo possa essere riciclata:"ti sei dopato? sei arrivato troppo velocemente alle conclusioni" ma alla fine la cosa migliore risultano essere i disegni del bistrattatissimo cossu, la storia è brutta, il finale atroce titolo alternativo "indiana jones: terrore ad alta quota" copertina innocua voto 4 l'assassino della porta accanto numero 307, marzo 2012, testi accatino, disegni geraci, copertina stano ultimo albo da me letto all'epoca della sua uscita... ricordo ancora come tutti lo elogiavano.... a me non piacque, reagii male, da vero detrattore non ne potevo più, ero ormai disconnesso dal mondo dylan, non riuscivo più a distinguere il bene dal male... decisi di prendere la palla al balzo e mollare tutto dopo averlo riletto, devo dire che l'albo è una spanna sopra tutti gli albi del periodo, forse non solo una e i meri termini numerici non possono misurarla allo stesso tempo, confermo la mia freddezza di fronte a una storia anomala... continuano a starmi poco simpatici i personaggi, soprattutto quello che fa l'amicone anche se ha ottimi gusti musicali, questo dylan cascamorto anche se restituito alla sua dimensione primigenia di antieroe (anzi, più che mai), questo "assassino" xenofobo e mobbista il quale, va dato ulteriormente atto, non è una mielosa imitazione dell'invisibile che uccide perchè è la società a costringerlo o menate simili... anche vero che, ai tempi d'oro, storie così le avremmo considerate minori al cospetto appunto di una "memorie dall'invisibile" insomma continuo ad avere dei dubbi nel valutare questo albo... il mio voto relativamente basso non rispecchia il suo vero valore, indiscutibile ma piuttosto una mia reazione umorale ad un albo beffardo... sui disegni non ho nessun dubbio, sono ottimi... copertina bella, molto classica voto 8 la dea madre numero 308, aprile 2012, testi de nardo, disegni nizzoli, copertina stano storia molto debole di de nardo, alla "incendiario" per l'ambientazione collegiale, ravvivata non tanto dalla narrazione fuori campo (solito mezzo denardiano per coinvolgere il lettore), quanto piuttosto da un'atmosfera pruriginosa come piace a noi..... che ha il suo culmine nella scena di sesso selvaggio tra dylan e una lolita! ...si può anche arrivare ad una risicatissima sufficienza, sempre premettendo che ormai valuto questi albi senza il fervore di una volta, si potrebbero muovere parecchie critiche... le pedanterie new age, il dylan origlione (alla nizzi), il finale non sense con i fantasmi, anche se l'ultima pagina alla apocalypse now mi piace i disegni di nizzoli non mi esaltano ma si tornano a vedere dei nudi (anche in "io, il mostro"), bello soprattutto il primo sotto la doccia copertina non male voto 6 l'autopsia numero 309, maggio 2012, testi gualdoni, disegni saudelli, copertina stano ahò, sarò strano io, ma qui il tanto vituperato gualdoni non lo vedo così disastroso, è un thrillerino scontato, anonimo, tuttavia si è letto di peggio tra i vari di gregorio, marzano, ruju... all'inizio sembra effettivamente sprecato saudelli per una storiella del genere... non puoi coinvolgere saudelli senza fargli disegnare nemmeno un culo... poi qualcosa si inizia a intravedere, pochino ma tocca farselo bastare, groucho influenzato e risolutivo in un finale in cui dylan riesce a buggerare il cattivone di turno ma deve incassare un'altra "seconda occasione", infine il dettaglio: una delle vittime senza mutande ma coperta da una scarpa con il tacco essendo un fan del disegnatore, posso anche arrivare ad una risicatissima sufficienza, premettendo che guardo con distacco a tutte le polemiche dell'epoca su un personaggio ormai derubricato sotto vari aspetti, alle quali mi sarei sicuramente accodato con ferocia copertina semplice ma efficace voto 6 io, il mostro numero 310, giugno 2012, testi ruju, disegni freghieri, copertina stano abbiamo un dylan malinconico, che suona il clarinetto mentre groucho cerca di scuoterlo con le barzellette... ok, ma dov'è la storia? una banshee rujana, con tanto di controfinale... ruju vero erede di chiaverotti? c'è un termine siciliano per descrivere queste sceneggiature, con cui freghieri ci va peraltro a nozze: tutta "ammizzigliamenti"... "sei bello"... "sei bellissima"... tra una vodka e uno shampoo, si è letto comunque di peggio... volendo si potrebbe dare anche una risicatissima sufficienza, almeno qui tornano i nudi, i disegni sono buoni... da segnalare che la scena con groucho invasato c'era già in "lettere dall'inferno" altra copertina semplice ma efficace voto 5/6 il giudizio del corvo numero 311, luglio 2012, testi recchioni, disegni caluri, copertina stano storia divertente, certo non quel capolavoro di cui ho letto in giro... ai tempi d'oro storie così sarebbero passate per "minori" sterili le polemiche sullo "scopiazzamento" di saw, ancora stiamo qui a criticare queste cose? su dylan dog si fa dall'alba dei tempi, recchioni ha fatto bene è il giardino delle illusioni di recchioni, in discussione non è messo solo dylan ma l'eroe (o anti-eroe) bonelliano in generale talvolta più che un essere vivente un concentrato umanoide di retorica che non riesce a sparare a una bestiaccia che sta tentando di sbranarlo sarà anche per questo, ma devo dire che la cosa che più mi è piaciuta dell'albo è l'epico duello finale tra i due freaks, siamo a livelli di "il cuore di johnny" ho letto molte critiche anche all'indirizzo di caluri, ma devo dire che i disegni mi sono piaciuti, non ho particolari rimostranze recchioni apre con i motorhead, ma chiude con i rolling stones copertina non male voto 8 epidemia aliena numero 312, agosto 2012, testi gualdoni, disegni dell'uomo, copertina stano gualdoni lascia i serial killer per le storie alla hamlin, una commedia nera come quelle di una volta, almeno nelle intenzioni, per l'occasione scongelato anche dall'uomo purtroppo i risultati sono scarsi (e non è che l'autopsia e il museo del crimine fossero chissà che), tutto molto grossolano, titolo senza senso, e come è stato notato un pò da tutti dylan recita a sè stesso la parte di dylan... unico sussulto con il ritrovamento del suo stesso cadavere, una delle vignette migliori accanto a tante altre che purtroppo mostrano l'inesorabile passare del tempo... non basta l'arsenico, i vecchi merletti, una fucilata per tornare ai fasti del passato o anche solo per rievocarli ma quello a pagina 77 che dice "sono un ladro" dovrebbe essere berlusconi? copertina simpatica voto 5+ il crollo numero 313, settembre 2012, testi barbato, disegni freghieri, copertina stano titolo che è tutto un programma... è crollata necropolis... seppelliti vivi... non si esce più dal giardino delle illusioni... miglior personaggio: il cagnolino della croce rossa è "l'assassino è tra noi" della barbato... l'autrice si diverte a spezzettare e incasinare tutto, trama sviluppi dialoghi, ma finisce per irritare, annoiare... alla fine si potrebbe anche dare una risicatissima sufficienza di stima verso un'autrice che cerca sempre di fare di qualcosa di diverso, di distinguibile nella mediocrità imperante perchè comunque qualche idea c'è, i temi sono dylaniani (nel profondo) e i disegni di freghieri sono buoni la copertina è bellissima voto 5+ i segni della fine numero 314, ottobre 2012, testi gualdoni, disegni casertano, copertina stano a questo albo si potrebbe assegnare anche una risicata sufficienza, volendo... noioso, ma qualcosina da salvare la si trova grazie ovviamente ai disegni del MAESTRO CASERTANO, che per l'occasione sembra tornare indietro di 20 anni mi sono piaciuti i suoi murales, l'incidente alla skyfall e, soprattutto, la carica delle mucche zombi... volendo anche la casa animata una di quelle storie in cui si sente l'assenza dello splatter per ovviare a una trama molto debole: le scene clou sono tutte "sfumate" sul più bello copertina non male voto 5/6 la legione degli scheletri numero 315, novembre 2012, testi, disegni e copertina di stano qui potrei recensire in una sola riga senza stare tanto a dilungarmi: disegni stupendi, storia sufficiente e nulla più, da "almanacco" sui disegni c'è poco da dire, solo applaudire, bellissimo il finale pittorico... ma siamo sicuri se sia così semplice separare i disegni dai testi? soprattutto quando sono realizzati dalla stessa persona, una specie di custode del sacro fuoco di vesta dylaniano... la storia è una chiaverottata adolescenziale, con tanto di pupazzo parlante e controfinale classico, anche se la sceneggiatura è più asciutta fortunatamente se fosse stata pubblicata negli anni ottanta sarebbe passata inosservata, per quanto mi riguarda... in questo periodo pare invece chissà che cosa... è interessante il rapporto che si stabilisce tra autore e lettore, soprattutto il vecchio lettore, una "complicità" metafumettistica vedi prima vignetta di pagina 96 ma c'è anche prima con tutta questa raffica di citazioni che ci solletica (profondo rosso, carrie, l'armata delle tenebre, la sindrome di stendhal) stano sembra dire:"io so che tu sai che io so... qual'è il vero dylan dog" mentre quell'altro, quello che va in edicola tutti gli altri mesi, è solo un surrogato tralaltro mi è piaciuto molto il nome "moheena", ricorda il saveena di zagor contro il vampiro simpatica anche la copertina voto 7 blacky numero 316, dicembre 2012, testi gualdoni, disegni bigliardo, copertina stano ne ho sempre sentito parlare malissimo di queste storia... per me si trova di peggio su dylan dog, gualdoni non ha fatto altro che seguire la "lezione" di altri solo che quando lo faceva chiaverotti (goblin) si prendeva gli applausi, gualdoni si prende fischi e pernacchie certe schiocchezze che ci sono sempre state su dylan dog: "accetto a fatica l'idea che un cavallo rischi la vita per salvare dei bambini" anche se devo dire che i cavalli sono gli animali più nobili tra quelli domestici, molto meglio dei cani (infatti fa impressione lo zoccolo mozzato) un dylan versione edoardo stoppa di striscia, e un groucho che vedrei bene insieme a montesano, mandrake e manzotin bigliardo cerca di salvare capra e cavoli disegnando un buon fantasma equino comunque più che chiaverotti, sembra ruju (la mala) copertina non un granchè voto 5 l'impostore numero 317, gennaio 2013, testi bilotta, disegni mari, copertina stano storia molto deludente questa di billotta, autore di cui mi hanno detto sempre un gran bene "il cammino della vita" era di un altro livello, più sognante, questo è un gialletto minimale (per utilizzare un eufemismo) una "dietro il sipario" dei poveri, che cita la toninelliana "riflessi di morte", la faye dunaway di quinto potere e forse crozza (l'imitatore pelato) storia noiosa, l'unico sussulto lo si ha con il dylan perennemente innamorato (un idiota) che viene preso per il culo dalla ragazza volendo si può arrivare ad una risicatissima sufficienza grazie ai disegni di mari copertina piacevole voto 5 leggende urbane numero 318, febbraio 2013, testi di gregorio, disegni cossu, copertina stano devo dire che con gli anni ho rivalutato i disegni di cossu, mentre prima non li sopportavo è una non-storiella a cui si potrebbe assegnare anche una risicata sufficienza volendo di gregorio a briglia sciolta come in "cose da un altro mondo" qualcosa funziona: gli animali, le citazioni di pirandello e belisario qualcosa no: i demoni al concerto death metal qualcosa boh: dylan derubato di un rene, il finale non male la copertina voto 5/6 i ritornanti numero 319, marzo 2013, testi marzano, disegni rinaldi, copertina stano ogni volta che c'è rinaldi soffia sempre uno strano vento nostalgico, non so spiegare perchè... tralaltro stavolta è pure meglio del solito c'è la trashata spaziale alla chiaverotti (frankenstein, possessione diabolica), il luogocomunismo digregioriano (saluti da moonlight, il finale alla mulino bianco) è una storiella debolissima, ma ha qualcosa di simpatico (i becchini, le scazzottate, gli spogliarelli) l'unica cosa bella è la copertina voto 5 la fuggitiva numero 320, aprile 2013, testi di gregorio, disegni di vincenzo, copertina stano l'inizio è accattivante, ottima la scelta del nome "berenice", il personaggio si presenta bene, belli i capelli (bravo di vincenzo) mi è piaciuto il dylan parallelo cacciatore di mostri, e stavolta il luogocomunismo chiaverottiano ci sta tutto (anima nera?) il