Cravenroad7

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 Oggetto del messaggio: LE COPERTINE
MessaggioInviato: sab ago 14, 2004 10:45 pm 
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Iscritto il: sab lug 03, 2004 10:42 pm
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Avanzo, come promotore del topic, l'argomento "copertine", perché mi sembra che Dyd stia peggiorando sotto questo profilo. Ne il pozzo degli inganni non vedo granché di creativo nella copertina.
Sto incominciando ad avere un presentimento. Guardando le copertine di MM, di sfuggita, mi sono reso conto pian piano, che , decisamente, sono molto più creative di quelle di DYD. Insomma MM è quasi una sorpresa ogni copertina e DYD che era anche il leader nel campo copertine? Che diavolo sta facendo? Pure là ora mi viene a scarseggiare la fantasia?
Qualcuno ha criticato la mancanza dei bottoni alla camicia di DD. Queste le ritengo minutaglie.
<b>IL TOPIC HA LO SCOPO DI PARLARE DI CREATIVITA'</b> non di questi piccoli dettagli, peraltro, poco significativi. E, tanto per rispondere, i bottoni si vedono sempre poco nelle copertine di Stano, per questo per me è una critica inutile e insensata.
APRIAMONE UNA SENSATA.UNA CRITICA DI CERVELLO.




Edited by - triss on 08/14/2004 22:46:16


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MessaggioInviato: dom ago 15, 2004 2:57 pm 
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Località: Corpo a Taranto, cuore a Bari...
Le copertine di Stano non mi hanno mai preso particolarmente: tranne alcuni casi sporadici, non mi ha dato per nulla l'idea di uno che possegga il "senso della copertina", che deve riflettere il clima della storia contenuta, attirare l'attenzione del lettore (soprattutto quello occasionale) ed essere elemento di "pregio" dell'albo stesso.
Un esempio recente: "Il settimo girone" è forse una delle sue migliori, ma c'entra poco e niente con la storia contenuta: Dylan non va realmente all'inferno in quella storia!
Un esempio più vecchio: "Tre per zero" rende bene l'atmosfera a tratti surreale della vicenda, ma è disegnata e colorata con la zappa, e Dylan sembra + Totò!

Si può dire che IMO DD, dopo il passaggio di consegne da Villa a Stano, non è affatto l'albo leader per le copertine, perché Stano non possiede il senso della copertina! E per uno che da anni non fa altro (ormai sono 10 anni buoni che una storia non ha la sua firma!) è davvero squallido.
Copertine degne d'essere definite tali possono essere quelle di Tex, sia le attuali di Villa (spettacolari 11 mesi su 12!) che molte di quelle storiche di Galep, quelle di Zagor ad opera di Ferri, di Olivares per Jonathan Steele, o di Riboldi (anche se attualmente con discontinuità) per Dampyr.

"Che vita di stenti e di privazioni, soprattutto di privazioni..."


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MessaggioInviato: dom ago 15, 2004 8:40 pm 
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Iscritto il: sab giu 12, 2004 6:09 pm
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è vero,anche a me stano non dice molto..non capisco chi lo esalta in quel modo.le sue copertine comunuqe si sono sempre mantenute su un buon livello,non mi dispiacciono...però quelle di villa erano meglio, e forse sarebbe il momento,con un possibile rinnovo generale di dylan,di un nuovo copertinista

