Cravenroad7

Forum dylaniato
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MessaggioInviato: lun ott 08, 2007 5:38 pm 
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Iscritto il: dom ott 08, 2006 12:46 pm
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La discussione è aperta a tutti, più siamo a fare baccano più ci divertiamo (nel senso che probabilmente siamo affetti da diverticolite).

@sBARBATO: l'ultimo post è stato il frutto cancerogeno della sconfitta del Napoli contro l'Inter di sabato (SOB!).

@simone: il suddetto sabato, durante la nefanda sconfitta degli azzurri partenopei, ero a casa di mio cugino per festeggiare i suoi 21 anni, quindi ho fatto vita sociale con lui e tutta l'allegra combriccola con tanto di aperitivo.

@Donna: lo sai che sei la mia diletta, non desistere, persevera e vedrai che "un posto al sole ancora, ci sarààààààààààà!".

@Donna again: Donna TU SEI meravigliosa e non c'è bisogno di aggiungere altro :)

@Suonatore: non stiamo parlando in termini di sfida (tanto meno lessicale). Se proprio fosse una sfida, sarebbe una sfida dialettica, ma senza vincitori né vinti.

Ragazzi, accogliete l'invito di Triss e dite la vostra, altrimenti una discussione a due voci oltre che essere triste finisce per isterilirsi.


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MessaggioInviato: lun ott 08, 2007 5:52 pm 
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Iscritto il: mar nov 21, 2006 6:58 pm
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[:0]

[:I]

Dario, amore, scappiamo insieme?

Ma ti avverto, appena sento qualcosa del tipo:
"...La conclusione a cui sono giunto non annulla la differenziazione, tutt?altro, la valorizza per quello che è: la differenza per la differenza, non la differenza per il merito, perché credo che tu abbia una visione verticale della differenziazione...."
ti rispondo con un rutto e poi ti butto dalla macchina in corsa! [}:)]

[:o)]
Scherzo eh! non voglio passare da bifolcona 'gnurant!

<hr noshade size="1">Con Pasqualon ci puoi giocare
PASQUA-LON
e tante forme puoi inventare
PASQUA-LON
con mille giochi divertenti
PASQUA-LON
mille colori differenti,
gioca un po' con Pasqualon!!!


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MessaggioInviato: lun ott 08, 2007 6:14 pm 
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Iscritto il: dom ott 08, 2006 12:46 pm
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by La Donna Di Groucho</i>
<br />[:0]

[:I]

Dario, amore, scappiamo insieme?
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Io sarò Kurt Russell e tu Rose McGowan in Death Proof!

"Hang up the chick habit
hang it up, daddy,
or you'll be alone in a quick (ZUM-ZUM-ZUM)
hang up the chick habit
hang it up, daddy,
or you'll never get another fix"

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">
Ma ti avverto, appena sento qualcosa del tipo:
"...La conclusione a cui sono giunto non annulla la differenziazione, tutt?altro, la valorizza per quello che è: la differenza per la differenza, non la differenza per il merito, perché credo che tu abbia una visione verticale della differenziazione...."
ti rispondo con un rutto e poi ti butto dalla macchina in corsa! [}:)]
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

[:X]TI ADOROOOOOOOOOO!!!!![:X]


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MessaggioInviato: lun ott 08, 2007 6:25 pm 
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Iscritto il: mar nov 21, 2006 6:58 pm
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Immagine

<hr noshade size="1">Con Pasqualon ci puoi giocare
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MessaggioInviato: lun ott 08, 2007 7:33 pm 
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Iscritto il: mer ott 11, 2006 11:40 pm
Messaggi: 1034
uuh, quando ho chiesto di argomentare, non pensavo a..QUESTO!!
[;)]

vabbè la prossima volta me ne starò zitto zitto e mi farò i cavoli miei..ma come si fa ora a intervenire in questo bott-risposta di affermazioni e contrafermazioni? in cui, tra l'altro, non sono riuscito a capire bene il pensiero di nessuno..(ma sono io che sono un po' tardo..[:(][:(][V]) mi sento un po' confuso..

ci penso e poi vi dirò..

***
piccoli ruju crescono!


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MessaggioInviato: lun ott 08, 2007 8:28 pm 
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Iscritto il: ven feb 03, 2006 3:29 pm
Messaggi: 7581
Località: Grottaglie(TA)
Ragazzi io mi sento di troppo...forse i due piccioncini vogliono restare un pò da soli...[:I][:D]...ehm..."RAGAZZIII NON SENTITE ANCHE VOI PUZZA DI BRUCIATOOO???...VENITE CON ME..(loro due se la caveranno bene qui sul lettone) [:X][:X][:D][:D]

----------------------------------------------------------------------------------------------------------
Gli uomini che meglio riescono a stare con le donne sono gli stessi che sanno starci benissimo senza.