finale è deludente, la spiegazione banale, però per me rimane una delle migliori storie di di gregorio, qui dò una sufficienza piena e convinta il direttore del manicomio è ben kingsley in "shutter island" copertina simpatica voto 6 giovani vampiri numero 321, maggio 2013, testi marzano, disegni piccatto, copertina stano torna la premiata ditta di "liam il buciardo", "il custode", eccetera, sempre a metà tra ruju (i vampiri), buffy, twilight, i darkettoni anni ottanta (ancora?) purtroppo marzano proprio non mi è mai piaciuto, e piccatto non mi piace più... salvo solo l'omicidio in webcam (una buona idea) e le tette della milf forse anche la scena finale con il vampiro che muore in una pozza di sangue e vomito, ma più in chiave trash estremo una domanda: ma groucho è già morto? o se lo sono dimenticati? copertina che mi piace a metà voto 4 il pianto della banshee numero 322, giugno 2013, testi di gregorio, disegni roi, copertina stano gualdoni va sull'usato sicuro: ci sono groucho, il clarinetto, la banshee di chiaverottiana memoria, la trasferta irlandese, l'ispettore sosia, i becchini, i folletti di sclaviana memoria, una scopata, un killer improbabile, la violenza sulle donne, un pò di retorica, i disegni di roi... insomma è una storia di dylan dog, più o meno... il problema è la noia, faccio fatica anche a scrivere un commentino di due righe, molto meglio la banshee zagoriana copertina molto bella voto 5 l'occhio di balor numero 323, luglio 2013, testi de nardo, disegni casertano, copertina stano è la storia che mi è piaciuta di più di questi primi numeri post-300, insieme a "il giudizio del corvo", riconcilia con il personaggio ed è strano dirlo, visto che c'è de nardo (il controverso de nardo...), il fantasy, pure qualche mercenario alla ruju... chi l'avrebbe mai detto, dieci/venti anni fa? le tematiche sono quelle della storia zagoriana "gli eroi del ramo rosso", qui siamo su dylan dog quindi si parteggia per i fomor, i mostri mi è piaciuta la sceneggiatura... ma forse centra CASERTANO, uno di quei disegnatori "storici" che riescono a fare proprie le storie che disegnano... de nardo lo si riconosce dalla narratrice fuori campo, ma certe gag a tema "gnocca" non me le aspettavo da lui, per non parlare del mostro, tipicamente casertiniano... il finale poi è addirittura trash, con l'occhio di balor che diventa una specie di cannone laser incontrollabile, mentre su zagor si limitava a pietrificare la gente come la medusa greca simpatico anche il prologo con dylan bambino... insomma, per me è una buona storia in mezzo a tante altre da dimenticare la copertina non è il massimo voto 8 l'odio non muore mai numero 324, agosto 2013, testi mignacco, disegni alessandrini, copertina stano altro albo a cui volendo potrei assegnare anche una risicata sufficienza, però qui si tocca con mano qual è il problema il soggetto è simpatico, a metà tra dampyr e ruju (i vampiri, il canto della sirena), il conte orlok alle prese con esse-esse, u-boot e croci di ferro e anche un pò di nebbia alla carpenter... insomma, era una buona idea secondo me, purtroppo la sceneggiatura non è all'altezza, occasione sprecata si parte in maniera classica con dylan sepolto vivo, ma poi si va avanti col pilota automatico, tra spiegoni e conversioni repentine e il titolo è senza senso... detto questo, rimane comunque una delle migliori mignaccate su dylan dog insieme a "il delitto perfetto" ho letto molte critiche alle battute di groucho... ma quantomeno è presente... alessandrini non sarà più quello di una volta, ma a me piace copertina un pò troppo semplice voto 5+ una nuova vita numero 325, settembre 2013, testi e disegni di ambrosini, copertina stano IL MAESTRO AMBROSINI inaugura la nuova gestione (a proposito, apprezzo i nuovi redazionali di recchioni) e riprende il discorso disgraziatamente interrotto con "dietro il sipario" e "il guardiano della memoria" e più in generale con tutti i capolavoroni che lui ha disegnato per sclavi... ci vorrebbe un ambrosini all'anno, per ricordarci cos'era dylan dog citerei soprattutto la splendida "dietro il sipario" per il ruolo quasi marginale di dylan, il protagonista (o i protagonisti) sono altri.... l'autore resuscita il vecchio dylan dog che sapeva coniugare l'alto e il basso, con un linguaggio sicuramente complesso, anomalo, "letterario", e una più classica scomposizione temporale/spaziale: l'inizio in trincea è folgorante, ma mi hanno fatto letteralmente sognare anche i flashback proustiani e quasi pucciniani insomma, finalmente un albo che te lo rigiri con orgoglio tra le mani, da leggere e rileggere (io non ho capito il finale, ma non è necessario...), che fa riflettere e che inquieta: il fantasma sfregiato, l'esorcista, il diavolo e soprattutto la strana, inquietante, coppia formata dalla domestica armena e il bambino arlecchino copertina iconica come quelle di una volta voto 9 sulla pelle numero 326, ottobre 2013, testi enna, disegni dall'agnol, copertina stano finalmente torna ENNA e la differenza si vede subito, l'inizio è cattivo come non se ne vedevano da tempo (l'ultimo arcano), ma bello anche il finale con la bambina anche l'avversario finalmente è degno di questo nome, il polinesiano è un sadico con i fiocchi, quasi come jamais nonplus di "maledizione nera" torna lo stile enniano letterario e virtuale, sia nelle didascalie di dylan che nei deliri del cattivone... insomma, un gioiellino, enna non delude... come su zagor capitolo dall'agnol: l'ho sempre difeso, anzi mi sono lamentato che gli facevano disegnare storie non alla sua altezza... qui finalmente la storia è più che buona... e dall'agnol fa il suo dovere, ma forse si è spinto un pò troppo oltre, capisco le lamentele di tanti lettori... o forse è la sceneggiatura che non è troppo adatta al suo stile: i disegni dei tatuaggi e le scene d'azione forse meritavano una maggiore precisione... detto questo, è un grande disegnatore copertina simpatica voto 9 i sonnambuli numero 327, novembre 2013, testi cavaletto, disegni dall'uomo, copertina stano di cavaletto avevo letto poco, piovono rane non mi era piaciuto, però sua storia zagoriana "le radici del male", molto bella, non poteva essere un caso... e infatti ora scopro questo "i sonnambuli", un vero GIOIELLINO, in cui cavaletto parte dal dimenticabile masiero di "insonnia" per poi rievocare perfettamente le atmosfere dei primi dylan dog grazie anche ai disegni di un rinato dell'uomo... "gli uccisori" è un tunnel (dell'orrore) da cui non si esce più, forse l'albo più influente di dylan dog!!! al netto di qualche chiaverottata retorica sul sogno e sulla morte, la sceneggiatura è asciutta, ma allo stesso tempo intensa: l'erotismo del prologo e dell'epilogo, i due sicari che in realtà sono padre e figlio, la morte del ragazzo intubato, la prima carnefice che non dorme e sembra quasi invecchiare... ma la vera PERLA dell'albo, da voto 10 in pagella, è la sequenza nella clinica del dottor "arrighe" con dylan assediato in uno sgabuzzino dai sonnambuli, una nuova forma di zombismo... inquietanti e divertenti con le loro pupille dilatate e il bruxismo (digrignano i denti durante il sonno!!), una scena hitchcockiana che prenderebbe tranquillamente posto in una classifica dei momenti topici di dylan dog l'unico difetto della storia direi che è un groucho fin troppo riciclato... quanto alla spiegazione finale, talvolta qualcosa di più "terra terra" (la pressione alta) ci può stare in questo albo io avverto quasi un "conflitto" tra il tentativo di attualizzare dylan dog (i forum, quella schifezza di paranormal activity di cui ormai non si ricorda più nessuno) e quello di rievocare il passato (il veterano delle falkland, il trash metal), tanto che mi sorge spontanea una domanda "esistenziale": ma era proprio necessario attualizzare dylan dog? tutti gli altri personaggi storici bonelliani sono rimasti in un limbo e questa è la ragione della loro longevità editoriale, si può andare avanti quasi all'infinito in una bambagia temporale, con dylan dog si poteva osare con gli anni novanta, i primi anni duemila al massimo, chissà se questi "paletti" non avrebbero in qualche modo giovato copertina molto simpatica voto 9- trash island numero 328, dicembre 2013, testi mignacco, disegni mari, copertina stano mignacco usa le citazioni, i gorillaz, i led zeppelin, i doors per stabilire una qualche forma di empatia verso il lettore purtroppo la storia è pessima, una delle peggiori del periodo, appena un gradino sopra "un mondo sconosciuto" grazie a mari (fuori posto) e, forse, alla scena con i granchi non basta nemmeno la dichiarazione di intenti nel titolo e nell'horror club, il finale con i fricchettoni è patetico l'improbabile cacciatore di mostri ricorda quello di "storia di un povero diavolo", mignaccata d'epoca alla fine la cosa migliore è la copertina voto 4 ...e lascia un bel cadavere numero 329, gennaio 2014, testi di gregorio, disegni freghieri, copertina stano altra brutta storia in cui vengono sprecati dei buoni disegni, qui almeno freghieri tira fuori qualcosa di nuovo di gregorio gli cuce addosso uno scialbo vestito apparentemente fatto apposta per lui (saluti da moonlight?) qualche specchietto per le allodole (l'indagine, il clarinetto, un buon groucho) ma tanta, troppa INEDIA una versione moscissima della rujata "safarà", che già di per sè non brillava.... dylan non apprezza i nirvana, ma che fosse musicalmente una capra si sapeva almeno il titolo "alla gualdoni" fa ridere... e mi piace anche la copertina... voto 5 la magnifica creatura numero 330, febbraio 2014, testi marzano, disegni nizzoli, copertina stano un pò goblin, un pò johnny freak, un pò oltre la morte... la ritengo una delle migliori di marzano (pensa le altre) marzano furbo, una storia poco più che mediocre (big pharma) ammantata di buoni sentimenti e buone intenzioni: bloch, la gag del pedinamento, groucho pupazzo di neve, la battuta del buono, il brutto e il cattivo... la cosa migliore comunque sono le tavole mute, molto chiaverottiane, con la fatina e il laboratorio alchemico... dobbiamo accontentarci? mi sono piaciuti i disegni di nizzoli specializzato in donzellette (vedi la dea madre) altra copertina interessante, un periodo di rinascita anche per stano voto 5+ la morte non basta numero 331, marzo 2014, testi di gregorio, disegni cestaro bros, copertina stano jenkins senza parole... in effetti è di gran lunga la migliore storia di DI GREGORIO, certamente influiscono molto i bellissimi disegni dei fratelli CESTARO io ho visto similitudini con venturi, carnevale e casertano per via della "morte" ...ammazza però che addominali gli hanno disegnato a dylan scene come quelle della licenziata spappolata o del padre che scervella il figlio a colpi di urna sono un "richiamo della foresta" per i lettori dello zoccolo duro dylaniato una catena di sant'antonio di uccisori zombi, operazione nostalgia simile a quella di "i sonnambuli" con spruzzatina di attualità (il jobs act) forse voluta da recchioni? ma, al dire il vero, già in "il persecutore" di gregorio aveva portato dylan dog al tempo della crisi... altra storia che non mi è dispiaciuta di questo autore (ma son poche), anche per il coinvolgimento del protagonista, al di là della retorica luogocomunista che comunque c'è sempre, anzi, in questo caso costituisce il motore di tutta la vicenda grande copertina voto 8 destinato alla terra numero 332, aprile 2014, testi de nardo, disegni dall'uomo, copertina stano recchioni cita nell'horror club i nirvana forse per farsi perdonare "e lascia un bel cadavere", ma sia il redazionale che il titolo sono a mio avviso fuorvianti (il che ci può stare) pensavo di trovarmi di fronte a un altro "tempio della seconda vita" storia molto sottovalutata, tra le migliori di de nardo secondo me... qui di sepolcrale alla fine c'è poco ma c'è molto del solito de nardo, sia nella interessante struttura a flashback, sia negli argomenti: la finanza, i sacrifici umani, l'antropomanzia, le lingue antiche l'anomalia de nardo: la sua atavica anti-dylanianità (che ormai è diventato a sua volta un canone, quante storie ha scritto ormai?) incontra il vintage di dell'uomo, il terzo montanaro grassano, in una bizzarra commistione: pronti via abbiamo subito uno squartamento, però onirico.. su