Cravenroad7

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 Oggetto del messaggio: Re: Critica dylaniana di oggi VS critica dylaniana di ieri
MessaggioInviato: gio ago 27, 2015 10:28 am 
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L'unica cosa oggettiva è che la gag non fa ridere te e altre persone mentre ha fatto strappare un sorriso o divertito altri. Questa è l'unica cosa oggettiva. Come puoi vedere dai commenti nell'albo. Confondi un po' l'oggettivo con il soggettivo, strano per uno che dice ad altri di avere seri problemi di comprendonio.

Mentre invece il buon Don Cristo ammette che entrambe le possibilità sono illogiche ma una gli è più gradevole mentre l'altra lo ha infastidito. E senza farlo passare per oggettivo.

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Il mio testamento dovrà contenere non ciò che voglio lasciare quando morirò ma ciò che voglio trovare quando tornerò.

Bergonzoni Alessandro


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 Oggetto del messaggio: Re: Critica dylaniana di oggi VS critica dylaniana di ieri
MessaggioInviato: gio ago 27, 2015 11:31 am 
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Don Cristo ha scritto:
Con tutto il bene, la faccenda del nome di Bloch è veramente indifendibile.


Infatti nessuno la difende, sebbene wolkoff, nonostante i diretti accusati smentiscano costantemente, continui ad accusare gli altri di prendere questo discorso per farne una crociata pro fase 2.
Solo si sta sostenendo che il considerarlo un errore, o uno "stupro alla logica", è cosa soggettiva e non oggettiva.

Ma dell'errore (oggettivo, perchè il personaggio non rispetta le sue fobie) del numero 49 non ne parla Dearboy?

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 Oggetto del messaggio: Re: Critica dylaniana di oggi VS critica dylaniana di ieri
MessaggioInviato: gio ago 27, 2015 11:31 am 
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Iscritto il: mer mag 04, 2011 3:00 pm
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Il buon Don Cristo ha detto che è INDIFENDIBILE!
Alemans, continui a storpiare i post di tutti a tuo piacimento.

Logica: il nome di un personaggio pubblico (funzionario che firma documenti e fa conferenze stampa, citato in cronaca) non si può non conoscere soprattutto se così buffo.
Logica: non preoccuparsene e non citarlo mai per trent'anni.
Illogico: negare queste premesse. E non per una vignetta. Ma per pagine cariche di hype.

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l tuoi noti "sarcasmo" e "voglia di flammare" non attaccano con me. (cit.)

Quindi, sgarbato Dear?
Sì, come al solito.
Sta dicendo cose assurde?
Per niente. (cit.)


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 Oggetto del messaggio: Re: Critica dylaniana di oggi VS critica dylaniana di ieri
MessaggioInviato: gio ago 27, 2015 11:58 am 
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Mallorasetedecocciolatofondutoneisensi ?!?

Immagine

Non si tratta di un discorso soggettivo/oggettivo.
Si tratta di un percorso diegetico stravolto per una burla da quatto soldi, offendendo ogni logica pregressa come l'intelligenza del presunto letture-boccalone medio. Uno di quei casi in cui il fine non solo non giustifica i mezzi, ma ci va di mezzo nella sua dignità :dito: .
Vabbé, per l'ultima volta scendo nel dettaglio, dopo di che vi auguro di esser assunti dal governo cinese per risparmiare sui costi l'abbattimento della Muraglia a craniate :x: .

Dylan Dog, come tutte le creature di fantasia, pur (finora) senza elementi di continuity, ha sempre vissuto in un mondo/dimensione tutta sua fatta di elementi che qualificano la propria sfera d'azione. Non sono elementi che per "quantità" sono lontanamente avvicinabili ad un concetto di rappresentazione paritaria del reale in modo realistico, in tutte le sue sfaccettature dettagliate, ma possiedono una logica interna che se rispettata permette comunque di destreggiarsi entro un credibile dinamismo, portando avanti diversi percorsi narrativi, anche a suon di cambiamenti.

