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 Oggetto del messaggio: Pianeta dei morti e numero 100.
MessaggioInviato: dom set 17, 2023 9:03 pm 
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Iscritto il: ven ago 18, 2023 9:49 pm
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Buonasera a tutti,
sto leggendo la saga del Pianeta dei morti ma sono un po' confuso: il numero 100 non è più l'ultimo episodio della serie? I fatti narrati in questa serie si collocano necessariamente dopo a quei fatti
Grazie
Baron Karza


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 Oggetto del messaggio: Re: Pianeta dei morti e numero 100.
MessaggioInviato: lun set 18, 2023 8:11 am 
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Ma DyD ha diversi "ultimi episodi della serie"; un DyD finisce a Inverary, uno muore per mano degli inquisitori, uno risolve i suoi conflitti esistenziali nel 100, uno finisce nel pianeta dei morti, etc.; vedila così, diverse dimensioni.


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 Oggetto del messaggio: Re: Pianeta dei morti e numero 100.
MessaggioInviato: lun set 18, 2023 4:36 pm 
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JMZ ha scritto:
Ma DyD ha diversi "ultimi episodi della serie"; un DyD finisce a Inverary, uno muore per mano degli inquisitori, uno risolve i suoi conflitti esistenziali nel 100, uno finisce nel pianeta dei morti, etc.; vedila così, diverse dimensioni.


Alcuni di questi finali li conosco, ma ho sempre pensato che il 100 fosse canonico, essendo stato poi ripreso più volte in seguito, come nel caso di Xabaras/In nome del Padre in cui si cerca di inserire nuovi elementi pur rispettando sostanzialmente il numero 100, anche facendo salti mortali... Non sarebbe meglio a questo punto fare un albo "spiegone" che cerchi di dar conto di tutte queste dimensioni o realtà parallele per poi proseguire solo con la serie regolare?


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 Oggetto del messaggio: Re: Pianeta dei morti e numero 100.
MessaggioInviato: mar set 19, 2023 12:52 pm 
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Ormai è impossibile conciliare le varie trame alternative, Dylan Dog è così, o devi dichiarare che alcuni albi sono non canonici e non vanno considerati, o devi rssegnarti al fatto che le varie trame sono contraddittorie, e limitarti a cercare la coerenza all'interno della singola trama. Credo Bilotta abbia dichiarato da qualche parte che il suo Dylan si rifa solo a episodi prima del 69 (caccia alle streghe), per cui credo che il pianeta dei morti ignori il numero 100 e sia una timeline alternativa a questo.

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 Oggetto del messaggio: Re: Pianeta dei morti e numero 100.
MessaggioInviato: mar set 19, 2023 9:34 pm 
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Grazie a entrambi; non posso che dispiacermene da vecchio lettore che per anni si è preso una pausa da Dylan Dog. Se potevo tranquillamente considerare la bellissima storia "Ultimo uomo sulla terra" come un'eccezione, faccio molta fatica con questa saga del Pianeta dei Morti che è qualcosa di articolato e complesso... in sé ha anche il suo fascino, ma desidererei che, quando decideranno di concluderla, preciseranno, banalmente, che si tratta solo di un sogno.
Baron Karza


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 Oggetto del messaggio: Re: Pianeta dei morti e numero 100.
MessaggioInviato: mer set 20, 2023 10:26 am 
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Il fatto è che l'ultimo uomo sulla terra non è un'eccezione, ci sono molti altri finali in contrasto (caccia alle streghe, la zona del crepuscolo, macchie solari), e anche prendendo trame secondarie che non fanno riferimento alla storia personale di Dylan i vampiri di sclavi sono molto diversi da quelli di ruju e da quelli della barbato, il soprannaturale in certe storie sembra in dubbio, in altre viene dato per assodato... alla fine è una caratteristica della serie, e per certi versi fa anceh parte del suo fascino

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 Oggetto del messaggio: Re: Pianeta dei morti e numero 100.
MessaggioInviato: mer set 20, 2023 11:10 am 
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the Imp ha scritto:
Il fatto è che l'ultimo uomo sulla terra non è un'eccezione, ci sono molti altri finali in contrasto (caccia alle streghe, la zona del crepuscolo, macchie solari), e anche prendendo trame secondarie che non fanno riferimento alla storia personale di Dylan i vampiri di sclavi sono molto diversi da quelli di ruju e da quelli della barbato, il soprannaturale in certe storie sembra in dubbio, in altre viene dato per assodato... alla fine è una caratteristica della serie, e per certi versi fa anceh parte del suo fascino


Stavo per rispondere un qualcosa di molto simile; per me l'intera serie (con tutta la sua sgangheratezza) è proprio caratterizzata da questa multidimensionalità incostante e imprevedibile, che è colonna portante della sua anima e personalità (multiple :mrgreen: ).