quello reale interviene l'auto-censura, in altri tempi si sarebbe osato di più! comunque la storia mi è piaciuta, più che sufficiente, mi è piaciuto in particolare l'utilizzo ironico, e non pedante, del passato di dylan la trelkovski e la morte sono delle macchiette, però il deus ex machina del marito cornuto mi ha ricordato la sclaviana "ossessione" altra copertina molto interessante nella sua semplicità voto 6+ i raminghi dell'autunno numero 333, maggio 2014, testi e disegni di celoni, copertina stano l'albo di CELONI è "tanta roba", indiscutibilmente al di sopra della media, l'ho ammirato da un punto di vista strettamente estetico, disegni da 10 in pagella quanto ai testi, ho visto delle affinità con la barbato per l'attacco frontale alle certezze dylaniane e il tentativo di tirar giù la maschera a groucho memorabili il misterioso numero di crystal che non viene mostrato, il cameo di katinka (i segreti di ramblyn) e soprattutto l'inizio, con la parata dei freak che sbucano all'orizzonte e un dylan che sbircia contrariato e scorretto... di citazioni se ne possono fare tante, io cito de la iglesia e "balada triste de trompeta" anche se non centra niente... spunta anche carosone, dai tempi di morgana non si sentiva una canzone napoletana, anche se quella capra metallara di dylan non sembra apprezzare non sono un fan di queste copertine stile "foto di famiglia" ma non si può negare che questa sia ben fatta voto 8/9 la paga dell'inferno numero 334, giugno 2014, testi di gregorio, disegni bigliardo, copertina stano storia infernale topolinesca con solita sfilza di scoiattoli killer e teste esplodenti d'ordinanza, ma la cosa più assurda è dylan pluri-infartuato una chiaverottata leggera dalla ironia elementare, basta piazzare "inferno" e "infernale" in quasi ogni frase e il gioco è fatto mah... una delle meno peggio di di gregorio, si può anche arrivare ad una risicatissima sufficienza disegni di bigliardo buoni come sempre, mi è piaciuto il particolare dello scoiattolo sull'albero altra copertina semplice ma efficace voto 5/6 il calvario numero 335, luglio 2014, testi gualdoni, disegni martinello, copertina stano storia strappa lacrime "alla gualdoni" ma si inizia a sentire l'influenza di recchioni per i riferimenti all'attualità come in "blacky" gualdoni non fa altro che confezionare la storia perfettina, aziendale, ruffiana, ricattatoria... johnny freak, fra la vita e la morte, apocalisse, il sorriso dell'oscura signora, uno strano cliente e mater morbi: l'eutanasia, la famiglia gay adesso capisco anche gli anatemi di comix archive: dylan si genuflette all'angelo della morte (o quello che è) e snobba il crocefisso insomma non è il tipo di storia che fa per me, l'unico guizzo di mio gusto arriva a pagina 76 (una decapitazione) e riguarda la trama parallela però riconosco che la confezione non è cattiva, si può arrivare anche ad una striminzita sufficienza, ribadendo che non mi piace ho gradito i disegni di martinello, specie in alcuni dettagli come il pupazzo di goldrake questa copertina non mi piace voto 5/6 brucia, strega... brucia! numero 336, agosto 2014, testi de nardo, disegni ornigotti, copertina stano francamente non mi è piaciuta, una chiaverottata con streghe e manichini (incubo di una notte di mezza estate) invece il duello finale mi ha ricordato il pessimo esordio di de nardo con "la città perduta" indagine asciutta fin troppo, si salva il barbagianni e dylan che, pur malandato, riesce comunque a rimorchiare anche i disegni di ornigotti non mi hanno detto granchè, sinceramente... copertina intelocutoria, però piacevole voto 5 spazio profondo numero 337, settembre 2014, testi recchioni, disegni mari, copertina stano ma questo spazio profondo è poi così diverso da "trash island" o da "un mondo sconosciuto"? comunque nonostante l'ambientazione, la storia (se così si può chiamare) mi è parsa abbastanza tradizionale... più che un polpettone una polpettina che vuole omaggiare il genere cinematografico e bonelliano (nathan, orfani) ma anche il vecchio dylan dog: la thatcher, lo splatter umanoide, sbudellato e lattiginoso, il cameo lesbo di bree daniels io ho trovato divertente anche l'idea di questa produzione industriale di androidi ispirati a dylan dog la retorica d'ordinanza affidata al clone glabro, mentre recchioni inizia a cannoneggiare la perfida albione...fuori tempo massimo? albo che raggiunge la sufficienza grazie soprattutto i disegni di mari che a me piace anche a colori, ma io sono un fan del MAESTRO non mi piace il nuovo frontespizio, la copertina invece è molto bella voto 6 mai più, ispettore bloch numero 338, ottobre 2014, testi barbato, disegni brindisi, copertina stano mi hanno segnalato dei video su youtube in cui questo albo viene buttato simbolicamente e anche fisicamente nel cestino della spazzatura... ma come si permettono di fare questo a paola? peraltro non occorre essere dei fan della barbato per apprezzare questo GIOIELLINO, basta avere del buon gusto un ritorno alle atmosfere surreali di una volta, con un pizzico di redivivo splatter... fondamentale brindisi che pesca dal suo repertorio storico: "tre per zero" (molto belli i dettagli nella camera da letto della morte), "per un pugno di sterline" (la scena del pub), "macchie solari" (la scena in ospedale), ma la barbato se la cava bene alle prese con un genere per lei relativamente nuovo, una commedia "alla sclavi", ho trovato divertente il becchino zavorrato e il dylan con la falce anche la svolta su bloch (legittima, a prescindere dai risultati successivi), sebbene adombrata dalla morte e dalla depressione, è all'insegna del grottesco, vedi il rivelato soprintendente, un fantozziano megadirettore, vedi anche i buoni interventi di groucho en travesti e, soprattutto, del povero jenkins chiaramente invaghito di bloch non poteva che essere la barbato a occuparsi di questo storico passaggio di consegne, nei suoi esordi aveva praticamente rilanciato il personaggio... iniziano a fare capolino le "recchionate" (i tablet), ma abbiamo ancora i tratti caratteristici della barbato, ad esempio la dinamica dylan-donne, il lungo spiegone finale.... insomma, mi sono proprio goduto queste 112 pagine, dalla prima all'ultima... con la ciliegina della torta dell'omaggio ZAGORIANO... sono curioso di sapere a chi è venuta l'idea: barbato, brindisi, recchioni? copertina non bruttà nè bella voto 8/9 anarchia nel regno unito numero 339, novembre 2014, testi simeoni recchioni, disegni simeoni, copertina stano ne avevo sentito parlare abbastanza male di questo albo... e la cosa non mi tornava perchè pensavo che simeoni fosse molto apprezzato... a me tutto sommato è piaciuta, senza entusiasmi, un albo più che sufficiente, volendo anche discreto, grazie soprattutto a un grande CASERTANO sempre sul pezzo il modello è "rassicurante", confortevole, distretto 13, le maschere dei killer, il cadavere murato, la prima pagina, molto bella, con un bel culo in primo piano, mi ha ricordato "zed" non a caso zed, finchè morte non ci separi, i vampiri, eccetera... certo, siamo lontanissimi da quei classici dylaniani, questa è una storia "normale", il cui maggior pregio è quello di lasciarsi leggere senza fatica, nonostante la retorica... ma dovremmo essere tutti vaccinati... non si eccede rispetto al passato, si attualizza con i co.co.co piccola parentesi: il titolo iconico richiama l'anima punk di dylan dog, che è un fatto incontestabile, al di là dei personali gusti musicali sui personaggi nuovi che dire? c'è poco da dire, è la puntata pilota, quindi, non posso sentenziare... mi pare si oscilli tra uno sfacciato politicamente corretto e una scorbutica anti-dylanianità... se con rania si capisce già dove si andrà a parare, e anche in questo caso si tratta di territori abbastanza "rassicuranti", familiari... è il nuovo ispettore a convincere poco: prima fa il duro, poi dà ordine di non sparare mentre i rivoltosi assaltano scotland yard con mazze e mitra, deciditi dylan ormai sempre più tecnologico, mentre bloch torna giusto in tempo per una chiosa ruffiana copertina che ha il suo perchè, anche se non mi convince molto voto 6 benvenuti a wickedford numero 340, dicembre 2014, testi medda, disegni nizzoli, copertina stano benvenuti al ciufolo... grande delusione per quanto mi riguarda... medda è uno dei miei autori preferiti, qui l'ho ritrovato assai sotto tono non voglio dire "svuotato, irriconoscibile", perchè la cosa migliore dell'albo, insieme alle atmosfere quasi "alla cossu" di nizzoli, è l'ironia che è sempre stata un suo tratto caratteristico, anche se qui è un pò "annacquata" nei sentimentalismi: la fidanzata di bloch, mai più old boy, jenkins... divertente groucho invitato di nuovo a un convegno di sosia come in "il buio", soprattutto il siparietto telepatico con la strega di biancaneve, e l'autocitazione: michael maddox regista di "killing two nerd with a stone" purtroppo la storia in sè è brutta, un incrocio tra "leggende urbane" (il coccodrillo) e "sopravvissuti all'eden", con un johnny freak migrante, non plus ultra del politicamente corretto che alla fine si rivela scorretto, ma non basta... ho letto nell'horror club che da wickerford è partita una nuova continuity sugli almanacchi della paura... se sono tutte come questa l'ispettrice del luogo è ancora più scialba di carpenter, il quale almeno inizia ad incanalarsi in una dinamica più classica di ispettore scettico (dà del "figlio di puttana" a dylan), ma dialogante... recchioni parla di abbandono dei castranti vecchi schemi, ma qui ne stanno subentrando degli altri: la googolata, la banale chiosa finale di bloch copertina che mi piace poco voto 5 al servizio del caos numero 341, gennaio 2015, testi recchioni, disegni bigliardo stano, copertina stano altra puntata pilota, "seminale" come si usa dire, il cui principale difetto è che, per fare le presentazioni, si trascura di imbastire una storia vera e propria... alcune cose mi sono piaciute: l'horror club che cita "schegge di follia" uno dei titoli "seminali" di winona, il clamoroso duetto tra stano e BIGLIARDO, questo ultimo alla sua migliore prova finora su dylan dog, le scene tipicamente dylaniane in apertura (l'eterno ritorno di american psycho), chiusura, e l'omaggio collettivo ad alan moore, skyfall, "golconda", lovecraft e "cagliostro" di pagina 71... in generale apprezzo la cinefilia di recchioni, io forse sarò tra i pochi che ha apprezzato anche la scena contromano in autostrada (i nuovi barbari?) e la parodia di 007, che a sua volta è un omaggio al numero uno... poi chi è patito di metal, apprezzerà pure quello john ghost... antipatico come è giusto che sia, ma non so dire se mi è piaciuto... che in sostanza vuol dire che non mi è piaciuto molto... la cosa di mamma orso mi ha fatto cadere le braccia... poi il vecchio lettore fa un pò di fatica di fronte questa invasione tecnologica che, almeno per adesso, non reca seco una più concreta proposta dylaniana... siamo fermi ancora agli "uccisori", morte a domicilio e il modello a38? vaghi accenni di snowden, spectre e deep state, senza però capire cosa centri in tutto questo dylan dog dylan riesce a strappare un bacetto alla detective velata... un passo alla volta... copertina che ha il suo perchè, anche se non mi convince molto voto 6+ il cuore degli uomini numero 342, febbraio 2015, testi recchioni, disegni dall'agnol, copertina stano storia anomala ma, allo stesso tempo, "tradizionale", mysera, onirica e chiaverottiana: tanti calembour su sogno, incubo, amore, orrore... e pure il waterboarding per provocare le arzigogolate spiegazioni del complessato di craven road.... il buonismo bonelliano era già stato squarciato in "inferni" (che, ad oggi, è la mia storia preferita di dylan dog) dove dylan ammette candidamente di fare le cose semplicemente perchè gli va di farle, perchè è "un figlio di buona donna" detto questo la storia di recchioni mi ha soddisfatto, si apprezza lo sforzo di mettere a nudo con stile il personaggio, le sue ipocrisie inconfessabili (la cena a base di "carne") un groucho più serioso e risolutivo lo si era già visto, ma qui recchioni aggiunge il coming out e l'inquieto imbarazzo dei nuovi rania e carpenter che non sanno come affrontarlo... è comunque impossibile separare il testo dalla