E così il famoso ciclo di continuity è apparso all'orizzonte. Ma in attesa che la Fase 3 irrompa nei nostri cuori, abbiamo ancora bisogno di storie che ci tengano compagnia, e ci conducano per mano verso il futuro dell'indagatore. Ecco quindi tre avventure che sprizzano "Fase 2" da ogni poro della carta.
Col fischio o senza? Dylan si è appena ripreso dal problema agli occhi che l'ha falcidiato di recente, ma un nuovo malanno arriva a colpirlo, stavolta all'apparato uditivo. L'indagatore si sveglia un mattino con un fastidioso fischio alle orecchie, un rumore fisso e opprimente che lo perseguita per due giorni estenuanti e due notti insonni. Groucho lo prega di andare a farsi visitare in ospedale, ma Dylan è restio, perché si è reso conto che negli ultimi tempi ogni volta che sta male è colpa di qualche entità soprannaturale, e ormai ai primi sintomi di un'influenza si lancia alla caccia di demoni e fantasmi, quando magari basterebbe rimanere a casa al caldo e prendere un Tachifludec. «La medicina non mi può aiutare Groucho...». Purtroppo però tutte le sue ricerche esoteriche si rivelano infruttuose, in particolare quella relativa a un ipotetico Pater Acufenis, sul quale aveva riposto molte aspettative. Scoraggiato si rivolge alla Trelkovsky, che individua la causa del problema nello spirito inquieto di un capostazione che infesta Paddington. Dylan si reca sul posto, e grazie ai suoi poteri medianici riesce a vedere questo fantasma, ancora in divisa, che fischia a più non posso e continua a ripetergli di salire in carrozza: un treno fantasma fermo su un binario morto! Sul treno Dylan parla con un bibitaro spettrale e scopre la verità: il capostazione è morto prima che potessero pagargli una certa somma dovuta per degli straordinari di un passato mese di aprile, un pagamento assai sollecitato ma mai arrivato. L'ingiustizia gli ha impedito di trovare la pace, e lo ha inchiodato su quel binario a fischiare senza fine a un treno che non partirà mai. Dopo qualche ricerca, Dylan è pronto a entrare in azione. Sale sul treno e inizia a tirare oggetti dal finestrino così da attirare l'attenzione del capostazione. Questi lo fronteggia a muso duro, ma Dylan è lesto a consegnargli una busta intestata con dentro gli straordinari di aprile! Lo spettro trova la pace, e sparisce in un lampo di luce, portando aldilà con sé la suddetta busta piena di soldi, il tutto con un certo disappunto di Dylan, che pensava che la cosa fosse solo simbolica. Ma c'è di peggio: è stato tutto inutile, perché il fischio alle orecchie non è passato, e Dylan precipita nella disperazione più profonda. Il finale è talmente una bomba termonucleare di metafumetto che mi vengono le vertigini anche solo a pensarci. Dylan crolla svenuto, e si ritrova sul palco di un teatro con dei fili che gli legano mani e piedi, come quelli delle marionette. Il teatro è gremito, e il pubblico è composto da tutte le sue ex (riconosciamo Bree Daniels, Marina, Lillie, Kim e tante altre) che lo guardano in cagnesco e lo ricoprono di fischi. Dylan crolla in ginocchio coprendosi le orecchie e chiedendo perdono: «Vi prego, basta! Non è stata colpa mia!». A questo punto l'inquadratura si solleva, e BOOM! Scopriamo che Dylan è il personaggio di un fumetto, e il fischio che lo tormenta è quello della caffettiera del disegnatore che lo sta creando! L'ultima tavola è una splash page, ma splash proprio in senso letterale. Il caffè infatti si è versato sulla pagina, e ha composto delle figure, tra le quali si riconosce Dylan e una strana forma nel cielo, che sembra una meteora! Dylan sibila «Fall is coming...», con "fall" che significa sia "autunno" che "caduta"!!! E quindi oh dio mi gira la tesjkjs9