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 Oggetto del messaggio: Re: Pianeta dei morti e numero 100.
MessaggioInviato: gio set 21, 2023 7:38 pm 
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Grazie delle gentili risposte
Baron Karza


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 Oggetto del messaggio: Re: Pianeta dei morti e numero 100.
MessaggioInviato: mer set 27, 2023 11:49 am 
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Son d'accordo con JMZ e Imp, e`sostanzialmente impossibile dare una canonicita`, specialmente cronologica, all'intera produzione di Dylan Dog. Anche restando solo nei numeri della serie regolare, si incorre in contraddizioni.
E` un multiverso o, meglio, un altroquando, come si evince dallo speciale#1. Tutto accade nello stesso momento in posti diversi, il personaggio ha rimembranze interne, come se ci fosse una flebile connessione tra tutti i Dylan, uguali e diversi tra di loro.

Fumoso, eh?

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Di solito ho da far cose più serie, costruir su macerie o mantenermi vivo.


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 Oggetto del messaggio: Re: Pianeta dei morti e numero 100.
MessaggioInviato: lun ott 02, 2023 7:03 pm 
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Iscritto il: sab feb 04, 2023 2:21 pm
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Riposto una risposta ad un topic simile:

Credo che ci siano talmente tanti finali differenti, con mood e lunghezze d'onda così distanti tra loro (quello tragico, quello surreale, quello parodistico, quello farsesco, ...) che cercare di trovarci una coerenza sarebbe assurdo (e infatti qualcuno ci ha provato, fallendo miseramente).
L'unica teoria che ha senso formulare è quella sulla struttura dell'universo dylaniano e sul come incastrare il tutto, sempre che come detto abbia senso.

La mia idea è che esista uno scheletro, che è quello della continuity che tutti conosciamo, che è costante e consistente in tutti gli episodi.
Ci sono poi gli episodi autoconclusivi che non spostano di niente la macrotrama, e che si sostengono su di essa senza intaccarla.
Ci sono infine gli episodi che avanzano la trama verso un binario morto, e che teoricamente porterebbero alla fine della serie. Queste diramazioni partono dallo stesso "universo" narrativo e ne vanno a creare uno nuovo, o meglio portano ognuno ad una diversa conclusione quella continuity comune ad ogni episodio, esattamente come un libro game ha tantissime conclusioni diverse.
Per quanto mi riguarda, il numero 100 è solo uno dei tanti finali, e non ha nulla di ufficiale e canonico. È chiaro che il numero 100 intacca retroattivamente la macrotrama, ufficializzando xabaras come padre biologico di dylan, visto poi come prosegue il numero 241. Anche quello però può elegantemente essere visto come uno dei tanti binari paralleli.
Stessa cosa si può dire del Pianeta dei Morti, per quanto mi riguarda caninico tanto quanto gli altri finali.

In definitiva, tolti alcuni punti saldi e intoccabili (quelli che tornano invariati in molti numeri) la continuity di Dylan è un albero con un tronco solido e moltissimi rami, tutti validi quanto gli altri. Io la vedo così.

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Oggettivo è ciò che richiede dimostrazioni.
Soggettivo è ciò che richiede argomentazioni.

"Di ciò di cui non si può argomentare, si deve narrare" (semicit. di semicit.)


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 Oggetto del messaggio: Re: Pianeta dei morti e numero 100.
MessaggioInviato: mar ott 03, 2023 3:54 pm 
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Iscritto il: ven ago 18, 2023 9:49 pm
Messaggi: 128
baubau ha scritto:
Riposto una risposta ad un topic simile:

Credo che ci siano talmente tanti finali differenti, con mood e lunghezze d'onda così distanti tra loro (quello tragico, quello surreale, quello parodistico, quello farsesco, ...) che cercare di trovarci una coerenza sarebbe assurdo (e infatti qualcuno ci ha provato, fallendo miseramente).
L'unica teoria che ha senso formulare è quella sulla struttura dell'universo dylaniano e sul come incastrare il tutto, sempre che come detto abbia senso.