sua realizzazione grafica, i disegni di DALL'AGNOL sono straordinari, ancora meglio del solito, da tutti gli amori di sally a tutti gli amori di dylan, si ha la sensazione di avere tra le mani qualcosa di importante copertina simpatica voto 7+ nel fumo della battaglia numero 343, marzo 2015, testi e disegni di simeoni, copertina stano qui SIMEONI ha fatto il botto, mi ha emozionato, il prologo è bellissimo, da brividi, toccante, il genere è quello fanciullesco di "ombre", "nebbia" ma il vero filo conduttore è con "lassù qualcuno ci chiama", l'aspetto che mi era piaciuto di più di quella controversa storia sclaviana era proprio il contatto con un familiare che non c'è più, la perdita enorme di un figlio, la speranza del "dopo".... simeoni in questo albo fa una sintesi tra le atmosfere dei suoi romanzi bonelliani e quelle del dylan dog atavico alla "poltergeist", l'ambientazione notturna e piovosa, l'angelo caduto e sventrato: un'immagine potente, sclaviana d'altri tempi... il limbo descritto come un parco giochi, l'inquietante rettore demoniaco e la clinica dei bambini autistici... tassativo chiaverottiano con un ritornello sull'amore, ma direi che ci sono più affinità con l'altro tuttofare, ambrosini, per quelle divagazioni: la battaglia? i black album? qui ci starebbero bene i banco del mutuo soccorso con requiescant in pace... storia perfetta per la trelkovski, ma anche per lord wells desaparecido... copertina che vuole stupire a tutti i costi voto 9 il sapore dell'acqua numero 344, aprile 2015, testi simeoni, disegni pontrelli, copertina stano gialletto "elementale" condito da alcuni elementi interessanti: la cattiveria delle morti, i duetti tra groucho e dylan, e quelli tra dylan e rania in particolare la sergente islamica in questo episodio esce fuori dal freddo schemino dei mesi precedenti e, purtroppo, di quelli successivi prende il posto di bloch nelle telefonate, si lascia guidare nell'indagine da dylan, più deduttivo che mai, conforta una vittima... simeoni inserisce qua e là qualche altro elemento nostalgico: safarà, l'alchimista xabariano, dylan che cerca sui libri e non su internet, il finale zombesco sulla cisterna disegni di pontrelli ostici però mi sono piaciuti, stile dallagnolesco che dà un'impronta riconoscibile all'albo, nel bene e nel male primo casto bacetto lesbo sulle pagine di dylan dog, e primo sfogo di recchioni contro i detrattori nell'horror club il voto sarebbe 5,5, ma potrebbe anche essere un 6 risicatissimo come incoraggiamento (postumo) a questo nuovo ciclo copertina simpatica voto 6- gli spiriti custodi numero 345, maggio 2015, testi mignacco, disegni geraci, copertina stano la classica storia delle gestioni precedenti, noiosa, stonata, una rujata, anzi no, una mignaccata: il meccanismo comico non funziona i fantasmi danno fastidio, quasi quanto i due nuovi fabio e mingo, carpenter e rania, quest'ultima un pò più sensibile al soprannaturale peccato per i disegni molto belli di gerasi, sprecati: belli gli interni, la scena onirica alla grande lebowski e le citazioni da "la promessa dell'assassino" apprendo che è l'ultima storia di mignacco, una fine ingloriosa, quasi peggio di trash island alla fine si salva solo la copertina voto 4 ...e cenere tornerai numero 346, giugno 2015, testi barbato, disegni cestaro bros, copertina stano i fuochi d'artificio, a mio avviso, arrivano verso la fine e alzano il livello della storia dopo una serie di ordinarie allucinazioni tra raminghi e cosplayer prima la scena di sesso con la zombi, con quell'inquietante figuro nascosto sotto il letto :shock: poi il duello tra i due dylan autocitazione di "la seconda occasione" per finire la definitiva svolta sul personaggio di groucho (dopo oltre quella porta e il cuore degli uomini) che d'ora in poi sarà impossibile vedere con gli stessi occhi di prima un finale che valorizza anche il nuovo personaggio di recchioni, john ghost, che pur non apparendo, aleggia minaccioso con il suo piano diabolico un buon metafumetto, tra il 7 e l'8 devo ancora decidere, barbato mette ancora una volta il protagonista nel frullatore (mi ha ricordato un pò "l'ospite sgradito", un pò "il persecutore"), toglie la maschera a groucho, ripesca l'amatissimo bloch, scaglia la solita frecciatina al rapporto dylan-donne (dylan non riesce a riconoscere la fiamma del mese) e stuzzica il vecchio lettore, quello del "dylan dog che avete sempre amato", con un quasi monologo paranoico all'insegna della kainofobia, la paura delle novità e dei cambiamenti disegni ottimi dei CESTARO, sempre più venturiani, tra gli altri volti noti ho riconosciuto il compianto robin williams copertina buona voto 8 gli abbandonati numero 347, luglio 2015, testi barbato, disegni casertano, copertina stano buona storia, mi è piaciuta, un pò naif, tanto materiale di repertorio, non ho capito bene cosa accade in macchina e il finale è trash, ma sono pur sempre barbato e casertano a leggere l'horror club sembrava un remake di "terrore ad alta quota", invece è un'altra cosa, più simile a "il crollo", "apocalisse" e "il progetto" (il sottofondo onomatopeico) la fobia degli aerei qui diventa fobia dei grandi oggetti nel cielo di cui adesso mi sfugge l'esatta definizione clinica, tanti paginoni ad una sola vignetta stile manga bloch sempre più tecnologico, anche dylan alla fine cambia atteggiamento verso l'odiato aggeggio, ma la barbato si gioca bene le carte a disposizione mi è piaciuto il dettaglio della batteria del telefono che va scaricandosi... e anche l'avventura vertiginosa sui tetti, ad alta tensione copertina simpatica voto 7 la mano sbagliata numero 348, agosto 2015, testi baraldi, disegni mari, copertina stano a me questo esordio di barbara baraldi è piaciuto molto, la ritengo una buona storia, l'ho trovato molto interessante partendo da un'idea abusata (i quadri) narrazione fuori campo come de nardo e dialoghi virtuali e declamatori come quelli di enna, ma è una storia ad alto tasso di femminilità... la baraldi si distingue dalla barbato in quanto punta tutto sulla sensualità e su un dylan spupazzato dalle due femme fatale, sino al finale beffardo storia dichiaratamente erotica, uno degli albi di dylan dog che hanno preso questa strada in maniera più esplicita, capisco che a molti possa non piacere, ma a me piace amplessi in più vignette (pagina 72-73), tanti doppi sensi: "hai trovato il mio giardino segreto", "cavalca le mie ossessioni" e finalmente un pò di LESBO su un albo bonelli, era ora! con un accenno di sadomaso e rapporto a tre, tocco di classe il finale cheirofilo (feticismo delle mani) ottime le scelte musicali, nine inch nails, joy division, bauhaus, volendo anche i goblin... bello l'omaggio ad argento disegni di MARI stupendi, in forma smagliante anche in dettagli non erotici come quelli architettonici (pagina 77) mi pare che il nuovo ciclo stia prendendo forza, il livello si è alzato rispetto alle sfortunate annate precedenti copertina buona voto 8 la morta non dimentica numero 349, settembre 2015, testi barbato, disegni brindisi, copertina stano sequel ancora più demenziale di "mai più ispettore bloch", accettabile rimpatriata nei vecchi temi crepuscolari, sicuramente meglio della tardo-rujata "l'imbalsamatore" barbato e brindisi spingono ancora di più sul trash e sullo splatter... un altro omaggio a "l'alba dei morti viventi" con il clarinetto-bomba e la tortura alla goldfinger, nell'esplosione ci sbarazziamo finalmente del ghost 9000, ma perdiamo bloch, innamorato di una tassidermista necrofila, sempre più simile a lino banfi a pagina 52 la coppia gus bleach/nora cuthbert (ispirata sicuramente a due attori di cui adesso non mi sovviene il nome) funziona sicuramente meglio della coppia carpenter/rania.... non è il genere in cui la barbato brilla di più, questo è vero, storia strana non solo per i grotteschi personaggi underground, con un dylan svogliato e sotto tono, la scena in cui muore la fidanzata mi ha ricordato faraci "la decima vittima" copertina simpatica voto 6- lacrime di pietra numero 350, ottobre 2015, testi e disegni di ambrosini, copertina stano una spanna sotto a classici come "dietro il sipario", "il guardiano della memoria", "una nuova vita", ma ambrosini è pur sempre ambrosini anche a colori i quali, peraltro, non vengono tirati fuori solo per far festa, ma sono adattati in modo interessante alle atmosfere oniriche e noir dell'autore la storia è stata giustamente accostata alle sue creazioni bonelliane più che a dylan dog, stavolta anche in maniera più netta rispetto alle tre storie suddette... aggiungerei una certa spruzzata di ruju: la mala, il night club, il giro di prostituzione... però ciò che un tempo poteva apparire anomalo, quasi eretico, oggi diventa un dylan dog autentico, viscerale, "il dylan dog che abbiamo sempre amato", con elementi classici quali possono essere un personaggio femminile che rimane impresso, un'effigie vivente dal minaccioso femminismo, una buzzicona smembrata nella segheria, il martirio della pastorella che si trasforma in qualcosa di horror e trash (le pecore assassine si erano viste nel tardo chiaverotti "il picco della strega") e poi quelle divagazioni "alla ambrosini" non del tutto afferabili di primo acchito (dylan ossigenato), ma che ci piacciono proprio per questo bloch ormai un vero farfallone, ma a puttane ci è sempre andato, vedi memorie dall'invisibile e il gioco del destino alla fine carpenter esce fuori, per un attimo, dallo schema di freddo e anonimo rompiballe copertina simpatica voto 8 |
Autore: | Kramer76 [ lun mag 17, 2021 7:26 pm ] |
Oggetto del messaggio: | Re: albi post 300! Che ne pensate? |
DYLAN IS DEAD Quarta centuria (seconda parte) in fondo al male numero 351, novembre 2015, testi ratigher, disegni baggi, copertina stano il bosco degli assassini degli anni dieci, un disastro di proporzioni epiche, evitato solo parzialmente grazie a una parte grafica visionaria... mi è piaciuta ovviamente la colonna sonora (led zeppelin e nirvana) e soprattutto l'ambientazione che dà modo a baggi di esaltarsi: a parte le ultime sei pagine che scardinano definitivamente la gabbia bonelliana, notevoli anche il naufragio iniziale, le varie panoramiche sulla scogliera, il crescendo di pagina 65, 66, 67, da segnalare anche un dylan a culo nudo a pagina 70 e il ritratto di pagina 76 nonostante questo elenco lusinghiero, la storia non mi è piaciuta per niente, è brutta, ridicola, delirante, una versione alcolica di "il lago nel cielo", in più punti si tocca letteralmente il fondo: il funerale con i cori da stadio, ma che è 'sta roba???? la scena del cane, la ninfomane, il finale alla capatonda... ecco, una storia alla capatonda, e dico capatonda perchè o ci prendono per il culo o forse ratigher pensa davvero che basti questo per scrivere un albo bonelliano alla fine l'unica cosa buona è la copertina voto 5+ la calligrafia del dolore numero 352, dicembre 2015, testi cavaletto, disegni piccatto, copertina stano sembra di essere tornati all'ultima gestione marcheselli... storia di una noia e di una pochezza disarmanti le scene in officina, con l'improbabile meccanica sexy, ricordano il peggior ruju e il peggior chiaverotti grossa delusione per me, peccato, cavaletto non replica il miracolo di "i sonnambuli" torna piccatto con una squadra di aiutanti ma il risultato non migliora più di tanto e purtroppo torna anche l'assistente vocale irma si salva solo la copertina voto 4 il generale inquisitore numero 353, gennaio 2016, testi accatino, disegni casalanguida, copertina stano storia che sembra provenire direttamente dagli anni ottanta, al massimo dai primi novanta (violator), si respira aria di golden age a pieni polmoni: cinefilia (reeves, siegel), atmosfere, qualità, caccia alle streghe, un groucho ritornato ai livelli di un tempo, così come dylan, risolutivo in antitesi a "l'assassino della porta accanto" ma sempre con ironia "come fa a bruciare e ad essere ancora vivo?" "non ne ho idea, quando ci raggiunge glielo chiediamo" sempre ottimi i dialoghi di accatino, d'altri tempi la scena che inizia a pagina 42 è da inserire nella classifica dei momenti topici di dylan dog, da 10 in pagella atmosfera malata d'altri tempi sulle note di david bowie (scary monster), ma mi sono piaciuti parecchio anche