Pessime scelte; mancano i 2 scritti da Sclavi e i 2 migliori partoriti da Recchioni (spazio profondo + il giudizio del corvo), nonché un gioellino passato completamente in sordina come la fiamma

Da quanto ricordo la macchina umana partiva bene ma poi si perdeva un po' nel finale, & pure i raminghi dell'autunno si risolveva con un "tanto era un sogno / allucinazione, quindi vale tutto"

Non capisco invece come possano essere anche solo presi in considerazione un albo come l'assassino della porta accanto (in pratica una sorta di memorie dall'invisibile scritto da Rosamunde Pilcher), oppure Ambrosini che se la racconta a sé stesso mentre guarda l'orologio

Concordo sul giudizio dei vincitori.
Totale disaccordo su quelli suggeriti da te che sono anche peggio.
Impresentabili i 2 di Sclavi scritti in sovrumano sforzo stitico.
Tremende le meta-trashate di Rrobertino.
No comment La Fiamma.

soprattutto dopo un lungo silenzio [...] tra i primi cinque di questa centina ci può stare tranquillamente

Su questa frase in particolare sono d'accordo con te.

Per quanto riguarda Recchioni che dire; sono contrario a questo revisionismo storico per cui, dato che negli ultimi tempi è completamente uscito di ghianda, allora anche tutto quello che aveva scritto prima erano cagate.

Axel aveva senso come metafora nel gioiellino Fuori Tempo Massimo. Tolto da quel contesto è solo un bestione dozzinale.