Nella non-onniscienza poco accidentale e divertita del creatore/narratore Sclavi il nome di battesimo di Bloch non è parso un fattore importante da specificare già nelle prime storie. Come i colleghi di Colombo o di Derrick non chiamano mai per nome il loro capo, così nella funzionalità implicita delle storie - e nel tono da ex-collega scazzato di Dylan - era normale pensare che quel dettaglio indefinito non fosse così importante e non urgesse spiegazione, passando in sordina come trascurabile.
Ma questo non vuol dire che NESSUNO DEI PERSONAGGI CHE INTERAGIVANO CON L'ISPETTORE NON SAPESSE QUEL NOME; vuol dire semplicemente che non lo profferivano a voce alta - nelle vignette a noi esposte, che son 94 pag al mese in un universo che non rappresenta gli inutili meanwhile di ricucitura, e lascia sottinteso il fuori camera di non interesse quotidiano :g: .

In seguito effettivamente qualcuno, a partire dal creatore stesso, si è chiesto se questa sedimentazione inerte dell'anonimato di Bloch, bypassata ormai per abitudine fino a diventare status implicito anche per gli altri sceneggiatori, non avesse un senso in sé, una ragione d'essere a parte quella del cliché del non-detto e del lasciato in sospeso. Evidentemente non si è ritenuto così importante manifestare nell'ambito della logica infra-narrativa quella ragione, preferendo conservativamente lasciare il tutto all'ombra di curiosità/mistero tra fan - v. topic aperto qui sopra in merito, un pajo di anni fa se non sbaglio - fino a farne una chicca distintiva. Insomma, Dylan&co una ragione per non pronunciare il nome di Bloch quasi per inerzia forse ce l'avranno anche avuta, o forse no - trattasi di semplice buco - ma non staremo qui a tormentarci sui carboni ardenti se ci passano sopra :? .

Poi un giorno, qualcuno/i, a corto di altre idee per auto-suggestionare il profilo della testata, ha avuto la brillante idea di rivelarlo, quel nome, e cosa ancora più azzardata, di trovare una ragione per cui non fosse mai stato pronunciato in precedenza. Costruendoci sopra un caso ad hoc.
E sin qui nulla di male, almeno in teoria. Di finestrelle aperte su buchi del passato sino ad allora completamente glissati se ne sono viste a bizzeffe, con tutti gli usi strumentali del caso, più o meno riusciti. Basti pensare, sempre rimanendo in tema Bloch, alla storia di Virgil che viene bellamente ignorata nel corso di 16 anni di confronti (anche molto intimi) a voce, per poi sbucare all'improvviso ed altrettanto all'improvviso tramontare nell'oblio. Ma senza stravolgere nel puttanatismo per un'improvvisata i parametri narrativi dell'UniversoDylan, e la coerenza logica dei suoi attori/fautori.
A questo punto temo anche di scoprire a breve l'episodio dietro la scelta della concessionaria da cui ha comprato il Maggiolone, ma questo è un altro discorso :o .

Il problema, come già stradetto, è il modo ed il fine per cui la rivelazione di quel nome è invece stata veicolata nel #340, con il relativo retroscena infondato/infondabile/infinocchiante su cui sgorga tutta la scenetta. Può anche far sorridere qualcuno, ci mancherebbe, ma a me fa più sganasciare della risate l'arroganza pecoreccia di chi, come autore, pensa che il suo referente possa mandare giù delle castronate simili senza obiezione - obiettiva? - ferire.
E tutto sacrificato, nella logica interna alla costituzione narrativa dei personaggi, per una gag di questo spessore patetico?
Soltanto pensare che Dylan IGNORASSE - lo ripeto, e non TACESSE - il vero nome di Bloch dopo averci lavorato gomitogomito per anni, passando dalla sua porta e dalla sua scrivania, e dopo aver consultato per anni ancora, fino ad "oggi", tonnellate di faldoni cartacei, tra documenti e rapporti firmati/intestati allo stesso ispettore, risulta irrispettoso ed offensivo non solo nei confronti della silenziosa logica interna della testata, ma anche di quella più spiccia di qualsiasi buonsenso comune :roll: .