l'inseguimento della torcia umana nel campo di granturco, poi in auto con tanto di specchietto retrovisore, e il finale in mezzatinta mesmerizzante... casalanguida mi ha conquistato vignetta dopo vignetta, in crescendo, unico difetto? i volti, ogilvy e il cattivo sono uguali, vincent price è irriconoscibile ACCATINO ha fatto il botto, un piccolo capolavoro, in questo momento la mia storia preferita del post-300 per fare un paragone zagoriano, mi ha ricordato "il segreto di cristoforo colombo" buona la copertina voto 9+ miseria e crudeltà numero 354, febbraio 2016, testi simeoni, disegni tanzillo, copertina stano un altro gialletto spiegazionista di simeoni come "il sapore dell'acqua" in cui l'odioso carpenter viene subito messo fuori gioco con una scusa e rania può socializzare con dylan... anche in questo caso la cosa migliore della storia, a mio avviso, è proprio rania che qui vediamo per la prima volta senza veli, anche se il velo islamico mi pare più che altro un vezzo visto che porta pantaloni attillati... il rapporto con dylan è all'insegna di un rassicurante manierismo, qualche accenno di politicamente corretto (ma è politicamente corretta in quanto tale), con solite battutine sul rispetto di ruoli e gerarchie e provocazioni reciproche come a pagina 76 con un altro nudo di dylan dog in pochi mesi non siamo ai livelli di di gregorio o di marzano (che aveva cancellato groucho), ma il luogocomunismo inizia a farsi pressante: abbiamo anche il napalm crozziano preso di mira per un blog razzista casualmente scoperto da groucho... la struttura traballa con trucchi illusionistici da poracci e una coppia di assassini improbabili: sono madre e figlio, sembrano gemelli si salva poco di questo "totò killer" ovvero "totò, peppino e l'arancia meccanica", l'annegamento con vino e imbuto, le falangi volanti nell'ultimo tentato delitto prosegue l'infornata di nuovi disegnatori sulla serie regolare, ho apprezzato i disegni di tanzillo, mi ha ricordato il primo celoni copertina non male, anche se vista e rivista decine di volte voto 5 l'uomo dei tuoi sogni numero 355, marzo 2016, testi barbato, disegni martinello, copertina stano vabbè io sono un fan della BARBATO, però secondo me questo è un albo stupendo, il mio preferito per adesso del post-300 insieme a il grande inquisitore e nuova vita la barbato torna ai livelli dei suoi classici, una sceneggiatura coinvolgente nonostante i temi siano sempre gli stessi (i sogni, l'insonnia, la paranoia collettiva, i traumi, il doppio dylan) molto bello il rapporto "terapeutico" tra dylan e la fiamma del mese che diventa la "chiave" dell'intero racconto, bello anche il finale alla alcolisti anonimi... in certi momenti non so perchè mi ha ricordato il tocco del diavolo... ma, al di là dell'aspetto trasandato, il "cattivo" (non a caso lo metto tra virgolette) è un personaggio molto più riuscito a mio avviso MARTINELLO, che avevo già apprezzato in "il calvario", qui sfodera una prestazione a dir poco entusiasmante, soprattutto nei momenti onirici, pagina 76 per citarne una tra le tante, con un collage di porcherie raggelanti come la pedofilia e l'infanticidio, che non è così scontato trovare tra le pagine di un albo bonelliano in maniera così esplicita... ho gradito l'effetto luminoso nella copertina... voto 9 la macchina umana numero 365, aprile 2016, testi bilotta, disegni de tommaso, copertina stano la storia in sè non mi ha emozionato molto, però ne riconosco l'oggettiva qualità, la cura nei dettagli: il parallelo carcerario, le pratiche arretrate come cella di isolamento, l'album fotografico con le rate pagate, gli occhiali rotti della delatrice, la scherzosa "fine dell'episodio" a pagina 59, la finta scenetta bucolica al centro commerciale... ma anche tanto luogocomunismo anticapitalista e anticonsumistico, groucho che sciorina perle di saggezza, i "padroni" visti come scimmie che giocano con la cacca (si esagera), un finale sovversivo e cervellotico con questa classica distopia fantozziana, bilotta rafforza il fil rouge tra la gestione recchioni, john ghost e lo sclavi più militante: è una storia politica di quelle che possono creare un dibattito attorno al fumetto e un contatto con l'attualità stringente, vedi anche "la morte non basta" e "anarchia nel regno unito", apprezzo questa collocazione ostinata e contraria di dylan dog nell'imperante conformismo della sinistra radicalchicchettosa che auspica la troika, pensa solo alle minoranze e poi sbraita contro il salvini di turno immancabile la citazione di de andrè, anche se a me ha più colpito che dylan metta all'asta il suo vinile di "in the court of the crimson king" prosegue l'infornata di nuovi disegnatori, mi è piaciuto de tommaso, uno stile particolare perfetto per il tipo di storia copertina forse poteva venire meglio, ma l'idea è simpatica voto 7 vietato ai minori numero 357, maggio 2016, testi ruju, disegni armitano e furnò, copertina stano a volte ritornano... nessuna nostalgia da parte mia, storia sgangherata di ruju, sgradevole sia nel senso buono che nel senso cattivo, prevale il secondo due scene snuff prolungate, sadomasochismo difficilmente eguagliabile, qui altro che altro che vietato ai minori, bisognava chiamare la buon costume... il collante tra le varie cattiverie è, purtroppo, mediocre, inizio che mi ha ricordato "polvere di stelle" (altri tempi), poi tocca sorbirsi pure la "morale" del cattivone di turno... trash a livelli medio-alti: l'aereo, gli energumeni, tipici personaggi rujani... la platea di dementi, i ridicoli ectoplasmi, la ridicola morte del regista un controfinale in odore (e che odorino) di serie zeta chiaverottiana e una bella ca...ta metal a suggellare il tutto si sfiora una risicatissima sufficienza grazie ai buoni disegni di furnò e armitano, ma nelle convulse fasi finali si perde cognizione copertina epica voto 5+ il prezzo della carne numero 358, giugno 2016, testi accatino, disegni rinaldi, copertina stano ACCATINO sforna un altro GIOIELLINO sulla scia di "il generale inquisitore", sempre all'insegna della nostalgia canaglia per il dylan dog degli anni ottanta storia di provincia e di zombi come se ne facevano una volta (come "la saggezza dei morti"), in uno scenario però relativamente inedito, il kent e la foce del tamigi accatino rispolvera la beneamata retorica romeriana sugli umani che sono molto peggio dei poveri zombi... a pagina 74 la storia fa un ulteriore salto di qualità, una vera genialata degna di sclavi questo purgatory night club, nove lunghe pagine in cui dylan e lettore rimangono in silenzio a guardare sbigottiti e disgustati: della serie "ma che state a fà?" accatino dimostra il fatto suo anche nella gestione dei protagonisti, di groucho che torna a far ridere seriamente, di dylan, ironico come ai vecchi tempi: scambia un bambino per una bambina, fa una battuta sul disgraziato film del 2011, ascolta i pogues in musicassetta, fa sesso estremo a pagina... 69, tornano perfino i duetti con bloch... il redivivo rinaldi contribuisce alla "rimpatriata" con il suo stile vintage, capace di svarioni (terza vignetta, pagina 76) e anche di grandi slanci (la lunga sequenze di cui sopra) per accatino e rinaldi il tempo si è fermato, dylan dog è rimasto l'old boy di sempre... è morto giovane come nick drake copertina non male, si poteva fare di più voto 8/9 sul fondo numero 359, luglio 2016, testi casali, disegni nizzoli, copertina stano dimentichiamo "in fondo al male" (che fantasia con i titoli), questo esordio di casali è molto più calibrato e interessante, giustamente accostato alla meddiana "il fiume dell'oblio" holden è un personaggio più complesso rispetto a quello meddiano e costringe dylan a imbracciare la metaforica vanga e scavare nell'inconscio proprio e altrui sul fondo troviamo due spiegazioni contorte ma, in fondo, banalotte per ambo due le trame parallele, in particolare il vermone di dylan, ma dai! però la storia è buona come del resto i disegni di nizzoli, ricchi di dettagli: il primo cadavere del gay arrotolato nel gaffer, il cannibale che accumula "cibo" nel frigorifero e si scopre vegano simpatici anche gli sfottò all'io dylaniano, i riferimenti a bree daniels e l'imitazione della posa da "indagatore dell'incubo" copertina simpatica voto 7+ remington house numero 360, agosto 2016, testi barbato, disegni gerasi, copertina stano la barbato si lancia in un altro genere per lei relativamente insolito, la casa infestata, con tanto di mano tranciata alla raimi e possessioni varie un "nightmare tour" fatto un pò meglio, portato a compimento con mestiere, storia ingenua che punta tutto sulla parte grafica, molto molto bella di GERASI personaggi odiosi, in particolare l'idiota che recita il delitto, ma anche la comitiva di beoti che giustamente diventa carne da macello la barbato, di suo suo, inserisce la battuta metafumettistica di groucho a pagina 12 sul rapporto dylan/donne copertina semplice voto 6- mater dolorosa numero 361, settembre 2016, testi recchioni, disegni cavenago, copertina stano lo metterei sullo stesso piano di "ascensore per l'inferno", anche in quel caso disegni da 10 e lode, dietro ai quali la storia scompare anche volontariamente il maestro stano comunque chiude con il botto, ma il designato copertinista fa un lavoro straordinario, con le pagine splash bisognerebbe farci dei quadri non nascondo di essermi riavvicinato al personaggio attirato dalle nuove copertine, che personalmente trovo splendide... per quanto riguarda recchioni... inevitabile l'incontro tra la malattia e il galeone, il duello tra mater morbi e morgana (con la spada laser) che mi ha ricordato quello di "il giudizio del corvo".....l'allievo supera il maestro, ma io non ho mai amato questo filone, il numero 100 non mi ha mai entusiasmato, quindi per me recchioni vince facile... certo, alla fine sono sempre gli stessi discorsi, è un'appendice di mater morbi, un bignamino del rrobe-pensiero, con lo stalker john ghost in agguato voto 7 dopo un lungo silenzio numero 362, ottobre 2016, testi sclavi, disegni casertano, copertina bianca rappresenta bene il livello di questo albo, il vuoto assoluto mi dispiace per sclavi e per tutto quello che ha passato, ma io sono un semplice lettore... non mi piace, voto 5 e non 4 solo per i disegni qua si vede come si chiacchiera tanto, ma poi scrivere un decente albo di dylan dog è arte non facile, nemmeno sclavi ci riesce più marty all'ennesima potenza, siamo molto al di sotto dei minimi termini, per coprire i buchi inserite anche le foto voto 4 cose perdute numero 363, novembre 2016, testi barbato, disegni freghieri, copertina cavenago non mi è piaciuta, la peggiore storia della barbato che mi è capitato per ora di leggere o rileggere, anche peggio di "il crollo" che almeno era interessante storia ingenua con un dylan moscio, regredito allo stato infantile, forse non ancora ripresosi dalla brutta sbornia del mese precedente non è una storia brutta, è ben disegnata dal ritornante freghieri, ma è noiosa, nonostante l'ironia (dylan rimpallato tra i vari psichiatri) la trama "thiller" è troppo minimale, interessante solo il primo omicidio in cui si gioca con il parallelo tra dylan e il malcapitato piedipiatti la barbato non riesce a fare a meno di bloch ma, allo stesso tempo, non relega i nuovi ispettori alla solita fastidiosissima comparsata prima copertina di cavenago interlocutoria, una foto di famiglia, ma ben fatta devo però dire che la o con dentro dylan dog nun se po vedè voto 5+ gli anni selvaggi numero 364, dicembre 2016, testi baraldi, disegni mari, copertina cavenago mari fa quel che può, tra mezzatinta e galeone, ma la storia è troppo brutta... e per me bocciare una storia disegnata da mari ce ne vuole la baraldi mi era piaciuta nel genere erotico soft di "la mano sbagliata" qui purtroppo sbaglia tutto: dylan con il birrozzo e le pasticche al seguito di una band hair glam sleaze metal eccetera eccetera sono "immagini che non avremmo voluto mai vedere" con la pretesa di inserirsi maldestramente nella continuity: ci viene spiegato il motivo per cui dylan apprezza così tanto il metal, il motivo per cui entra in polizia e il motivo per cui smette di bere, il tutto ricollegato all'onnipresente john ghost unica cosa da salvare forse il campionamento degli omicidi, ma