Donc, tiro un po' di somme sperando che in proporzione si facciano prodotti migliori con le radici in seno a quelle frazioni positive dal quoziente non iperbolico
.
A parte i giochi di parole su base matematica, non è così semplice trovare una formula che rappresenti questo recente passato 2021. Come detto da altri, non mi è sembrata un'annata con le idee tanto chiare: assestamento in retro march con ripescaggi casuali (v. storie da OB finite sull'inedito), probabilmente dovuto alla cestinatura di diversi proggggetti del Sommo che ormai conta come il 2 di picche a briscola (cor morto, de sonno) per le decisioni editoriali, auto-messosi in ombra per giocarsi un solitario in diretta facebook.
Non ci sono assi pijatutto,
ma la qualità media giocoforza è aumentata, una volta chiuso il discorso delle varie reboottanate, meteorismi circonvoluti, gnagheggi zappettanti, ameni barbuti al primo incontro con l'incubo, etc... destinate a trovare terra bruciata attorno ad un oceano di acque reflue, in scarico perpetuo dall' autoreferenzialità edipico-nerdosa verso Sclavi e dalla sfera di certi passioni del Sommo stesso.
Ci sono circa una
decina di storie che per me si avvicinano come voto al 7, di cui la metà lo superano con scioltezza... anche se la differenza non è così pronunciata dalla quarta in giù. Per questo ho avuto più difficoltà del solito (v. post di sopra) nel stilare una specie di hit list.
Mocceprovo eh...
1) Gli orrori di Dunwich: disturbante e scorretta quanto deve essere un vero DD. Ottimo mastro Rinaldi. Top senza discussione.
2) Una risata vi resusciterà : Bilotta sugli scudi, anche se blocca di nuovo la macrotrama con l'ennesima digressione. Meglio l'annata precedente sullo Speciale, ma il personaggio di Waldo merita eccome.
3) Voci di fondo: Enna quando va sul classico non toppa, garanzia; con M&G al seguito ancor di più. Claustrofobia e mal di mare, spettrale fino alla deriva. Aggiustando il finale frettoloso poteva diventare un colpaccio. Mi spiace l'abbiano letta in pochi.
4)
La stanza del guerriero : Ambrosini leggero ed ironico. Non chiedo altro, ogni tanto...
5)
Il giornale dei misteri : molto divertente omaggio agli anni '80. De Nardo dimostra come esistano altre forme rispetto al citazionismo onanistico del Rrobe. Di un pelo nella Top 5, proprio perché non la menziona nessuno, vedo. Prima o poi metterò a disposizione un cloud pirata dove ficcarci le scans degli OB.
[...]
Ci sono storie che per un soffio di spiffero millibarico non sono finite tra le mie 5 scelte principali, ma vedo in alcuni casi che avete rimediato vojaltri.
Qwertyngton mi è piaciuta parecchio, lo ammetto - vibro ancora per l'acconciatura della bionda di Genovese
- ma sa di iper-già-visto sclaviano per nostalgici. Vanzella top new entry ad ogni modo.
I figli dell'illusione : Barbato come sempre cervellotica sul sulfureo, ma qui secondo me ci prende tra demoni mammoni e mamme sciagurate. Meglio che sulla storia del
Magazine comunque, poco credibile e "cinica", rispetto a quella
Sweet Little Doll made in Paola di un anno prima, sulla stessa testata
Rosso Natale : senza pretese ma di sicuro efficiente. Bacilieri strenna sempre gradita.
Mister Punch : peccato per la parte finale ad alto tasso glicemico-meta-intimista, altrimenti si trattava di un CF di alta qualità, disegni compresi.
[...]
Un capitoletto a parte meritano le due storie del
Conte che non ho menzionato. Roba sempre sopra la media, intendiamoci, ma non proprio convincente a mio gusto.
I Padroni del nulla è servita più che altro a risvegliare la mia voglia di sproloquianti esegesi intrecciate (altrimenti non ci avrei speso diversi wall of text per interpretarla), ma come storia in sé difetta parecchio. Non sempre più una cosa è (culturalmente?) densa più è riuscita, almeno sul fronte fumettistico.
Tra l'altro trattava cose che m'intrigano parecchio, come la Commedia dell'Arte, GD Tiepolo, la partenogenesi, i patti con lo Scurnacchiato, arabeschi filosofici, ribaltamento della società patriarcale, etc ... ma al 7 (per poco) non ci arriva.
Incubi imperfetti proprio no: stucchevolmente vuota e leziosa. Un esercizio di stile vagheggiante simbolismi inutili, polverosa patina letteraria, esistenzialismo stantio, per le vicende finto-romanzate di una prostituta irrisolta il cui autore/scrittore ha dimenticato di stabilire un finale su carta. Senza forse, la peggiore storia che ho letto di Ambrosini.
[...]
Ci sono poi tutta una sfilza di storia nella categoria tra il "
passabile" e l' "
appena leggibile" che non sto qui ad elencare per intero in un qualsivogliano ordine, anche se non condivido in generale il vostro accanimento contro la Barbato. Menziono al volo soltanto un Cavaletto un po' troppo criptico-ellittico (e bisognoso di sequel?) nel
Momento blu o un Marzano alquanto paraculo trash negli
Esorcisti. Della Contu salvo esclusivamente la versione turistica di Ramblyn (feat. M&G) in
Quando il mostro va in vacanza: carina direi. Bilotta senza il PdM combina poco, è risaputo, anche in "annate" poco doc come questa (v. #412)
Simeoni e la Baraldi si assestano sulla consueta mediocrità, quindi non spreco parole in loro funzione
.
Un
cenno alle brevi off target per il sondaggio: alcune sono impresentabili (come
I maestri dell'Oltreodio), altre poco riuscite, come il melò geriatrico di Cavaletto sul Magazine, tale
Charles non vuole andarsene. Forse l'unica che potrebbe piacermi è
Amor(t)e, ma solo per il finale spietato
.
[...]
Last but very least indeed... la
flop five... su cui avrei preferito stendere un sudario pietoso di oblio sempiterno
In ordine di pubblicazione:
Casanova: pilota automatico. Poteva scriverla pure un ingegnere di Voghera aspirante casalingo.
Vendetta in maschera: giusto per illudersi che i bimbiminkia comprino
Dylan Dog.
Il detenuto : Uzzeo penzabbene di calcare le orme del suo Sommo amichetto: meta-pippe, Mater deformi, sado-cine-citazioni, con l'aggiunta di una punta di remake indegno di
Necropolis: irritante come una salamandra con la gonorrea tra le mutande.
L'ora del giudizio-Albachiara-Jenny: il vero trittico è questo. Non c'è Vasco da sgamo che tenga: sempre le solite fanciulle depresse auto-colpevolizzanti che vivono su carta il
mal de vivre delle loro scontatissime seghe mentali cor(e) Principe Dylan. Dispensare più dildo o gigolò, dall'ASL direttamente, please.
Buongiorno tenebra:
il Segreto (Canale 5) che si finge Kubrick: bonanotte ar secchio (da notte)