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Gestione Recchioni: nubi di ieri sul nostro domani odierno
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Pagina 3 di 7

Autore:  wolkoff [ mer gen 22, 2020 2:19 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: Gestione Recchioni: nubi di ieri sul nostro domani odierno

Dear Boy ha scritto:
Cito testuale dai social di Rrobertino:

intercettare meglio un certo tipo di pubblico che negli ultimi tempi abbiamo un poco stressato (il popolo del: i primo cento erano meglio) e che per quello che riguarda la serie ammiraglia è confermata la volontà di creare delle minisaghe curate da un singolo autore.....non posso fare numeri ma posso dire che il 2019 è stato un anno decisamente felice per Dylan e che abbiamo centrato l'obiettivo che ci eravamo prefissati.

È veramente molto interessante.
A parte che i lettori storici sono stressati dalla qualità delle storie che hanno letto negli ultimi 5 anni e non vedo come potrebbero improvvisamente migliorare con gli stessi autori.
Ma poi cos'è questa improvvisa preoccupazione di recuperarli?
Non sono stati centrati tutti gli obiettivi? E ci mancava pure che non lo fossero! Non credo ci sia mai stato un anno editoriale più dopato di questo nella storia di Dylan.
Un anno di albi spacciati in una continuity che di fatto non c'è mai stata, con tanto di gadget in omaggio nei primi numeri, una fake news su un matrimonio per fare clamore, un celebrativo (che già di suo vende il doppio) proposto in talmente tante varianti da essere al limite dell'etico più che del ridicolo, più la farloccata di lusso dei racconti di Sclavi.
Ma mica ogni anno puoi fare questi giochini.
Così diventa prioritario tornare ad "intercettare meglio un certo tipo di pubblico".
Perché quella manciata di nuovi lettori sono inaffidabili.
E i collezionisti sono al limite.


Bbbenebbravibbis.... :lol:
Davvero un teatrino commovente. Prima si inimicano i lettori storici "stressati" da anni di bojate artificiosamente pirulente, e poi dicono che bisogna re-integrarli ("intercettarli") di buon cuore col contentino delle miniserie con Chiaverotti, Ambrosini, etc... non prima di sorbirsi un semestre di rema(in)kiate per pompare l'ego del Sommo Artefice, che bramava di riscrivere i primi albi dai tempi delle sue elucubrazioni teenerdose di stampo onanistico.

Cambiare tutto per non cambiare nulla, e nel frattempo giù di scuregge termonucleari o mezzucci per spremere i collezionisti e rimpinguare le ca$$e finché ce n'è. Tanto i ccciovani nuovi lettori PAGANTI, come da mesi diciamo con Dear&co, sono solo delle projezioni immaginarie da psico-imbonitori farneticanti, che devono mantenere una certe immagggggine sui social, dove AGGRATISE qualcunque fanboy mentecatto può imbastire una controcritica basata sull'aria fritta (con l'olio del trattore, nel migliore dei casi :? )

E Sclavi che muore sfinito solo per godersi in pace la pensione, proprio per non prender parte a questi teatrini.

ALOHA QUEL DYLAN E' MORTO
MA LI MORTACCI VOSTRI... VE NE PENTIRETE

Autore:  Zak [ mer gen 22, 2020 2:25 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: Gestione Recchioni: nubi di ieri sul nostro domani odierno

In quella ridente paginetta FB di Amiconi sono pronti ad acclamare qualsiasi esternazione del nostro. Finché c'è chi applaude, si va avanti...Martellone insegna :3

Autore:  wolkoff [ mer gen 22, 2020 2:31 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: Gestione Recchioni: nubi di ieri sul nostro domani odierno

Poeraccio, mi fa quasi tenerezza :* .
Non capisce ANCORA che finché si culla in quel sottoprodotto virtuale della realtà (a-critica) non crescerà mai, né come persona, né come autore.
In compenso crescerà il suo ego, fino ad implodere in un like olezzante :dito:

Immagine

Autore:  Nima83 [ mer gen 22, 2020 2:34 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: Gestione Recchioni: nubi di ieri sul nostro domani odierno

Dear Boy ha scritto:
Quella pagina è un vero concentrato di disagio. Sono ad un passo dal buongiornissimo caffeeee. Pure Rrobertino prova imbarazzo secondo me.