ridicola la reazione buonista di dylan allo smascheramento dell'amicone fratellone ho avuto la netta impressione di un albo destinato a lettori occasionali... terzo albo consecutivo che stronco, ahia, che succede? almeno la copertina punk è simpatica... e preferisco il nuovo frontespizio a quello di prima voto 4 cronodramma numero 365, gennaio 2017, testi ambrosini, disegni di ambrosini e dell'edera, copertina cavenago lecito domandarsi se tutte queste sfumature nascoste, tutte queste citazioni colte non intacchino la fruibilità di un albo bonelliano ma la risposta, a mio avviso, è semplice: questo è dylan dog, tra di noi ci capiamo al volo anche quando non ci capiamo.... contaminazione tra noir e non si sa bene cosa, fantasy babilonese, storia di demoni e fantasmi impreziosita dal doppio binario spazio-temporale nel derby tra i due disegnatori ho preferito dell'edera, ambrosini l'ho visto un pò meno bene del solito, però è pur sempre ambrosini, sempre lui a condurre le danze i mostri del mercato dei polli sono disegnati da dell'edera, ma sono mostri tipicamente ambrosiniani... e come mai tutti questi ebrei ortodossi in giro per londra? è un'appendice di "una nuova vita" (che per me rimane almeno una spanna sopra), ma occhio anche a "inferni" (la migliore storia di dylan dog, secondo me) soprattutto per i toni sapientemente grotteschi, beffardi: l'auto nuova, un groucho sugli scudi con occhiali da sole e mangia canarini, da sganasciarsi nel finale di questo clima si giovano, incredibile a dirsi, anche rania e carpenter, che qui vediamo coinvolti in battibecchi più coloriti del solito copertina surreale classica, molto bella, mi piacciono parecchio anche i colori voto 8/9 il giorno della famiglia numero 366, febbraio 2017, testi secchi, disegni di vincenzo e piccioni, copertina cavenago un terzetto di autori neozagoriani, secchi (zagor special "la valle dell'eden"), di vincenzo e piccioni (zagor le origini), un dylan dog tradizionale, provinciale e cimiteriale, con annessa poliziotta gravida e assistente alla jenkins... una storia innocua, sfasata, strano il contrasto tra grigie beghe ereditarie e la demenza galoppante degli emuli mansoniani (ricorda la cover band di "uno strano cliente"), eccessiva la cretinetta che si fa i selfie, e appare un pò troppo ingenuo anche il deus ex machina del fantasma, comunque può arrivare ad una risicatissima sufficienza... copertina simpatica, recchioni mi pare ci tenga parecchio all'aspetto musicale voto 6 la ninna nanna dell'ultima notte numero 367, marzo 2017, testi baraldi, disegni roi, copertina cavenago dopo lo shock di "gli anni selvaggi", la baraldi esce con una storia molto più tradizionale tra cantilene bambinesche, labirinti di specchi e fiabe, c'è pure la volpe e l'uva 'na chiaverottata... stavolta è colpa mia... è il genere di storie "alla roi" (con tanto di raccontino incorniciato) per le quali non ho nessuna nostalgia... il punto più basso è la conferenza con il politico, le frasi fatte sugli immigrati e rania in vena di citazioni colte... e l'ingoio del petardo curiosa la cliente del mese vestita come groucho e la teoria sulle fiabe modificate: sta succedendo con il politicamente corretto... copertina molto bella, e mi piace anche il titolo chilometrico voto 5+ il passo dell'angelo numero 368, aprile 2017, testi e disegni di simeoni, copertina cavenago a me è piaciuta, storia abbastanza semplice, ordinaria, tradizionale, per me più che sufficiente, impreziosita da due buone sequenze quella in cui dylan incontra il mostro con i gatti sbranati dappertutto (10 pagine di vignette mute) e quella finale con dylan che va a salvare rania in tutù vado controcorrente: a me rania non dispiace, quando a utilizzarla è simeoni... preoccupa il finale da telenovela, ma spero che prima o poi dylan riesca a... ci siamo capiti altre cose da segnalare: il travestimento di dylan (tipica rujata), il cazzeggio con i teschi, la battuta su tex bella la copertina di cavenago, classica voto 6/7 graphic horror novel numero 369, maggio 2017, testi ratigher, disegni montanari, grassani e bacilieri, copertina cavenago recchioni ha detto che voleva spaccare in due i lettori... confesso di essere in quella metà che ha apprezzato, con moderazione... alla fine, nonostante tutto, il fumetto cosiddetto vecchio, brutto e basso ottiene la sua romantica rivincita sul presunto "alto" e sul nuovo che (dis)avanza... ovvero il puzzone hipster che si autoincensa (da applausi la battuta di dylan sul presunto fascino del puzzone), denigra il vecchio fumetto nazional popolare (curiosi i riferimenti a "il tagliagole"), ma non fa altro che produrre cagate trash come e peggio di prima... nel vero senso scatologico del termine, considerata la fulgida ambientazione in un cesso pubblico albo autoironico ma un pò troppo masturbatorio: la parodia di foster wallace, ken follett e nicolas winding refn, il satanasso, "ti strappo la spina dorsale e mi bevo il tuo midollo" ipse dixit....non siamo lontanissimi dall'esordio di ratigher "in fondo al male" che a molti è piaciuto ma che io ho trovato imbarazzante, fin troppo sgradevole, anche se con alcune soluzioni interessanti soprattutto graficamente... qui abbiamo uno strambo abbinamento tra il dissacrante bacilieri e gli olografici old boys, montanari e grassani della copertina mi piacciono soprattutto i colori e il trait d'union con daryl zed voto 6 il terrore numero 370, giugno 2017, testi contu, disegni casertano, copertina cavenago peccato, la copertina e la prima tavola di casertano in stile 11 settembre mi attiravano e il problema non è il genere, perchè anche in "apocalisse" si scherzava sull'argomento la fretta di cavalcare la psicosi del momento ha partorito una roba imbarazzante, banale, e vien voglia di votare salvini... alla mia età non mi dovete far leggere 'ste robe, per dio molto meglio il mini-esordio della contu su zagor "memorie dal passato" nel maxi "i racconti di darkwood" voto 4 arriva il dampyr numero 371 di dylan dog, luglio 2017, testi recchioni gualtieri, disegni bigliardo, copertina cavenago i disegni di bigliardo sono uno spettacolo, però i due personaggi non ci azzeccano niente l'uno con l'altro, il crossover è forzato è uno stiracchiato preambolo di quello che poi si vedrà su dampyr, lunghe e necessarie presentazioni, un pò d'azione: non male la parte con dampyr e compagnia bella che irrompono nell'appartamento infestato dai vampiri... stendiamo un velo pietoso su john ghost, patetico... va un pochettino meglio con gli altri "segni distintivi", la demenzialità di fondo: i travestimenti di groucho, la tagliola, una vittima sacrificale, la scenata buonista con dampyr che giustamente spacca il naso a dylan è una trashata che fa rimpiangere RUJU, aridatece "polvere di stelle", "notti di caccia", anche la sottovalutata "la furia dell'upyr" meglio la seconda parte di boselli, a partire dall'ambientazione scozzese... come copertina preferisco quella con dampyr in primo piano... voto 5+ il bianco e il nero numero 372, agosto 2017, testi barbato, disegni roi, copertina cavenago barbato qui al servizio di uno sfavillante ROI, un albo come mater dolorosa, ascensore per l'inferno, eccetera in cui i disegni fanno la storia... una barbato ormai intrappolata in un metafumetto sempre più grottesco, a metà tra mater morbi e l'uomo nero di mignacco, più che babadook sembra monsters & co. della pixar un calderone metafumettistico disneyano: il bianco e nero bonelliano (recchioni nell'horror club cita anche darkwood), il bianco e nero razziale più banalmente, il buonismo e il cattivismo, padri, figli, baci e abbracci, dylan dog assistente sociale dell'incubo... che fastidio il bimbominkia dell'uomo nero al di là dell'indubbia saturazione metafumettistica, non mi è dispiaciuta la personificazione della paura e interessante la teoria dell'assuefazione ma non fatela leggere a burattini che potrebbe spiegare perchè zagor non si stupisce più di niente... ah vero, già fatto io "il nero della paura" non so nemmeno cosa sia... quindi per me il bianco e il nero è stato un inedito a tutti gli effetti copertina straordinaria, un capolavoro, questo è un genio voto 6- la fiamma numero 373, settembre 2017, testi palmeri, disegni caluri, copertina cavenago "effetto ratigher", ratigher e palmeri si approcciano al fumetto nazional popolare forse pensando che a noialtri basti la lezioncina mensile, i soliti luoghi comuni... qualcosa mi è piaciuta: i disegni, il parallelo tra l'ospedale e la scuola diaz, le continue citazioni musicali, i clash, the wall e ian anderson ma la pillola non va giù... è vero, anche lillie era un'odiosa psicopatica, la retorica c'è sempre stata, però adesso si fa un pò troppo militante... e quanto sono ridicoli tutti 'sti selfie, sti messaggini, e tutta sta tiritera sul finto imborghesimento di dylan con finale trash mò tocca a carpenter citare pasolini, mentre bloch e groucho sono ormai marionette nelle mani di ghost e recchioni meglio l'anarchia del bistrattatissimo simeoni, che almeno citava distretto 13 copertina che ricorda quella di "possessione diabolica" voto 5 la fine dell'oscurità numero 374, ottobre 2017, testi uzzeo, disegni santucci, copertina cavenago fermo restando che la post-verità è un'invenzione dei perdenti che se la prendono con gli elettori brutti, sporchi e cattivi, senza con questo voler negare l'ossessione pro e contro i migranti e il disvalore penale di alcuni episodi, come quello dei no vax.... a me l'albo è piaciuto, pur con tutti i suoi innegabili eccessi... sì, la storia di uzzeo è luogocomunista, intellettualoide, delirante in certi momenti: le mano de dios (come quelle di "il mondo perfetto"), il finale, il family day, il gioco di parole fili/figli manco chieverotti avrebbe osato tanto... però i disegni di SANTUCCI sono strepitosi e alcuni passaggi sono davvero inquietanti, visionari, violenti: la strage di westminster, i burattini umani, la povera bimba martoriata con metafumetto a pagina 45... da segnalare anche pazuzu a pagina 20, in basso a destra... albo accettabile tendente al buono, un buono che però va contestualizzato al periodo: un dylan dog sempre più distante dal mio dylan dog ideale copertina straordinaria, un capolavoro, questo è un genio voto 6/7 nel mistero numero 375, novembre 2017, testi sclavi, disegni stano, copertina cavenago sclavi un pò meglio rispetto alle deprimenti "marty" e "dopo un lungo silenzio", ma il cupio dissolvi finale è molto più di una metafora storia di nessuno? cortesemente non bestemmiamo, è un passaggio di testimone (o quello che è) tra la morte e john ghost (o chi per lui) la danza macabra un contentino per i vecchi lettori, ma per me è l'apocalisse di uzzeo è superiore anche come disegni copertina semplice ma molto bella, bravo cavenago voto 6 graphic horror novel: il sequel! numero 376 dicembre 2017, testi cajelli, disegni ripoli, copertina cavenago l'originale o presunto tale parlava di fumetti, qui si parla di serie tv, ma questo metafumetto inizia un pò a stancare personalmente troppe frecciate o lisciate di pelo ai forumisti, blogghettari, nerd o detrattori che dir si voglia, e una frecciata inutile a 007 va detto che la sceneggiatura di cajelli è abbastanza asciutta e dylaniana (videodrome), ma le battute di groucho sono di basso livello mi è piaciuto invece il sogno con le didascalie volanti, e il primo omicidio con il disegno di sangue sul pavimento... ripoli mi è piaciuto molto, la storia un pò meno, può essere 5 come può essere anche un 6 risicato prima copertina bruttina di cavenago, però almeno non c'è più quella testolina nel logo voto 5/6 non umano numero 377, gennaio 2018, testi marzano, disegni camagni, copertina cavenago parente povero, anzi straccione, dei "vampiri" sclaviani... anche camagni sembra voler rievocare un pò ambrosini, un pò dall'uomo a scanso di equivoci, i disegni mi sono piaciuti... la storia, come la precedente, può essere da 5 come può essere da 6 risicato marzano segue giudiziosamente i dettami di recchioni, un pò di fermento razziale qui, un pò di continuity lì (il soprintendente neonazista) però, nonostante il livello medio-basso, la storia è simpatica: mi è piaciuto il finale fracassone ("il piccolo diavolo") e l'omaggio a belushi "io odio i vampiri