ALOHA accetto soltanto scuse in formato scritto...
...seeh...
Spoiler!
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 Oggetto del messaggio: Re: Critica dylaniana di oggi VS critica dylaniana di ieri
MessaggioInviato: gio ago 27, 2015 12:48 pm 
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wolkoff ha scritto:
dopo averci lavorato gomitogomito per anni, passando dalla sua porta e dalla sua scrivania, e dopo aver consultato per anni ancora, fino ad "oggi", tonnellate di faldoni cartacei, tra documenti e rapporti firmati/intestati allo stesso ispettore, risulta irrispettoso ed offensivo non solo nei confronti della silenziosa logica interna della testata, ma anche di quella più spiccia di qualsiasi buonsenso comune


C'è qualche albo che specifica per quanti anni Dylan è stato a Scotland Yard? Chiedo perchè onestamente non ricordo se si è mai parlato di anni nella serie.

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 Oggetto del messaggio: Re: Critica dylaniana di oggi VS critica dylaniana di ieri
MessaggioInviato: gio ago 27, 2015 1:03 pm 
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nedellis ha scritto:
wolkoff ha scritto:
dopo averci lavorato gomitogomito per anni, passando dalla sua porta e dalla sua scrivania, e dopo aver consultato per anni ancora, fino ad "oggi", tonnellate di faldoni cartacei, tra documenti e rapporti firmati/intestati allo stesso ispettore, risulta irrispettoso ed offensivo non solo nei confronti della silenziosa logica interna della testata, ma anche di quella più spiccia di qualsiasi buonsenso comune


C'è qualche albo che specifica per quanti anni Dylan è stato a Scotland Yard? Chiedo perchè onestamente non ricordo se si è mai parlato di anni nella serie.


Quanti anni non è mai stato specificato.

Il discorso, in ogni caso, prescinde da quanto sia stato effettivamente a Scotland Yard, dato che in ogni caso Dylan è stato molto vicino a Bloch anche dopo aver lasciato la polizia.

Il punto è se si prende per buona la spiegazione in-world degli autori.

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 Oggetto del messaggio: Re: Critica dylaniana di oggi VS critica dylaniana di ieri
MessaggioInviato: gio ago 27, 2015 1:32 pm 
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Questa (facile) premessa vuol dire tutto ed il contrario di tutto.
Fare una scelta è oggettivo, una volta riportata dai fatti, accettarla o meno soggettivo.
Più che una spiegazione quella sembra una giustificazione, a posteriori ( di natiche?)per arrabattare un contesto attorno al perculamento volontario di massima.

Se io piscio fuori dal vaso volontariamente a casa di una mia amica, posso trovare tutte le motivazioni che mi pare, ma l'evidenza del dolo rimane, agli occhi di tutti.
Tranne i coprofili :mrgreen: .

ALMENO TIRARE LO SCARICO, PRIMA DI UN ALOHA

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 Oggetto del messaggio: Re: Critica dylaniana di oggi VS critica dylaniana di ieri
MessaggioInviato: gio ago 27, 2015 2:08 pm 
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Però leggendo il tuo post Wolkoff noto un problema

Cita:
Ma questo non vuol dire che NESSUNO DEI PERSONAGGI CHE INTERAGIVANO CON L'ISPETTORE NON SAPESSE QUEL NOME; vuol dire semplicemente che non lo profferivano a voce alta


Da quel che so (e magari sbaglio io) noi sappiamo solo che nessun personaggio ha mai proferito a voce alta il nome di Bloch ma in nessun albo di Dylan (a memoria) si dice il perché. O meglio da nessuno parte si evince che Dylan conoscesse il nome di Bloch (così come da nessuna parte si evince che non lo conoscesse). Può essere che non avesse un nome, che si chiamasse Ispettore, che il suo nome di battesimo fosse Bloch (Bloch Bloch - divertente!!) o chissà cosa altro. Insomma da nessuna parte è scritto che Dylan conoscesse il nome di Bloch. Anche perché, se lo conosceva, non vedo perché non doveva usarlo dato che chiama Groucho e le sue innumerevoli donne con il loro NOME (e ci mancherebbe con le donne).

P.S. Il collega dell'ispettore Derrick (HArry) lo chiamava per nome. Il mitico Stephan Derrick, quanti ricordi!!

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MessaggioInviato: gio ago 27, 2015 2:17 pm 
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Iscritto il: mar feb 03, 2015 10:01 pm
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Scusa ma se facciamo un discorso "realistico" cosa è più probabile, che Dylan non lo usi per ragioni non spiegate o che non lo conosca proprio? Ti pare plausibile che non se lo sia mai chiesto?
Tra vecchi amici capita di chiamarsi per anni con soprannomi e nomignoli, anche legati alla professione ("Doc"). E' un vezzo. Dylan è vezzoso, veste allo stesso modo da anni. Direi che quadra molto di più. L'alternativa per me non ha senso.