Ma continuiamo a farci del male.
Cito testuale dai social di Rrobertino:

intercettare meglio un certo tipo di pubblico che negli ultimi tempi abbiamo un poco stressato (il popolo del: i primo cento erano meglio) e che per quello che riguarda la serie ammiraglia è confermata la volontà di creare delle minisaghe curate da un singolo autore.....non posso fare numeri ma posso dire che il 2019 è stato un anno decisamente felice per Dylan e che abbiamo centrato l'obiettivo che ci eravamo prefissati.

È veramente molto interessante.
A parte che i lettori storici sono stressati dalla qualità delle storie che hanno letto negli ultimi 5 anni e non vedo come potrebbero improvvisamente migliorare con gli stessi autori.
Ma poi cos'è questa improvvisa preoccupazione di recuperarli?
Non sono stati centrati tutti gli obiettivi?
E ci mancava pure che non lo fossero! Non credo ci sia mai stato un anno editoriale più dopato di questo nella storia di Dylan.
Un anno di albi spacciati in una continuity che di fatto non c'è mai stata, con tanto di gadget in omaggio nei primi numeri, una fake news su un matrimonio per fare clamore, un celebrativo (che già di suo vende il doppio) proposto in talmente tante varianti da essere al limite dell'etico più che del ridicolo, più la farloccata di lusso dei racconti di Sclavi.
Ma mica ogni anno puoi fare questi giochini.
Così diventa prioritario tornare ad "intercettare meglio un certo tipo di pubblico".
Perché quella manciata di nuovi lettori sono inaffidabili.
E i collezionisti sono al limite. Quelli davvero li avete stressati.


Quoto tutto. La pagina è sicuramente un concentrato di disagio.
L'affermazione che "sono stati centrati tutti gli obiettivi" è surreale: quali obiettivi? Far incazzare il lettori storici? Tenerli sulla graticola per anni? O speculare sul marchio Dylan Dog andando avanti a suon di merchandising, di volumi per soli fighi, di trovate ad effetto...
Se è così allora è vero. Gli obiettivi sono stati centrati. Se invece si parla di riportare la serie ad avere una sua credibilità (forse addirittura in concomitanza con un eventuale binomio "buone vendite"), mi dispiace ma l'affermazione mi sembra alquanto discutibile.
Si, è vero, i collezionisti grazie a tremila pacchi di roba inutile ("varie variant", wedding box, DD talks...) hanno contribuito con qualche soldino a non affossare le vendite, ma è un gioco destinato a non durare all'infinito. Per la serie: anche loro potrebbero rompersi le palle e mandare serie e curatore a vaffa...
E poi il fatto che il curatore abbia dato, grazie alle sue trovate carnascialesche, un pizzico di visibilità in più alla testata (mi sembra sia apparso pure su UnoMattina) non vuol dire che le abbia dato anche nuova credibilità. Anche Lapo Elkann e Gabriele Paolini sono spesso sotto i riflettori, ma li definireste credibili? Il Dylan Dog attuale è sulla stessa lunghezza d'onda.
Va bene... ora vediamo come si cercherà di intercettare quel certo tipo di pubblico. Ossia i veri lettori. Quelli storici che fino ad ora sono stati denigrati come pazzi o reazionari.
Perché gli altri lettori, quelli nuovi e ben disposti a tutte queste boutades, sono una leggenda metropolitana, "veri" come Babbo Natale o la Befana.

Autore:  Ilnomeutenteinserito [ mer gen 22, 2020 2:50 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: Gestione Recchioni: nubi di ieri sul nostro domani odierno

Dear Boy ha scritto:
per quello che riguarda la serie ammiraglia è confermata la volontà di creare delle minisaghe curate da un singolo autore.....

bene, ma come ho già detto, non era meglio farle partire direttamente dal 401? perchè se vuoi recuperare i vecchi lettori come idea ci può anche stare, ma se prima ci metti 6 mesi di remake fai passare la voglia... anche perchè ai vecchi lettori vanno bene le versioni originali, sono quelli nuovi che manco le hanno lette...