nazisti" carpenter esce bene da questo episodio, sì, insomma, meglio del solito, mi è piaciuto come prende di petto i black live matter torna la povera rosenthal (doktor terror) giusto il tempo per essere brutalizzata nell'indifferenza generale, ma l'ultima tavola è simpatica insomma, meglio di liam il bugiardo, giovani vampiri, eccetera, ma inferiore a "tra moglie e marito non mettere il dito" che è la migliore di marzano a mio avviso non male la copertina, tradizionale voto 6 dormire, forse sognare numero 378, febbraio 2018, testi simeoni, disegni freghieri, copertina cavenago mi aspettavo qualcosa di più da questo dittico di simeoni, con il ricordo ancora fresco dell'ottima "nel fumo della battaglia" e perchè no, attirato anche dai titoli, secondo me molto belli... ma purtroppo oltre una sufficienza, pur abbondante, non si va... è una solida ghost story, disegnata da freghieri (e chi se no?), che cattura subito l'attenzione con una vicenda toccante (il blocco della crescita) ma l'interesse tende a scemare man mano che si va avanti, atmosfera triste di maniera, c'è anche la battuta sul catasto copertina semplice ma efficace voto 6 il tango delle anime perse numero 379, marzo 2018, testi simeoni, disegni brindisi, copertina cavenago mi aspettavo qualcosa di più da questo dittico di simeoni, con il ricordo ancora fresco dell'ottima "nel fumo della battaglia" e perchè no, attirato anche dai titoli, secondo me molto belli... ma purtroppo oltre una sufficienza, pur abbondante, non si va... più o meno si equivalgono, questa magari ha qualcosina in più, storia più surreale della precedente: zombi, la morte e la trelkovski con la siringa di adrenalina... argomenti un pò noiosi (l'assicurazione) e troppe battute stupide su internet, come ho già detto è stato un errore portare dylan dog ai giorni nostri sempre buoni i disegni di brindisi con mezzetinte e retini... certo, le sue storie del passato rimangono insuperabili buona anche la copertina voto 6+ nessuno è innocente numero 380, aprile 2018, testi barbato, disegni saudelli, copertina cavenago la bella copertina di cavenago fa pensare chissà quale nuovo supplizio kafkiano avrà escogitato la barbato... ma con il mitico saudelli si sa già che sarà una farsa è un'operazione simpatia sui nuovi personaggi e sulle dinamiche della gestione recchioni: simpatica la famiglia di carpenter, l'avvocato jenkins, la scena con l'aston martin di roger moore e la raffica di gaffe di groucho sulla cecità... carpenter, insomma, ne esce bene... dopo alcuni tentativi fatti da simeoni per addolcire rania, arriva la barbato e la scaglia contro dylan, e la cosa non mi sorprende affatto, considerato come la pensa la barbato sul rapporto tra dylan e le donne... ammetto che non sono il massimo questi personaggi, un pò da telenovela, ma nei loro confronti non ho tutta questa acrimonia che hanno gli altri lettori.... invece continuo ad essere perplesso su john ghost che sta sempre in mezzo dato il contesto, anche il tema razziale è trattato in maniera più ridanciana, vedi la simpatica sfuriata metafumettistica di gorman contro i personaggi buonisti e contro recchioni che non l'ha promosso al ruolo di ispettore: forse si era scordato di "anime prigioniere"? gradevole l'ennesimo omaggio a umberto eco (mancava da tanto), troppo ridicoli i discorsi sul male... io sono un estimatore sia di saudelli che della barbato quindi non ne posso parlare male, però ammetto che questa storia non è il massimo e anch'io ho nostalgia della barbato originale, l'unica in grado di poter competere con sclavi voto 6 tripofobia numero 381, maggio 2018, testi eccher, disegni armitano e furnò, copertina cavenago musica di merda, lovecraft, tripofobia e una poliziotta mestruata mischiate alla rinfusa in una pessima chiaverottata eccher neanche su zagor mi ha impressionato (speciale "la nave del mistero" e una mini-storia), ma sempre meglio che qui prima copertina oggettivamente brutta di cavenago, da salvare solo i disegni di armitano e furnò voto 4 il macellaio e la rosa numero 382, giugno 2018, testi ruju, disegni des dorides, copertina cavenago decisamente la migliore storia da diversi mesi a questa parte, e addirittura una delle migliori di ruju... sì, proprio ruju, ci sarebbe da riflettere nulla di eccezionale, cala un pò nel finale, ma comunque un buon thriller impreziosito da intermezzi "dattilografici" alla de nardo o da "la casa dei fantasmi" prologo cattivello, con l'omicidio di una maestrina: mentre sclavi è diventato un pezzo di pane, ruju invece si è incattivito, vedi anche "vietato ai minori" molto gradito l'omaggio a paola barbato interpretata da una scrittrice in crisi di ispirazione, anzi non è più lei... non so se il parallelo è voluto... per bloch un buon ruolo, "barbatiano" anch'esso, però la polizia brancola un pò troppo nel buio, negligenza totale sulle scene del delitto... dylan peggio di pasquale ametrano, gli fregano anche le gomme della macchina molto belli i disegni di des dorides e bella anche la copertina, elegantissima bello anche il titolo voto 7+ profondo nero numero 383, luglio 2018, testi argento piani, disegni roi, copertina cavenago è stato piacevole scovare qua e là qualche traccia dello stile dell'argento regista, anche se non so dove inizia argento e dove finisce piani però ad esempio la sequenza muta di pagina 50, 51, 52 è tipicamente argentiana... mi ha incuriosito sia l'argomento scelto (anche se saffo è sempre stato presente in argento), sia la padronanza del mezzo... i dialoghi con la baronessa ricordano certe cose di sclavi, dello sclavi d'annata... interessante la storia di lais di corinto, un pò meno le citazioni di sfumature di grigio e codice da vinci, e i soliti selfie.... però, sì, mi piacerebbe leggere altre storie di argento, anche se ho già capito che si è trattato di una toccata e fuga bella la copertina con effetto speciale, buoni i disegni di roi, soprattutto le parti più carnali voto 7 la macchina che non voleva morire numero 384, agosto 2018, testi simeoni, disegni gerasi, copertina cavenago mah alla fine questo omaggio al maggiolone "christine" è più o meno sullo stesso livello di "la rivolta delle macchine", genere poco fortunato su dylan dog forse un pò meglio (il finale chiaverottiano era indigeribile), si potrebbe dare anche un 6 risicatissimo a voler essere generosi... storia noiosa, troppi dettagli su auto, vernici e parafanghi (non sono un appassionato della materia), un safarà buttato lì e congetture finali risibili non accade molto e quando accade è trash come a pagina 67 o nel duello finale tra dylan e il maggiolone posseduto, che comunque non mi è dispiaciuto però non si è capito bene in cosa consistesse questo alchimista von heller, già apparso in "il sapore dell'acqua" gerasi meno bene delle altre occasioni... copertina staniana media, ovvero brutta battutacce da caserma a pagina 60 voto 5+ perderai la testa numero 385, settembre 2018, testi baraldi, disegni tanzillo, copertina cavenago la bella copertina di cavenago mi aveva fatto pensare subito all'isis... giammai... i cattivi possono essere solo bianchi e nazisti su dylan dog questa storia devo dire che mi ha fatto uno strano effetto: durante la lettura non mi è sembrata così male, credo soprattutto grazie ai disegni di tanzillo, ai tanti dettagli graziosi (le donzellette, la mezzatinta, i luoghi), ma dopo aver chiuso l'albo mi sono chiesto "ma che ho letto?" sembra un fumetto per ragazzine dopo l'intrigante esordio "la mano sbagliata", la baraldi sta prendendo una strada troppo mielosa che non posso seguire... pensieri sparsi: "l'uccisore di streghe" (la gitarella in francia, il fantasma), "concorrenza sleale" (l'indagatrice), "l'odio non muore mai" o "il tempio della seconda vita" (per l'inizio con dylan chiuso nel bagagliaio), le decapitazioni trash alla chiaverotti, la premiere di "zombi alle piramidi", maria antonietta, cagliostro, vincenzo peruggia, hugh grant (al posto di everett), il groucho francese e i gattini, e poi questo antonio varelli, di professione banditore, che dovrebbe tornare in una storia futura, come l'evanescente von heller voto 4 hyppolita numero 386, ottobre 2018, testi marzano, disegni dall'agnol, copertina cavenago copertina alla dylan dog, classica, perfetta, mentre i disegni di dall'agnol stavolta mi sono piaciuti meno del solito... partono benissimo, poi qualcosa si incrina e il finale sembra tirato via... proprio ora che marzano ha finalmente azzeccato una storia una buona idea d'altri tempi (il killex giardiniere) e una contro-carrambata chiaverottiana, mutismo d'atmosfera e tecnologia usata bene dopo tante brutte recensioni, voglio alzare il voto a marzano, anche se "tra moglie e marito non mettere il dito" rimane il cult quando dylan porta la vecchia al cinema ho temuto per il peggio :shock: e adesso la meteora, di cui sento dire peste e corna voto 6+ che regni il caos! numero 387, novembre 2018, testi recchioni, disegni leomacs e nizzoli, copertina cavenago sarebbe da SENZA VOTO, "storia" (per modo dire) che ho difficoltà a valutare, non so cosa scrivere, sia perchè ormai è stato scritto tutto, sia perchè non ho ancora capito se devo odiarla... recchioni ha già raggiunto il suo scopo: parlarne bene o male, purchè se ne parli... facendo fessi tutti quanti, provocare, polarizzare impressioni personali: ho trovato divertente la prima parte, la "cafonata", golconda rivista dal dirompente leomacs, e in questa prima parte ho apprezzato persino lo sproloquio di john ghost sulla storia dell'umanità e sui barbari/migranti affamati... mentre mi ha annoiato parecchio la seconda parte, con i selfie, le app, "i mostri siamo noi" oggettivamente: la forma è diversa da quella di un tempo, un citazionismo e un metafumetto spinto oltre il limite... con l'insopportabile ghost recchioni marchia a fuoco dylan dog, come a dire "qui comando io, adesso" un personaggio odioso metafumettisticamente, nel senso che vorresti strappare le pagine in cui compare più che una storia sembra un saggio a fumetti sui diritti e doveri di dylan dog nel panorama fumettistico e nella società ma, detto questo, nella sostanza, cosa dice recchioni di diverso da quello che dicevano sclavi o l'idolatrato chiaverotti? è sempre la stessa rroba anti-reazionaria, è una rimasticatura stavolta non c'è un'epidemia zombi (o un'epidemia da coronavirus), ma una meteora, con tutto il trash che ne consegue... non c'è più umberto bossi, ma salvini meno scontato l'attacco frontale a certa agiografia occidentale (churchill, la famiglia reale) la copertina mi piace, fantastica la variant presentata in fiera sempre gradita la citazione di scheggie di follia voto 5/6 esercizio numero 6 numero 388, dicembre 2018, testi barbato, disegni freghieri, copertina cavenago albo passato alla storia per il refuso "hearth" (invece di earth) ripetuto tre volte nella prima pagina, cose che capitano, però bisogna ammettere che stavolta è grossa purtroppo c'è un altro motivo per cui non dimenticherò mai più questo albo, è il peggiore della grande barbato, ho il cuore in mille pezzi è il suo "bosco degli assassini", ci sono molte analogie.... e al di là della verbosità, sono proprio gli argomenti a non funzionare, i superpoteri... la continuity (l'influenza della meteora, i diversi, l'eroe) cerca di dare un senso a questa storia che un senso non ce l'ha salvo solo la morte della ragazza e della maestra e i disegni di freghieri la copertina è molto bella, omaggio a "il villaggio dei dannati" voto 4 la sopravvissuta numero 389, gennaio 2019, testi baraldi, disegni piccatto, copertina cavenago da tutti gli amori di sally a tutti i disastri di sally... a me questa storia alla final destination è piaciuta, e piccatto ritrova sè stesso, la sua migliore prova da tanti anni a questa parte mi è piaciuta la scena iniziale dell'incidente aereo a cui si ispira la copertina di cavenago, una simpatica locandina da film apocalittico di serie b c'è molta cura nei dettagli: i puzzle, la mezzatinta, le scene mute come a pag. 64 (i quadri), la luce che va e che viene nella metro frasario da baci perugina ("casa non è un posto ma qualcuno da cui far ritorno", "i veri paradisi sono i paradisi che si sono perduti", "tu sarai sempre il mio final boy") tipici sentimentalismi