La polizia si incazza Un titolo forte e spaccaedicole per una storia che torna a parlare di conflitto sociale, ma con un buffo tono farsesco a stemperare il tutto. Il numero si apre con John Ghost che esce da Downing Street, e l'annuncio che il governo sta per varare un'incredibile tassa sulla melanina! Questo scatena immediatamente la rabbia di tutte le minoranze etniche di Londra, con l'eccezione degli irlandesi, che emanano un comunicato in gaelico che si potrebbe tradurre grossolanamente con "A chi tocca nun se 'ngrugna!". Rania è in prima fila per contenere le proteste, ed entra in forte conflitto con Dylan, che si trova invece dalla parte dei manifestanti. Da un lato ci sono le responsabilità del suo ruolo, e dall'altro il fastidio nel vedere Dylan assieme ad Aline, appariscente ragazza di origine congolese. Nel frattempo il soprintendente incontra il rappresentante dei manifestanti, ma gli spruzza la faccia con un fiore finto all'occhiello; questo scatena la terribile battaglia di torte in faccia di Muswell Hill. Il soprintendente ordina quindi a Carpenter di sedare la rivolta nel sangue, ma lui è restio. Un po' perché ha buon senso, un po' perché gli sta sul cavolo il soprintendente, un po' perché se la situazione perdura Dylan e Rania potrebbero litigare di brutto e allontanarsi per sempre, e un po' perché ha fatto la simulazione di quanto dovrebbe pagare lui di tassa sulla melanina, e sono bei soldoni. La situazione precipita, e i due schieramenti si fronteggiano a Piccadilly Circus, pronti a tutto. Dylan cerca di fare da paciere, ma scivola su una buccia di banana mandandola in faccia ai manifestanti, che leggono il tutto come un preciso insulto razzista. Dylan sta per essere linciato, e quindi John Ghost decide di intervenire direttamente per l'ennesima volta, perché l'indagatore dell'incubo gli serve vivo. «Aho, meno male che 'sta storia sta per finire!» esclama alla maniera sudafricana. Fa quindi emanare d'urgenza un comunicato: la tassa sulla melanina è annullata, e verrà sostituita da un'imposta sul segno zodiacale: a pagare di più saranno quelli peggiori. Tutti tornano a casa felici, convinti che il proprio segno zodiacale sia il migliore di tutti, e la situazione torna sotto controllo. Dylan rivela a Rhonda in un orecchio il proprio segno zodiacale, e lei lo lascia perché non sono compatibili. Il segno di Dylan sarà rivelato nella fase 4, assieme al codice fiscale di Groucho.
Col fischio o senza? Il sequel! La storia non ha alcun legame diretto con l'originale "Col fischio o senza?". Ma le due storie sono comunque unite da un filo invisibile che, partendo dal mondo e dal linguaggio dei fumetti, esplora l'orrore. Se vogliamo non è altro che la scheggia di una dimensione alternativa che è piombata nel nostro mondo, raccontando una vicenda che è simile, ma pure del tutto diversa. Il titolo lo si può prendere come un gioco, oppure uno spunto metatestuale o, se proprio volete, come una divertita provocazione. Alvaro Fischio, ristoratore italiano, è sparito in circostanze misteriose, e la famiglia incarica Dylan di ritrovarlo. Dopo un po' di scazzottate, salta fuori che Fischio è una delle vittime di un licantropo nordcoreano che si aggira per la città. Dylan brancola nel buio, ma fortunatamente il licantropo viene fatto fuori dal redivivo vampiro nazista, che si lamenta di come gli immigrati vengano a togliere il lavoro ai mostri locali. Finale: a Mosca un turista americano si attarda davanti alla mummia di Lenin, pronunciando parole di scherno. Dal buio salta fuori però una mummia vera e propria, con bende e tutto, che lo fa a pezzi! Si inginocchia davanti al leader sovietico pronunciando misteriose parole arcane in un mix di cirillico e geroglifici.
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