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MessaggioInviato: lun ott 08, 2007 9:06 pm 
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Iscritto il: gio ott 26, 2006 8:53 pm
Messaggi: 2489
Complimenti a Dario, Triss e rimatt.
Dopo aver letto per intero la vostra splendida discussione (una delle migliori che io ricordi su cr7) vi stimo e vi invidio ancor più di prima... [^]
Altro che tempo perso! Altro che disquisizioni sterili! Post come i vostri non possono che giovare alla salute del forum (ultimamente, ammettiamolo, non proprio eccezionale) e del nostro fumetto.
Se un giorno Dylan Dog sarà oggetto di studio nelle scuole e nelle Università sarà merito vostro.
Dico davvero.
Mi piacerebbe intervenire, ma essendo troppi gli spunti che offrite e troppo poco il tempo che ho a disposizione preferisco ascoltare in silenzio_

V.M. (vietato ai minori)
V.M. -dal 1986-


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MessaggioInviato: lun ott 08, 2007 9:53 pm 
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Iscritto il: sab lug 03, 2004 10:42 pm
Messaggi: 10991
Grazie, VM! Ma la discussione è aperta, mica bisogna scrivere in gran quantità e su tutto.[;)]
Cmq, la Donna di Groucho sta flirtando col mio "rivale". Poi divento aggressivo e geloso![:(!][:(!][:X]

Attento Dario, sta per arrivare il mattone![:0]

<hr noshade size="1">Temo di essere frainteso. Forse ho raggiunto il mio obiettivo.
Il Mio Blog: http://trascorsi.splinder.com/


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MessaggioInviato: lun ott 08, 2007 10:06 pm 
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Iscritto il: dom ott 08, 2006 12:46 pm
Messaggi: 4831
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Triss</i>
<br />
Attento Dario, sta per arrivare il mattone![:0]
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Triss, abbi pietà e sii misericordioso, è ricominciata l'università ed oltre il forum ho anche una vita sociale, ogni tanto mi va ancora di avere 22 anni...[V]

Vabbé, prendiamoci 'sto mattone sul muso sperando di non finire al pronto soccorso.

EDIT: [:(!]LA DONNA DI GROUCHO NON SI TOCCA[:(!]
Sto scoprendo di essere morbosamente possessivo con le pulzelle del forum...


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MessaggioInviato: lun ott 08, 2007 11:41 pm 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
Messaggi: 12538
Località: Verona
Mentre voi proseguite su questo topic, io ho intenzione di riesumare a breve quello di Chaverotti... [:P]

Ciao

Teo


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MessaggioInviato: mar ott 09, 2007 9:03 am 
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Iscritto il: mar nov 21, 2006 6:58 pm
Messaggi: 3982
Oddio se Triss promette il mattone non voglio immaginare che cosa arriverà! [:0]

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">Sto scoprendo di essere morbosamente possessivo con le pulzelle del forum...<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
Mi sembra giusto... ormai sono una specie in via di estinzione! [B)]

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MessaggioInviato: mar ott 09, 2007 9:46 am 
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Iscritto il: sab lug 03, 2004 10:42 pm
Messaggi: 10991
Be', Dario, non hai tutti i torti. Il tempo è quel che è anche per me.
Dài, sarà l'ultimo. Poi intervengono gli altri. E poi c'è il buon rimatt che vuole riesumare il topic di Chiaverotti.[:o]


<hr noshade size="1">Temo di essere frainteso. Forse ho raggiunto il mio obiettivo.
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MessaggioInviato: mar ott 09, 2007 2:36 pm 
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Iscritto il: mer set 28, 2005 11:37 am
Messaggi: 3262
Che autunno caldo che ci aspetta :D

________________________
...tutto quell'amore disperso...non era previsto


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MessaggioInviato: mar ott 09, 2007 4:36 pm 
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Iscritto il: gio ott 26, 2006 8:53 pm
Messaggi: 2489
Una sola piccola considerazione.
Se avete a portata di mano "La clessidra di pietra" leggetene le prime 4 pagine.
Saranno anche "adolescenziali", "sensazionalistiche" e poco originali, ma da sole sintetizzano i primi 10 anni di Dylan Dog.
Quando l' albo del mese delude (sempre più spesso) o quando la passione per Dylan vacilla (per fortuna più raramente) mi basta sfogliare quelle 4 pagine per tornare a sorridere come un bimbo felice.

Chiaverotti, a differenza di Sclavi, di Medda e della Barbato, non si è mai posto l' obiettivo di far riflettere il lettore, di fare Arte con la "A" maiuscola; storie come "Il mosaico dell' orrore", "Scritto con il sangue", "Goblin", "Il buio", "La maschera del Demonio", "Il mistero del Tamigi" e molte altre miravano solo a divertire, a offrire al pubblico quello che il pubblico chiedeva: amore e morte, poesia e splatter. E (quasi) puntualmente il risultato era raggiunto.
Chiaverotti, se vogliamo, ha rappresentato il lato "commerciale" di Dylan. I suoi meriti "oggettivi" sono stati il profondo rispetto per il personaggio e l' aver contribuito più di ogni altro autore al boom editoriale della testata.
Il resto (comprese le vostre affermazioni e la parte iniziale del mio post) sono legittime e condivisibili opinioni soggettive_



V.M. (vietato ai minori)
V.M. -dal 1986-


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MessaggioInviato: mar ott 09, 2007 4:54 pm 
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Iscritto il: sab lug 03, 2004 10:42 pm
Messaggi: 10991
Ho tagliato molte questioni per via della brevità tanto agognata. Semmai, sulle altre questioni si ritornerà in seguito o quando ve ne sarà occasione. Intanto, aggiungo questo mio intervento, dopodichè non scriverò più altri post così lunghi. Magari intervengono anche gli altri.