della baraldi, tuttavia giustificati dal tipo di storia e da un esito amaro tipicamente dailaniano... il nesso con la meteora è forzato, un bombardamento di detriti tanto per gradire e un controfinale da far rivoltare nella tomba billy wilder un altro difetto della storia sono le troppe scene che avvengono in flashback voto 6+ la caduta degli dei nmero 390, febbraio 2019, testi barbato, disegni casertano, copertina cavenago dopo il brutto esercizio numero 6, la barbato si riscatta subito con una buona trappola delle sue, un pò saw e "il giudizio del corvo" (notevole la sedia della tortura, ripresa in copertina da cavenago), un pò truman show (la freddezza scientifica degli organizzatori), "il giardino delle illusioni" (la scena sospesi per aria), "necropolis" è una storia che vive di vita propria, il nesso con la meteora è dato da alcuni concetti: la caduta degli idoli, l'abiura del buonismo, i vigilantes che imitano dylan dog, i barbari, la società segreta che sembra una succursale di ghost (e magari lo è) con teorie astruse su come deviare la traiettoria del bolide... vabbè, è vero, ci sono alcune ingenuità... soprattutto nel finale in cui dylan riesce a spuntarla troppo facilmente, ma non starei lì tanto a sottilizzare, è un fumetto di 94 pagine ennesimo omaggio a ZAGOR da parte di barbato, recchioni e casertano, con tanto di battutina sul fantomatico lato tagliente e contundente della scure tipicamente barbatiana la "donna del mese" culturalmente ostile a dylan e pure più vecchia di lui... la fornero, in pratica... voto 8 il sangue della terra numero 391, marzo 2019, testi barbato, disegni dell'edera, copertina cavenago sembra una storiaccia di serie zeta, ricorda "un mondo sconosciuto" (la casa), trash island (il mercenario), una chiaverottata (la strega), una rujata (i russi) in pratica è la versione barbatiana di "tra moglie e marito", 'na "cafonata" d'autore alla recchioni: dylan pitturato come rambo, mascherato come zorro o batman idea tanto assurda quanto divertente (il grande fratello, il controfinale) e pure inquietante (la strega che mangia i bambini, compresi i propri figli) dell'edera ostico, capisco perfettamente le critiche, ma dà quel tono grottesco che ci sta come il cacio sui maccheroni la copertina cattura perfettamente l'idea, tradizionale ma con un dettaglio trash come il lanciafiamme per quanto riguarda la continuity, ho trovato un pò deliranti i siparietti con bloch... meglio l'horror club in cui recchioni inscena un dialogo tra gagarin e armstrong voto 7 il primordio numero 392, aprile 2019, testi barbato recchioni, disegni martinello, copertina cavenago la storia che de nardo non ha mai scritto... un fantasy adolescenziale che punta tutto sui disegni e con un pò di lovecraft grattuggiato sopra tracce di barbato? nell'insolita coppia con una donna più matura (la filosofa di "la caduta degli dei"), ma si sente sempre di più l'influenza di recchioni nel ruolo di dylan prescelto salvatore del mondo, forse nella battuta metafumettistica di pagina 67 e sicuramente nell'imbarazzante controfinale con ghost e la regina... la storia è assurda (l'aborigeno che ingoia una statuetta) e anche un pò monotona, con un finale che ti fa dire "tutto qui?" ma come detto il deus ex machina della vicenda è MARTINELLO, uno dei miei preferiti del nuovo corso, che si diverte a mettere sottosopra londra... mi ha riportato alla mente anche le geometrie piccattiane di "maelstrom" copertina fantascientifica piacevolmente ingannevole voto 6+ casca il mondo numero 393, maggio 2019, testi baraldi, disegni brindisi, copertina cavenago storia della baraldi che si incastra perfettamente non nella meteora, ma in un genere dylaniano, il lacrima comic (johnny freak, il calvario) accetto il "ricatto", capisco che un autore voglia mettere su carta un dramma personale (il terremoto dell'emilia) e capisco anche che queste storie sono parte integrante di dylan dog e trovano un largo consenso presso i lettori la storia non è brutta, brindisi è sempre brindisi, ma per me non basta questo per fare un buon albo di dylan dog, mi sono annoiato dylan che pensa a far sesso mentre a pochi metri si soffre, è brutto dirlo, ma è una cosa che ci può stare su dylan dog mentre non so cosa pensare di questi sciacalli in stile arancia meccanica oppure delle gag senza senso di groucho blasfemo il predicatore mostruoso che cita gesù cristo, ma nel finale c'è il contrappeso (dylan crede nel paradiso?) bella la citazione di alda merini, copertina semplice ma efficace voto 5/6 eterne stagioni numero 394, giugno 2019, testi barbato, disegni nizzoli, copertina cavenago altra storia che faccio fatica a valutare, mi ha annoiato, probabilmente non l'ho capita suggestiva ma sfuggente: i cambi di stagione all'interno di una stessa giornata come metafora delle fasi schizoidi? l'inquietante incontro con la ragazza, la stufa, la clinica dismessa, la madre pazza chiusa dentro con sottofondo buonista (i diversi da compatire pure se effettuano attentati con furgoni ariete) e il solito discorso sull'amore che va e che viene, inserito in un contesto distopico e malato atmosfere alla cossu di nizzoli, disegnatore su cui si punta molto mi pare di capire copertina semplice ed efficace, gioco di rimandi a "l'eterna illusione" fastidioso il prologo con ghost voto 5/6 del tempo e di altre illusioni numero 395, luglio 2019, testi e disegni ambrosini, copertina cavenago carmelo bene for dummies "occhio zombi che stasera vi spacco il cervello" mi sembra la definizione perfetta per AMBROSINI, il bene dylaniano è vero, è contaminato dagli sproloqui di john ghost, che sembrano sempre di più una replica dell'horror club... e gli argomenti sono indubbiamente ostici e alcuni primi piani di dylan sono tirati via, l'età avanza per tutti a dispetto delle teorie metafumettistiche, il tratto non è più quello di un tempo... ma da dylan dog io mi aspetto piccoli stranianti capolavori proprio come questo "STROMBOLI", stupendo omaggio al cinema muto tedesco, a rossellini e alla tragedia greca bello anche il collegamento con "una nuova vita" (la migliore storia di questa centuria), con la battaglia della somme e dylan soldato e anche quello con "il lungo addio" con le grotte e la fidanzatina (e con quella di "il guardiano delle memorie" fanno tre) a suggellare il legame con il dylan dog che fu c'è pure la filastrocca della morte, simpatica l'idea di darle il volto di judi dench dopo umberto eco, un altro intellettuale italiano (da poco scomparso) compare sulle pagine di dylan dog, emanuele severino è il vertice qualitativo, manco a dirlo, di questo ciclo della meteora, e una delle migliori post-300 copertina di cavenago epica, titolo anche voto 9 il suo nome era guerra numero 396, agosto 2019, testi eccher, disegni siniscalchi, copertina cavenago altra storia di difficile valutazione per quanto mi riguarda, storia sgangherata anche in considerazione del tema trattato: mi aspettavo un'altra storia strappa lacrime, invece è un rozzo incrocio tra "gli uccisori", "sulla pelle" e ghostbusters... intanto abbiamo i puntuali scontri razziali, ma stavolta anche i neri fanno la loro parte: stuprano una poliziotta, subiscono e ricambiano con attentati e linciaggi... poi carpenter prende una svolta grottesca, un criminale di guerra con la sindrome del golfo, ora anche menomato insomma, eccher meglio che nell'orrida tripofobia, ma dove finisce la storia volontariamente grottesca e dove inizia la storia brutta, venuta male, di cattivo gusto? come interpretare il tatuaggio che aggiungendo un cerchio diventa il simbolo della pace? oppure la battutaccia di groucho a pagina 72 sui tetraplegici? a me i disegni di siniscalchi sono piaciuti, dallagnolizzati la copertina invece non mi ha colpito particolarmente voto 5+ morbo m numero 397, settembre 2019, testi barbato, disegni roi, copertina cavenago albo più che profetico, pubblicato nell'ottobre scorso, anche se il riferimento, tutto interno a recchioni, è a mater morbi comunque non mi è piaciuto per niente, mi ha annoiato parecchio, due catastrofi pacchiane che si vengono a ingolfare... retorica d'ordinanza: i diversi, i malati resi mostruosi dal morbo, vengono scelti per salvare l'umanità unico spunto interessante: le diverse forme attraverso le quali si manifesta il morbo, inquietanti solito discorso sull'amore passeggero, qui sopravanzato dagli ideali messianici e da un frivolezza grottesca nel finale bloch sibillino come in "il sangue del terra", personaggio ormai deragliato... copertina bella più in stile chernobyl che coronavirus voto 5 chi muore si rivede numero 398, ottobre 2019, testi barbato, disegni armitano, copertina cavenago la pessima copertina di cavenago la dice lunga... autoironica la vignetta a pagina 77 con dylan che si sganascia sulla qualità dei testi... è un omaggio al cinema di stuart gordon, brian yuzna, peter jackson, una piccola follia grandguignolesca, malata forte, attinente all'apocalisse in corso alcuni passaggi dal sapore anni ottanta: l'impiegato, la moglie cornuta, lo spot pubblicitario dell'eutanasia, le tettone, la folle rievocazione di eyes wide shut i disegni sono belli assai, ARMITANO meglio da solo che accompagnato, è il mio disegnatore preferito di questo ciclo meteorico mi sono piaciuti tanti dettagli: dylan sotto la pioggia che cerca la ragazza, i falling men del grattacielo, groucho impiccato, nascosto nel sarcofago a pagina 12 peccato che la storia finisca in caciara, ma forse era inevitabile, non tanto per il genere trash, ma per l'invadenza di ghost... troppi ritorni, troppa continuity, un antipasto del numero successivo... voto 6- oggi sposi numero 399, novembre 2019, testi recchioni, disegni nizzoli, casalanguida, mari, gerasi, stano, copertina cavenago sarebbe da SENZA VOTO come "che regni il caos", copio e incollo: "storia" (per modo dire) che ho difficoltà a valutare, sia perchè ormai è stato detto tutto sia perchè non ho ancora capito se devo odiarla... recchioni ha già raggiunto il suo scopo: parlarne bene o male, purchè se ne parli... anche non ci sarebbe nulla di cui parlare... il fumetto che spiega il fumetto... il matrimonio gay ci sta come gag, come trovata pubblicitaria e come messaggio... però è un sintomo di come si sia andati troppo oltre... esattamente come in "che regni il caos", la mia parte preferita è la cafonata marveliana con i nazi-vampiri (bravo marzano) disegnata dal grande casalanguida (il grande inquisitore) e introdotta da una scopata selvaggia e liberatoria tra carpenter e rania divertente il royal wedding con tutti i personaggi riuniti, bella anche la vignetta di nizzoli con zagor a pagina 22 voto 5+ e ora, l'apocalisse numero 400, dicembre 2019, testi recchioni, disegni stano roi copertina cavenago eccetera eccetera non lo so se recchioni si crede davvero un grande del fumetto ("...questa è una delle sceneggiature più postmoderniste che abbia mai scritto") o se lo dice per scherzare o per far rosicare i detrattori... io guardo alla sostanza... guardo ai precedenti: il 300 è orribile, il numero 100 era rrobbetta, mater dolorosa solo disegni questo 400 è una macchinetta di citazioni abbastanza divertente, mi è piaciuta l'ambientazione alla stevenson e alla conrad, ESILARANTE SCLAVI nei panni di marlon brando la decapitazione di groucho mi ha fatto tornare alla mente quella di cico ad opera del pequot in "sentiero di guerra", storia di toninelli però influenzata da sclavi le quattro copertine sotto tutte e quattro molto belle, ma preferisco quella di villa perchè è un colpo al cuore voto 6+ |
Autore: | Unununio [ mer mag 19, 2021 1:39 pm ] |
Oggetto del messaggio: | Re: albi post 300! Che ne pensate? |
Grazie all'utente esorcizzato per aver fornito queste recensioni. Mi saranno fondamentali per recuperare qualche numero più recente, visto che la mia collezione è pressoché completa solo fino al 300 |
Autore: | Triss [ mer mag 19, 2021 5:04 pm ] |
Oggetto del messaggio: | Re: albi post 300! Che ne pensate? |
Grande, Kreimer! |
Autore: | Ilnomeutenteinserito [ gio mag 20, 2021 11:58 am ] |
Oggetto del messaggio: | Re: albi post 300! Che ne pensate? |
solo per dire che nel mistero è una ciofeca, mentre dopo un lungo silenzio è una buona storia |
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