Autore:  Dear Boy [ mer gen 22, 2020 3:29 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: Gestione Recchioni: nubi di ieri sul nostro domani odierno

A me questi minicicli continuano a sembrare un azzardo suicida.
Rrobertino è convinto che il modello narrativo delle serie tv possa essere trapiantato in Bonelli per attirare fruitori giovani.
Peccato che gli episodi delle serie escano a cadenza settimanale quando va male (Netflix & co ti danno il malloppone tutto insieme) mentre gli albi sono mensili.
Pensa che possa bastare la scritta "continua" alla fine per fidelizzare? Quella scoraggia pure perché preclude acquisti in corso d'opera e, se non c'è apprezzamento all'inizio, ti lascia orfano di lettori per mesi fino al prossimo ciclo. Perché anche le serie tv vengono mollate se non piacciono. I giovano fruitori sono scostanti e volubili.
Quindi si torna ad un discorso legato alla qualità (che prescinde la lunghezza del racconto) e al solito pubblico agonizzante di riferimento.
Se poi gli autori coinvolti sono sempre gli stessi e addirittura si parte con Dylamorte Dylamore che fa i remake (alla faccia dell'osare), ma ciaone proprio!

Autore:  wolkoff [ mer gen 22, 2020 3:48 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: Gestione Recchioni: nubi di ieri sul nostro domani odierno

Dear Boy ha scritto:
A me questi minicicli continuano a sembrare un azzardo suicida.
Rrobertino è convinto che il modello narrativo delle serie tv possa essere trapiantato in Bonelli


Questa è una piaga attecchita nella sua mente di cui sarà difficile sbarazzarsi. Lo dico da anni.
Pensare di riprodurre il modus delle serie tv su una testata come l'inedito è un puro suicidio, e lo si è visto con la disorganizzazione ciarlatana della "meteora". Ennesimo sottoprodotto delle sue auto-suggestioni da nerd-tardone smanettante su Netflix et similia.

Aggiungi pure l'Airoldi-pensiero che vede la SBE orientata verso serie per brevi "stagioni/cicli", tipo comics mmmerigani, e la frittata è fatta... by jove, il pudding, volevo dire :?

ALOHA AMMERIGAN PIE(-TA' NON NE AVETE?)

Autore:  skeletor [ mer gen 22, 2020 4:19 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: Gestione Recchioni: nubi di ieri sul nostro domani odierno

il modello delle serie tv può essere trapiantato in bonelli ma bisogna essere capaci, altrimenti viene bella fumante.

Autore:  Keanu Coen [ mer gen 22, 2020 4:32 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: Gestione Recchioni: nubi di ieri sul nostro domani odierno

A parte il fatto che ha umilmente scelto come primo esperimento di continuity una a 12 episodi, nessuna meraviglia che sia clamorosamente fallito. Passare da un massimo di due episodi collegati (Ramblyn style) a 12, all'improvviso (con un bislacco "fine dell'episodio" al posto del continua),,, Ma che speranze c'erano che riuscisse bene? Il solo fatto che dylan dog 666 dura sei episodi non è un'implicita ammissione che gestirne 12 era troppo persino per Lui?

Autore:  outcast [ mer gen 22, 2020 8:13 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: Gestione Recchioni: nubi di ieri sul nostro domani odierno

"...Non si scambiavano commenti... Nel buio del forum oramai correvano voci incontrollate pazzesche... Si diceva che per ciascuno dei prossimi albi, Recchioni stesse progettando venti copertine diverse, e che tra i possibili sceneggiatori sarebbero stati presi in considerazione persino Rocco Hunt e Truce Baldazzi..."