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">
Triss, tu parli di fatti, ma parti da un dogma (tuo, fra l?altro): Medda è il miglior interprete?
Parli di fatti, ma, di fatto, il tuo resta un parere.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
Che non condividi. è questo che alla fine vuoi concludere? Che essendo il mio un parere c?è chi come te non è d?accordo. E allora?
Essendo un parere che quell? automobile è verde, tu puoi dissentire? Ma fallo pure. Mica ti condanna qualcuno.
Però, da come parli tu vuoi dire che quell? ?automobile è verde? è un dogma, perché l?automobile non l?hai mai vista e io non ti do informazioni sufficienti per darti motivo della sua esistenza. è così?
Tuttavia, da come scrivi tu non consideri un fatto la possibilità che Medda interpreti meglio degli altri il personaggio. E lo fai perché per te esiste una simultaneità di differenze, dove si perde completamente la nozione di giusto o sbagliato. Tutti i punti di vista sono in se stessi validi, perché diversi. è questo che mi vuoi dire sul discorso della differenza? Dando manforte al concetto della differenza per la differenza per te esistono tanti frammenti quanti ne compone ad esempio una serie come Dylan Dog: esistono tanti scrittori ( chiariamo definitivamente che gli sceneggiatori sono scrittori, non farmi degli appunto su cose che dovresti invece afferrare direttamente ); tante storie prese ad una ad una, e giudicate ad una ad una, fino a che ci saranno. Quindi tu non ammetti una visione complessiva perché sarebbe una astrazione inaccettabile. Complessiva sia riguardo all?attività di un singolo scrittore, che della testata.
A parte il fatto che ho chiarito proprio in quel discorso che riporti che alla fine il mio era un parere sulla realtà, su un fatto, sulla scrittura di Medda, e, in particolare, sul Dylan Dog di Medda che è praticamente lo stesso di Sclavi. Non capisco, sinceramente, perché sei così portato a equivocare su ogni termine e perché non riesci a sollevare concettualmente il discorso.


<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">
Dici che i ?fatti narrativi? non possono essere equiparabili ai ?fatti delle scienze sperimentali?, ma che anche al loro interno esiste comunque una loro conoscibilità o interpretabilità, sebbene diversa da quella scientifica e priva di matematismi; inoltre i ?fatti narrativi? non sono meno validi degli altri, per la loro diversa natura dai ?fatti delle scienze sperimentali?. D?accordissimo?ma poi dici un?altra cosa : ?Le opinioni esistono per essere smentite, anche quando esse parlano dei fatti. Ma i fatti, però, non possono essere smentiti: nel nostro caso, che Medda scriva molto, ma molto bene l?Indagatore dell?Incubo?.
E? qui che dici due cose diverse! Quelli che io ho denominato punto 3 e punto 2 non affermano la stessa cosa, stai parlando di due cose di-ver-se. Una cosa è dire che Medda è il miglior interprete di Dylan Dog dopo lo Sclavi di un tempo, un?altra è dire che Medda scriva molto, ma molto bene l?Indagatore dell?Incubo, te ne rendi conto? Posso anche concordare con te che la seconda proposizione sia un fatto, ma la prima? Anche quello è un ?fatto narrativo?? Credo che la semiotica in quel caso non possa soccorrerti, perché quello è appunto un tuo parere, non un fatto.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
Sì, è un mio parere come avevo ?provocatoriamente? messo in luce nelle stesse parole con le quali avevo risposto alla Donna di Groucho, e che tu riporti e dovresti quindi aver letto. Ma un parere su un fatto per nulla soggettivo. Un parere su un fatto soggettivo, sarebbe stato: mi piace Medda perché mi emoziona il suo stile, perché mi dà da pensare, perché ecc. ecc. Mi pare di essere stato abbastanza chiaro su questo.
Nel punto 2 e nel punto 3 affermo la stessa cosa che tu vedi parzialmente, parcellizzando il mio pensiero ne fratturi la sostanza in due frasi assolutamente contraddittorie se prese in se stesse ( nella loro differenza, appunto, puramente terminologica e formale ). è ovvio, però, che se io affermo la prima cosa, posso affermare tranquillamente anche la seconda senza entrare in alcuna contraddizione. Il mio pensiero resta espresso nel 1? punto. Differenziazione, dunque, un po? capziosa.



<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">
Quello che ho scritto, l?ho scritto in risposta a:

1) ? Triss: Non è una questione di gusti, né di pareri. Ma di fatti. Se poi i pareri stravolgono anche i fatti, questo è un altro discorso.
2) ? rimatt: Caro Triss, ti quoto al 100%.

