CR_7 ha scritto:
Mah... che Francesco Dellamorte sia "il primo Dylan" è un luogo comune, ma non è poi del tutto vero, Dellamorte è un personaggio assai poco colto, Dylan è un lettore, cinefilo, musicofilo fin dai primi numeri. Il cinismo! Questo sì... c'è! ...e lo stesso Dylan doveva essere più cinico nell'immaginario sclaviano. Il Dylan cinico (un cinismo che è l'ultima spiaggia dei romantici) del primo triennio e mezzo era per me "il vero Dylan". Non ho mai sopportato quel Dylan da "PIU' DIABETE PER TUTTI" che appare nel primo anno di allontanamento da parte di Sclavi, in particolare in quattro numeri che ho detestato mooolto più dell'infame miserabile discutissimo Grimorio e mi riferisco a Titanic, Il mosaico dell'orrore, La sfida e Presenze... gli preferisco di gran lunga questo logorroico recchioniano Dylan che fa molto "Supernatural" (Dylan Winchester e i fratelli Dog?). Venendo a una possibile serie, sarà una gara dura trovare un volto per Dylan... propongo di clonare il viso di Everett, ringiovanirlo e applicarlo in una plastica sul volto di un attore bravo e vagamente somigliante.
Appunto: questa analogia tra il nuovo Dylan e Dellamorte è solo una panzana. Sono abbastanza visibili le differenze caratteriali.
Dellamorte un tipo sicuramente cinico, ma non logorroico/citazionista. Più parco. Un tipo che arriva subito al dunque.
Questo Dylan un personaggio che si perde spesso in sciocchezze e fa perdere tempo a chi lo sta leggendo: da antologia (nera) la lunga citazione a Shyamalan. O certe uscite sulla sua idiosincrasia nei confronti della bicicletta. Un personaggio abbastanza stupido che si vorrebbe tratteggiare come un character dal passato tormentato ma che rimane una macchietta bidimensionale sempre pronta a sciorinare "perle di saggezza". Qualsiasi barlume di vera umanità, qualsiasi residuo di quello che può essere un personaggio vero presente nella vita
reale è bandito. Rimane una specie di caricatura di nerd, tipo Uomo Fumetto (quello dei Simpson).
Ben diverso il vecchio Dylan, magari anche quello che dici tu. Per modellarlo - e che piaccia poi o meno è opinabile - hanno impiegato anni. Un Dylan dotato di ironia, autoironia, umanità, magari anche sarcasmo.