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MessaggioInviato: lun ago 16, 2004 2:26 am 
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Iscritto il: sab nov 08, 2003 9:52 pm
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Triss, il discorso sui bottoni lo avevo iniziato io, ma voleva essere una cosa ironica! Di certo non è su quello che baso il mio gradimento di una copertina <img src=icon_smile.gif border=0 align=middle>. A me le copertine di Stano non dispiacciono, pure tra le ultime alcune le trovo molto belle, tipo quella di "Necropolis" o quella di "Nebbia". Non compro Martin Mystere, per cui non posso fare paragoni, ma non mi pare che quelle di DD siano così brutte. Se non ricordo male (non mi va di andare a riguardarmele tutte!) Villa rappresentava un momento specifico della storia, mentre Stano tende a rappresentare una scena o a partire dal titolo, o che comunque ha in comune con la storia solamente l'atmosfera. Questo è un bene o un male? Se Stano ha l'intuito crea delle immagini emozionanti, di forte impatto visivo, a me piacciono moltissimo ad esempio "Il sorriso dell'oscura signora" o "Phobia", altre volte, come l'ultima o quella de "L'uccisore di streghe" sono piuttosto (e anzichenò) insignificanti. Io lo preferisco a Villa, e non ho ben capito quali critiche gli vengono mosse al di là del "non mi piace", alla quale c'è ben poco da ribattere...

"Io non guardo il tramonto sentendo le voci, penso solo che dio ha un bell'impianto luci..." (Afterhours)


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MessaggioInviato: lun ago 16, 2004 4:30 pm 
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Iscritto il: mer ago 04, 2004 8:49 pm
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nn penso ke stano sia peggiorato negli ultimi anni,anzi.
Le copertine ke faceva all'inizio,quelle si ke erano veramente brutte e ridicole.
E nn sono minimamente paragonabili a quelle di villa(guardate le copertine ke fa ora per tex e ditemi,sempre irraggiungibile).
Cmq in questi ultimi anni è migliorato,almeno nn si ostina più a ritrarre dylan sorpreso di profilo e il mostro di turno ke fa da sfondo(quante ce ne sono di questo tipo?ho perso il conto)


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MessaggioInviato: lun ago 16, 2004 11:20 pm 
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Iscritto il: sab lug 03, 2004 10:42 pm
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<BLOCKQUOTE id=quote><font size=1 face="Verdana, Arial, Helvetica" id=quote>quote:<hr height=1 noshade id=quote>
Triss, il discorso sui bottoni lo avevo iniziato io, ma voleva essere una cosa ironica! Di certo non è su quello che baso il mio gradimento di una copertina <img src=icon_smile.gif border=0 align=middle>. A me le copertine di Stano non dispiacciono, pure tra le ultime alcune le trovo molto belle, tipo quella di "Necropolis" o quella di "Nebbia". Non compro Martin Mystere, per cui non posso fare paragoni, ma non mi pare che quelle di DD siano così brutte. Se non ricordo male (non mi va di andare a riguardarmele tutte!) Villa rappresentava un momento specifico della storia, mentre Stano tende a rappresentare una scena o a partire dal titolo, o che comunque ha in comune con la storia solamente l'atmosfera. Questo è un bene o un male? Se Stano ha l'intuito crea delle immagini emozionanti, di forte impatto visivo, a me piacciono moltissimo ad esempio "Il sorriso dell'oscura signora" o "Phobia", altre volte, come l'ultima o quella de "L'uccisore di streghe" sono piuttosto (e anzichenò) insignificanti. Io lo preferisco a Villa, e non ho ben capito quali critiche gli vengono mosse al di là del "non mi piace", alla quale c'è ben poco da ribattere...

"Io non guardo il tramonto sentendo le voci, penso solo che dio ha un bell'impianto luci..." (Afterhours)
<hr height=1 noshade id=quote></BLOCKQUOTE id=quote></font id=quote><font face="Verdana, Arial, Helvetica" size=2 id=quote>

