Ciao @leonearmato, è un piacere risentirti
Si, ne abbiamo ampiamente discusso sul topic del 400, comunque parlavo più di un mood classico e non tanto di scrivere "alla Sclavi" (ormai tutti i lettori realisti sanno che non si può mettere in piedi una storia stile Sclavi. Tra l'altro scimmiottare è un'operazione dannosa. Piuttosto si possono scrivere buone storie, che siano "storie" e non perle di onanismo come le ultime due puntate. Chiunque nell'attuale redazione dice il contrario mente).
E già che ci sono dico la mia:
cosa salvo dell'attuale gestione? Poco o nulla.
Come specificato in un altro thread ho iniziato da ragazzino a comprare Dylan Dog perché era una testata capace di dare emozioni. E questo grazie a storie
horror mirabili. Perché prevalentemente di horror si parlava. Anche l'esistenzialismo (Storia Di Nessuno, in parte Il Signore Del Silenzio), il "surreale" (Cagliostro, Golconda, Accadde Domani), il "meta" (Morgana), il noir (La Iena) erano strutturati su ampie e credibili basi horror e/o conturbanti.
Da diversi anni Dylan Dog ha una capacità estremamente bassa di regalare emozioni (e, come al solito, non è perché noi siamo invecchiati. Piuttosto DD è
stato fatto invecchiare male. Come avere una bottiglia di Brunello Di Montalcino del '45 e, invece di tenerla in un luogo riparato, la si butta in giardino nel più totale menefreghismo). E ha perso ormai quasi del tutto l'elemento horror che doveva essere un cardine, un fulcro attorno al quale far ruotare tutto il resto.
Oni2 (o Il Mastermind, o Il Sommo, o Il Vate, o quellochevvepare) aveva una grossa responsabilità, ossia prendere sotto la sua ala protettiva una testata con una sua storia, un suo background, un suo specifico mood, e rinvigorirla. Darle nuova linfa vitale.
Peccato che la linfa vitale sia stata una bella dose di cloruro di potassio (N.d.N. usato nella pratica dell'iniezione letale).
A livello di trame, facendo come al solito un salto indietro di un paio di anni, è stato quasi tutto un disastro. Quasi. E alcuni esempi di quanto si salva sono da me specificati in altri post. Ma sono mosche bianche.
Abbiamo avuto una sfilza di storie insipide, pretestuose, irritanti. E' mancata la capacità di emozionare. E' mancato l'horror. E anche l'ironia, su cui molti hanno discusso, non era pervenuta. Poi c'è stato lo "zenith" (scusate, volevo dire "il nadir") di tutta la sua curatela, ossia il ciclo meteorico, che - e al solito mi piace ribadire la cosa - a parte Ambrosini ci ha dato ben poco (con buona pace di certi spadatrattisti che dicono "eh, se queste storie fossero uscite trent'anni fa sarebbero state dei capolavori". Evitate di bere litri di vino prima di certe considerazioni, grazie). E, tra l'altro, a parte "averci dato poco" (leggasi storie profonde come una sottiletta), è stato gestito con una faciloneria degna di un qualche dilettante allo sbaraglio de "La Corrida": storie legate male tra loro, argomenti abbozzati, zero climax...
Anche quanto verrà (a breve) ha dei presupposti irritanti: RR, dopo essersi auto-proclamato "
Meta Direttore Galattico", dopo aver fatto secco Sclavi, dopo aver fatto comprendere a tutti che "il passato è morto, che gli Sclavismi nel nuovo corso sono improponibili", ci propone il suo doppelganger "Sclavista" riciclando un certo Dylan Dog che funzionava, quello del passato storico. Ma la cosa olezza di "gara a chi ce l'ha più lungo": l'operazione sembra quasi fatta per dire "ecco, anch'io posso scrivere come Sclavi, se non addirittura meglio" (in realtà rielaborare/citare Sclavi non significa scrivere come lui, ma ancora una volta RR è stato chiaro: "
un genio ricicla". E noi ci fidiamo
).
Di fatto, dunque, sotto la sua gestione è stato elargito materiale di un certo interesse quasi esclusivamente nel primissimo periodo (giostrato sulla revisione delle storie "Gualdoniane"). Il resto ha del disastroso. Strano che non si sia reso conto che chi segue Dylan Dog è solo per leggere storie di un certo tipo (horror, surreali, ironiche, esistenzialiste,
profonde). Sicuramente non per essere indottrinati su "cosa pensa lui della situazione sociopolitica attuale", o per sbatterci in faccia che "Dylan Dog è un fumetto" (grazie Rrobe, pensavo fosse un frigorifero). O per farci gustare storie Marvel/Image, dove manca solo che Dylan Dog - colpo di scena!!! - rivela a tutti di essere un Kree proveniente dal pianeta Hala per completare la frittata (in malo modo).
E' come se arrivasse un nuovo frontman negli Obituary (o un nuovo manager) imponendo un cambio di rotta verso il country. O, stessa cosa per gli U2, se un nuovo manager imponesse loro di suonare suicidal black metal o drone doom. Chi segue le due band in questione lo fa per il tipo di prodotto che le caratterizza.
Cosa salvo, dunque? I disegni, nella quasi totalità. L'impianto grafico è sempre mirabile, e, anche negli ultimi due numeri che ho detestato, c'era tanta gioia per gli occhi (ecco, gli albi sarebbero da "guardare", e non da leggere).
Magari più in là svilupperò meglio vari argomenti qui solo abbozzati. Questo voleva essere un pensiero buttato giù in fretta e furia.
P.s. buongiorno a tutti.