La mia idea è che esista uno scheletro, che è quello della continuity che tutti conosciamo, che è costante e consistente in tutti gli episodi.
Ci sono poi gli episodi autoconclusivi che non spostano di niente la macrotrama, e che si sostengono su di essa senza intaccarla.
Ci sono infine gli episodi che avanzano la trama verso un binario morto, e che teoricamente porterebbero alla fine della serie. Queste diramazioni partono dallo stesso "universo" narrativo e ne vanno a creare uno nuovo, o meglio portano ognuno ad una diversa conclusione quella continuity comune ad ogni episodio, esattamente come un libro game ha tantissime conclusioni diverse.
Per quanto mi riguarda, il numero 100 è solo uno dei tanti finali, e non ha nulla di ufficiale e canonico. È chiaro che il numero 100 intacca retroattivamente la macrotrama, ufficializzando xabaras come padre biologico di dylan, visto poi come prosegue il numero 241. Anche quello però può elegantemente essere visto come uno dei tanti binari paralleli.
Stessa cosa si può dire del Pianeta dei Morti, per quanto mi riguarda caninico tanto quanto gli altri finali.

In definitiva, tolti alcuni punti saldi e intoccabili (quelli che tornano invariati in molti numeri) la continuity di Dylan è un albero con un tronco solido e moltissimi rami, tutti validi quanto gli altri. Io la vedo così.


Buonasera,
devo dire che questo aspetto di Dylan Dog non mi ha mai entusiasmato. Mi piacerebbe che, con calma e gesso, gli autori di Dylan Dog si sforzassero di individuare chiaramente un canone dichiarando come non canoniche tutte le vicende che si discostano da esso... "non canonico" non è affatto sinonimo di storia poco valida e ciò consentirebbe agli autori di non avere nessun freno (potrebbero scrivere qualsiasi cosa nelle storie non canoniche) ma anche di dare un orientamento ai nuovi lettori.


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 Oggetto del messaggio: Re: Pianeta dei morti e numero 100.
MessaggioInviato: dom nov 26, 2023 12:50 pm 
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Iscritto il: sab feb 04, 2023 2:21 pm
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È quello che ha cercato in parte di fare pure Recchioni, fallendo miseramente.

Purtroppo (per quanto mi riguarda, per fortuna) Dylan è così strutturato, cioè con una coerenza di base nella macrotrama e una incoerenza sostanziale nei risvolti dei singoli episodi.
Questo è dovuto alla struttura stessa del mondo in cui Dylan vive, in mondo folle, horrorifico, sovrannaturale, surreale e quindi incoerente, che richiede al lettore lo sforzo di concedergli questa "incoerenza", e lo ricompensa con la libertà totale, da parte dell'autore, di spaziare nei meandri più deliranti, inquietanti e angoscianti della psiche umana.
Se Sclavi avesse tenuto conto della coerenza narrativa dei singoli episodi -e non della struttura di base che, ripeto, rimane fissa e invariata in ogni numero- si sarebbe dovuto limitare e non avremmo avuto episodi capolavoro come "caccia alle streghe", "inferni", "storia di nessuno" eccetera, che vanno in netta contrapposizione l'uno con l'altro.
Inoltre è la struttura stessa dell'horror a richiedere, per far sì che lo spettatore possa provare tensione e apprensione, che il protagonista sia costantemente in pericolo di vita, e che quindi possa pure morire, se non peggio (vedi gli innumerevoli scambi di persona, clonazioni, eccetera... che Dylan ha subito nei contro-finali di moltissimi numeri come "demoni", "l'inquilino del terzo piano",...).

In sostanza quindi, per via della grandissima libertà creativa richiesta da Sclavi e per via del genere, l'horror, che per funzionare ha bisogni di certe licenze, è normale e auspicabile che Dylan non abbia una coerenza narrativa tra un numero e l'altro, ma che si possa svariare fino a portare le avventure del protagonista alle esteme (letteralmente) conseguenze.

Per lo stesso motivo ritengo i finali di caccia alle streghe, demoni, il numero 100, il pianeta dei morti eccetera... tutti validi alla stessa maniera, senza che uno prevalga sull'altro.
Aggiungo che mi dispiace che gli autori successivi a Sclavi (eccezzion fatta per Chiaverotti e Bilotta) non abbiano sfruttato la grandissima libertà creativa che questa struttura ti fornisce.
E mi dispiace che Recchioni abbia cercato di dare una coerenza interna (stile serie tv) a qualcosa che non ne aveva assolutamente bisogno.

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