?Cari Triss e rimatt, sono i vostri pareri (ovvero che facciate passare per fatti delle vostre opinioni) a stravolgere i fatti (ed i fatti sono che tu Triss, hai parlato di fatti, prima di chiarire che esistano i ?fatti delle scienze sperimentali? e i ?fatti narrativi?, senza averne riportato nemmeno uno.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
Anche dopo averne riportato _almeno_ uno, tu abilmente lo hai ancorato secondo analogia ad altri di diversa specie ( di antitetica specie ), e questo dimostra che in pratica ?tutto può essere uguale a tutto?. Sei pregato di operare le differenziazioni di cui vai fiero.
Se io all?inizio ho fatto un?affermazione, esiste la possibilità di chiederne ragione, ed è ciò che è stato fatto dalla Donna di Groucho, quindi non sono in contraddizione tra il primo e il secondo passaggio. Il terzo passaggio ( i fatti ) che ho esplicato successivamente, per te risulta ancora nullo per il semplice fatto che non essendo tu d?accordo e continuando a vivere di costanti analogie che poi sono _pure_ uguaglianze ne annulli anche le differenze.

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">
Mascherarsi dietro l?espediente dell?oggettività per avvalorare un proprio punto di vista è davvero scorretto: anch?io posso dire che è un fatto che Chiaverotti o chiunque altro sia il miglior interprete di Dylan Dog dopo lo Sclavi di un tempo...perché? Ma perché è un fatto! Questa è una professione di fede, _questa_ è una visione, ma di certo non è un discorso condotto con rigore e coerenza).?
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
Davvero scorretto è anche continuare a inanellare analogie per dimostrare la nullità del punto di vista altrui. Possiamo affermare che i soggetti di Tex sono deboli come quelli di Dylan Dog, e anche quelli di Julia. In un certo senso lo sono, ma hanno delle differenze. Così come la debolezza dei soggetti dello Sclavi di oggi e di quello di ieri. Potrei affermare ancor più provocatoriamente che OGGI Medda scrive Dylan Dog meglio dello Sclavi attuale. E questo secondo nessuna gerarchia, bensì secondo fatti ricavabili dalle storie che rispettivamente scrivono. OGGI. Per me non ha alcun senso stilare una classifica gerarchica, ma un?idea di merito è assolutamente necessaria se esiste un personaggio formato e definito, non indefinito come tu affermi.
Ho l?impressione che tu non stia parlando di narrativa seriale, ma di narrazione tout-court, ovunque questa porti, ovunque essa si evolva. Il personaggio di una serie non può evolversi e le regole sono diverse!
A parte che qui stai girando capziosamente in tondo. Se all?inizio non mi sono messo a fare un?analisi ancor prima di lanciare una provocazione ( e ti invito nuovamente a rileggere che alla Donna di Groucho ho parlato di opinione ), non faccio ammenda, perché funziona proprio così. A te bastano tre dati per una conclusione circolare. Tre dati, tra l?altro, semplificati proprio dal formalismo che utilizzi tu stesso.

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">
Riguardo la prima parte di questo segmento:
vorrei che tu mi spiegassi come fai ad affermare con certezza che il referente di ?quel? numero di Nathan Never fosse Sclavi (cosa ancora probabile) o il suo stile di scrittura (cosa assai più improbabile perché bisognerebbe definire la tecnica di sceneggiatura di Sclavi, la tecnica di sceneggiatura di Medda, bisognerebbe discernere il limite della ?comprensione ? decostruzione/ricostruzione? dello stile di Sclavi dalla sua ?emulazione/imitazione?, bisognerebbe verificare appunto che Medda abbia ?ammiccato? a Sclavi e non ad altri e bisognerebbe verificare che Medda non abbia ?ammiccato? proprio a nessuno, mettendo in opera soltanto il proprio mestiere/la propria arte, sebbene condizionato a livello più o meno _inconscio_ dall?operato di Sclavi; ecco, se tu fossi in grdo di verificare tutto questo allora sarei pronto a darti ragione e a fare ammenda).
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
Ho affermato di non ricordare di quale numero si tratti. Perché, vedi, l?ho letto 15 anni fa. Che poi, l?esempio che facevo, significava soltanto che Medda aveva compreso la scrittura di Sclavi dentro Dylan Dog e quindi la filosofia del personaggio, che non era altro che
l?impostazione narrativa che aveva stabilito Sclavi stesso. Un?analisi su chi era Sclavi e come narrava attraverso Dylan Dog. E, se permetti, questo significa anche come si parla di Dylan Dog, come si interpreta il personaggio.
Questo non vuol dire che aveva già acquisito la capacità di scrivere DD. Sono due cose differenti. L?unica prova che posso addurre a sostegno di quanto affermo, ma che non basterà evidentemente, è che chiesi spiegazioni ad altri lettori. E mi fu risposto che infatti si parlava di Sclavi e del suo modo di scrivere Dylan Dog. Dunque, se questo non è sufficiente puoi anche non fare ammenda.

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">
Inoltre ancora una volta credo che tu entri in fraintendimento con te stesso: tu scrivi all?inizio che Medda è il miglior interprete dell?Indagatore dell?Incubo dopo Sclavi, dopo affermi che Medda ha (avrebbe) dato prova di comprendere appieno lo stile di Sclavi attraverso la sua decostruzione/ricostruzione in un numero di Nathan Never
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
Che sono due cose differenti, cui tu non hai applicato le dovute differenze e il successivo, dovuto, ricongiungimento.