Il discorso sui bottoni l'ha portato avanti anche qualcun altro. Cmq non mi riferivo a te. A me Stano piace. è diverso da Villa, quindi non oserei fare un paragone che tra l'altro sarebbe del tutto inopportuno. Quello era un tempo, questo è un altro. Ciò che, invece, il mio discorso ha voluto sottolineare è la creatività delle copertine. Non certo dipende da Stano.
MM non bisogna leggerlo. Basta guardare in genere come ancora riesce a promuovere creatività solo in copertina e a stupire il lettore.
Diciamocelo francamente, gli ultimi DYD, appunto IL Pozzo... e L'Uccisore sono davvero al limite del banale. E ce ne sono tante altre. Dylan si distingueva anche per le copertine. Prendi quella di Gente che scompare. Incredibile. Suscitava quel senso di assurdo. Oppure, che ne so, Il settimo girone, praticamente eccezionale.
E qui rispondo a GAS. è vero che la copertina non c'entra proprio alla lettere con l'albo in questione, ma è solo una metafora per indicare che Dylan sarebbe stato in traghettatore nel girone degli assassini. è una metafora. Sclavi, a differeza della Barbato, spesso realizzava nell'albo stesso la metafora di copertina. Ma sono stili diversi.
CMq tutto il mio discorso, se Stano non vi piace, è nullo. Non avrei alcuna buona ragione che farebbe cambiare idea. Mentre siamo a buon punto se, invece, di criticare lo stile intero dell'autore senza nulla salvare, appuntassimo l'attenzione sulla RAPPRESENTAZIONE CREATIVA della copertina. E questo non si può fare se Stano vi fa skifo.
Io penso che il calo dovuto allo straripante RUju riguardo alle storie, il suo mondo di procedere si stia riflettendo anche sulle copertine, le quali probabilmente sono un po' influenzate da lui.
Tutto qui.
Necropolis ha una bella copertina, ma non colpisce più di tanto. IL SETTIMO GIRONE ha veramente una copertina conturbante. Anche Nebbia. Ma facendoci caso, sono tutti albi scritti da autori differenti: le belle copertine spesso coincidono anche con albi belli. Insomma la copertina può essere già un indizio. Ma può avvenire anche il contrario. Tutto può avvenire. L'importante è non fissarsi con uno stile per ripudiare in toto l'intero stile. Così viene meno la critica costruttiva.


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MessaggioInviato: mer ago 18, 2004 2:12 am 
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In che modo non dipende da Stano la bellezza o meno della copertina?
Comunque si, "L'uccisore di streghe" e "Il pozzo degli inganni" sono piuttosto sterili...comunque per non parlare a vanvera sono andato a riguardare un po' le ultime copertine, ho preso gli albi dal 195. Ecco, quelle che proprio mi sentirei di definire brutte, oltre quelle già citate, sono altre quattro: "La famiglia Milford", "Il compagno di scuola", "Resurrezione" e "Uno strano cliente". Le altre, sarà perchè mi piace Stano, sarà perchè sono migliorate le colorazioni, mi sembrano niente male e in qualche caso mi emozionano proprio: "Il pifferaio magico", "Necropolis", "Homo homini lupus", "Nebbia", "Daisy & Queen", "Il settimo girone" sono signore copertine. Secondo me attirano lo sguardo. Poi oh un calo di ispirazione può anche esserci, in fondo ha disegnato cento e passa copertine...Certo, se 50 storie sono tutte uguali e parlano di Dylan che deve combattere contro un assassino che forse c'è il soprannaturale forse no alla fine anche le copertine finiranno per assomigliarsi, ma questo è un altro problema...(mh intendevi questo nel non attribuire la colpa a Stano?)

"Io non guardo il tramonto sentendo le voci, penso solo che dio ha un bell'impianto luci..." (Afterhours)


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MessaggioInviato: mer ago 18, 2004 10:18 pm 
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Iscritto il: sab lug 03, 2004 10:42 pm
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Sì, calo di creatività dovuta alla storia.
Si riflette anche sulla copertina. E fa già presentire cosa il lettore potrà trovare tra le pagine.
Per dirla breve: Le copertine ispirate dalle Storia di Sclavi erano spettacolari; anche quelle della Barbato.
Che vi sia un nesso?
Quelle ispirate alle storie di Ruju sono buone, alcune. MA in genere sono le più in discesa a mio giudizio.
Non trovo più quello stupore che mi davano le copertine di un tempo.
Non è solo piacere, ma anche sorpresa. Un lettore preso alla sprovvista. Dylan, oggi come oggi, solo con la Barbato coglie alla sprovvista. Stano, in un certo senso, è un buon copertinista, ma risente della stanca della troupe.
Questo è il senso del mio discorso. è piuttosto sottile.


