Altair ha scritto:
Siamo ritornati ai tempi del 6 è un voto positivo o negativo??
I voti da zero a dieci (o da insufficiente a ottimo) qui li intendiamo applicati all'insieme delle storie di Dylan Dog, mica alla storia del fumetto mondiale. È talmente ovvio che non so nemmeno perché lo sto qui a spiegare.
best commento ever. si parla della soggettività di tutto, pure se Sclavi sia meglio o peggio degli altri, poi si usano pagine intere a discutere della cosa più arbitraria (non soggettiva, proprio arbitraria), cioè il sistema di votazione.
Tornando a cose serie, cioè all'argomento di discussione iniziale, non è un argomento facile. Potrebbe essere anche troppo tardi, ormai il treno è passato, e anche se si tornasse a buoni livelli di scrittura ormai i lettori sono scappati e il rilancio potrebbe non richiamarli più. Ovviamente non me lo auguro.
Scrivere Dylan non è semplice, perché non appartiene a un genere ben definito, è horror, ma non solo horror, è nato con lo splatter ma si è evoluto verso forme più sofisticate di horror, è un campionario di contraddizioni (romantico, ma donnaiolo, eroico ma fobico, ironico ma musone etc etc, con tante contraddizioni sia a livello di personaggio che di testata), solo Sclavi sapeva destreggiarsi alla perfezione, ma non ha lasciato istruzioni e tutti i suoi epigoni hanno finito per concentrarsi su un lato o sull'altro delle sue caratteristiche contraddittorie.
Avevo molto apprezzato un post del RRobe poco prima che diventasse curatore, dicendo che per scrivere Dylan bisogna farlo sanguinare, le indagini non possono essere pura routine, ma devono coinvolgere Dylan e il lettore dal punto di vista personale, morale o emotivo. I gialletti che proliferavano prima della rivoluzione non andavano bene, i mostri dovevano tornare a rappresentare qualcosa.... però di fatto, a parte poche storie come Mater Morbi, queste intenzioni sono rimaste tali, i cambi apportati sono sempre stati superficiali.
A proposito di cambiamenti, troppo spesso lo scopo principale è stato di creare uno strillo di copertina, ma il problema è che non sono state introdotte cose che realmente dessero un contributo positivo alla storia.
Tanto per cominciare, da sempre è mancata una condivisione redazionale del cambiamento... fin dall'introduzione di Cagliostro, il nuovo elemento introdotto è stato spesso inserito senza chiarire bene come utilizzarlo.... e per questo è stato spesso ignorato o travisato. Le rivoluzioni più recenti hanno costretto di fatto gli autori a non ignorare più i cambiamenti, ma di fatto la loro funzionalità non sempre è stata chiara.
Il primo Dylan Dog si basava su elementi molto funzionali e anche "furbi". Bloch era un personaggio perfetto, oltre a essere scritto molto bene, perchè svolgeva ruoli fondamentali nell'economia della storia. Per prima cosa forniva a Dylan i mezzi di Scotland Yard, per cui si poteva facilmente far conoscere a Dylan dettagli utili del delitto con un cliche ricorrente, risparimiando pagine preziose e lasciando spazio a parti della storia più utili e cruciali. Certo, a volte si abusava di questo strumento, diveniva una scorciatoia e soprattutto tutto si riconduceva all'indagine, risolta a forza di imbeccate da Bloch, senza un contributo di Dylan, ma in sè era uno strumento utile. Poi era utile per fornire una spiegazione razionale che lasciasse a Dylan la doppia lettura degli eventi vissuti, lasciando il beneficio del dubbio sulle scoperte di Dylan, col lettore che rimaneva sul giudizio sospeso e aveva una spiegazione plausibile sul come Dylan se la cavasse quando nessuno credeva al soprannaturale: Bloch lo aiutava fidandosi di lui, ma senza credere fino in fondo in quello che lui sosteneva.
E così via per gli altri personaggi, con Welles e la Trelkowski a dare assisteza al nostro senza dover perdere ogni volta mezzo albo a spiegare su come Dylan di procurasse il bad detector o la visione da seduta spiritica di turno.
Non sono contrario a una rivoluzione, alcuni dei personaggi qui citati erano forse troppo datati (piuttosto e anzichenò), e si poteva trovare di meglio, o almeno di nuovo... infatti molti autori avevano il loro pantheon personale di aiutanti ricorrenti (tipo il mago Winston per De Nardo). Però al momento di farlo qualcosa non ha funzionato. Irma si è rivelata troppo fuori dalle righe, e spesso finiva per essere troppo ingombrante nella narrazione. I poliziotti hanno tentato di emulare le dinamiche di Bloch col soprintendente, ma di fatto se Rania tutto sommato può andare come neoBloch, Carpenter soffre di un vizio d'origine: se crede che Dylan sia un ciarlatano, (e noi sappiamo che non lo è_ è l'eroe) si pone come un personaggio negativo, ottuso di fronte all'evidenza, mentre invece doveva essere un contraltare di Dylan ma comunque un "buono"... l'assenza del sovrintendente lo rendeva un personaggio molto più maneggevole.
In sè l'idea di mettere in crisi Dylan togliendogli i sostegni e costringendolo a camminare sulle sue gambe non era male, è anche un classico delle saghe a fumetti, in Italia mi viene da pensare alle rivoluzioni di PK2 e MMMM, ma secondo me si doveva creare un equilibrio post rivoluzione che fosse più funzionale alla creazione di storiebuoneTM, e meno votate allo sconvolgimento fine a sè stesso. Personalmente avrei anche apprezzato delle idee più chiare sul portare avanti la trama di John Ghost, che invece si è risolta alla "lost", senza una chiusura ragionata delle varie questioni aperte. Da una fut ura ulteriore rivoluzione dylaniata spererei in meno cambi improvvisi per fare subito rumore e in più aggiustamenti secondari che permettano modifiche positive nel lungo periodo.