<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">
ma stiamo parlando del _personaggio_ Dylan Dog, il personaggio oggettivo, con la sua caratterizzazione e le sue caratteristiche, o della _tecnica_ con cui viene scritto Dylan Dog (nella fattispecie, da Sclavi): anche in questo caso i piani sono di-ver-si e non stiamo parlando della stessa cosa.
Cos?è che Medda interpreterebbe meglio, l?uno o l?altra? Ancora una volta vorrei avere un chiarimento.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
IERI, Medda interpretava Sclavi e la sua scrittura con le finalità che lo Sclavi di allora si poneva nel creare quel personaggio oggettivo di nome Dylan Dog. E, quindi, metteva a nudo ciò che allora non si sapeva bene della scrittura di Sclavi su Dylan Dog e sulla filosofia del personaggio. Quindi, parlava dello scrittore in quell?occasione chiamata Dylan Dog, svelandone indirettamente _anche_ la tecnica.
OGGI, Medda interpreta il personaggio e la filosofia della serie con LA SUA ( di Medda ) SCRITTURA, IL SUO STILE per quanto cerchi di avvicinarsi all?impronta narrativa lasciata da Sclavi. Il personaggio non va semplicemente riprodotto mentalmente o con lo stampino, ma avvicinandosi _anche_ alla tecnica narrativa,studiando quindi in che modo Sclavi, narrativamente e tecnicamente, raggiungeva quelle finalità. Perché Dylan Dog e la storia che si trova a vivere hanno lo stesso ritmo. Dunque, la tecnica non è esterna al nostro discorso.
Al tempo di Nathan Never Medda aveva una comprensione intellettuale, ma non la capacità riproduttiva. Ora dopo diverse prove riesce anche a ri-fare quel personaggio.


<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">
[?]i fumetti possono essere letteratura disegnata e in alcuni casi sono letteratura disegnata (detto fra noi, riguardo l?etichettatura di ?Nona Arte?, Sergio Bonelli non intende il fumetto in quanto arte. A Città di Castello l?ho ascoltato di persona dire pressappoco: ?adesso (con il fumetto) siamo sulla strada della dignità. Io non sono propenso a pensare al fumetto in termini di arte, ma per quanto mi riguarda mi piace parlare di buon artigianato?. Questo era soltanto un inciso slegato da tutto il resto del discorso)
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
Approfitto dell?inciso per rientrare nel discorso.
Anche Sclavi parlò di artigianato in una intervista. Ma anche diversi cineasti e registi parlano di artigianato riguardo al cinema. E molti grandi scrittori si definiscono scribacchini. Il senso non sta tanto in quello che dicono ( dove talvolta ne mostrano coscienza, talaltra no, oppure fanno i modesti ), ma in quello che fanno. Tra l?altro, se vuoi saperla tutta, il buon Sergio Bonelli che mostra prima rispetto per il fumetto poi modestia, ha ritoccato direttamente dalle tavole originali i primi numeri di Tex, che è ormai storia del fumetto italiano. Quindi, a proposito del fatto che una Casa Editrice sa sempre quello che fa e che tutti gli autori siano competenti, dimenticati questa rosea e idillica visione. Le cose sono molto più prosaiche di quel che sembrano. E Sclavi, primo fra tutti, mostra di non capire più il suo personaggio. Ha affermato di non capire più Storia di Nessuno, Xabaras e il rapporto con Dylan Dog, e la sua supervisione fino ad oggi ne è la lampante prova: desidera che vengano scritti numeri deleteri come il duecento; non si oppone alla Scelta; lascia storpiare il personaggio che EGLI STESSO ha creato da chiunque vi metta le mani. Lascia scrivere il ventennale e vuole Xabaras morto, che è invece un?icona profonda e surreale quanto Dylan Dog. E scrive un numero 250 talmente rozzo da far accapponare la pelle. Oltre a non capire più il personaggio, non lo sa neppure più scrivere.
Se tu conoscessi molti dei retroscena della Casa Editrice e se avessi letto alcune dichiarazioni di Claudio Nizzi sul suo lavoro su Tex, e sul rapporto con Bonelli, rimarresti inorridito.