Autore:  Jones [ gio gen 23, 2020 12:38 am ]
Oggetto del messaggio:  Re: Gestione Recchioni: nubi di ieri sul nostro domani odierno

Cita:
intercettare meglio un certo tipo di pubblico che negli ultimi tempi abbiamo un poco stressato (il popolo del: i primo cento erano meglio) e che per quello che riguarda la serie ammiraglia è confermata la volontà di creare delle minisaghe curate da un singolo autore.....non posso fare numeri ma posso dire che il 2019 è stato un anno decisamente felice per Dylan e che abbiamo centrato l'obiettivo che ci eravamo prefissati.


I quattro gatti odiatori del forum adesso sono diventati il "popolo" de 'i primi cento erano meglio' da intercettare?
Non posso fare numeri neanch'io, ma questo scalpiccìo di passi indietro mal si sposa con l'anno decisamente felice appena trascorso. Quindi immagino che l'aggettivo giusto per il 2019 sia, più che felice, dopato. Come ha giustamente fatto notare anche dear boy.

Comunque Roberto, i primi cento erano meglio davvero. Come i primi duecento Mister No o come i Tex dal 100 al 200. Ogni personaggio pluridecennale ha avuto la sua golden age. Non capisco cosa ci sia di scandaloso nel riconoscerlo.

Autore:  Lord Blendings [ gio gen 23, 2020 1:02 am ]
Oggetto del messaggio:  Re: Gestione Recchioni: nubi di ieri sul nostro domani odierno

Totalmente d'accordo con Dear sulla lettura del commento di Recchioni.
Così come trovo patetici i suoi tentativi di minimizzare forum e "primicentisti" per poi fare marcia indietro negli intenti gestionali della serie... per "intercettarci" (quindi di base è consapevole che ci sarà un fuggi fuggi generale come non mai a fine centinaia della storia di DyD?).

Infine piccolo appunto personale: io faccio parte dei "primiduecentisti"... forse siamo parecchio in meno, ma per me la serie ha un'assoluta qualità anche nei primi 200 numeri con ancora ben presente Sclavi, le migliori di Ruju e assoluti capolavori della Barbato e di Medda... quindi onestamente manco mi sento "toccato" quando parlano di primicentisti. :lol: :lol:

Autore:  Ilnomeutenteinserito [ gio gen 23, 2020 9:47 am ]
Oggetto del messaggio:  Re: Gestione Recchioni: nubi di ieri sul nostro domani odierno

outcast ha scritto:
"...Non si scambiavano commenti... Nel buio del forum oramai correvano voci incontrollate pazzesche... Si diceva che per ciascuno dei prossimi albi, Recchioni stesse progettando venti copertine diverse, e che tra i possibili sceneggiatori sarebbero stati presi in considerazione persino Rocco Hunt e Truce Baldazzi..."

:mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

Autore:  rimatt [ gio gen 23, 2020 10:18 am ]
Oggetto del messaggio:  Re: Gestione Recchioni: nubi di ieri sul nostro domani odierno

Attenzione però, non trasformiamo il topic in uno sfogatoio anti-recchioniano, e non diamo il via a una guerra tra forum (o tra social). Cerchiamo di lasciare fuori quel che accade in altri luoghi virtuali ed evitiamo di commentare (e sbeffeggiare) quel che dicono altri utenti che non hanno modo di replicare. Ora ripulisco un po' il topic; evitate di farmelo rifare, per favore.

Autore:  Dear Boy [ gio gen 23, 2020 11:29 am ]
Oggetto del messaggio:  Re: Gestione Recchioni: nubi di ieri sul nostro domani odierno

Lord Blendings ha scritto:
Infine piccolo appunto personale: io faccio parte dei "primiduecentisti"... forse siamo parecchio in meno, ma per me la serie ha un'assoluta qualità anche nei primi 200 numeri con ancora ben presente Sclavi, le migliori di Ruju e assoluti capolavori della Barbato e di Medda... quindi onestamente manco mi sento "toccato" quando parlano di primicentisti. :lol: :lol:
Il richiamo ai "primi cento" è chiaramente una metonimia.
rimatt ha scritto:
Attenzione però, non trasformiamo il topic in uno sfogatoio anti-recchioniano
Scusa ma non è proprio il titolo del topic? :mrgreen:

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