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MessaggioInviato: gio ago 19, 2004 10:16 am 
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Iscritto il: sab giu 12, 2004 6:09 pm
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mi pare davvero strano che la bonelli continui così...voglio dire:
tantissime storie,da molto a questa parte sono deludenti
venderanno di meno
vedono,sentono,leggono(potrebbe esserci un inviato dela bonelli a leggre qui,chi sa) il nostro malcontento,ma non fanno niente.
mi sembra davvero strano...a uesto punto mi viene da pensare:la colpa è che non ci sono più tanti sceneggiatori bravi come la barbato eperciò si sfruttano troppo gli altri(tipo ruju),e così non capisco dove andranno a parare...la chisura della serie?l'inaugurazione di una nuova serie"ultimate dylan dog"?

deliri

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MessaggioInviato: gio ago 19, 2004 7:11 pm 
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Località: Corpo a Taranto, cuore a Bari...
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Sì, calo di creatività dovuta alla storia.
Si riflette anche sulla copertina. E fa già presentire cosa il lettore potrà trovare tra le pagine.
Per dirla breve: Le copertine ispirate dalle Storia di Sclavi erano spettacolari; anche quelle della Barbato.
Che vi sia un nesso?
Quelle ispirate alle storie di Ruju sono buone, alcune. MA in genere sono le più in discesa a mio giudizio.
Non trovo più quello stupore che mi davano le copertine di un tempo.
Non è solo piacere, ma anche sorpresa. Un lettore preso alla sprovvista. Dylan, oggi come oggi, solo con la Barbato coglie alla sprovvista. Stano, in un certo senso, è un buon copertinista, ma risente della stanca della troupe.
Questo è il senso del mio discorso. è piuttosto sottile.
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Sul tuo discorso va detto che una copertina, oltre a dover seguire le indicazioni dell'autore della storia (come accade per la sceneggiatura) deve anche superare il test dell'editore (premiata ditta Bonelli/Canzio) che già hanno bocciato un paio di copertine di Dampyr che Boselli riteneva spettacolari o almeno decenti, e stesso dicasi per il Jonathan Steele di Memola...

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MessaggioInviato: gio ago 19, 2004 9:13 pm 
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<BLOCKQUOTE id=quote><font size=1 face="Verdana, Arial, Helvetica" id=quote>quote:<hr height=1 noshade id=quote>
va detto che una copertina, oltre a dover seguire le indicazioni dell'autore della storia
<hr height=1 noshade id=quote></BLOCKQUOTE id=quote></font id=quote><font face="Verdana, Arial, Helvetica" size=2 id=quote>

In che senso?

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MessaggioInviato: gio ago 19, 2004 10:35 pm 
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Iscritto il: sab lug 03, 2004 10:42 pm
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<BLOCKQUOTE id=quote><font size=1 face="Verdana, Arial, Helvetica" id=quote>quote:<hr height=1 noshade id=quote>
Sul tuo discorso va detto che una copertina, oltre a dover seguire le indicazioni dell'autore della storia (come accade per la sceneggiatura) deve anche superare il test dell'editore (premiata ditta Bonelli/Canzio) che già hanno bocciato un paio di copertine di Dampyr che Boselli riteneva spettacolari o almeno decenti, e stesso dicasi per il Jonathan Steele di Memola...