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">
[?] e coloro che li scrivono non sono degli scribacchini qualunque e?dunque? Io non capisco questa scissione manichea: o sono scribacchini o sono i più grandi narratori del Novecento? O siamo bravissimi o facciamo schifo? Per me Sclavi resta un grande narratore, non l?ho mai negato, non lo nego adesso e se ancora resterò di questo punto di vista non lo negherò in futuro, ma definirlo uno dei più grandi narratori del Novecento forse è un residuo di iperbole delle tu novelle adolescenziali.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
Non ho detto ?il più grande autore del Novecento?, e se vogliamo sottilizzare come fai tu, c?è una bella differenza. E questa dicotomia manichea è una ineluttabile conseguenza del tuo punto di vista. Se io ti dicessi che Leonardo da Vinci è uno dei più grandi pittori di ogni tempo e tu mi rispondessi che non conosco vie di mezzo perché è soltanto un artigiano? Posso conoscere vie di mezzo in questo caso ( e sottolineo: IN QUESTO CASO)? O è quello che è, o non è.
Per te il fumetto è buon artigianato! E chi lo scrive è un bravo artigiano. Non è la mia visione. è la tua.
Non intendo discutere comunque sul tutto o niente, ma sui fatti. Perché se tu, per esempio, non hai letto grandi opere come L?Eternauta o Maus, o Seton o Brian The Brain o Corto Maltese, o un volume di Andrea Pazienza, o, almeno visionato, un?opera di Tamburini, non avremo modo di trovare alcun accordo. Tant?è che dubito, persino qualora tu le leggessi, di trovare accordo. Non perché ti manchi intelligenza ma perché hai una visione tua.
Così facendo, però, mi metti nell?ipotetica condizione di mostrare La Gioconda ad una persona che afferma: questo è puro artigianato. E pensi che quella persona non abbia ragione? La pittura, la scultura, sono anche artigianato. E potrei anche impuntarmi su questa definizione dimostrandoti che non sono arte né i quadri di artisti né le sculture di Michelangelo.
Ma se per te, comunque, il fumetto è buon artigianato?E sia.



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Qualcuno ha detto prima di me, a proposito di G.L. Bonelli, che è stato forse il più grande narratore del Novecento ( questa sarebbe molto grossa, eh? ).
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Mmm?sì, lo sarebbe. Non basta dirlo per farlo essere vero.
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Giusto. è sufficiente dire che Van Gogh era un artista? No. Almeno finché non lo si riconosce in quanto tale. Quindi, siamo nella più completa diversità di prospettive. Ti consiglio di aumentare il tuo raggio d?azione fumettistico e di ascoltare anche altri pareri, tipo questo:"...posso leggere la Bibbia, Omero e Dylan Dog per giorni e giorni..."di Umberto Eco.
Questa non è ancora la prova per stabilire se il fumetto è arte o meno, ma una cosa è certa, la sua dignità non si ferma all?artigianato.

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La mia non era una battuta, era la convinzione profonda prima di tutto di un lettore e poi di un ragazzo che studia Lettere. Il mio cuore, prima ancora che il mio cervello, non può accostare Sclavi a Calvino, Pavese, Gadda, Pasolini, Verga (per citarne alcuni italiani) o Borges, Queneau, Kafka (per citarne alcuni non italiani).
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Se è una tua convinzione, profonda oltretutto, allora alzo le mani. Non intendo contestarla. Né dimostrarti il contrario.

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Che cos?hanno in comune? Un personaggio da scrivere. Un personaggio oggettivo, da scrivere.
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Risposta semplicistica ed
elusiva, di fatto non risponde a nulla.
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Perché, come pensavo, per te Dylan Dog è ancora un personaggio fantasma, visto arbitrariamente nella differenziazione dei vari - e per te tutti validi - punti di vista di un De Nardo, Ruju, Sclavi stesso, Medda, Enna, Marzano e Pinco Pallino. Quindi per te Dylan Dog non è un personaggio oggettivo.

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Riguardo ?Lontano dalla luce?: ancora?stiamo parlando di sceneggiatura o di contenuti, cos?è che contesti, la forma o l?espediente?
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Riguardo a Lontano dalla luce, benché debba andare a memoria perché l?ho letta più di 160 mesi or sono, contesto l?espediente che viene fuori da una forma narrativa molto sbrigativa.

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Riguardo ?Vittime designate?:
1) ? ?Soggetto debole, quasi scialbo, così come le presenze fantasma, a fronte di una sceneggiatura eccellente dove il messaggio si fa voce dell?autore attraverso il personaggio. Così come era per Sclavi.? Soggetto debole?così come era per Sclavi??????????????????????????
Elenco (molto sbrigativo) dei lati soggetti ?deboli? del ?vecchio? Sclavi:
abuso sugli animali (n.6), avversione mediatica (n. 15), sfruttamento dei miserabili e tentativo di redenzione dei medesimi (nn. 16-17), amore verso prostitute (n. 19), il potere come contagio (n. 62), la censura (n.69), etc.
2) - ?Soggetto debole, quasi scialbo, così come le presenze fantasma, a fronte di una sceneggiatura eccellente dove il messaggio si fa voce dell?autore attraverso il personaggio. Così come era per Sclavi.? Anche qui non sei preciso, avresti dovuto scrivere come E? per Sclavi: hai descritto le sue ultime storie, come ?Ucronìa?, ?L?assassino è tra noi?, ?Marty? e ?Ascensore per l?inferno?, o vorresti dire che non sono sceneggiature più che eccellenti a fronte di un debole soggetto in cui viene veicolata la voce dell?autore attraverso il personaggio?
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1) Non capisco dove vuoi arrivare. E allora?

2) Come ERA per Sclavi. Non dedurre da un?analogia formale una qualità narrativa che non esiste. Si possono equiparare soltanto analogicamente, ma non qualitativamente e di fatto.
Eccezion fatta per Marty, tutte le storie che citi sono totalmente inconsistenti e senza una valida sceneggiatura. E una storia sola ( Marty ) non mi è sufficiente per dire ?come è Sclavi?. Oggi, Sclavi è uno sceneggiatore scadente, da cui può uscire sempre una buona storia, ma non più un filone di storie buone.
Vuoi che mi dilunghi sui difetti ( che tu prontamente riscontrerai anche nelle storie migliori, perché è così che stai facendo ) delle suddette storie per essere credibile? Meglio di no.


