Cravenroad7

Ricordo ancora la scena. Pomeriggio piovoso di qualche anno fa. Bar. Amici che non arrivano e impazienza, noia, non so assolutamente cosa fare. Davanti a me si staglia un'edicola, occasione propizia per passare qualche minuto. Entro, guardo un po', niente che mi attirasse particolarmente.. A quel tempo ero ancora poco più che bambino, un adolescente a scoppio ritardato che ancora non aveva dato neanche il primo bacio e che non aveva esperienza di alcun tipo, tantomeno di fumetti. Mi fermavo ai Tex di mio padre e alle collezioni di Peanuts e Topolini. E comunque non ci capivo un acca. Vedo un Dylan Dog, il numero 263, La Collina dei Conigli. Mi ispira, non so perchè, mi incuriosisce, magari ne avevo sentito parlare.
Fu amore -platonico- a prima vista. La storia non è così male; quel giorno mi sembrò bellissima. Non ho problemi nell'affermare che quel numero fu la scintilla che mi aprì alla voglia di conoscere certi campi, in particolare tutto quello che si riferisce all'arte non imparabile a scuola: cinema, fumetti, ecc.ecc... Ci fu una pausa a dire il vero, per qualche mese ancora non iniziai a comprare niente, anche per scarse capacità pecuniarie, ma ormai il demone era in me; numero 268, Il Modulo A38. Comprato, e da allora non ho più smesso.. Ogni bancarella era -ed è- un'occasione per trovare uno dei primi numeri a poco, ogni forum mi poteva -e può- dare informazioni che mancano, ogni nuova serie è occasione di lettura e giudizio critico. Ed ogni mese attendo il nuovo numero.
Non è cambiato così tanto da allora: ho qualche -poca- conoscenza in più in materia e una fame di informazioni, citazioni, aneddoti, storie, infinita.

Piccolo dettaglio personale in più: da quel periodo, sempre più fortemente, ho una scintilla in testa. Fossi un bambino a cui chiedono cosa fare da grande, risponderei: lo sceneggiatore di fumetti.

Il mio primo albo che ho letto è stato "Il ritorno di Killex", che avevo trovato abbandonato in aeroporto (naturalmente - essendo un sequel - non lo avevo capito molto). Poi - circa tre anni fa - sono stato incuriosito dal no. 275, "Il tredicesimo uomo" e da lì è cominciato tutto...

Il mio primo albo è stato il numero 1, sono scontata?

Magari dell'86!

No, fortunata .

Ero al mare e non sapevo che leggere, passo in edicola e prendo Dylan 240 - Ucronia... Ora, a distanza di 6 anni, e a soli 17 numeri dall'avere la serie completa, mi rendo conto della grandissima fortuna che ho avuto a capitare in edicola proprio nel settembre del2006.

Ovvio!

Il modulo A38. Me lo regalò mio cugino a Natale di due anni fà, da allora ho iniziato a seguire il nostro affezionatissimo.

Gran bel numero per cominciare.

L'ho scoperto tardi diciamo....con "Il Prezzo Della Morte" a cui sono affezionatissimo

Il primo che ho semplicemente sfogliato(avevo 10 anni e mi scocciava leggere) fu il n°79 "la fata del male" e mi lasciò piacevolmente impressionato la scena in cui l'uomo nella bara strappa il labbro alla moglie che gli stava dando l'ultimo saluto.Il primo che ho letto per intero è stato "l'alba dei morti viventi" dall'oscar mondadori "tutti gli incubi di dylan dog"(libro preso in prestito da amici di famiglia).Il primo che ho comprato è stato il n°118 "il gioco del destino".Mia madre a tutt'oggi maledice quel giorno in cui mi diede 3000 lire per comprare quel mio primo fumetto visto che in questi 16 anni le ho riempito caso con più di 3000 fumetti.

e meno male! Chissà cosa fosse successo se avessi cominciato con ad esempio "Fuga dal passato"!

Estate 2011, volevo già cominciare a leggere dyd ma non ne avevo mai avuto l'occasione, a casa di amici di famiglia all'Elba x 1 settimana in un cassetto della camera in cui dormivo trovai "Il guardiano del faro" e me ne innamorai...presi anche in edicola la ristampa attuale, "Liam il bugiardo", dopo di che lo persi un po' di vista per poi darmi alla caccia degli arretrati nel mercatino dell'antiquariato mensile della mia città e ai dyd di prima stampa il giorno stesso dell'uscita, ordinando e riuscendo a trovare da un mio amico i dyd della "grande pausa" (fine 200 inizio 300).

primo albo acquistato il numero 82 "Lontano dalla luce" (.."é l'ineffabile splendore..." ah, che bei ricordi), ma a casa di un amico più grandicello avevo già letto "Il Buio", ed una lingua staccata in una sequenza di tre vignette ha dato gli incubi ad un me stesso di allora nove anni...

Era Maggio del 1990, in edicola era uscito il n. 44 "Riflessi di morte".
Mi ha cambiato la vita!