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<hr height=1 noshade id=quote></BLOCKQUOTE id=quote></font id=quote><font face="Verdana, Arial, Helvetica" size=2 id=quote>
Per questo il discorso poi si ricollega alla casa editrice. Non c'è un solo elemento dell'albo che sia scollegato dal resto.
Alcuni edicolanti mi hanno palesemente dichiarato del calo di vendite subito negli ultimi anni da dylan dog. E questo è un dato di fatto. è chiaro che Loro, gli editori, procedono come gli pare e piace. Solo il loro nullaosta dà il via alla storia. Ma i loro nullaosta possono essere anche di PESSIMO GUSTO, e questo si nota palesemente. Il fumetto è in calo. Le ultime storie fanno ribrezzo. Le copertine seguono le storie.
La Bonelli procede soltanto per esigenze alimentari su Dylan Dog. Ormai sta ri-diventando un fumetto d'Autore, stereotipato e privo del pathos originario. è finita la creazione. Ma ciò non avviene perché l'ultima parola è stata detta, bensì per una politica sbagliata di fondo. Forse non hanno ben capito che con Dylan Dog la responsabilità che si andavano assumendo andava al di là dei semplici dati di vendita ma che si rifletteva anche su psicologie di persone vive che ora vedono scemare la loro creatura senza che si faccia niente.
Io proporrei uno sciopero. Da lettore. Non leggiamo per un mese Dylan. Sono consapevole, altresì che nessuno mai accoglierà la mia proposta. A volte anche la noia ci fa ricadere nell'acquisto di Dylan, l'abitudine e tutto quel che si vuole. E poi, qui c'è la Barbato che se, come "delegata" bonelli, volesse farsi un'opinione effettiva sull'andazzo generale concluderebbe da ex lettrice qual era che le cose vanno palesemente, indiscutibilmente, notoriamente male su tutti fronti. Scelte editoriali sbagliate, gestione negativa della serialità, copertine scialbe, personale stanco, autori topoliniani e tutto il resto. A parte Paola, Dylan è finito. FINITO.
Imparate a leggerlo come Topolino e supererete la crisi. Poi una volta ogni tanto rifatevi le cervella con la Barbato. Oppure saltati i numeri scritti dagli autori poco ispirati e troverete la soluzione. è ovvio che se la Bonelli non vuole trovarla spetta al lettore fare qualcosa.
Io mi unirei al vostro coro di malcontento se voi volete. Ma siamo in pochi per promuovere alcunché di buono. Dovremmo lamentarci con Paola, ma lei sarebbe poco d'accordo a darci retta su un terreno che forse non è neppure suo. La Bonelli è di Sergio e compani.


Edited by - triss on 08/19/2004 22:39:40


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MessaggioInviato: mar feb 21, 2006 2:03 pm 
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Iscritto il: ven lug 15, 2005 6:23 pm
Messaggi: 3012
Alcune copertine degli ultimi anni sono molto belle e non hanno nulla da invidiare a copertine del passato.
Per esempio:
"La strega di Brentford"
"Il settimo girone"
"Nebbia"
"Il pifferaio magico"
"Il tocco del Diavolo"
"La saggezza dei morti"
e così via...

Solo gli stupidi non cambiano mai idea...


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MessaggioInviato: mar feb 21, 2006 5:56 pm 
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Iscritto il: mer gen 26, 2005 4:08 pm
Messaggi: 845
ma secondo voi veramente DYD era il leader nel campo delle copertine??? a me non è mai sembrato....ricordo piuttosto come favolose le copertine di Nathan di Castellini con la firma mimetizzata e inquadrature fantastiche! ma sinceramente quelle di Dylan le ho sempre trovate carine ma MAI speciali


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MessaggioInviato: mar feb 21, 2006 5:58 pm 
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Iscritto il: mer gen 26, 2005 4:08 pm
Messaggi: 845
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by triss</i>
...............mi sono reso conto pian piano, che , decisamente, sono molto più creative di quelle di DYD. Insomma MM è quasi una sorpresa ogni copertina e DYD che era anche il leader nel campo copertine? ........................
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

ma secondo voi veramente DYD era il leader nel campo delle copertine??? a me non è mai sembrato....ricordo piuttosto come favolose le copertine di Nathan di Castellini con la firma mimetizzata e inquadrature fantastiche! ma sinceramente quelle di Dylan le ho sempre trovate carine ma MAI speciali


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