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MessaggioInviato: gio ago 27, 2015 2:54 pm 
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Iscritto il: mer apr 17, 2013 11:22 am
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Località: Corbetta
Boh a me paiono implausibili entrambi. Capisco che al bar lo chiami vecchio, ma che in casi di pericolo lo chiami Bloch mi pare un po' strano. A meno che... stai a vedere che lo chiamava per nome negli spazi bianchi tra una vignetta e l'altra?? :-) (ridiamoci un po' su!!!)

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MessaggioInviato: gio ago 27, 2015 9:18 pm 
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Iscritto il: dom ago 01, 2010 10:36 am
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Storie pre-100 miglior periodo per Dylan Dog ma anche li' come è naturale tante storie mediocri.jack lo squartatore,johnny freak,il lungo addio,dottor terror,il fantasma di anna never,il tagliagole,sinfonia mortale e altre che non ricordo sono molto deludenti


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 Oggetto del messaggio: Re: Critica dylaniana di oggi VS critica dylaniana di ieri
MessaggioInviato: gio ago 27, 2015 11:20 pm 
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jonathan livingston ha scritto:
tante storie mediocri.jack lo squartatore,johnny freak,il lungo addio,


Sì ok. :roll:
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MessaggioInviato: ven ago 28, 2015 9:16 am 
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Iscritto il: mer apr 17, 2013 11:22 am
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Località: Corbetta
Beh dai Johnny Freak, Il Lungo Addio e Doktor Terror pare un crimine anche a me definirle mediocri :-) :-). A proposito è morto Coppola il disegnatore di Doktor Terror... RIP

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 Oggetto del messaggio: Re: Critica dylaniana di oggi VS critica dylaniana di ieri
MessaggioInviato: mar set 01, 2015 11:28 am 
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Iscritto il: ven set 23, 2005 2:31 pm
Messaggi: 3053
Località: Palermo
E' ridicolo che Dylan non conoscesse il nome.
E' altrettanto ridicolo pensare che temporalmente il mondo dylaniato è congelato a pochi mesi con la conseguenza che si possono ignorare determinati aspetti delle esistenze dei personaggi. Quest'ultimo aspetto, parafrando il "Verbo" del papà Sclavi, è testimoniato nella storia il "Ritorno di Killex" dove Dylan parlando con Bloch discute sul fatto che dopo otto anni Killex doveva essere morto. Ecco... otto anni. Andando, per assurdo, che ne "Il cervello di illex" erano passati pochi mesi da che si erano conosciuti (Bloch e Dylan) e "Il ritorno di Killex" avviene poche settimane prima della pensione, sempre otto anni rimangono in mezzo. Ed è IMPOSSIBILE che Dylan non conoscesse il nome: Bloch lo ha visto in privato, citato in documenti ufficiali di Scotland Yard, intervistato in tv o sui giornali, ricoverato in ospedale, in documentazioni che certificano il pagamento delle cauzioni che Bloch ha pagato per far scarcerare Dylan, nell'organigramma di Scotland Yard quando Dylan era ancora un novello poliziotto, ecc... ecc... è stata una GRANDISSIMA idiozia definire sconosciuto il nome di Bloch. Potevo accettare che Dylan non conoscesse cosa significasse H. in un presunto Sherlock H. Bloch (nei paesi anglosassoni simili omissioni non sono così anomale), ma tutto l'intero nome è un'offesa alla mia intelligenza e a quella di tutti gli altri lettori.
Punto.

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 Oggetto del messaggio: Re: Critica dylaniana di oggi VS critica dylaniana di ieri
MessaggioInviato: mar set 01, 2015 11:39 am 
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Iscritto il: mer mag 04, 2011 3:00 pm
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Se proprio non potevano trattenersi la gag "sherlock" la potevano comunque fare sfruttando il fattore wickedford dove nessuno conosceva l'ispettore.
Bastava che Dylan non cascasse dal pero e fosse in qualche modo complice dell'ironia.

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Quindi, sgarbato Dear?
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