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Guarda che mai più lontana da me può essere la concezione del ?tutto uguale al tutto?. E proprio il cardine su cui si fonda il pensiero critico è l?esistenza di differenze e diversità (ti dirò che come Saussure sono quasi portato a pensare che esistano solo differenze e diversità, a favore di un?arbitrarietà pressoché totale). La conclusione a cui sono giunto non annulla la differenziazione, tutt?altro, la valorizza per quello che è: la differenza per la differenza,
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Il problema è che qui stiamo parlando di narrativa seriale, lo ripeto. Parlare di differenza per la differenza rende *in questo contesto* svaporato il personaggio, per nulla oggettivo e frutto dell?arbitrio interpretativo di chicchessia senza che niente venga violato davvero.

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? non la differenza per il merito, perché credo che tu abbia una visione verticale della differenziazione: ?rispetto a Sclavi, questo gli si avvicina di più, poi al secondo gradino di congruità rispetto a Sclavi metto quest?altro? e così procedendo lungo la scala delle gerarchie?
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Non esistono dunque meriti. Quindi non esiste più il personaggio( come riferimento ) e la narrativa seriale. Punto e basta. è questo che affermi. E il punto di vista che mi attribuisci ti serve per sgangherare appunto ciò che è la narrativa seriale a tuo vantaggio. Io non ho una rigida gerarchia, e soprattutto non si basa su chi si avvicina a Sclavi. Ma sul personaggio di Sclavi. Tuttavia, non è una gerarchia numerica, ma solo qualitativa. Non ho classifiche a casa e non ti so dire a che posto si trova Ruju, so solo che non è adatto a Dylan Dog, ma non me ne frega nulla di sapere quanto non lo è, o di misurarlo.

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?mentre la mia è una differenziazione in orizzontale, dove non viene stabilito un podio o un criterio di merito assoluto per cui questo è _sempre_ meglio o peggio di quello e quest?altro interpreta _mediamente_ meglio o peggio di quello sceneggiatore il personaggio.
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Vedi sopra. Tu distruggi la narrativa seriale e non la vedi, di conseguenza. Non esistono criteri assoluti ma volente o nolente esiste sempre il criterio, o ?canone?, che è il personaggio. Questo indipendentemente se ti dà o meno fastidio, oppure se non rientra nella tua filosofia. O in quella di Saussurre. La visione orizzontale non è un assoluto. Perché in questo caso, toppa alla grande.

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Le differenze per me vengono stabilite di volta in volta, di autore in autore, di storia in storia, mentre credo che per te valga un criterio astraente per cui in base alla somma dei dati in tuo possesso Medda è il miglior interprete di Dylan Dog dopo lo Sclavi di un tempo e tale resterà (già il fatto stesso che tu ricorra all?astrazione ?Sclavi di un tempo? ne è una prova), ma sai benissimo che in narrativa non vale il criterio matematico per cui un?opera è costituita dalla somma dei suoi ?addendi?; in narrativa un?opera trascende il risultato dell?addizione.
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Questa è la prova di quanto affermo. Scalfire la tua filosofia equivale ad una presunzione predicatoria assoluta che si pone sopra le parti. Per me non esiste alcuna somma. Esistono le idee che uno si fa di questo o quell?autore. Esistono dei giudizi sullo stile, le caratteristiche e il modo di ?leggere? il personaggio ( che per te non c?è). Tu frammenti fino al pezzetto estremo un percorso informativo che si riannulla ogni volta che c?è una nuova storia e cadi in un eccesso, di non avere la visione d?insieme, per cui la mia astrazione ti è fastidiosa e tediosa.
Se vuoi sapere di cosa sto parlando non ti consiglio né Eco, né Saussurre, né Popper, né altri. Ti consiglio di leggere il corso di Manfredi sulla sceneggiatura e di porre attenzione al capitolo dedicato al personaggio, in cui tratta anche della serialità del fumetto. Quel corso non è valido solo per chi vuole scrivere una sceneggiatura, ma anche per chi vuole imparare a ?leggerla? attraverso un film o un fumetto.

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Io non ometto il ?come?, lo valuto di volta in volta e tutto non si annulla con un bel niente: i confini si rideterminano all?uscita di ogni nuova storia e all?ingresso di ogni nuovo autore nella testata Dylan Dog.
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Una nuova storia, detto proprio alla lettera, non può rideterminare un bel niente. Semmai un autore, un filone di storie di quell?autore. Una storia ridetermina i confini quando sei digiuno di Dylan Dog o di qualsiasi altro fumetto. Non dopo 254 uscite + gli extra. E, soprattutto, questo alla luce del fatto che il personaggio seriale si forma nel momento in cui raggiunge l?apice espressivo. Può essere dopo 100 numeri o dopo 10. Ma ad un certo momento si stabilizza. è quello. Ma per te non esistendo nulla di tutto questo, ogni nuova storia ti rimette in discussione da zero.
Per intenderci, la storia di Ruju di questo mese non ridetermina alcunché rispetto alla serie. E neppure quella pur tanto buona di Bruno Enna, Il Guardiano del Faro, anche se sono in attesa di sviluppi su questo autore.

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Retrocedi dalle tue posizioni? Prima capolavoro letterario e dylandoghiano e adesso semplicemente meddiano? La sceneggiatura gronda riferimenti letterari, ok, essa stessa è un?opera letteraria, ok?ma tu hai scritto ?capolavoro l e t t e r a r i o?, non capolavoro meddiano (o dylandoghiano), né opera letteraria. Ancora una volta le carte in tavola sono confuse.
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Capolavoro ?pirandelliano? significa retrocessione? Evidentemente, ti piace cogliere la confusione per indole.

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Triss, ancora una volta
provochi confusioni: ?Sclavi è anche un adolescente in Dylan Dog. Ma quel che ci interessa in narrativa è la maturità dello scrittore, non tanto i messaggi in se stessi.?
E infatti non ho scritto che Sclavi come autore, da un punto di vista _tecnico_ non sia maturo, ho scritto che scrive con un impeto ed una foga adolescenziali, ma le due cose non si contraddicono a vicenda: la passione non è contraddittoria della perizia, anzi mi meraviglio ogni volta che si acclama ?al genio, al genio? (parlando di Sclavi), perché dietro la sua perizia, prima ancora di Dylan Dog, Sclavi ha alle spalle anni e anni di mestiere e di gavetta.
Piuttosto non comprendo bene quando scrivi ??non tanto i messaggi in se stessi.? se qualche post prima mi parli di ?Vittime designate? anche in termini di complesso messaggio (e definendo anche quello un fatto).
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Ti crei da te la confusione e ci rientri a palla.
Sclavi può comunicare anche un amore tra Pinco e Pallino. La differenza sta nella sceneggiatura che lo rende complesso, articolato, narativizzato. Anzi, più banale è il punto di partenza, più difficile sarà scriverne, più bravo sarà colui che vi riesce.
Ho detto ?non tanto il messaggio in se stesso?, perché Sclavi è spesso partito da messaggi banali che sono diventati complessi proprio nella fase di sceneggiatura. I messaggi in se stessi non sono niente senza la storia che li porta. Conta COME vengono portati.
Vittime designate ha un messaggio complesso perché Medda è un altro. Non è Sclavi. E il suo messaggio è un ?aggiornamento? del personaggio. Ogni autore che si impadronisce del personaggio può dire quel che vuole ( mi pare di averlo già scritto e ripetuto fino alla noia )ma deve passare sempre attraverso il costrutto narrativo. ?Non tanto i messaggi in se stessi? da un punto di vista narrativo. Ma se il messaggio poi è davvero complesso questo non è in contraddizione con alcunché. Ed è un fatto.

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Ancora non capisco, parli di padronanza della lingua italiana o di padronanza della tecnica di sceneggiatura?
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Padronanza di tecnica della sceneggiatura, capacità di narrare attraverso di essa, essere maturi con entrambe. Cosa c?entra la lingua italiana se ci ho messo tanto di virgolette alla parola ?sgrammaticatura?? Stiamo parlando di narrativa o no? Oppure devo parlare in modo più semplice?

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Chiaverotti scrive com un adolescente o sceneggia come un adolescente? (Il secondo caso ancora lo ritengo poco probabile perché alla Bonelli non ammettono a lavorare di certo gli incompetenti).
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Non mi è chiara la differenza che introduci. Chiaverotti è un adolescente che scrive male come un adolescente. è chiaro? Male, narrativamente. Se vuoi provare l?ebbrezza della scrittura chiaverottiana, incomincia a leggere Brendon ( ma lo devi leggere dal n.1, o fermarti semplicemente al n.1 o 2, dove vengono introdotti tutti i tòpoi della serie), giusto per parlare di un territorio neutrale, e vedrai se alla Bonelli hanno le idee chiare. Poi, se vuoi informazioni proprio sulla scrittura di Brendon, che secondo me è importante per far capire a chi è cresciuto col Chiaverotti dylandoghiano che cosa scriva veramente il buon Claudio oggi, ti linko un po? di robetta.

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Sulle ?sgrammaticature? non riesco ad essere d?accordo (ricontrollerò poiché al momento non mi sovvengono orrori grammaticali), perché ti ricordo che gli albi passano attraverso una supervisione redazionale facente capo proprio a Sclavi, quindi se prima della pubblicazione non sono state riscontrate delle pecche nei riguardi della lingua italiana i casi sono due:

a) non sono state individuate e quindi Sclavi è almeno altrettanto ?adolescente? di Chiaverotti nel suo modo di scrivere o di intendere la scrittura;
b) sono state individuate, ma non ritenute tali da offendere la sensibilità di un lettore che non sia un accademico della Crusca, ergo non credo possa essere un? ?accusa? tale da sminuire il lavoro dello sceneggiatore.
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Chiarito cosa significa ?sgrammaticature? ( con tanto di virgolette! ) questo segmento è ininfluente.



<hr noshade size="1">Temo di essere frainteso. Forse ho raggiunto il mio obiettivo.
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